Venerdì 6 luglio Shoko Asahara, fondatore del culto Aum Shinrikyo e mente dietro all'attentato alla metropolitana di Tokyo al gas nervino del 1995 è stato giustiziato assieme ad altri sei membri di Aum (Tomomasa Nakagawa, Kiyohide Hayakawa, Yoshihiro Inoue, Masami Tsuchiya, Seiichi Endo e Tomomitsu Niimi) coinvolti anch'essi nei crimini.
Asahara, il cui vero nome era Chizuo Matsumoto, è stato riconosciuto colpevole di 13 crimini che hanno portato alla morte di un totale di 29 persone. Fra questi i più gravi furono l'omicidio dell'avvocato Tsutsumi Sakamoto, di sua moglie e del loro figlio di un anno e un altro attentato con gas sarin a Matsumoto in cui morirono otto persone e ne rimasero ferite 600. Nell'attacco della metropolitana di Tokyo, rimasero uccise 13 persone e vi furono più di 6.000 feriti.
L'impiccagione di Asahara ha in qualche modo chiuso il sipario sui crimini scioccanti e sugli eventi drammatici messi in scena dal culto Aum. Ma molte sono ancora le domande senza risposta, anche perché durante il processo, Asahara non ha mai spiegato le reali motivazioni dei suoi crimini. Come non ha mai accettato visite dall'esterno e si è rifugiato in un mutismo assoluto perfino con i suoi avvocati.
Molti di voi probabilmente non erano ancora nati, ma il 20 marzo del 1995 Tokyo fu colpita nel suo cuore nevralgico e cioè lungo le linee della metropolitana Chiyoda, Marunochi e Hibiya. Furono scelte appositamente quelle, perché le più cariche di pendolari che andavano al lavoro; per i giapponesi fu un evento spartiacque che minò profondamente il senso di sicurezza e di fiducia che si respirava nel paese fin dal dopoguerra.
Ma come è stato possibile la nascita e la proliferazione di una setta simile? Cosa successe quel giorno di 23 anni fa?
La nascita del culto Aum Shinrikyo
Asahara, nato nel 1955 fondò il culto Aum Shinrikyo nel 1984; all'iniziò fu presentata come una scuola di yoga ma tre anni dopo si trasformò in una setta religiosa, di cui Shoko era il guru carismatico, pur essendo quasi cieco. Nel 1988 si contavano fra i 3.000 e i 4.000 adepti con circa 200 affiliati coinvolti più strettamente negli affari della setta.
In quel periodo il culto aveva due sedi principali a Tokyo e a Kamikuishiki, un villaggio nella prefettura di Yamanashi, ma contava filiali anche a Osaka, Fukuoka, Nagoya, Sapporo, New York e perfino in Russia. Un tale successo è imputabile in parte anche al momento storico che stava vivendo il Giappone.
Sono infatti gli anni della "bolla economica" durante i quali i soldi girano vorticosi e se da una parte le persone diventano ricche facilmente, dall'altra molti invece si trovano a disagio e cercano una risposta che possa dare loro la "vera felicità", una ricchezza spirituale slegata dai beni materiali.
Sono anche gli anni in cui esplode la "moda" delle profezie di Nostradamus secondo il quale nel 1999 ci sarà l'Apocalisse; in questo contesto le parole di Asahara fanno leva sulle menti più suggestionabili. Sostenendo di avere poteri soprannaturali, predice un Armageddon futuro per il Giappone e dichiara di poter salvare le anime di coloro che si affideranno a lui. La riscoperta spirituale del singolo e il salvataggio dell'umanità intera diventano i concetti base su cui si fonda il culto Aum.
Come è stato possibile arrivare all'attentato?
Migliorarsi, salvarsi e salvare gli altri: tante persone alla ricerca di uno scopo nella vita trovano in questi tre pilastri dati da Asahara la loro missione. Ad esse si aggiungono tutti quelli che non riescono a trovare un loro posto nella società o nella famiglia.
Una volta diventati adepti, si viene sottoposti ad una sorta di "lavaggio del cervello" per cui Asahara è un essere superiore e le sue decisioni non vanno mai messe in dubbio. Se i suoi ordini non sono compresi è semplicemente perché non si è ancora raggiunto uno stadio spirituale sufficientemente elevato.
