Ci risiamo, torna l’estate e con essa i nuotatori tutti muscolacci e patemi d’animo di Free!. E a un certo punto l’estate finisce, e con essa vanno via anche i suddetti giovanotti. Sono passati ben cinque anni da quando i bei virgulti di casa KyoAni hanno fatto breccia nelle nostre vite e nonostante un calo di popolarità (fisiologico? Sì, no, forse) abbastanza evidente, continuano a occupare un posto nel cuore di migliaia di persone nel mondo.
Ora che Free! è arrivato alla conclusione della sua terza serie televisiva, proviamo a tirare le somme di questo (psico) dramma giovanile fatto di muscoli, lacrimoni, abbracci, patemi e… nuoto! Sì, anche di nuoto!
La serie è stata trasmessa da Crunchyroll con sottotitoli in italiano.
Ora che Free! è arrivato alla conclusione della sua terza serie televisiva, proviamo a tirare le somme di questo (psico) dramma giovanile fatto di muscoli, lacrimoni, abbracci, patemi e… nuoto! Sì, anche di nuoto!
La serie è stata trasmessa da Crunchyroll con sottotitoli in italiano.
I swim for the team. We swim together. I believe in my team. We are EVER BLUE
(Ever Blue)
(Ever Blue)
L’annuncio di una terza serie si fa attendere ma è sempre più nell’aria, e nel luglio 2018 torniamo a rinfrescarci con Free! Dive to the Future, terza serie canonica e, prima e finora unica, terza serie TV di uno stesso brand di casa KyoAni. Un record niente male. In questa occasione la casa d'animazione di Kyoto decide di riportare in scena tutti i personaggi apparsi finora, compresi quelli di High Speed, nel tentativo di creare un’opera corale che metta insieme tutti i temi proposti finora da Free!.
In un anno ricco di sequel (Stein;Gate, Full Metal Panic, Card Captor Sakura, L’attacco dei giganti, Tokyo Ghoul) è riuscito Dive to the Future a trovare la sua ragion d’essere?
In un anno ricco di sequel (Stein;Gate, Full Metal Panic, Card Captor Sakura, L’attacco dei giganti, Tokyo Ghoul) è riuscito Dive to the Future a trovare la sua ragion d’essere?
In questo sogno in cui nuoto nel cielo, i sentimenti che non riesco a reprimere stanno traboccando, vado avanti, anche se dovessi continuare a correre da solo, porterò questi legami e sentimenti con me
(Heading to Over)
(Heading to Over)
Free! Dive to the Future porta sullo schermo tutto ciò che finora il brand aveva offerto al suo pubblico, ossia una storia di crescita e formazione basata sui legami, sui rimorsi, sulle promesse, sulle emozioni ma soprattutto sulla voglia di essere "free". Un po’ come palesa il titolo del primo film di Timeless Medley, che per l’appunto si chiama Kizuna (legami), anche questa terza stagione ci racconta il desiderio di libertà dei suoi protagonisti, personaggi per i quali i vincoli d’affetto che li legano l’uno all’altro assumono un valore pervasivo, che circonda la loro persona in tutto il suo essere.
In Free!, kizuna è una promessa, una persona, una sensazione, un rimpianto, un’emozione, un desiderio: kizuna è ciò che siamo diventati, tutto è kizuna.
I legami però, se troppo stretti rischiano di diventare catene che feriscono e imprigionano, impedendo all’innata voglia di free di liberarsi. Lo sa bene il Rin della prima serie, lo sa l’Haru della seconda, lo sa Ikuya di questa terza, che fin troppo legato a una promessa significativa e alla delusione procurata dal suo infrangersi, si chiude in se stesso cercando la forza di andare avanti da solo, in maniera tipica del suo personaggio, che sarà sì cresciuto rispetto ai tempi di High Speed, ma che continua ad essere un ragazzo immaturo alla ricerca del suo posto nel mondo.
