Mentre ieri ho segnalato grazie a Domenico V un articolo del Giornale su “I Pokémon? ’Sono un complotto giudaico-massonico’”, i manga tornano di attualità anche in Italia: e’ scoppiata questa settimana una polemica riguardante una puntata di Maurizio Costanzo Show. Sfortunatamente, o meglio fortunatamente, non l’ho vista, ma per fortuna è arrivata in mio soccorso una lunga e-mail di Andrea Baricordi che mi ha segnalato l’accaduto e la sua amarezza. Altre preziose informazioni le ho apprese dal sito Internet dell’Adam, che sta ora cercando di farsi invitare alla trasmissione per dire la loro su anime, manga e pedofilia.
Riporto per intero la mail, visto che gentilmente mi ha dato il permesso di farlo. Qui solo l’inizio, sul Forum il resto:
“Mi è capitato di vedere l’imbarazzante episodio di “Disinformazione Pubblica” che ha avuto luogo al Maurizio Costanzo Show della scorsa settimana. D’altra parte, da un network privato (e durante una trasmissione che si autodefinisce ‘show’) è pressoché impensabile ottenere un servizio ‘pubblico’. Non ci resta che sopportare, per l’ennesima volta, come se quello a cui abbiamo assistito fosse accaduto in un film o, visto il luogo, una commedia teatrale: sarebbe come pretendere che quanto che accade tra le pareti della casa del Grande Fratello sia ‘vita vera’. Forse è peggio quando certe cose accadono sulla Rai, benché ora sia divenuta parte integrante – ufficialmente o meno – di Mediaset.
Prima dello stacco pubblicitario, uno degli ospiti (quello col computer in grembo, non so chi fosse, visto che aveva cambiato canale in quel momento) dice la parola ‘manga’ in stretta successione alla parola ‘internet’.
Mi sono detto “Ecco, ci siamo”. Ho atteso lo stacco pubblicitario, sicuro che qualcuno, su quel palcoscenico, avrebbe espresso qualche idiozia nei minuti successivi. E così è stato. Preveggenza? No, semplice deja-vu. Quante volte avrò visto la stessa scena in questi ultimi quindici anni? Centinaia.” [continua…]
Riporto per intero la mail, visto che gentilmente mi ha dato il permesso di farlo. Qui solo l’inizio, sul Forum il resto:
“Mi è capitato di vedere l’imbarazzante episodio di “Disinformazione Pubblica” che ha avuto luogo al Maurizio Costanzo Show della scorsa settimana. D’altra parte, da un network privato (e durante una trasmissione che si autodefinisce ‘show’) è pressoché impensabile ottenere un servizio ‘pubblico’. Non ci resta che sopportare, per l’ennesima volta, come se quello a cui abbiamo assistito fosse accaduto in un film o, visto il luogo, una commedia teatrale: sarebbe come pretendere che quanto che accade tra le pareti della casa del Grande Fratello sia ‘vita vera’. Forse è peggio quando certe cose accadono sulla Rai, benché ora sia divenuta parte integrante – ufficialmente o meno – di Mediaset.
Prima dello stacco pubblicitario, uno degli ospiti (quello col computer in grembo, non so chi fosse, visto che aveva cambiato canale in quel momento) dice la parola ‘manga’ in stretta successione alla parola ‘internet’.
Mi sono detto “Ecco, ci siamo”. Ho atteso lo stacco pubblicitario, sicuro che qualcuno, su quel palcoscenico, avrebbe espresso qualche idiozia nei minuti successivi. E così è stato. Preveggenza? No, semplice deja-vu. Quante volte avrò visto la stessa scena in questi ultimi quindici anni? Centinaia.” [continua…]
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