E in Italia? Al momento non vi è alcuna comunicazione ufficiale riguardo ad un aumento di prezzi in Europa e dunque anche in Italia. Tuttavia quando nell'autunno del 2017 Netflix aumentò i prezzi negli Stati Uniti, il rincaro arrivò a distanza di pochi giorni anche nel nostro Paese. Pertanto possiamo affermare che gli abbonati italiani dovranno aspettarsi presto tristi novità al riguardo.
Mentre Ted Sarandos, responsabile dei contenuti di Netflix, ha dichiarato che l'aumento si è reso necessario a fronte di un maggior investimento economico del servizio nei contenuti originali, che passerà da 6 a 7 miliardi di dollari nel 2019, e mentre gli investitori hanno esultato alla significativa impennata del 7% del titolo in borsa, facendo diventare Netflix una società dal valore di 154 miliardi di dollari, The Hollywood Reporter ha bacchettato il servizio affermando che questo aumento potrebbe avvantaggiare i diretti concorrenti. Il tempismo secondo l'autorevole portale non è stato dei migliori visto che negli Stati Uniti Disney e WarnerMedia si stanno preparano a lanciare nuovi prodotti che competeranno con Netflix ed entrambi avranno ampie librerie e titoli blasonati al loro interno. Al momento però le concorrenti non hanno ancora annunciato i prezzi, ma con questo aumento sarà più facile per loro proporre un costo più vantaggioso.
Fonti consultate:
The Hollywood Reporter
Slickdeals
un ragionamento semplice ma fondamentale. ma anche se te ne vai solo tu a netflix non cambia niente. queste decisioni le prende avendo le spalle super coperte grazie alle loro analisi di mercato. e sa benissimo che ti riprenderà in un modo o nell'altro, tanto continuerà a crescere
Il cinema in Italia è morto per colpa dei produttori, dei distributori, della nostra classe politica, che ha fatto gli interessi delle grandi catene, e anche un pò per colpa di noi fruitori. Lo stesso discorso probabilmente vale anche per la tv, che ormai è monnezza pura. In questa situazione di crisi si è inserito Netflix, che ha sfruttato un vuoto e l'ha riempito.
Quando dico che Netflix vuole uccidere il cinema, non penso che lo abbia effettivamente ucciso. Netflix è l'effetto, non la causa, ma sicuramente non vuole il bene del cinema. Più il cinema è in crisi, più Netflix ci può guadagnare. Meno gente va al cinema, più Netflix incrementa potenziali fruitori. Netflix campa sulle disgrazie del cinema e delle videoteche. Per questo dico che vuole ucciderlo.
Vi spiego poi cos'è CINEMA per me: mettere persone in una sala e proiettare su un grande schermo un'opera. Questo è il Cinema. Quando, al contrario, guardi qualcosa su uno schermo (anche quello a 4k) stai guardando un FILM ed è un'esperienza diversa da quella cinematografica. Cinema e Film spesso vengono confusi, ma non sono la stessa cosa.
Finora le due esperienze hanno convissuto, non vedo perché ci si debba impoverire e privarci di scelte: poter vedere un film al cinema, noleggiarlo dal videotecaro, comprarlo in dvd o vederlo anche in streaming SE MI VA. Tra l'altro è anche un circuito che dà più posti di lavoro.
Io voglio poter scegliere, non essere costretto a vedere un titolo solo in streaming, perché questo va contro la mia libertà. Ecco perché dico che Netflix ha tendenze monopolistiche.
Se Netflix produce film e me li manda al cinema (quindi entra nel circuito: cinema, videoteca, home video, streaming) ben vegna Netflix, come qualsiasi multinazionale.
Sinceramente, invece, dover pagare un abbonamento per vedere il film Netflix SOLO sulla sua piattaforma, ripeto, per me è un'inculata.
Esempio: oggi 18 gennaio 2019 sono abbonato a Netflix e mi guardo il suo film. Fra 3 anni, nel 2022, per vedere quello stesso film dovrò nuovamente abbonarmi a Netflix e solo lì potrò vederlo. Dovrò ripagare ancora quello stesso film. Invece se venisse prodotto in home video potrei comprarlo, pagare 9 euro, 20 euro, quello che costa, e rivedermelo per 10 anni senza spendere altri soldi. Qui sta la fregatura di Netflix.