Farsi delle domande o contraddire le istruzioni ricevute è vista come una mancanza di fede. Per questo, nonostante fra i fedeli più vicini al guru vi siano persone con un alto livello di istruzione, laureate in fisica e medicina e che quindi ben conoscono la pericolosità e la tossicità del gas sarin, nessuno osa ribellarsi perchè incapaci ormai di pensare da soli, perché convinti che quella sia la strada per la salvezza, non solo la loro, ma quella di tutto il paese.
Asahara li convince che l'Armageddon è ormai inevitabile e giustifica gli omicidi di alcune persone, insistendo sul fatto che in questo modo avrebbero mandato le loro anime in paradiso.
Fra questi adepti vicini al leader c'è ad esempio Nakagawa, un ex medico che avrà un ruolo chiave nella produzione di gas sarin. Durante una delle udienze del processo, dichiarò che non era entrato a far parte del culto Aum allo scopo di produrre gas letali o di uccidere qualcuno. Anzi implorò il suo guru di spiegare cosa stava effettivamente pensando quando istruì i seguaci a commettere quegli atti illegali e violenti.
"Per favore, spiega le tue idee alle persone che hanno creduto in te" così apostrofò il suo mentore che non rispose a quelle suppliche.
20 marzo 1995: è il giorno dell'attentato
Alla fine dunque arriva il giorno preposto a salvare l'umanità.
Il 20 marzo 1995 è un lunedì: il giorno dopo è un giorno festivo ma sono pochi quelli che fanno il ponte. 5 uomini fra le 7:50 e le 8:10 salgono su altrettanti vagoni della metropolitana di Tokyo, su tre linee distinte. Ognuno ha due sacche contenenti sarin, gas nervino, senza odore né colore o sapore, molto tossico la cui esposizione causa violenti conati di vomito, fuoriuscita di feci e urina, spasmi muscolari e può portare entro un minuto alla morte per soffocamento.
Appena salito sul vagone, ogni attentatore posa le sacche a terra, le buca con la punta di un ombrello precedentemente affilata per quello scopo, scende e raggiunge un complice che lo attende in auto. Il liquido inizia a fuoriuscire, le persone hanno i primi sintomi, alla fermata successiva spesso gli impiegati delle stazioni dopo aver individuato i sacchetti li portano fuori dai vagoni, per permettere ai treni di proseguire la loro corsa: questo gesto salverà delle vite ma sarà spesso fatale per loro.
Presto è il caos sia nella metropolitana che negli ospedali, dove non si capisce quale sia la causa delle intossicazioni. Per fortuna il Prof. Yanagisawa, sentendo la notizia in tv, comprende subito: è uno dei medici che ha curato le vittime dell'attentato a Matsumoto avvenuto l'anno precedente sempre ad opera della setta Aum, in cui era stato usato appunto il sarin e che costò la vita a sette persone.
Decide così di inviare via fax a tutte le strutture sanitarie di Tokyo i trattamenti e le istruzioni per curare i pazienti. Grazie al suo intervento molte persone saranno salvate, ma ciò metterà ancora più in evidenza come in Giappone non fosse presente nessuna struttura in grado di intervenire in maniera rapida ed efficace per coordinare i soccorsi in caso di calamità di questo calibro, così come era avvenuto solo due mesi prima per il terremoto di Kobe.
Alla fine si avranno 2 morti e 23 persone gravemente ferite sulla linea Chiyoda, 1 morto e 358 persone con gravi lesioni sulla linea Marunochi, 200 casi di seria intossicazione su un altro treno sempre della linea Marunochi, 1 morto e 532 feriti sulla linea Hibiya e 12 persone e 2475 intossicati su un altro treno sempre della linea Hibiya.
Questo attentato, unito alla tragedia di Kobe e allo scoppio della bolla economica rese il 1995 un anno spartiacque nella storia del paese, colpendo le persone nel profondo e influenzando tutta la cultura, anche quella pop.
Influenze dell'attentato sulla cultura pop e viceversa
Fonti consultate:
"Underground" di Haruki Murakami Edizioni Einaudi
Nippon1
Nippon2
TheJapanTimes
Asahara, il cui vero nome era Chizuo Matsumoto, è stato riconosciuto colpevole di 13 crimini che hanno portato alla morte di un totale di 29 persone. Fra questi i più gravi furono l'omicidio dell'avvocato Tsutsumi Sakamoto, di sua moglie e del loro figlio di un anno e un altro attentato con gas sarin a Matsumoto in cui morirono otto persone e ne rimasero ferite 600. Nell'attacco della metropolitana di Tokyo, rimasero uccise 13 persone e vi furono più di 6.000 feriti.
