Shinji Takamatsu è un noto regista di anime: Fra le sue opere possiamo elencare After War Gundam X, Gintama, Mobile Suit Gundam Wing, Nanbaka, School RumbleCute High Earth Defense Club LOVE!Daily Lives of High School Boys.
 
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Simili titoli conferiscono a Takamatsu un peso non da poco nell'industria degli anime. Recentemente sulla NHK è andato in onda un servizio che si focalizzava sulle pessime condizioni di lavoro degli animatori: 
Takamatsu, nel corso del servizio, si è mostrato perlopiù d'accordo su quanto veniva detto a proposito di quest'industria e di come vengono distribuiti i fondi.

Ha comunque espresso il suo pensiero a proposito di alcuni "preconcetti" saltati fuori nel corso della trasmissione.
 

Ad un certo punto si è teorizzato che l'animazione in CG e l'intelligenza artificiale avrebbero potuto aiutare l'industria degli anime, ma secondo Takamatsu queste farebbero solo perdere il lavoro agli animatori di rango più basso.
Il regista ha anche criticato una soluzione che si sente proporre spesso: diminuire il numero di produzioni e aumentare il budget a disposizione. Egli afferma infatti che una simile soluzione sarebbe inutile, poiché è già difficile per i produttori capire quali saranno gli anime migliori: produrre un anime breve (ad esempio di 12 episodi) con un budget di circa 100-200 milioni di yen è già rischioso, poiché sono pochi gli anime redditizi.
 
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Nel 2015 Takamatsu aveva pubblicato un tweet dove diceva che i budget spesi per gli anime che vanno in onda in tarda serata si aggirano sui 150-200 milioni di yen per una serie intera. Ha inoltre criticato il troppo affidamento che si fa sulla vendita dei Blu-ray e dei DVD.

Tra le altre cose, il regista è rimasto confuso dalla voce secondo la quale i registi beneficiano dei diritti d'autore. Takamatsu ha infatti replicato che a lui una cosa simile non è mai successa, aggiungendo che forse solo i registi più famosi godono di simili privilegi.

 

 
Infine, secondo Takamatsu, non bisognerebbe continuare a incolpare Osamu Tezuka per le pratiche scorrette dell'industria: Tezuka produsse Astro Boy con un budget limitato e tagliando i costi di produzione, facendo inoltre molto affidamento sul merchandising e addirittura sulle proprie liquidità per portare l'anime sugli schermi giapponesi. Secondo molti appassionati, questo modo di produrre ha permeato l'industria degli anime per più di 50 anni.

Takamatsu ha però aggiunto che questa è solo una "mezza verità". Nonostante il budget ridotto per la produzione di Astro Boy, i dipendenti furono pagati di propria tasca da Tezuka. Secondo il regista, in confronto ad altri studi degli anni '60, quello di Tezuka trattava bene i propri dipendenti.
 
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Takamatsu ha concluso la sua catena di tweet con una cupa predizione: l'industria non cambierà finché gli studi non inizieranno ad andare in bancarotta in massa. E questo, a suo dire, potrebbe succedere presto, fra cinque o dieci anni.


Fonte consultata:
Goboiano