Sin dalla prima serie, Free! ha trattato l’argomento riproponendolo con personaggi diversi ma che in sostanza vivono lo stesso dramma: ed è qui che la prima metà della serie si incarta su se stessa riciclando un espediente già visto per ben due volte, senza sforzarsi nemmeno di trovare un modo più furbo e/o intelligente di proporlo. Ikuya ricorda fin troppo il Rin della prima serie, non certamente per carattere o per contesto, ma per il modo (sbagliato) di affrontare i problemi con se stesso e con gli altri. E mentre Rin, con il suo caratteraccio sanguigno ci offriva dei momenti di confronto e competizione, Ikuya si limita a nascondersi, a fare il passivo e a sbottare contro l’unica persona che gli è rimasta amica. Un quadretto che oltre a sapere di già visto, diventa velocemente ammorbante e noioso.
Se sono nato per essere un vincitore, in questa stessa città, in questo stesso momento, allora continuerò a credere quanto voglio in questo stupido sogno
(Heading to Over)
Se quindi Dive to the Future parte da buonissime premesse (l’ambiente universitario, i tanti personaggi da approfondire), affonda la prima metà serie su un cliché già abusato dalla serie stessa. Insomma, il problema di questa stagione di Free! è che si è intrappolata nel suo stesso messaggio: è Free! a non essere free. Di contro però abbiamo trovato un Haru decisamente in forma nel suo character development, un Haru che, al contrario delle serie precedenti, non accetta passivamente le situazioni problematiche ma che fa di tutto per cercare di mettere le cose a posto.
Purtroppo la sua crescita viene messa in secondo piano dall’ammorbante storia di disagio di Ikuya e Hiyori, una coppia che, al confronto, fa sembrare perfettamente sana la relazione dei vecchi tempi tra Haru e Makoto. Paradossalmente il rinnovato Haru non riesce ad esprimere se stesso poiché se la trama gli avesse concesso di farlo, la vicenda Ikuya si sarebbe chiusa al primo episodio (e male non sarebbe stato) e al pensiero gli sceneggiatori avranno iniziato a sudare freddo, per cui, onde evitare l’ulcera (per poi farla venire a noi) hanno ben pensato di usare Hiyori come un blocco che impedisse al povero Haru comportarsi come ogni ragazzo normale della sua età. Ma lui ormai non è più lo sgombro passivo che avevamo conosciuto, adesso che è un vero delfino guizza di qua e di là finché non arriva dove vuole, e lì mostra i dentini affilati accuratamente in questi anni.
Purtroppo la sua crescita viene messa in secondo piano dall’ammorbante storia di disagio di Ikuya e Hiyori, una coppia che, al confronto, fa sembrare perfettamente sana la relazione dei vecchi tempi tra Haru e Makoto. Paradossalmente il rinnovato Haru non riesce ad esprimere se stesso poiché se la trama gli avesse concesso di farlo, la vicenda Ikuya si sarebbe chiusa al primo episodio (e male non sarebbe stato) e al pensiero gli sceneggiatori avranno iniziato a sudare freddo, per cui, onde evitare l’ulcera (per poi farla venire a noi) hanno ben pensato di usare Hiyori come un blocco che impedisse al povero Haru comportarsi come ogni ragazzo normale della sua età. Ma lui ormai non è più lo sgombro passivo che avevamo conosciuto, adesso che è un vero delfino guizza di qua e di là finché non arriva dove vuole, e lì mostra i dentini affilati accuratamente in questi anni.
Quanto detto finora è il difetto che affligge la prima metà della serie, e oso dire, l’unico di tutti i 12 episodi. Se è pur vero che in mezzo ci sono stati episodi più che buoni (quello dedicato a Rin, l’altro sulla Iwatobi ma anche il conclusivo della questione stessa di Ikuya) resta comunque il rimpianto per una porzione di serie sprecata, che poteva essere trattata in maniera più veloce o comunque diversa.