L'impiccagione di Asahara ha in qualche modo chiuso il sipario sui crimini scioccanti e sugli eventi drammatici messi in scena dal culto Aum. Ma molte sono ancora le domande senza risposta, anche perché durante il processo, Asahara non ha mai spiegato le reali motivazioni dei suoi crimini. Come non ha mai accettato visite dall'esterno e si è rifugiato in un mutismo assoluto perfino con i suoi avvocati.
Molti di voi probabilmente non erano ancora nati, ma il 20 marzo del 1995 Tokyo fu colpita nel suo cuore nevralgico e cioè lungo le linee della metropolitana Chiyoda, Marunochi e Hibiya. Furono scelte appositamente quelle, perché le più cariche di pendolari che andavano al lavoro; per i giapponesi fu un evento spartiacque che minò profondamente il senso di sicurezza e di fiducia che si respirava nel paese fin dal dopoguerra.
Ma come è stato possibile la nascita e la proliferazione di una setta simile? Cosa successe quel giorno di 23 anni fa?
La nascita del culto Aum Shinrikyo
Asahara, nato nel 1955 fondò il culto Aum Shinrikyo nel 1984; all'iniziò fu presentata come una scuola di yoga ma tre anni dopo si trasformò in una setta religiosa, di cui Shoko era il guru carismatico, pur essendo quasi cieco. Nel 1988 si contavano fra i 3.000 e i 4.000 adepti con circa 200 affiliati coinvolti più strettamente negli affari della setta.
In quel periodo il culto aveva due sedi principali a Tokyo e a Kamikuishiki, un villaggio nella prefettura di Yamanashi, ma contava filiali anche a Osaka, Fukuoka, Nagoya, Sapporo, New York e perfino in Russia. Un tale successo è imputabile in parte anche al momento storico che stava vivendo il Giappone.
Sono infatti gli anni della "bolla economica" durante i quali i soldi girano vorticosi e se da una parte le persone diventano ricche facilmente, dall'altra molti invece si trovano a disagio e cercano una risposta che possa dare loro la "vera felicità", una ricchezza spirituale slegata dai beni materiali.
Sono anche gli anni in cui esplode la "moda" delle profezie di Nostradamus secondo il quale nel 1999 ci sarà l'Apocalisse; in questo contesto le parole di Asahara fanno leva sulle menti più suggestionabili. Sostenendo di avere poteri soprannaturali, predice un Armageddon futuro per il Giappone e dichiara di poter salvare le anime di coloro che si affideranno a lui. La riscoperta spirituale del singolo e il salvataggio dell'umanità intera diventano i concetti base su cui si fonda il culto Aum.
Come è stato possibile arrivare all'attentato?
Migliorarsi, salvarsi e salvare gli altri: tante persone alla ricerca di uno scopo nella vita trovano in questi tre pilastri dati da Asahara la loro missione. Ad esse si aggiungono tutti quelli che non riescono a trovare un loro posto nella società o nella famiglia.
Una volta diventati adepti, si viene sottoposti ad una sorta di "lavaggio del cervello" per cui Asahara è un essere superiore e le sue decisioni non vanno mai messe in dubbio. Se i suoi ordini non sono compresi è semplicemente perché non si è ancora raggiunto uno stadio spirituale sufficientemente elevato.
Farsi delle domande o contraddire le istruzioni ricevute è vista come una mancanza di fede. Per questo, nonostante fra i fedeli più vicini al guru vi siano persone con un alto livello di istruzione, laureate in fisica e medicina e che quindi ben conoscono la pericolosità e la tossicità del gas sarin, nessuno osa ribellarsi perchè incapaci ormai di pensare da soli, perché convinti che quella sia la strada per la salvezza, non solo la loro, ma quella di tutto il paese.
Asahara li convince che l'Armageddon è ormai inevitabile e giustifica gli omicidi di alcune persone, insistendo sul fatto che in questo modo avrebbero mandato le loro anime in paradiso.
Fra questi adepti vicini al leader c'è ad esempio Nakagawa, un ex medico che avrà un ruolo chiave nella produzione di gas sarin. Durante una delle udienze del processo, dichiarò che non era entrato a far parte del culto Aum allo scopo di produrre gas letali o di uccidere qualcuno. Anzi implorò il suo guru di spiegare cosa stava effettivamente pensando quando istruì i seguaci a commettere quegli atti illegali e violenti.
