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Adotta un titolo 1Adotta un titolo 2Titoli poco conosciuti, passati in sordina all'epoca dell'uscita o dimenticati col tempo... su AnimeClick.it abbiamo migliaia di schede anime e manga senza alcuna recensione, privando quindi i lettori di uno dei principali punti di forza delle stesse.
Per cui, ad ogni appuntamento di questa rubrica vi proporremo alcuni di questi titoli, con la preghiera di recensirli qualora li conosciate. Tutti gli utenti che recensiranno le opere proposte entro la scadenza assegnata riceveranno l'icona premio Scheda adottata. Per le regole da seguire nella stesura delle recensioni rimandiamo al blog apposito, che vi preghiamo di utilizzare anche per commenti, domande o tenere traccia dei premi (non commentate l'iniziativa in questa news).

I titoli al momento disponibili sono:

[MANGA] Body & Soul (Scadenza: 8/4/2015)

[ANIME] Mushishi Special: Hihamukage (Scadenza: 12/4/2015)

[LIVE] Piece (Scadenza: 19/4/2015)

[ANIME] Mujaki no rakuen (Scadenza: 22/4/2015)

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Oggi appuntamento libero, con i manga Shugo Chara, Le bizzarre avventure di JoJo - Battle Tendency e Genshiken - Otaku Club.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


Per saperne di più continuate a leggere.


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"Shugo Chara" è uno shoujo manga disegnato dalle Peach-Pit, composto da 12 volumi, edito dalla Star Comics.
Narra la fantastica avventura di Amu Hinamori, una ragazzina delle elementari che cela dietro ad un comportamento "spicy e cool", una timidezza assoluta ed una mancanza di fiducia in sé. Una sera si mette a pregare; lei prega di poter cambiare, di poter esser diversa. La risposta? Nel suo letto la mattina dopo trova 3 uova, contenenti i suoi tre Shugo Chara, che rappresentano la sua voglia di essere qualcuno. In questo modo conosce tante altre persone e riesce a fare amicizia con gli altri ragazzi possessori di uno Shugo Chara: Ran, Miki e Suu e tutti gli altri Shugo Chara sono deliziosi, tutti ben caratterizzati come i propri padroni. C'è una vasta gamma di guardiani, e ognuno di loro porta originalità alla serie.
La forza di questo manga è la solidità dei propri protagonisti. Ad ognuno verrà dato il suo giusto spazio... inoltre le new entry nel corso della storia non mancheranno di portare il loro contributo alla serie. E' un manga tutto da scoprire. Non voglio soffermarmi molto sulla trama.

Una parte che non mi ha soddisfatto in pieno è la presenza di situazioni troppo mielose, che potrebbero anche dare fastidio. Il fatto che Amu sia amata forzatamente da tutti è poco piacevole ai fini della trama, suvvia è una ragazzina delle elementari, mica una liceale! E poi delle volte, al contrario, si creano situazioni troppo infantili. Per il resto la trama è avvincente e ti sa prendere: "Shugo Chara" è un majokko che sa trasmettere il suo!
Ho apprezzato davvero molto il finale, non ho nulla da obbiettare! Se siete curiosi, leggetelo tutto d'un fiato.

Le Peach-Pit le ho scoperte grazie a questo manga, e mi hanno fatto sorridere.
I loro disegni sono piacevoli e ben curati. Non ho critiche da fare. Il fatto che ognuna disegni determinati personaggi, mi ha davvero colpito, non riesco ad immaginare una vignetta a metà. Il loro stile mi piace parecchio e mi fa piacere di comprato questo manga.

Ero molto indecisa sul voto da assegnare alla serie, difatti mentre scrivevo la recensione, avrò cambiato idea almeno cinque volte... conclusione? Voto 8: per un manga appassionante, divertente, magico, dai buoni valori e dalle belle amicizie.
Consigliato a chiunque voglia leggere qualcosa di non eccessivamente lungo, ma della misura giusta, con risvolti simpatici e dal buon ritmo. Temo però che "Shugo Chara" sia rivolto solo ad un pubblico femminile, perché agli occhi dei ragazzi può essere stucchevole. Ci sono bellissimi shoujo meritevoli di esser lodati da ambedue i sessi, ma non è il caso di Amu & Co. Se mi sbaglio, ben venga!
Concludo dicendo che le cover dei 12 volumi sono fantastiche: oltre ad essere delle belle illustrazioni, l'elemento caratterizzante è l'indicare il numero dei volumi con le dita della mano. Secondo me è stata davvero una trovata originale, da me mai mai vista, quindi 8+ per l'idea.



