Yoshiyuki Tomino, il padre di Gundam, celebrato con l’assegnazione del Romics d’Oro!
Yoshiyuki Tomino sarà l’ospite d’onore di Romics, racconterà la storia della creazione di Mobile Suit Gundam, una delle serie robotiche più amate al mondo e incontrerà i suoi fan. Accanto a lui Naohiro Ogata, producer della serie Mobile Suite Gundam Thunderbolt. Appuntamento a Romics, dal 6 al 9 aprile.
Yoshiyuki Tomino è uno dei grandi padri dell’animazione Giapponese, protagonista di in un periodo storico che ha visto l’esplodere di una creatività e di un fermento artistico nel settore manga e anime di impatto assoluto, prima in Giappone e poi in tutto il mondo.
“Romics come ogni edizione porta al suo numerassimo pubblico grandi Maestri internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema, guardando all’arte visiva di tutto il mondo, dagli Usa al Giappone all’Europa: dal grandissimo autore di fumetto, all’innovativo regista di animazione, al grande visual artist per games e animazione, straordinari autori si alternano sul Palco del Pala Romics. L’edizione di Aprile rinnova l’appuntamento con i grandi padri dell’animazione robotica - dopo la straordinaria presenza di Go Nagai nel 2016, protagonista di una magnifica edizione celebrativa, con mostre e incontri, che ha richiamato oltre 200.000 appassionati da tutta Italia ed Europa - ora sarà Tomino a portarci nel fantastico mondo di Gundam e i real robot. Accanto a lui producer della serie Mobie Suite Gundam Thunderbolt”. Racconta Sabrina Perucca – Direttore Artistico Romics.
Tomino inizia a lavorare nel 1963 allo studio di animazione Mushi Production di Osamu Tezuka, lavorando come storyboard artist per serie ormai famosissime in tutto il mondo, tra cui Astro Boy. Approda al prestigioso studio di animazione Sunrise e firma la regia di serie fondamentali degli anni ’80 e ’90. Uno dei progetti che lo ha reso noto a livello internazionale è Mobile Suit Gundam (1979) con cui ha dato vita al genere dei real robot, realizzato con il team creativo della Sunrise, che appariva sotto il nome collettivo di Hajime Yatate. Questa serie cambia completamente l’immaginario raccontato dal genere mecha, aprendo il filone dei real robot: l’umanità che crea colonie nello spazio, nemici che non sono alieni cattivi o demoni, ma umani presi in lotte politiche e di potere, che hanno sviluppato una tale tecnologia da poter costruire dei Mobile Suit (Guerrieri corazzati) attrezzati con armi con armi micidiali. La serie uscita in Giappone nel ‘79 e in Italia nel 1980 è stata accolta con grande sorpresa per la sua innovatività e ha avuto negli anni un seguito clamoroso, con milioni di fan. L’universo creativo di Gundam prosegue fino ai nostri giorni, con serie diverse, lungometraggi, progetti speciali, che vedono Tomino coinvolto a volte direttamente nella regia, o nella supervisione. A Romics, come special guest, interverrà anche Naohiro Ogata, produttore della serie Mobile Suit Gundam Thunderbolt.
Gundam è divenuto solidamente icona dell’immaginario collettivo, protagonista anche nel collezionismo con i Gunpla, modellini ricercatissimi da appassionati di tutto il mondo. In Giappone è stata costruita anche una versione 1 a 1 del Gundam RX78-2, che oggi si trova nella baia di Odaiba a Tokyo, dove sorge anche un museo dedicato al personaggio.
Numerose le serie che Tomino dirige in tutta la sua carriera, tra cui Zambot 3, l’amatissimo Daitarn 3, e altre serie dell’universo Gundam. Tomino ha scritto (sotto pseudonimo) i testi di molte delle sigle di serie di cui curava la regia, un modo per accompagnare il suo pubblico dall’inizio alla fine dell’avventura.