Passato il morbo di Ikuya però la serie si riprende e alla grandissima. Dopo l’iniziale strafalcione, Dive to the Future diventa tutto quello che di Free! abbiamo sempre amato: la voglia di competere e riuscire, il senso di impotenza, l’impegno, la speranza, la rabbia e la delusione, tutti sentimenti che toccano e avvolgono i nostri beniamini rendendoli protagonisti delle loro storie.
Dov'è la luce in cui vogliamo tuffarci? Barcollando nel futuro che ci è sfuggito, questo momento che abbiamo ottenuto è il posto in cui risplendiamo davvero
(Aching Horns)
(Aching Horns)
Dopo Haru anche tutti gli altri personaggi mettono in mostra la loro caratterizzazione, il loro sviluppo e ciò che sono diventati dopo tanti anni passati insieme. Basti pensare allo splendido episodio dedicato a Rei e Nagisa, i quali in questa serie hanno avuto poche apparizioni ma buone, un salto di qualità non indifferente rispetto ad Eternal Summer che li aveva praticamente relegati a due puntate contentino neanche troppo riuscite.
E fino alla fine Dive to the Future smentisce quelle che era una perplessità condivisa, ossia il fatto che non ci sarebbe stato tempo e modo di dedicarsi a tutti i personaggi. Certo di qualcuno abbiamo goduto meno di quanto sperassimo (Rin, dovevate metterci più Rin!!! E anche il miracoloso Sou!!!) ma tutti hanno dato quanto potevano e hanno mostrato fin dove sono arrivati, e di questo non possiamo che gioirne (almeno noi che guardiamo Free! con un affetto da mamme chiocce).
Non dimentichiamo che Free! è sempre stata una serie in un certo senso sentimentale e anche stavolta si è espressa in tal senso, con qualche caduta e qualche eccesso, certo, ma se guardiamo indietro con un po’ di razionalità, ci ricorderemo che è sempre stata così, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Questa terza stagione lascia un po' l'amaro in bocca per quello che è stato nella prima metà, qualcosa che poteva essere gestito meglio ma che comunque serviva alla trama per riportare in scena determinati personaggi e riunire il gruppo per poi farlo ripartire con un certo mood verso le competizioni.
Che si potesse fare qualcosa di meglio o comunque di diverso è indubbio, ma le sceneggiature devono rispettare determinati criteri e rientrare nei tempi previsti per la serie in oggetto, per cui, immediatamente dopo la visione dell'ultimo episodio, non me la sono sentita di criticare del tutto il lavoro fatto per Dive to the Future.
Si tratta di una serie quasi di passaggio, un tuffo verso il futuro, non un tuffo nel futuro, e quello che abbiamo visto in questi 12 episodi è servito a prepararci, presumibilmente, a un gran finale.
A livello tecnico ritroviamo in Dive to the Future la solita, ottima KyoAni, che mantiene un ottimo livello tecnico per tutta la durata della serie; unica lamentela le spalle e la schiena dei personaggi maschili, a volte troppo, troppo enormi e sproporzionate. La bellezza della schiena di un nuotatore è indiscutibile ma è un attimo scivolare nell’eccesso e tirar fuori un armadio a quattro ante.
Anche stavolta un occhio di riguardo viene dato alle sequenze acquatiche, che si tratti dell'acqua di una piscina il cui muro è infranto dalle forti braccia di chi nuota, o anche solo di quella che sgorga da un rubinetto.
Sul fronte sonoro si continua sulla solita strada, rimanendo in linea sia per il doppiaggio (in cui pure gli ormai cresciuti Asahi e Ikuya ritrovano i loro seiyuu) che per le musiche, in particolare opening ed endig sempre a cura, rispettivamente, di OLDCODEX e Style Five.
Al timone della serie non troviamo più Hiroko Utsumi ma Eisaku Kawanami, che già aveva lavorato al buon High Speed. Forse ciò che manca al Free! di Kawanami è la vena briosa della Utsumi, impegnata stavolta a dirigere Banana Fish.