Nel paese delle favole... la gente si abbonerà al servizio x e quello che non troverà su x lo piraterà senza farsi grossi problemi.
prossimo obbiettivo la conquista del mondo.
Mai fatto un abbonamento su Netflix e difficilmente lo farò!
Questo non vuol dire affatto la "Morte" del cinema, e dei cinema, che però, come accennato da @TotoSan è investito da problematiche diverse e che avrebbe bisogno, come l'intero comparto teatrale - i cui numeri lavorativi e l'importanza economica "sfuggono" alla maggior parte di noi ma sono molto alti - che avrebbero bisogno di forti interventi di sostegno - ma notoriamente la vulgata dice "Con la Cultura non si mangia" -
L'esperienza delle sale è totalmente diversa -e mi sembra anche più pregna - da quella della visione in streaming, e ve lo dice uno che non và molto al cinema. O forse sarà proprio per questo.
Vi è però un punto accennato da @Rukia K. ovvero la cura - non esattamente eccezionale- messa da Netflix e non solo, nella proposta dei suoi progetti al pubblico internazionale. La fretta del "tutto e subito" gioca brutti scherzi.
Alcuni anni fà si delineava un futuro in cui lo streaming avrebbe "travolto" tutto, proprio come l'invenzione dell'MP3 ha demolito il mercato della Musica...A distanza di anni, e ne è testimonianza concreta la serie di riviste, programmi esistenti, la "Mosica" ed i "Musicanti", stanno riuscendo a trovare un equilibrio, complesso, complicato ma interessante, fra maggior ruolo degli Eventi dal Vivo, rinascita del Vinile - e non solo per l'utilizzo in discoteca- e lo streaming, ed, aleno negli Stati Uniti, la Pratica dei Concert Residency - avete presente Lady Gaga che ha firmato un contratto per cantare in esclusiva in un grande casinò di las Vegas per alcuni anni ( sulle orme di Céline Dion, che lo aveva fatto essenzialmente per stare più tempo con il marito malato)...Credo che per il cinema, e non solo in USA, avremo un futuro simile. Ovviamente "Serie TV" permettendo, visto che stanno diventando il nuuovo grande filone economico dell'industria dei Mass media.
cavolo una settimana sono usciti tipo 2 film e una serie tv, ma come ca**o fa uno a starci dietro...bha
la quantità gli fa solo che comodo, più licenze esclusive, più catalogo, più persone interessate ai loro "prodotti"
Mmh siete un pò toppo duri. Anzitutto perchè l'elemento economico è un'ingrediente fondamentale per tutto il movimento dell'animazione. VEDIAMO di esser onesti.
Le belle Pretty Precure sono una macchina per far soldi al pari di Dragonball - a quante fusioni e Super Sayan siamo arrivati? - ed anche Faye e non parliamo di Gundam! ( e la stessa saga delle Sailoor!!!)
Secondo perchè l'iper poduzione quantitativa, con pochi risultati di rilievo, è un problema dell'intera industria dell'animazione nipponica! E non da ora.
Tramite questa iper produzione si coprono magagne che abbiamo spesso approfondito, senza però affrontare il nocciolo duro e crudo: chi fà, concretamente animazione, guadagna poco in rapporto ai suoi sforzi.
Troppo poco.
Certamente sarebbe importante, per tutti, che Netflix, si impegnasse direttamente anche a finanziare esperienze come quella portata avanti da Hideaki Anno ( la Japan Animator Exhibition, remenber) che ha dato risultati apprezzabili.
E non solo Netflix, ovviamente.
se per finanziare netflix fa firmare un contratto preferisco che sia la stessa expo a cercare finanziamenti (che siano statali o su internet tramite campagne apposite). ma insomma tornando al discorso iniziale se rinnovassero il loro sistema non avrebbero problemi economici
Funziona così anche con i nostri editori, non ve ne siete accorti?
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