L’autore giapponese crea storie complesse, spesso drammatiche che mettono in scena, in una cornice fantascientifica l’eterna lotta tra bene e male, due estremi che si bilanciano a fatica come spesso accade nella vita dell’essere umano di ogni tempo.
Romics celebra la presenza di Yoshiyuki Tomino con numerosi appuntamenti all’interno del programma e con l’assegnazione del Romics D’Oro: Premio conferito ai grandi Maestri internazionali del fumetto e dell’animazione nella giornata conclusiva del Festival.
Fonte consultata:
www.romics.it
Yoshiyuki Tomino sarà l’ospite d’onore di Romics, racconterà la storia della creazione di Mobile Suit Gundam, una delle serie robotiche più amate al mondo e incontrerà i suoi fan. Accanto a lui Naohiro Ogata, producer della serie Mobile Suite Gundam Thunderbolt. Appuntamento a Romics, dal 6 al 9 aprile.
Yoshiyuki Tomino è uno dei grandi padri dell’animazione Giapponese, protagonista di in un periodo storico che ha visto l’esplodere di una creatività e di un fermento artistico nel settore manga e anime di impatto assoluto, prima in Giappone e poi in tutto il mondo.
“Romics come ogni edizione porta al suo numerassimo pubblico grandi Maestri internazionale del fumetto, dell’animazione, del cinema, guardando all’arte visiva di tutto il mondo, dagli Usa al Giappone all’Europa: dal grandissimo autore di fumetto, all’innovativo regista di animazione, al grande visual artist per games e animazione, straordinari autori si alternano sul Palco del Pala Romics. L’edizione di Aprile rinnova l’appuntamento con i grandi padri dell’animazione robotica - dopo la straordinaria presenza di Go Nagai nel 2016, protagonista di una magnifica edizione celebrativa, con mostre e incontri, che ha richiamato oltre 200.000 appassionati da tutta Italia ed Europa - ora sarà Tomino a portarci nel fantastico mondo di Gundam e i real robot. Accanto a lui producer della serie Mobie Suite Gundam Thunderbolt”. Racconta Sabrina Perucca – Direttore Artistico Romics.
Tomino inizia a lavorare nel 1963 allo studio di animazione Mushi Production di Osamu Tezuka, lavorando come storyboard artist per serie ormai famosissime in tutto il mondo, tra cui Astro Boy. Approda al prestigioso studio di animazione Sunrise e firma la regia di serie fondamentali degli anni ’80 e ’90. Uno dei progetti che lo ha reso noto a livello internazionale è Mobile Suit Gundam (1979) con cui ha dato vita al genere dei real robot, realizzato con il team creativo della Sunrise, che appariva sotto il nome collettivo di Hajime Yatate. Questa serie cambia completamente l’immaginario raccontato dal genere mecha, aprendo il filone dei real robot: l’umanità che crea colonie nello spazio, nemici che non sono alieni cattivi o demoni, ma umani presi in lotte politiche e di potere, che hanno sviluppato una tale tecnologia da poter costruire dei Mobile Suit (Guerrieri corazzati) attrezzati con armi con armi micidiali. La serie uscita in Giappone nel ‘79 e in Italia nel 1980 è stata accolta con grande sorpresa per la sua innovatività e ha avuto negli anni un seguito clamoroso, con milioni di fan. L’universo creativo di Gundam prosegue fino ai nostri giorni, con serie diverse, lungometraggi, progetti speciali, che vedono Tomino coinvolto a volte direttamente nella regia, o nella supervisione. A Romics, come special guest, interverrà anche Naohiro Ogata, produttore della serie Mobile Suit Gundam Thunderbolt.
Gundam è divenuto solidamente icona dell’immaginario collettivo, protagonista anche nel collezionismo con i Gunpla, modellini ricercatissimi da appassionati di tutto il mondo. In Giappone è stata costruita anche una versione 1 a 1 del Gundam RX78-2, che oggi si trova nella baia di Odaiba a Tokyo, dove sorge anche un museo dedicato al personaggio.