Perché alla fin fine, amo questo luogo
(Rising Free)
(Rising Free)
Free! è uno di quei titoli che ti lega a sé, che forma un legame stretto con il suo spettatore e che riesce a mantenerlo saldo nonostante gli scivoloni. Il kizuna di Free! ad un certo punto lo senti dentro e finisci per amare comunque anche una serie che poteva essere (ancora) migliore. C’è una buona parte di soggettività nel giudicare Free? Sì, inutile negarlo, è come quell’amico che sbaglia e a volte vorresti prendere a calci nel sedere ma che puntualmente ti trasmette sentimenti ed emozioni forti e bellissime e per il quale non puoi fare altro che provare un affetto immenso.
Per una serie la cui trama poteva nascere e morire con la prima stagione, giungere alla terza è una bella sfida e magari la vittoria non è stata proprio totale. Però se siamo qui, ora, e abbiamo sentito quel legame con la serie e i personaggi almeno una volta durante la visione di Dive to the Future, allora anche per questa volta Free! ha vinto la sua sfida.
Cosa di preciso ci riservi il futuro non ci è dato sapere, ma se è vero che l’estate ritorna sempre, anche dopo il lungo inverno, allora altrettanto potrebbe fare Free!, e forse non bisognerà attendere neanche troppo.
Per una serie la cui trama poteva nascere e morire con la prima stagione, giungere alla terza è una bella sfida e magari la vittoria non è stata proprio totale. Però se siamo qui, ora, e abbiamo sentito quel legame con la serie e i personaggi almeno una volta durante la visione di Dive to the Future, allora anche per questa volta Free! ha vinto la sua sfida.
Cosa di preciso ci riservi il futuro non ci è dato sapere, ma se è vero che l’estate ritorna sempre, anche dopo il lungo inverno, allora altrettanto potrebbe fare Free!, e forse non bisognerà attendere neanche troppo.
Nel frattempo ci limitiamo a lodare i geni delle famiglie Matsuoka e Mikoshiba, che a questa serie più che mai hanno dato il loro plus ultra.
Pro
- E' sempre Free...
- Tanti personaggi vecchi e nuovi...
- Rin
- Feels a valanga
- Ottimo sviluppo dei personaggi
- Tecnicamente ottimo
Contro
- ... ma si è incartato sul suo essere Free
- ... ma l'ammorbante dramma di Ikuya e Hiyori butta via mezza serie
- Poco Rin
Non riesco a considerare la storia di Ikuya la prima metà della serie, trovo che la maggiorparte della serie sia una definizione più calzante, considerando che essa si conclude all’ottavo episodio; la ritengo quindi qualcosa di più di una parentesi iniziale mal gestita.
I rimanenti 4 episodi sono stati carucci, ma comunque con degli scivoloni notevoli, come ad esempio
Invece io non sono d’accordo purtroppo. Trovo che il grosso dei personaggi siano state più comparse. Per dirne alcuni, Asahi, Kisumi, Makoto (che ha avuto la presenza scenica di un cartonato), Nitori, Momotarou, Nao, Mikhail. Agli iwatobini hanno dedicato un episodio abbastanza dimenticabile, i feels per Rei e Nagisa si sono avuti solo nel penultimo episodio e si reggevano quasi solo sui flashback.
Rin invece c’è stato poco, ma sempre buono.
Dedicherei invece una statua a Hiyori che ha reso un po’ più sostenibile l’arco di Ikuya (e che, poveretto,
Resto tuttavia il fatto che non riesco a non perdonarlo. Nel mare di nulla della storia ci sono stati comunque sempre siparietti carini, e ormai a questi ragazzi mi sono affezionata troppo. Forse farò un rewatch per vedere la stagione senza le enormi aspettative con cui l’ho guardata la prima volta per apprezzare i momenti buoni che ha.
La serie ha degli enormi difetti, questo è vero, la prima parte è davvero un drammone quasi inconsistente e per me ci sono stati troppi personaggi nuovi, ho fatto una faticaccia a stare dietro a tutti. Però poi certe scene ti ripagano di tutto, soprattutto se ci sono Rin e Sousuke!
