L'autrice del manga Netsuzou Trap, Naoko Kodama, ha riportato su Twitter all'inizio di questo mese una sua esperienza poco piacevole con un editor di manga di sesso maschile.
Quest'ultimo le ha rivolto una domanda sessista: "Le donne non possono disegnare manga davvero interessanti, no?". Kodama invece ha ribadito che ci sono un sacco di grandi opere disegnate da mangaka donne. L'episodio è stato riportato per denunciare un pregiudizio contro le donne che è esploso, soprattutto di recente, con la notizia che la Tokyo Medical University ha volutamente abbassato i punteggi degli esami di ammissione delle candidate da almeno il 2011, per ridurre le possibilità di accesso alla carriera medica per le donne.
Kodama ha poi scritto che al momento dell'incontro con l'editor, quest'ultimo voleva che Kodama lo presentasse a un'altra autrice per una nuova rivista che lui stava creando; quindi lo aveva incontrato perché era amica dell'autrice che l'editor voleva assumere per la sua nuova rivista.
L'autrice ha trovato il commento dispregiativo dell'editor sulle autrici sconcertante, anche perché l'uomo era a conoscenza del fatto che Kodama e la sua amica fossero due donne.
Per superare un fraintendimento tra i suoi followers, Kodama ha aggiunto poi che non ha mai lavorato con questo editor e che lo ha incontrato solo una volta. Tale editor cura una rivista maschile, ma vuole espandersi e aprirsi anche un pubblico di lettrici.
Il giorno dopo che Kodama ha condiviso la sua storia, anche l'autrice di Galaxy Angel e Tantei Opera Milky Holmes, Yūko Ōtsuki, ha raccontato di aver condiviso l'accaduto con suo marito, Masakazu Ooi, il quale ha risposto: "È solo un idiota, chiamare quel tizio un editor è un insulto agli altri editor".
Alla luce del recente scandalo della Tokyo Medical University, artisti e creators donne hanno condiviso le loro storie ed esperienze sessiste sul posto di lavoro. Per esempio la video game artist Hiroko Yokoyama (SNK's Ikari Warriors, Crystalis, Guerrilla War games) ha scritto su come a lei e ad altre donne sia stata negata l'opportunità di migliorare le proprie competenze professionali, a causa dello stereotipo secondo cui una donna dopo il matrimonio o i figli deve lasciare il posto di lavoro.
Ancora, la mangaka di Today's Cerberus, Ato Sakurai, ha scritto in una serie di tweet, poi cancellati, come un editor di manga per ragazzi le avesse suggerito di sostituire il suo nome femminile con uno più ambiguo, perché i lettori avrebbero trovato "sgradevole" leggere manga creati da una donna.
Fonte consultata:
Anime News Network
Quest'ultimo le ha rivolto una domanda sessista: "Le donne non possono disegnare manga davvero interessanti, no?". Kodama invece ha ribadito che ci sono un sacco di grandi opere disegnate da mangaka donne. L'episodio è stato riportato per denunciare un pregiudizio contro le donne che è esploso, soprattutto di recente, con la notizia che la Tokyo Medical University ha volutamente abbassato i punteggi degli esami di ammissione delle candidate da almeno il 2011, per ridurre le possibilità di accesso alla carriera medica per le donne.
Kodama ha poi scritto che al momento dell'incontro con l'editor, quest'ultimo voleva che Kodama lo presentasse a un'altra autrice per una nuova rivista che lui stava creando; quindi lo aveva incontrato perché era amica dell'autrice che l'editor voleva assumere per la sua nuova rivista.
L'autrice ha trovato il commento dispregiativo dell'editor sulle autrici sconcertante, anche perché l'uomo era a conoscenza del fatto che Kodama e la sua amica fossero due donne.
Per superare un fraintendimento tra i suoi followers, Kodama ha aggiunto poi che non ha mai lavorato con questo editor e che lo ha incontrato solo una volta. Tale editor cura una rivista maschile, ma vuole espandersi e aprirsi anche un pubblico di lettrici.
Il giorno dopo che Kodama ha condiviso la sua storia, anche l'autrice di Galaxy Angel e Tantei Opera Milky Holmes, Yūko Ōtsuki, ha raccontato di aver condiviso l'accaduto con suo marito, Masakazu Ooi, il quale ha risposto: "È solo un idiota, chiamare quel tizio un editor è un insulto agli altri editor".
Alla luce del recente scandalo della Tokyo Medical University, artisti e creators donne hanno condiviso le loro storie ed esperienze sessiste sul posto di lavoro. Per esempio la video game artist Hiroko Yokoyama (SNK's Ikari Warriors, Crystalis, Guerrilla War games) ha scritto su come a lei e ad altre donne sia stata negata l'opportunità di migliorare le proprie competenze professionali, a causa dello stereotipo secondo cui una donna dopo il matrimonio o i figli deve lasciare il posto di lavoro.
Ancora, la mangaka di Today's Cerberus, Ato Sakurai, ha scritto in una serie di tweet, poi cancellati, come un editor di manga per ragazzi le avesse suggerito di sostituire il suo nome femminile con uno più ambiguo, perché i lettori avrebbero trovato "sgradevole" leggere manga creati da una donna.
Fonte consultata:
Anime News Network
Direi che il marito della Otsuki ha detto tutto quello che c'era da dire sull' argomento.
Niente da aggiungere.
Se non glielo lasciano fare sicuramente no...
In ogni caso il soggetto è davvero idiota o ignorante (o entrambe le cose), visto che ci sono da decenni ormai parecchie mangaka che realizzano manga molto più che interessanti!
Tra l'altro, posso immaginare quanto sia stato sgradevole per i lettori, ai tempi, leggersi Fullmetal Alchemist o Tutor Hitman Reborn.
ehm Rumiko Takahashi coff coff Naoko Takeuchi coff coff Hiromu Arakawa coff coff maledetta tosse devo prendere qualche medicina fammi leggere FMA o Ranma 1/2 che fanno passare ogni male opere di grandi uomini mangaka.......ah no proprio no...che bassezza di uomo fa l'editor,ma lo manderei a ripassare tutte le opere della Takahashi per farsi un idea della castroneria che ha detto
Non so se sia stata una sua scelta o forse imposta (nemmeno pensavo sarebbe stato possibile imporre una cosa simile... ma a quanto pare XD).
Davvero, e credere che s'impone anche di credere a questa gente qui che giudica l'operato altrui come se fossero dei grandi giudici. Non sono irritato così dai tempi in cui leggevo "Bakuman".
Questa parte mi ha fatto piacere però
è ora che le donne giapponesi inizino a ribellarsi a questa cultura del "è scontato che se ti sposi (=trovi uno che ti mantiene) lasci il lavoro". Capisco che il problema è ben più ampio di così, che mancano strutture assistenziali per le giovani madri, e un'intera cultura fa pressione affinché una donna abbia la sola ambizione di sposarsi e metter su famiglia... però è bene ribadire il problema e non accettarlo in silenzio, anche perché è una mentalità che lede anche il benessere degli uomini. Non è divertente avere la responsabilità ultima e totale del benessere economico di un'intera famiglia, uscire di casa all'alba e tornare a mezzanotte e i figli se va bene li vedi solo addormentati
Assolutamente. Un idiota incompetente.
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