"Per favore, spiega le tue idee alle persone che hanno creduto in te" così apostrofò il suo mentore che non rispose a quelle suppliche.
20 marzo 1995: è il giorno dell'attentato
Alla fine dunque arriva il giorno preposto a salvare l'umanità.
Il 20 marzo 1995 è un lunedì: il giorno dopo è un giorno festivo ma sono pochi quelli che fanno il ponte. 5 uomini fra le 7:50 e le 8:10 salgono su altrettanti vagoni della metropolitana di Tokyo, su tre linee distinte. Ognuno ha due sacche contenenti sarin, gas nervino, senza odore né colore o sapore, molto tossico la cui esposizione causa violenti conati di vomito, fuoriuscita di feci e urina, spasmi muscolari e può portare entro un minuto alla morte per soffocamento.
Appena salito sul vagone, ogni attentatore posa le sacche a terra, le buca con la punta di un ombrello precedentemente affilata per quello scopo, scende e raggiunge un complice che lo attende in auto. Il liquido inizia a fuoriuscire, le persone hanno i primi sintomi, alla fermata successiva spesso gli impiegati delle stazioni dopo aver individuato i sacchetti li portano fuori dai vagoni, per permettere ai treni di proseguire la loro corsa: questo gesto salverà delle vite ma sarà spesso fatale per loro.
Presto è il caos sia nella metropolitana che negli ospedali, dove non si capisce quale sia la causa delle intossicazioni. Per fortuna il Prof. Yanagisawa, sentendo la notizia in tv, comprende subito: è uno dei medici che ha curato le vittime dell'attentato a Matsumoto avvenuto l'anno precedente sempre ad opera della setta Aum, in cui era stato usato appunto il sarin e che costò la vita a sette persone.
Decide così di inviare via fax a tutte le strutture sanitarie di Tokyo i trattamenti e le istruzioni per curare i pazienti. Grazie al suo intervento molte persone saranno salvate, ma ciò metterà ancora più in evidenza come in Giappone non fosse presente nessuna struttura in grado di intervenire in maniera rapida ed efficace per coordinare i soccorsi in caso di calamità di questo calibro, così come era avvenuto solo due mesi prima per il terremoto di Kobe.
Alla fine si avranno 2 morti e 23 persone gravemente ferite sulla linea Chiyoda, 1 morto e 358 persone con gravi lesioni sulla linea Marunochi, 200 casi di seria intossicazione su un altro treno sempre della linea Marunochi, 1 morto e 532 feriti sulla linea Hibiya e 12 persone e 2475 intossicati su un altro treno sempre della linea Hibiya.
Questo attentato, unito alla tragedia di Kobe e allo scoppio della bolla economica rese il 1995 un anno spartiacque nella storia del paese, colpendo le persone nel profondo e influenzando tutta la cultura, anche quella pop.
Influenze dell'attentato sulla cultura pop e viceversa
Ad esempio Hideaki Anno modificò la storia di Evangelion perché troppo simile a quella reale. O ancora la setta dell'amico di 20th Century Boys è probabilmente ispirata al culto Aum. Per non parlare di Mawaru Penguidrum dove l'attentato e la metro svolgono un ruolo fondamentale nella storia.
Ma l'influenza fra i due mondi è reciproca: i depuratori negli edifici della setta erano chiamati Cosmo Cleaner, come la macchina che ne La corazzata spaziale Yamato avrebbe potuto purificare la Terra. Giudicavano mangaka come Miyazaki e Otomo, che avevano creato un mondo post-apocalittico in Nausicaa e Akira, veri e propri profeti, la setta inoltre gestiva negozi di elettronica ad Akihabara, quartiere simbolo della cultura otaku che fu così spesso messa erroneamente in connessione con il culto.
Ma l'influenza fra i due mondi è reciproca: i depuratori negli edifici della setta erano chiamati Cosmo Cleaner, come la macchina che ne La corazzata spaziale Yamato avrebbe potuto purificare la Terra. Giudicavano mangaka come Miyazaki e Otomo, che avevano creato un mondo post-apocalittico in Nausicaa e Akira, veri e propri profeti, la setta inoltre gestiva negozi di elettronica ad Akihabara, quartiere simbolo della cultura otaku che fu così spesso messa erroneamente in connessione con il culto.