Bella recensione, complimenti.
Davvero un peccato che sia stata impostata così.
Scherzi a parte, mi trovo d'accordo con Arashi. La prima parte di Ikuya è seriamente traballante anche perchè ho appunto percepito il personaggio di Hiyori come un escamotage per bloccare Haru e...insomma, non è bello quando la sceneggiatura non è in grado di controllare i suoi personaggi al punto di doverne creare un altro con l'unica missione di mettersi a blocco per far andare avanti la storia.
Per il resto però...è appunto Free, sono fin troppo felice di aver avuto il miracolo che è questa terza serie. Certo, ho accusato un po' la mancanza dei "vecchi" però gli ultimi episodi mi hanno ripagata abbastanza. Al 2020, sperando che non ci siano più scivoloni così clamorosi.
Forse i personaggi peggiori sono stati proprio i nuovi arrivi le cui storie forse erano fin troppo vicine a quelle delle scorse stagioni (che erano più adatte ai personaggi verso l'adolescenza, rispetto ai personaggi verso l'età adulta).
La delusione peggiore però è stata non vedere la gara finale delle qualificazioni.
Il mio è comunque un giudizio incompleto perché non tiene conto del target principale della serie (che ovviamente non sono io: amante degli shonen e maschio etero)... ma Free è comunque una serie interessante sotto molti altri punti di vista (ancora di più per un ex nuotatore agonista che ha fatto anche l'istruttore di nuoto). Le varie situazioni, lo stress psicologico, la rivalità (per quanto edulcorata per il suo target), i dubbi sul continuare o no a fare gare (anche quando il tutto non è più divertente), il continuare a voler fare sport anche dopo che si ha deciso di smettere, la gioia di insegnare ai bambini... e tanto altro sono tutte situazioni che sanno molto di realtà (anche se ovviamente edulcorate per il target).
Mi ritengo quindi soddisfatta di come la decisione venga affrontata, di come venga anche coinvolto una seconda volta Natsuya (forse la puntata che mi è piaciuta di più, perché lui è la seconda gioia di questa stagione, un personaggio che ho amato fin da subito in SD e che sono stata felice di trovarmi qui in più frangenti), come la situazione si sia risolta, decisamente meno di come sia stata omessa una parte comunque importante...
E' di fronte a questi tagli che la storia di Ikuya mi è ancora più indigesta, perché ha portato via troppo tempo in una serie dove il cast è cresciuto di puntata in puntata e c'erano tanti personaggi, anche secondari, che avrebbero meritato di più. Di per sé, l'incipit non era male - come la squadra delle medie si fosse sciolta e come Haru e Makoto fossero rimasti con Asahi e Ikuya, in fondo non era mai stato detto nulla in proposito - ma potevano raccontarla meglio e in meno puntate e, anche se sarebbe stata un qualcosa di già visto, non sarebbe stata la palla al piede che ci siamo ritrovati.
Di contro, ho invece apprezzato come Haru, per una volta, non scappi e cerchi di affrontare la situazione, appoggiandosi agli amici e facendo qualcosa anche di fuori dai suoi schemi, a sottolineare quanto il personaggio sia comunque cresciuto un minimo dal tizio coi paraocchi che voleva solo nuotare free, evitando ogni problema o di pensare al futuro...
Infine concordo sul fatto che Hiyori sia servito come allunga-brodo: se non ci fosse stato lui, la cosa si sarebbe risolta in... due/tre puntate? Ciò che ho mal sopportato di lui è il motivo per cui ce l'ha tanto con Haru (o almeno, questa è l'idea che mi sono fatta da immagini e dialoghi vari...)
