Lo Studio 4°C è una realtà abbastanza particolare all'interno dell'animazione giapponese. Fondato nel 1986 da Koji Morimoto, Eiko Tanaka e Yoshiharu Sato, lo studio si è posto fin da subito in una via di mezzo tra la tradizionale animazione mainstream e quella più di nicchia dei festival sperimentali, riuscendo a far conoscere ad un ampio pubblico anche animatori e registi più di nicchia. Esempio perfetto è Masaaki Yuasa (Kaiba, The Tatami Galaxy, Ping Pong the Animation, Devilman Crybaby) che proprio con lo Studio 4°C ha firmato le sue prime regie (Mind Game, Kemonozume).
Dopo qualche anno dedicati a ruoli minori, nel 1995 lo Studio 4°C anima e produce il primo e il terzo episodio di Memories, trilogia di mediometraggi a cui hanno partecipato grandi nomi come Katsuhiro Otomo, Satoshi Kon, Yoshiaki Kawajiri o Yoko Kanno. Dopo qualche altro cortometraggio di poca importanza, è la volta del primo lungometraggio cinematografico realizzato dallo studio: Spriggan, che esce nei cinema giapponesi esattamente 20 anni fa, il 5 settembre 1998.
Tratto dall'omonimo manga di Hiroshi Takashige e Ryouji Minagawa, pubblicato in Italia da Planet Manga, Spriggan racconta la storia di guerrieri d'elite, affiliati all'organizzazione segreta A.R.C.A.M., il cui scopo è reperire, proteggere o, se necessario, distruggere antichi artifatti di antiche e perdute civiltà, talmente potenti da poter essere un pericolo per l'umanità. Il film si concentra su una delle varie storie del manga originale, quella dedicata all'Arca di Noe, i cui resti, ritrovati sul Monte Ararat, hanno dimostrato una tale potenza distruttiva da spazzare via la squadra di spedizione e tre satelliti americani. Yu Ominae, agente potenziato dell'A.R.C.A.M. che frequenta ancora le scuole superiori, e l'esercito degli U.S.A. si mettono in marcia per ottenere per primi l'antico artefatto.
Grazie anche alla supervisione di Katsuhiro Otomo, il film ha riscosso un buon successo in Occidente, compresa l'Italia in cui è stato pubblicato prima da Dynamic Italia in VHS e DVD e successivamente da Yamato Video in edizione Blu-Ray nel 2011.
Molto apprezzato è stato il comparto tecnico, in particolare una sequenza animata da Shinji Hashimoto e Shinya Ohira, che vi riportiamo di seguito.
Chiudiamo l'articolo con alcune delle sequenze più apprezzate dagli utenti di Sakugabooru, noto sito che raccoglie alcune delle sequenze meglio animate dei vari anime.
ATTENZIONE! ALCUNI DEI SEGUENTI VIDEO POSSONO CONTENERE SPOILER!
Dopo qualche anno dedicati a ruoli minori, nel 1995 lo Studio 4°C anima e produce il primo e il terzo episodio di Memories, trilogia di mediometraggi a cui hanno partecipato grandi nomi come Katsuhiro Otomo, Satoshi Kon, Yoshiaki Kawajiri o Yoko Kanno. Dopo qualche altro cortometraggio di poca importanza, è la volta del primo lungometraggio cinematografico realizzato dallo studio: Spriggan, che esce nei cinema giapponesi esattamente 20 anni fa, il 5 settembre 1998.
Tratto dall'omonimo manga di Hiroshi Takashige e Ryouji Minagawa, pubblicato in Italia da Planet Manga, Spriggan racconta la storia di guerrieri d'elite, affiliati all'organizzazione segreta A.R.C.A.M., il cui scopo è reperire, proteggere o, se necessario, distruggere antichi artifatti di antiche e perdute civiltà, talmente potenti da poter essere un pericolo per l'umanità. Il film si concentra su una delle varie storie del manga originale, quella dedicata all'Arca di Noe, i cui resti, ritrovati sul Monte Ararat, hanno dimostrato una tale potenza distruttiva da spazzare via la squadra di spedizione e tre satelliti americani. Yu Ominae, agente potenziato dell'A.R.C.A.M. che frequenta ancora le scuole superiori, e l'esercito degli U.S.A. si mettono in marcia per ottenere per primi l'antico artefatto.
Grazie anche alla supervisione di Katsuhiro Otomo, il film ha riscosso un buon successo in Occidente, compresa l'Italia in cui è stato pubblicato prima da Dynamic Italia in VHS e DVD e successivamente da Yamato Video in edizione Blu-Ray nel 2011.
Molto apprezzato è stato il comparto tecnico, in particolare una sequenza animata da Shinji Hashimoto e Shinya Ohira, che vi riportiamo di seguito.
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ATTENZIONE! ALCUNI DEI SEGUENTI VIDEO POSSONO CONTENERE SPOILER!
Il manga è parecchio superiore, anche se forse è invecchiato un po' male.
Riguardo Studio 4°C, fra i miei preferiti, ha avuto un'evoluzione particolare, grandi, grandissimi successi..e progetti senza infamia e senza lode. Forse è dovuto alla sua natura un gruppo basato molto sugli autori che lo hanno fondato,che però, a differenza di Studio Ghibli, si è anche aperto alla produzione di opere altrui.
Concordo con chi lo paragona ad "Akira": non avendo mai letto il manga, quando lo acquistai in VHS, ricordo che dovetti guardarlo più e più volte, per cercare di capirci qualcosa (nel 1999 le ricerche in rete non erano così facili...). Comunque, per una serata disimpegnata, è una pellicola ancora decisamente valida.
dopo il thé mattutino ho realizzato
Sinceramente preferisco di gran lunga il manga, rispetto al film !
Anche in tempi moderni ci sono pochissime produzioni di quella qualità.
Anche L'OAV è stato fatto bene e merita di essere visto, ma il manga è il manga..
Il manga ha una struttura episodica che converge sul finale.
Il film traspone uno degli episodi del manga sfruttando lievemente la sottotrama dei Cosmos.
Nessuno rimando o strizzatine d'occhio a una trama più ampia sacrificata dal minutaggio.
Semmai la possibilità lasciata concreta di futuri seguiti, eh.
Punto.
Cosa ci sia di complicato da capire resta un mistero.
Certo, se uno ha letto il manga può dire magari che quello è più approfondito e porta a un finale del percorso del protagonista, ok.
Ma se si vuol giudicare il film come opera a se, questa è perfettamente conclusa e autonoma.
Saluti
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