Fonti consultate:
"Underground" di Haruki Murakami Edizioni Einaudi
Nippon1
Nippon2
TheJapanTimes
Ehhhhh... uhm... nulla può andar storto...
Fu solo per caso e per fortuna che ci furono cosi poche vittime.
Leggendo https://en.wikipedia.org/wiki/Tokyo_subway_sarin_attack alla voce "Chemical weapon production" si capisce lo scellerato disegno presente nella testa di quest'uomo.
Qui non si parla pena di morte si, pena di morte no. Qui si parla di un mancato genocidio di massa, pensando solo che la stazione di Shibuya ha da solo un traffico medio di 2,4 milioni di utenti giornalieri.
Al Terzo Reich occorsero più di dieci anni per applicare quel distorto disegno che porto 15 Milioni di vittime innocenti.
A questi folli se non avessero avuto problemi di produzione e approvvigionamento sarebbero bastate 24 ore per sterminare l'intera città di Tokyo.
Qui non parliamo di un serial killer o una persona che si possa definire un percolo per la società, persone del genere non possono restare a contato con nessuno perché lo solo loro esistenza crea proselitismo, che li rende ancora più pericolosi.
Il Giappone non si è ancora liberato da queste sette d'invasati, basti pensare alla Soka Gakkai che all'apparenza sembra tutto rose e fiori ma che in realtà si fa strada con angherie verso gli ex-adepti e partiti politici (si hanno un partito politico [separazione stato e chiesa che ridere]), hanno un tale peso politico da rendere loro e i loro adepti inattaccabili e dai racconti di alcuni amici che vivono in Giappone se te li metti contro puoi passare dei butti quarti d'ora.
E si nel 2018 siamo ancora pieni sette, settucce e strani culti/partiti perché di fondo all'uomo sono sempre piaciute le scorciatoie e avere qualcuno d'additare come il diverso, il nemico ma la cosa che all'uomo manca è un po di sana memoria storica per evitare di ripetere gli errori del passato.
A proposito di Underground, la cosa che più mi ha colpita delle vittime intervistate è l'estremo senso del dovere: nonostante i malesseri e gli inquietanti sintomi pensavano solo ad arrivare in orario al lavoro.
grazie mille per quest’articolo, mi ricordavo bene l’attentato, ma non avendo guardato anime per anni (tipo dal 1989 al 2017) mi era del tutto sconosciuta l’influenza sulla cultura pop: è una chiave di lettura che mi mancava!
@Galvan73: molto interessante per me la storia del sondaggio con le “leading questions”: hai mica sottomano un riferimento per approfondire (purtroppo non conosco il giapponese, anzi conosco solo italiano, francese e inglese)?
Vi metto il link, purtroppo è in francese
http://labasesecrete.fr/aum-ami-deux-sectes-violentes/
Approfondisce anche alcune cose dette nell'articolo.
Certe volte penso a come possono persone anche con un certo livello di cultura farsi abbindolare/trascinare a tal punto da ritenere normale l'omicidio purificatore che poi più che di omicidio quì si può parlare di genocidio, almeno nelle intenzioni.
E questo purtroppo non è nemmeno un caso isolato...di sette di fanatici disposti a buttarsi nelle fiamme per il guru di turno ne nascono in continuazione! Non riesco proprio a capire. Penso che la mente umana sia più fragile di quello che pensiamo
Addirittura? Ecco un'altra cosa che non capisco..praticamente nel mio commento ammetto di non capire niente di nulla
Ottimo articolo Hachi come al solito
Io non lo chiamo senso del dovere.... Mi fermo per non destabilizzare qualcuno...
Dimenticate l'evento più spartiacque e importante del 1995: la nascita di Evangelion.
Puoi sempre non leggerli, nessuno ti obbliga. Che senso ha negare il diritto ad esprimersi (che si condivida o meno cio' che si legge). Ognuno nella sua testolina ha il potere di scartare o tenere in considerazione i vari commenti...
Già, molti addirittura pensavano fosse un problema personale e non hanno nemmeno chiesto aiuto.
Tra le varie testimonianze ne ricordo una di una persona che fece parte del culto Aum, e nonostante ne fosse uscita e avesse condannato, come tutti, gli eventi accaduti, ricordava con spensieratezza il periodo passato nella "setta".
Oltre che interessante anche commovente nella spietata sincerità con cui vengono raccolte le testimonianze.