Detto questo, mi trovo abbastanza in linea con la recensione. Anche io perché è Free, perché ormai sono affezionata alla serie e ai personaggi, sono stata di manica larga col voto... lo stesso dei film riassuntivi, il che la dovrebbe dire lunga, perché la considero una serie relativamente di passaggio, che è servita a compattare il gruppo e allargarlo in previsione di ciò che vedremo nel 2020. Certo, due anni son due anni, ma non si può far altro che aspettare... vorrà dire che mi dovrò tenere il dubbio che ho da quanto Mikhail ha raccontato il passato di Riuji
Centrato in pieno il problema di questa serie, i drammi li avevamo già visti e, aggiungo io con personaggi migliori, dovevamo proprio farci del male con 'sto dramma ammorbante? Io mi sono annoiata un sacco, Ikuya e il suo amichetto mi sono davvero andati in disgrazia.
Tutto quello che non ha a che fare con Ikuya l'ho invece apprezzato, ovviamente avrei gradito più Sousuke ma mi accontento, sperando di vederlo nuotare seriamente nel 2020. Poi in generale mi verrebbe da dire più Mikoshiba, perché un po' di allegria in più non avrebbe guastato ma questo lo penso dalla 1^ serie .
Speriamo, magari si riuscirà a rivalutare in positivo questa serie.
La serie non ha entusiasmato più di tanto perchè la parte interessante e coinvolgente è giunta solo sul finale, in realtà lasciando anche le cose in sospeso in attesa della 4a stagione(?) in arrivo nel 2020.
Peccato davvero perchè è stata una serie (mezza) sprecata.
Ovviamente ottima rece
Palese anche che parli, in parte, per affetto ma mi ritengo una persona capace di scindere il piacere personale dalla realtà... o almeno ci provo.
Sul discorso Ikuya/dramma, niente da dire, è stato fatto MALE. Si poteva fare meglio, lo si poteva fare durare di meno, tutto verissimo. Allo stesso tempo però, ribadisco che si tratta di una porzione di serie, non della maggior parte.
Ikuya inizia dall'episodio 1 all'episodio 8 ma a questi 8 episodi vanno tolti i due incentrati su Rin e quello sulla nuova Iwatobi, per cui siamo a 6... esattamente metà serie! Senza contare che l'episodio 1 è molto buono, lo dicono anche i nostri pollici (46 tutti positivi), così come l'otto. Per cui gli episodi tra il bruttarello e il brutto sono sostanzialmente 4, non mi sento di distruggere una serie per 4 episodi marci, ma neanche per 6, perché questa serie di Free, secondo me, ha avuto tanti momenti molto belli, forse non tanti episodi, ma momenti sì. A me ad esempio è piaciuto tantissimo l'episodio con Sou e Natsuya, e per quanto mi dispiaccia che Sou si sia visto poco, credo che quei pochi momenti siano stati significativi, così come per Rei e Nagisa. E qui andiamo alla questione "spazio per ogni personaggio": è palese che la serie volesse dedicarsi maggiormente ai nuotatori universitari di Tokyo, quindi per quanto io ami Nagisa, che resta sempre il mio secondo personaggio preferito, e per quanto adori Momo, e per quanto adori SouinaccoppiataconRin, capisco che la serie non era fondamentalmente incentrata su di loro, quindi amen, lo spazio che potevano avere lo hanno avuto per quanto possibile.
Che poi la serie non sia piaciuta, non abbia entusiasmato ecc ci sta, va bene tutto, però non è che Hiyori e Ikuya l'abbiano infettata dalla prima all'ultima puntata, dai!
Il mio più grande problema con free, questo da sempre però (non solo ora), è che manca del tutto la componente sentimentale (a parte i fratelli Mikoshiba che hanno un qualche interesse per Gou) i personaggi che si muovo in free sono degli esseri asessuati, che non conoscono donne, ma alla fine non sono nemmeno veramente interessati agli uomini; forse è per questo che molto fandom ha abbandonato il brand, in favore di yuri on ice, opera in cui lo stesso fandom ha avuto l’illusione che ci fosse più spazio per la componente BL (ma in realtà credo che la produzione ci abbia trollato)… non so magari sbaglio.
