Si è aperta il 7 ottobre scorso al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la mostra Mangasia: Wonderlands of Asian Comics, il primo grande evento in Italia dedicato al mondo dei fumetti Asiatici.
La manifestazione, proposta al pubblico della capitale in anteprima mondiale, realizzata dal Barbican Centre di Londra, uno dei maggiori centri teatrali e culturali del Regno Unito, offre ai visitatori un percorso diviso in sei aree tematiche nel quale sono esposti oggetti, manufatti, del mondo del fumetto dell'Asia raramente esposti al di fuori dei loro paesi d'origine, e oltre 300 tavole e 200 volumi originali, ma vi sono anche numerosi facsimili digitali.
Il curatore della mostra, lo scrittore, saggista ed editore televisivo Paul Gravett, insieme al quale cooperano altri venti specialisti del settore, ha voluto offrire ai visitatori una vera e propria finestra su questo mondo meraviglioso, permettendogli di dare uno sguardo alla complessa ed articolata realtà fumettistica asiatica.
Un viaggio che non si limita a proporre opere provenienti dalle più note patrie del fumetto quali sono il Giappone, la Corea del Sud, Taiwan ed Hong Kong, la Malesia e l'Indonesia e la stessa Cina. Paul Gravett ed il suo staff hanno alzato lo sguardo verso quelle che sono alcune delle migliori realtà fumettistiche asiatiche emergenti. Nella mostra vengono proposti autori ed esempi della cultura fumettistica che si sta sviluppando in stati come l'India, la Cambogia, il Vietnam, la Mongolia, e perfino in due realtà apparentemente semi isolate quali l'antico regno tibetano del Bhutan, e la neonata repubblica di Timor Est.
Fra gli oggetti proposti la scrivania originale di Takashi Fukutani, autore popolarissimo in Francia. I "Kaavad", santuari portatili usati dai cantastorie del Rajasthan, abiti usati nei manga e non ultimo il "Mechasobi": un Mecha interattivo di ultima generazione creato appositamente per la mostra, su invito del Barbican Centre, da Shoji Kawamori (Macross, I Cieli di Escaflowne, Basquash) L'istallazione consente ai visitatori di "Mangasia" di pilotare un gigantesco robot creato appositamente per la mostra.
In sei percorsi tematici la mostra cerca di coprire, riuscendovi, ben duecento anni di storia del fumetto asiatico.
La mostra resterà aperta fino al 21 gennaio 2018. L'invito, senza timore di sbagliare, è quello di visitarla.
Nella gallery un ampio servizio sull'evento (grazie a Francesco Chiatante per le foto)
Fonte Consultata:
L'Espresso
PalazzoEsposizioni
La manifestazione, proposta al pubblico della capitale in anteprima mondiale, realizzata dal Barbican Centre di Londra, uno dei maggiori centri teatrali e culturali del Regno Unito, offre ai visitatori un percorso diviso in sei aree tematiche nel quale sono esposti oggetti, manufatti, del mondo del fumetto dell'Asia raramente esposti al di fuori dei loro paesi d'origine, e oltre 300 tavole e 200 volumi originali, ma vi sono anche numerosi facsimili digitali.
Il curatore della mostra, lo scrittore, saggista ed editore televisivo Paul Gravett, insieme al quale cooperano altri venti specialisti del settore, ha voluto offrire ai visitatori una vera e propria finestra su questo mondo meraviglioso, permettendogli di dare uno sguardo alla complessa ed articolata realtà fumettistica asiatica.
Un viaggio che non si limita a proporre opere provenienti dalle più note patrie del fumetto quali sono il Giappone, la Corea del Sud, Taiwan ed Hong Kong, la Malesia e l'Indonesia e la stessa Cina. Paul Gravett ed il suo staff hanno alzato lo sguardo verso quelle che sono alcune delle migliori realtà fumettistiche asiatiche emergenti. Nella mostra vengono proposti autori ed esempi della cultura fumettistica che si sta sviluppando in stati come l'India, la Cambogia, il Vietnam, la Mongolia, e perfino in due realtà apparentemente semi isolate quali l'antico regno tibetano del Bhutan, e la neonata repubblica di Timor Est.