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Questa serie la chiamo il Jojo delle pose, questo perché ogni pagina trasuda lo stile di Araki, i personaggi la maggior parte delle volte sono rappresentati in pose assurde e anatomicamente impossibili che strappano più di una volta il sorriso, ma che, bisogna ammetterlo, lasciano incantati perché hanno quel fascino che solo questo geniale mangaka sa dare. Ma oltre al numero alto di pose presenti, ovviamente è alto anche il numero di scene d'azione, combattimenti, situazioni al cardiopalma, colpi di scena e chi più ne ha più ne metta!
Una delle serie più avvincenti, anche a livello di trama, con pochi personaggi ma ben studiati, tutti caratterizzati estremamente bene, ed è impossibile non affezionarsi a personaggi come Stroheim, che urla sempre le sue solite frasi, o ancora di più a Joseph, il protagonista, e proprio riguardo a lui vorrei dire qualcosa. Per me, questo è il migliore protagonista delle serie di Jojo: divertente, a tratti goffo, spiritoso, geniale e fortissimo, semplicemente Joseph ha tutto. E' un protagonista completo, che sa quando è il momento di combattere, sa quando è il momento di scappare e sa quando è il momento di trovare una strategia contro il nemico. Nonostante faccia un pò lo scemo, cosa che mi ha fatto ridere più volte, riesce sempre a tirare fuori qualche piano geniale che giustifica le sue strane azioni, riuscendo a tirarsi fuori da situazioni apparentemente senza via d'uscita, per non parlare delle sue frasi caratteristiche che prevedono sempre ciò che l'avversario dirà! Ovviamente l'avversario dirà la stessa identica frase detta da Joseph, e si sorprenderà da solo per l'esatta previsione del protagonista!
Parlando del disegno, si nota già un miglioramento rispetto alla serie precedente, disegni più puliti e più realistici, oltre ad essere ancora più espressivi. I personaggi mantengono ancora il loro stravagante modo di vestire, e qui ritorna Joseph, che è il mio preferito anche come design, insieme a Ceaser. Le tavole, come già detto, trasudano lo stile dell'autore da tutti i pori, che qui è marcatissimo e lo dimostra attraverso pose, gesti e design davvero eccentrici, le battaglie sono disegnate benissimo e si capiscono alla perfezione ed ottima anche l'ambientazione italiana.
Tornando alle battaglie, aumenta ancora di più la strategia presente in esse, superiore a quella della prima serie, seppur ancora un pò grezza, ma d'impatto e davvero gasante e poi c'è addirittura una corsa sulle bighe tramutata in una battaglia, che è il mio combattimento preferito di questa serie! La storia è molto interessante, in ogni volume ci sono colpi di scena che non lasciano mai delusi.
Insomma, una serie stupenda che non mancherà di stupire con i colpi di scena, gasare con le fantastiche battaglie strategiche, e divertire con le sue situazioni e i suoi personaggi, un altro grandioso capitolo di un manga che è un capolavoro.



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La lettura di questo manga mi ha insegnato che cosa è un "otaku". Prima di leggere "Genshiken" pensavo che "otaku" significasse semplicemente fan sfegatato di manga ed anime e niente altro. Invece in Giappone la parola "otaku" ha un significato molto negativo, è offensiva e tra le sue connotazioni c'è anche quella di persona antisociale e con una sessualità perversa. Questo è evidentissimo in Genshiken, che è un manga umoristico e leggero in superficie, ma che tra le righe lascia intravedere molte cose. L'argomento più ostentato di "Genshiken" è per l'appunto il sesso e tutte le perversioni tipiche degli otaku vengono affrontate. Tra i personaggi principali troviamo:

Kousaka, che ripete in continuazione a tutti (compresa la sua ragazza!) che preferisce il sesso 2D in videogiochi/manga/anime/hentai a quello reale; Madarame che si vanta di non possedere alcun materiale pornografico "normale" (nel senso che ha solo porno anime/manga); Ogiue, che è un'autrice di "Boys Love" e si diverte si raffigurare i suoi amici maschi immersi in rapporti omosessuali; Kugayama, che è il disegnatore del Dojinshi (parodia pornografica di un anime televisivo) che il club Genshiken propone al Komiket; Tanaka e Ohono, che hanno un fetish per il cosplay.

Tutti gli altri personaggi (maschi e femmine) hanno gusti simili e sono grandissimi consumatori di materiale pornografico. Ora, si tratta di un manga umoristico e ci sono evidentemente delle esagerazioni: però è chiaro che questa attenzione estrema per il sesso, ed in particolare per il sesso immaginato, è lì per un motivo e non a caso. Gli otaku di Genshiken sono tutti delle brave persone che però hanno tutti problemi più o meno gravi con la loro sessualità. Questo fa molto riflettere, se lo prendete sul serio. Letto in quest'ottica, "Genshiken" diventa un manga abbastanza drammatico. Per fortuna poi quasi tutti i personaggi (ma non tutti) riescono a sistemarsi e ad instaurare delle relazioni sentimentali soddisfacenti con persone dell'altro sesso, pur se con qualche eccentricità.

"Genshiken" presenta dei forti aspetti da commedia romantica ed è anche una storia di sentimenti piuttosto delicata, toccando temi quali l'amore, l'amicizia, la tolleranza, il rispetto interpersonale. Ma oltre a questo, "Genshiken" è un vero e proprio saggio sociologico sulla cultura otaku, seppure in chiave leggera: in quanto tale è estremamente interessante da leggere. Anche perché sono convinto che non ci sia poi questa grandissima differenza tra Italia e Giappone; anzi, penso con l'andare degli anni il problema degli otaku, che in Giappone è già adesso rilevante, si estenderà anche da noi, specialmente tra le giovani generazioni. Ovviamente da noi i numeri saranno sempre minori perché partiamo da una società di base molto diversa, ma la tendenza è quella.

Chi ha apprezzato "Genshiken" sarà interessato anche ad "Oreimo", un'opera molto simile, questa volta incentrata sulla perversione del sesso con le sorelle minori. Se cercate al di fuori del Giappone, si può trovare qualcosa di simile a "Genshiken" nella serie televisiva americana "The Big Bang Theory", i cui personaggi sono dei geek estremi: nella serie americana però gli aspetti sessuali sono molto più convenzionali e gli aspetti sentimentali sono quasi inesistenti. Meglio le opere giapponesi.