Continuerò anche la visione col progetto del 2020, anche perché quel finale è indegno, spariamogli! Ps la copertina di giornale dedicata tutta a Haru ci vorrà dire qualcosa sul finale?! (ma che piedi gli hanno fatto!?)
ps 2 grazie ad Arashi per la bella rece e per le card ^^
Sì, carta alla mano hai ragione, ci ho pensato anch’io dopo aver scritto il commento, ma non mi sono sentita di ritrattare perché, personalmente, se devo ricordare a grandi linee la stagione, la cosa che mi viene principalmente in mente è sta cosa di Ikuya. È secondo me la cosa che più ha caratterizzato la stagione. Quindi forse come timescreen effettivo non è stato davvero così presente, ma “emotivamente” sì. Probabilmente nel mio caso la cosa è stata dilatata perché, ad esempio, non ho apprezzato particolarmente l’episodio sugli iwatobini, o altre cosette, che quindi non hanno avuto l’effetto di pausa sul dramma ma hanno solo rinnovato il tedio.
Ma è proprio questo il punto: la serie doveva concentrarsi solo (o quasi) sui nuotatori universitari. A metà serie ho quasi pensato che avrei apprezzato di più se fosse stato uno spin-off solo sui personaggi nuovi e avesse fatto comparire i soliti fantastici solo pochi istanti. Per quello che mi riguarda, su Nagisa e Rei possono fare una trilogia dedicata e album di figurine, li amo, ma piuttosto che trattare male tutti i personaggi avrebbero dovuto fare la scelta di tenerne solo alcuni, a costo di scartare dei popolari.
(Detto questo: spero di non essere risultata aggressiva in questo commento e nel precedente, a volte risulto scorbutica non volendo esserlo, nel qual caso mi scuso)
E su questo hai ragion pure tu perché se non avesse avuto il suo peso (negativo) "emotivo" non ne staremmo neanche a discutere.
Premesso che io l'album di figurine di Rei e Nagisa lo comprerei (e comunque voglio uno spin off su Momo e la famiglia Mikoshiba), qua magari è questione di gusti, io non avrei digerito neanche lontanamente una serie in cui Rei, Nagisa e co. non avessero avuto il loro momento, già il mio odio per la S2 è dato dal fatto che fossero stati messi in disparte, li avessero eliminati del tutto sarei andata a Kyoto e dar fuoco allo studio!
Io ho adorato i loro piccoli momenti, sono stati pochi ma mi hanno emozionata, senza, per me, non sarebbe stato lo stesso.
Nessun problema, stiamo solo discutendo, altrimenti che scriviamo a fare XD
Ahahah, in effetti capisco che chi li ha come preferiti avrebbe impugnato torce e forconi ?
Mi trovo sostanzialmente d'accordo con i vari passaggi descritti, dal grande "timore" di non vedere abbastanza tutti i personaggi (dissolto. avrei voluto più Momo, ma abbiamo avuto più persino più Mikoshiba di quanto osassi sperare!), alla grande bellezza di vederli fare dei passettini da adulti, il timore di non riuscire, di non capire che strada prendere o sapere se anche prendendola "andrà tutto bene", al fastidio provato a causa di Hiyori/Ikuya, al sollievo della leggerezza con cui si è elevata e allargata a raggiera la serie nel momento in cui questi due si sono tolti dalle scatole.
Sì, spazio sprecato ce n'è stato e a mio avviso fin troppo (credo di aver messo un giallo a qualche episodio, malgrado in verità io li abbia trovati tutti scorrevolissimi), però da questa serie ho avuto molti, moltissimi feels, e non tanto o non solo da fangirl (e forse non me lo aspettavo, sono sincera).
Fino a un anno e mezzo fa non ero nemmeno una fan, ora se ripenso alle parole di Rin sul significato dei legami, le sento così tanto mie che Free! c'entra davvero solo in parte ♥
E poi grazie per averci dato poc(hissim)o REI♥ (my baby♥ I am proud♥) ma molto, molto buono, e una discreta quantità di Natsuya che, accidenti, è proprio tanta, ma tanta roba (mixato a Rin poi). Per non parlare dei SouRin, appunto.
