Amaama to Inazuma: la vostra impressione sui primi tre episodi

Amaama to Inazuma è un anime particolare, segue il  filone di quei titoli dove un adulto deve bandare a una bambina, come il famoso Usagi Drop. In questi primi episodi facciamo la conoscenza di Inuzuka-sensei, un professore di liceo che deve badare da solo alla figlioletta Tsumugi. I due fanno amicizia con Kotori, una ragazza molto solitaria (e sola), con cui per alcuni motivi decideranno di cucinare e mangiare insieme, fondamentalmente per tenersi compagnia a vicenda. Qui i due punti focali dell'anime: da una parte il cibo, tema preponderante nella storia, tanto che ogni episodio ha il nome di un piatto. Secondo ma non meno importante, il tema della solitudine, che colpisce i tre in maniera diversa, più o meno evidente. Tsumugi è il cardine del trio, ed è caratterizzata estremamente bene, anche nei minimi particolari della tipica gestualità di una bimba della sua età (mi viene subito in mente la scena in cui ha sonno, si stropiccia gli occhi e preme il viso contro la gamba padre, gestualità davvero tipica di un bambino piccolo). A parte questo... la noia. A mio parere infatti, il problema principale di questo anime è la sua natura episodica che lascia intravedere dal 2 in poi come ogni episodio si svolgerà probabilmente nello stesso identico modo, parlando ogni volta di un piatto diverso. Se questo poteva funzionare in una serie come Wakako Zake (2 minuti ad episodio, sigla compresa), qui rischia di diventare un grosso punto a sfavore, dato che ogni episodio ha una lunghezza standard di circa 23 minuti. La speranza è che approfondiscano meglio i personaggi. La mia non è una bocciatura, ma un grosso "pollice giallo". Resto in attesa per vedere se le mie paure sono infondate o meno.