Il secondo arco narrativo di Souten no Ken (ribattezzato Ken il guerriero - Le origini del Mito nella versione italiana Planet Manga) è finalmente partito sull'edizione di dicembre 2017 (già disponibile in Giappone da fine ottobre) del seinen magazine Comic Zenon di Tokuma Shoten/Coamix.
Nella gallery in basso possiamo ammirare una selezione di tavole dal primo lungo capitolo (ben 75 pagine di cui alcune a colori) della nuova saga del prequel di Hokuto no Ken (Ken il guerriero), che racconta le avventure dagli anni 30 del 62° successore della Sacra Scuola di Hokuto, anch'egli chiamato Kenshiro.
Si riparte dalla fine della precedente serie in 22 volumi serializzata sul settimanale Comic Bunch dello stesso editore tra il 2001 (come sembra lontano, ormai!) e il 2010, che si chiudeva con un velato "arrivederci" dietro la frase "Fine della saga della malvagia città di Shangai" (il capitolo fu pubblicato proprio sull'ultimo numero del settimanale che cessava le pubblicazioni).
Dopo ben sette anni, Kenshiro Kasumi è pronto a tornare in azione: "Kenshiro, ha lasciato Shanghai e si trova in un’Indonesia avvolta dagli intrighi. Per i suoi ponyo e per la sua amata, tornerà ancora una volta ad usare il suo pugno! Mentre l'esercito olandese va alla ricerca del "Catalogo della speranza", nell'ombra si muove una misteriosa organizzazione che pratica un'arte marziale sconosciuta!" (trama tradotta dagli amici di 199xHokutoNoKen).
Bando alle ciance e scorriamo la gallery di tavole che a prima vista sembrerebbero opera di un Tetsuo Hara in gran forma, ma che invece sono realizzate da uno dei suoi più bravi assistenti! Sì, perché i disegni di Souten no Ken: Regenesis (questo il titolo ufficiale del nuovo manga), sono stati affidati dallo stesso Maestro al praticamente sconosciuto (quanto bravo) Hideki Tsuji, fattosi notare con il suo breve manga "Fountain" realizzato per il concorso Zenon Manga Audition (l’equivalente nipponico dell’internazionale Silent Manga Audition). E' invece Hiroyuki Yatsu, romanziere e autore di serie TV a sceneggiare le nuove storie con la supervisione dichiarata dello storico scrittore di Ken, Buronson.
Ricordiamo anche che un nuovo anime con lo stesso titolo partirà in Giappone ad aprile su Tokyo MX, ma sarà il seguito diretto della precedente serie, edita in DVD da Yamato Video.
Che ne pensate del nuovo disegnatore?
Si riparte dalla fine della precedente serie in 22 volumi serializzata sul settimanale Comic Bunch dello stesso editore tra il 2001 (come sembra lontano, ormai!) e il 2010, che si chiudeva con un velato "arrivederci" dietro la frase "Fine della saga della malvagia città di Shangai" (il capitolo fu pubblicato proprio sull'ultimo numero del settimanale che cessava le pubblicazioni).
Dopo ben sette anni, Kenshiro Kasumi è pronto a tornare in azione: "Kenshiro, ha lasciato Shanghai e si trova in un’Indonesia avvolta dagli intrighi. Per i suoi ponyo e per la sua amata, tornerà ancora una volta ad usare il suo pugno! Mentre l'esercito olandese va alla ricerca del "Catalogo della speranza", nell'ombra si muove una misteriosa organizzazione che pratica un'arte marziale sconosciuta!" (trama tradotta dagli amici di 199xHokutoNoKen).
Bando alle ciance e scorriamo la gallery di tavole che a prima vista sembrerebbero opera di un Tetsuo Hara in gran forma, ma che invece sono realizzate da uno dei suoi più bravi assistenti! Sì, perché i disegni di Souten no Ken: Regenesis (questo il titolo ufficiale del nuovo manga), sono stati affidati dallo stesso Maestro al praticamente sconosciuto (quanto bravo) Hideki Tsuji, fattosi notare con il suo breve manga "Fountain" realizzato per il concorso Zenon Manga Audition (l’equivalente nipponico dell’internazionale Silent Manga Audition). E' invece Hiroyuki Yatsu, romanziere e autore di serie TV a sceneggiare le nuove storie con la supervisione dichiarata dello storico scrittore di Ken, Buronson.
Ricordiamo anche che un nuovo anime con lo stesso titolo partirà in Giappone ad aprile su Tokyo MX, ma sarà il seguito diretto della precedente serie, edita in DVD da Yamato Video.
Che ne pensate del nuovo disegnatore?
Ho letto le scan di questo primo capitolo, per ora è ingiudicabile.
Personaggi di rilievo e degni di nota non c'è n'è sono per ora.
Purtroppo temo non lo leggerò, dovrei recuperare quasi tutto "Soten no Ken", non ho molta voglia...
Speriamo non faccia la fine di Toyotaro...
Invece è consigliabile cercare chi magari la lezione di Shingo Araki & Michi Himeno l'ha metabolizzata e trasformata in qualcosa di personale.
In quel caso, di autori che giocano con la bellezza, la pulizia, il dinamismo e l'armonia del tratto e dello stile ce ne sono.
Non molti, dato che come sempre le punte di diamante risultano minoranza a confronto con i gregari.
Lo stile di Araki e Himeno si preserva da solo, basta aver la pazienza di guardarsi il lavori dei due.
Così come quello di Hara.
Concordo sul fatto che il termine "scimmiottare" suoni dispregiativo ma davvero faccio fatica a vedere del positivo in questo nuovo Ken così ricalcato sui disegni di Hara.
Certo, potrebbe essere che già da un bel po' Hara stia delegando tanto lavoro a Tsuji al punto che i due stili si siano sovrapposti.
Però, con un cambio di disegnatore io preferisco che ci sia sempre una "svolta" anche radicale.
Per farti un altro esempio trovo disgustosi i nuovi episodi di Corto Maltese ricalcati sullo stile di Pratt.
Concordo su Buronson, il punto debole di questo prequel sono proprio la storia e la sceneggiatura. Tra l'altro pare che la storia della supervisione di Buronson sia solo buttata lì...
Beh, intendo semplicemente che credo sarebbe una cosa buona poter avere anche in futuro (visto che nessuno è eterno) opere NUOVE (non possiamo sempre e solo vederci le vecchie) prodotte perfettamente con questi stili. Piango al vedere la degenerazione delle produzioni su Saint Seiya per esempio.
Poi son gusti e filosofie personali, a me la cosa farebbe piacere.
Su Tsuji, sì, essendo lui un assistente di Hara, avrà sicuramente messo mano, e pure tanto, ai manga dell'autore. Certamente ha lavorato anche a Ikusa no Ko.
Kotaro, a non aver letto il manga precedente ci hai solo guadagnato in tempo e denaro, credimi. In ogni caso credo che in questa nuova serie non ci saranno così tanti rimandi alla serie precedente dan non renderne "godibile" la lettura.
Perché se la grossa editoria giapponese ci vedesse un facile guadagno avresti sempre queste opere "fotocopia" a prendere il posto di nuovi virgulti.
Credimi.
Poi, c'è da dire che Hara non lo trovo certo un autore da tramandare in maniera così diretta. E' almeno da una ventina d'anni che il suo stile è in regressione impressionante.
Meglio seguire le opere di Masanori Morita se si vuole intravedere un'evoluzione diretta del miglior Hara.
Regressione? Mah, non mi pare...
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.