Personalmente nel complesso ho trovato molto più riuscita questa serie rispetto alla precedente, carina sì, ma decisamente non all'altezza della prima, e tutto sommato nemmeno di questa: una terza serie che sarà anche di passaggio, ma che riesce secondo me ad allargare di molto l'orizzonte sia sul piano del "cosa" che del "chi". La storia la trovo ora molto meno Haru-centrica e, per quanto Haru sia ora decisamente maturato, un ampliamento della visione lo trovo solo che sano anche in vista di quanto ci verrà dato in futuro (speriamo tanto).
Il primo episodio di questa nuova serie è stato a mio parere a dir poco spettacolare, perfetto sotto ogni punto di vista; diversi episodi successivi lo sono stati quasi altrettanto. Ho adorato Rin e Natsuya a Sidney, gli Iwatobini e la naturalezza con cui Rei soprattutto sta accompagnando la squadra, la tenerezza di Mako coi bimbi, i SOURIN (wah♥) e l'urlo di Haru, la gara dei Kirishima e REI, in generale, REI. E queste sono solo alcune "cosucce"... insomma, a me questa serie ha dato tanto. Prima che come "storia" e minutaggio, mi ha dato come "persone", perché appunto, sono le persone a fare i legami, e io in Free ci trovo tanto di questo, e l'adoro. Quindi per me, promosso eccome. Non è un dieci e lode, ma si è lavorato bene.
Mi si permetta infine un piccolo quote e un paio di appunti:
>> non è più lo sgombro passivo che avevamo conosciuto
♥
Imho l'utilità di Hiyori c'è stata solo nel fatto che, al confronto, mi ha fatto capire quanto sia una creatura puccia e dolcissima Sousuke (che mal sopportavo, non vogliatemene... ho compreso la sua pucceria solo durante le terme del film). Quindi grazie, Hiyori, perché grazie alla tua insulsaggine e fastidiosità, hai fatto risplendere un altro uomo. Per il resto puoi tornare in America per quel che mi riguarda. Manco il -chan di Nagisa (troppo buono) ti meriteresti.
Poi vogliamo parlare dei selfie finali qui postati nella gallery? Sono uno più bello dell'altro *O* ma i miei preferiti sono i ReiGisa giallini, i Sourin (anzi: Sousuke che prende l'iniziativa, era anche ora!!), e tutto ciò in cui compare quella perfezione che è Natsuya. Al posto della pic Ikuya/Hiyori ci avrei visto bene Mako coi bimbi, eh >-> Ma non si può avere tutto dalla vita
Precisamente il mio pensiero in maniera molto più chiara e sintetica!
Però io te lo avevo detto che Sou non era male come pensavi durante la S2, vedi tu se ci voleva Hiyori per fartelo piacere! XD
Povero Sou, l'ho trattato così male, mi dispiace così tanto ç_ç (però ora sono la fan numero uno della realizzazione ultima del suo povero cuoricino ferito, quindi ora che la spalla è guarita vai, pesciolino, vai~~)
Beh ma se alla fine la produzione ha trollato non si torna agli esseri asessuati?
Che in Free manchi la componente sentimentale non mi sembra proprio dato che di occhioni sbrilluccicanti ne abbiano avuti a palate Se si parla di componente romantica posso essere d'accordo, per quanto alla fin fine Free è sempre stata una storia di amicizia condita con un po' di dubbio quindi personalmente non ne sento così tanto la mancanza. Sinceramente se la componente romantica deve essere gestita come è stata gestita in YOI ne faccio volentieri a meno, preferisco rimanere col dubbio che essere trollata da un presunto bacio che dicono ci sia ma a conti fatti non si vede.
Ah, mi permetto di aggiungere l'ultima end card rilasciata un paio di ore fa:
Accipicchia! Insomma finiamo questa serie con il fondoschiena di Rin e un meraviglioso tramonto su Tokyo... direi che premesse buone ce ne sono ♥
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