Fra gli oggetti proposti la scrivania originale di Takashi Fukutani, autore popolarissimo in Francia. I "Kaavad", santuari portatili usati dai cantastorie del Rajasthan, abiti usati nei manga e non ultimo il "Mechasobi": un Mecha interattivo di ultima generazione creato appositamente per la mostra, su invito del Barbican Centre, da Shoji Kawamori (Macross, I Cieli di Escaflowne, Basquash) L'istallazione consente ai visitatori di "Mangasia" di pilotare un gigantesco robot creato appositamente per la mostra.
In sei percorsi tematici la mostra cerca di coprire, riuscendovi, ben duecento anni di storia del fumetto asiatico.
- "MAPPARE MANGASIA": Esplorare come la cultura fumettistica sia stata assimilata nei diversi paesi asiatici. Come le influenze straniere si sono mescolate alle tradizioni locali. Creando nuove suggestive espressioni.
- "FAVOLE E FOLCLORE": l'importanza della rilettura fumettistica della tradizione e del mito. Chi ricorda le origini dello "Scimmiotto" ?
- "RICREARE E RIVISITARE IL PASSATO": come fare i conti con il passato attraverso il fumetto.
- "STORIE E NARRATORI": dedicata alle vicende personali di tanti autori.
- "CENSURA E SENSIBILITÀ": ovvero vale anche in Asia l'idea che "i fumetti sono solo cose per bambini". Un equivoco che ha provocato e provoca problemi enormi.
- "MANGA MULTIMEDIALI": il fumetto come fonte, inesauribile, di idee, spunti,per cinema, animazione, videogame e serie TV.
La mostra resterà aperta fino al 21 gennaio 2018. L'invito, senza timore di sbagliare, è quello di visitarla.
Nella gallery un ampio servizio sull'evento (grazie a Francesco Chiatante per le foto)
Fonte Consultata:
L'Espresso
PalazzoEsposizioni
C'è anche Zhao Dao nevvero?
La mostra è molto buona, davvero. Suggerisce molti temi di discussione e dimostra, con chiarezza, l'intreccio culturale fra le varie dimensioni fumettistiche asiatiche, ed occidentali. Posso dire che è davvero all'altezza di alcuni eventi che si sono visti solo al Festival di Annecy oppure nei migliori anni di Angouleme. E vi è anche un catalogo su cui spero di mettere le mani.
This!
Ottimo!! Peccato che non possa passare da Roma.
Insomma è l'incubo dei tanti"Patrioti" in Servizio permanente effettivo che non hanno mai letto una riga di mazzini.
Guardatevi questo altro video, lo ho ripreso su You Tube....i robottoni fanno sempre tendenza
Non solo fra i bambini
dico che anche per i non esperti poteva essere più completo e magari dare qualche spiegazione in più sui grandi del fumetto asiatico...senza contare che la parte più contemporanea è praticamente ridotta a poche vetrinette dell'ultima stanza.
Insomma si vede la natura amatoriale della mostra anche se impacchettata a dovere e ina cornice davvero suggestiva ..è un inizio .....speriamo segua snche altro
Devo solo trovare chi mi accompagna fino a Roma per vederla... Ho già in mente un paio di persone a cui chiedere!
VAI! E per piacere guardami quanto costa il catalogo.
idem, ma solo perchè purtroppo non posso andarci, spero lo vendano online!
DUnque ho dato un'occhiata a quella scheda della mostra - piena di sorprese - il Catalogo era indicato li, in bella mostra, e non è neppure piccolino. Ben 320 pagine con 500 illustrazioni...
https://www.palazzoesposizioni.it/pagine/catalogo-mangasia
SI trova su IBS, anche se manca la cover, e conviene cercare di prenderlo scontato.
https://www.ibs.it/mangasia-guida-definitiva-al-fumetto-libro-paul-gravett/e/9788866483755?inventoryId=85575367
Dovrò posporlo però, ho due grossi volumi da prendere proprio a dicembre ( maturati in questi ultimi giorni la decisione...).
Tra l'altro ho cercato i contenuti speciali curati dallo staff di romics, ma non c'e n'era traccia. sono durati solo il tempo della manifestazione?
Chiederò ad una persona che conosco che è andata anche al Romics ( ma temo tu abbia ragione)
Approvo la scelta di aver riservato uno spazio anche ai generi erotico, splatter e gore.
Pregevole il filmato in cui Kazuhiro Fujita e Naoki Urasawa svelano molti trucchi e accorgimenti del loro mestiere.
Da vedere!
E lo so. Lo so molto bene.
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