Numerose le serie che Tomino dirige in tutta la sua carriera, tra cui Zambot 3, l’amatissimo Daitarn 3, e altre serie dell’universo Gundam. Tomino ha scritto (sotto pseudonimo) i testi di molte delle sigle di serie di cui curava la regia, un modo per accompagnare il suo pubblico dall’inizio alla fine dell’avventura.
L’autore giapponese crea storie complesse, spesso drammatiche che mettono in scena, in una cornice fantascientifica l’eterna lotta tra bene e male, due estremi che si bilanciano a fatica come spesso accade nella vita dell’essere umano di ogni tempo.
Romics celebra la presenza di Yoshiyuki Tomino con numerosi appuntamenti all’interno del programma e con l’assegnazione del Romics D’Oro: Premio conferito ai grandi Maestri internazionali del fumetto e dell’animazione nella giornata conclusiva del Festival.
Fonte consultata:
www.romics.it
Dove vai? In Giappone per caso??
Per quanto riguarda la presenza di Tomino, senz'altro mi fà piacere ma ancor di più la presenza di Naohiro Ogata, che ha prodotto diverse belle cose da Inuyasha, a Mobile Suit Gundam UC, a Gundam G Reconguista... Speriamo di poter fare un pò di domande.
Porcoddue.
No altrove dove ci sarà un ospite altrettanto importante ...e non solo lui
Fa male al cuore vedere la fiera della mia citta', dove ho passato tanti bei momenti con i miei amici negli anni scorsi, ridotta a mero fenomeno da baraccone a causa di una marea umana di bambini decerebrati urlanti, braccia strappate all'agricoltura (la maggior parte degli 'youtuber', settore gaming) e mala organizzazione (sempre stata ma peggiora anno dopo anno, tipico *Facepalm*).
E pensare che il mio primo appuntamento con la fiera fu' nel lontano 1998 A.K.A. Expocartoon dannazione..
Magari si potessero fare delle domande, magari tipo "ma cosa cavolo gli è saltato in mente con G no Reconguista?!?!?"
Credo ti potrei rispondere io: Reconguista si è fatto sotto l'etichetta Gundam perchè la Sunrise VOLEVA per forza un Gundam firmato Tomino per i festeggiamenti. E se non ci si appiccicava "l'etichetta Gundam" non scuciva uno yen uno per farlo e Tomino ( che è un tipo tosto) ha deciso di accettare l'etichetta, per realizzare la sua opera, ma di fare le cose a modo suo, com sempre, riallacciandosi a quello che lui considera il suo ultimo Gundam, ovvero Turn A un'opera che ha venduto poco come Gunpla ma che ha tantissimi elementi di interesse.
Reconguista nasce come storia a se stante, e si nota, con un'occhio puntato soprattutto all'elemento scientifico, contiene una serie di piccoli dettagli che strizzano l'occhio ai fan del Gundam - e dell'animazione di Tomino. E' una bella storia ma ha sofferto dall'inizio questo problemi.
Cosa gli chiederei? A lui o Ogata? Per Ogata ho tre domande: spiegare un pò meglio le origini del progetto Thunderbolt, un pò le conosco ma vorrei qualche elemento in più.
Capire se nel prossimo film seguiranno la trama del manga, e soprattutto se cercheranno di raffinarne l'inserimento nell'UC..O infine gli chiederei di spiegarmi l'amore dei giapponesi per il Jaaz e per il blues, proprio stamane leggevo un bell'articolo sull'Internazionale.
A Tomino, una domanda, o due, sul futuro dell'animazione giapponese, sui cambiamenti che sono avvenuti nella distribuzione, sulla situazione dei giovani animatori..e di ricordare qualcosa dei tempi della Mushi. Tutto qui. Niente Gundam, mi interessa, soprattutto, il regista.
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