Per questo lo consiglio, per rendersi conto di che idea si sono fatte le persone che questo attentato lo hanno subito. Meglio leggere loro che parlare a vanvera di cose che non si riescono a capire.
Giusto consiglio!
Non leggero mai più articoli di cronaca nera qui su animeclick!
Ci avevo già pensato! Dopo aver letto i commenti sono avvilito...
Mai più leggerò nulla che riguarda ciò!
E faresti male. Due cose: questa vicenda, anche grazie al volume Underground, che credo si dovrebbe proprio leggere, ha investito, e parecchio, la cultura nipponica, soprattutto nel corso degli anni 2000, piccoli riferimenti li trovate ovunque. I Manga, gli Anime, ed eminentemente le opere originali, si nutrono di questi eventi, rielaborandoli ed analizzandoli.
Cosa si diceva in altro articolo: l'animazione giapponese ( l'animazione tout court) non è un "prodotto per bambini". Occorre occuparsi di queste cose, ed AC, se consideri i commenti che girano in certi luoghi - gli Odiatori della rete sono una realtà non la fantasia di qualche giornalista -è uno dei pochi posti in cui si riesce ad avere un confronto serrato ma civile.
P.S. bell'intervento Galvan, "le domande suggestive" sono l'Alpha e l'Omega di ogni sondaggio.
N.B. il problema delle Sette è lungi dall'esser risolto, anche se ora è offuscato sul piano sociale da altre emergenze.
Mi piacerebbe poterti aiutare ma purtroppo e' stato qualche anno fa
e gia' allora era piuttosto complicato trovare informazioni direttamente sulla stampa giapponese ("censura"?). Comunque, se ne fa un accenno in questo pregevole articolo di Stefano Carrer, corrispondente dal Giappone del Sole 24ore: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-10-17/pena-morte-giappone-qualcosa-muove-074730.shtml?uuid=ADEUaqdB
In inglese si trovano solo articoli piu' vecchi (ma quella di fare "leading questions" in questo campo non e' certo una novita'):
1) https://www.scmp.com/news/asia/article/1198883/japans-ldp-playing-politics-death-penalty
2) http://www.ipsnews.net/2010/09/rights-japan-death-penalty-still-hangs-in-the-balance/
3) https://www.japantimes.co.jp/opinion/2003/06/23/commentary/diet-group-takes-uneasy-steps-toward-abolishing-death-penalty/#.W0RfxNL7SyJ
Grazie mille davvero per queste preziose informazioni non solo per chi, come me, vuole conoscere sempre di più sulla cultura nipponica, ma anche per capire meglio i meccanismi di funzionamento di questioni affini anche qui da noi (a proposito delle leading questions spero che non abbiamo dimenticato il referendum sulle trivelle e l'estrazione del petrolio nell'Adriatico dove ci fu addirittura "suggerito" di non andare a votare; certo questione di tutt'altro registro e importanza rispetto alle sentenze capitali ma il concetto alla base è lo stesso a mio avviso).
Mi trovo completamente d'accordo nel considerare il problema dal punto di vista socio-religioso e non come psicologico. Come è stato ben scritto nell'articolo, la tragedia ha avuto luogo negli anni durante l'esaurimento della bolla economica giapponese (fra le influenze di tali avvenimenti al mondo dei manga aggiungerei anche Sanctuary di Ikegami anche se non in specifica correlazione trasmette allo stesso modo le incertezze nel passaggio al nuovo millennio) periodo che rese la popolazione dubbiosa se non addirittura ansiosa rispetto ad un futuro che non si prospettava più così roseo e che ha alimentato ogni sorta di angoscia e incertezza, terreno fertile per credenze, come ben evidenziato da te, già presenti nel sostrato culturale e religioso dei giapponesi come il poa o la fine del mondo come palingenesi catartica. Alla fine credo che tale culto sia il risultato delle ambizioni di un uomo piccolo e meschino che si è trovato ad incarnare per malaugurata sorte tutto questo conglomerato di coincidenze storiche, economiche politiche e religiose diventando una sorta di feticcio, proprio come lo sono le credenze vuote e disperate.
Grazie alla redazione di Animeclick per proporre sempre questioni così interessanti, vi prego non smettete di pubblicare solo perché non sappiamo moderarci nei commenti
http://www.asianews.it/notizie-it/Tokyo:-Impiccati-sei-membri-della-setta-Aum-Shinrikyo-44518.html
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