La JAXA, l'agenzia spaziale giapponese, lancerà in orbita un "G-Satellite" in miniatura equipaggiato con due piccoli modellini del Gundam RX-78 e dello Zaku di Char Aznable.
L'occasione sarà la promozione delle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, sviluppata nell'ambito del "One Team Poject", portato avanti in collaborazione con l'università di Tokyo e il comitato organizzativo dei giochi olimpici e paralimpici del 2020, a cui partecipano importanti creativi e autori nipponici (il mangaka Chuya Koyama, autore di Fratelli nello spazio, per esempio).
L'occasione sarà la promozione delle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, sviluppata nell'ambito del "One Team Poject", portato avanti in collaborazione con l'università di Tokyo e il comitato organizzativo dei giochi olimpici e paralimpici del 2020, a cui partecipano importanti creativi e autori nipponici (il mangaka Chuya Koyama, autore di Fratelli nello spazio, per esempio).
Il mini satellite, delle dimensioni di 10 cm di larghezza, 10 cm di altezza e 30 cm di lunghezza, trasporterà nello spazio il celebre Mobile Suit bianco e lo Zaku di Char dipinti e assemblati con vernici e materiali resistenti alle condizioni spaziali. Con essi anche un messaggio augurale per l'evento sportivo posto ai piedi del Gundam, i cui occhi si coloreranno in alternanza della tonalità di ognuno dei cinque cerchi olimpici.
Il tutto sarà ripreso dalle sette microcamere montate sul satellite, in partenza tra marzo e aprile del 2020 dal modulo giapponese della stazione spaziale internazionale. L'agenzia spaziale giapponese terrà il prossimo dicembre una conferenza con ulteriori dettagli sull'esperimento. Di seguito, il video con la presentazione del progetto e l'intervento di Yoshiyuki Tomino, sceneggiatore e regista di Mobile Suit Gundam.
Fonte consultata:
Anime News Network
Fonte consultata:
Anime News Network
https://www.avvenire.it/agora/pagine/spazi-0019a9470855425b923ddc62adfe8395
I giapponesi sono quelli che più di tutti si stanno occupando del problema dei rifiuti nello spazio, quindi direi che due modellini di pochi centimetri ciascuno non siano questo grande problema. Di sicuro non sono questi che fanno la differenza.
Ormai da parecchi anni per poter essere autorizzato a lanciare un satellite devi necessariamente specificare un piano da seguire a fine vita operativa (nella maggior parte dei casi è semplicemente bruciarlo nell'atmosfera). Nel caso specifico si tratta di un microsatellite lanciato dalla iss, ne sono già stati lanciati a decine simili a questo e tutti bruciano nell'atmosfera dopo pochi mesi/anni.
Al di là dei toni da scuola media di Destroyer Zilla, anche a me l'idea di lasciare ciarpame nello spazio non mi sembra 'sta genialata. Immagino che abbiamo un piano per il "rientro" anche se bruciare plastica nell'atmosfera, ancora una volta non mi pare 'sto gran messaggio.
Comunque, la vita nello spazio di questo cubesat e dei suoi contenuti sarà breve, la probabilità infinitesima, l'indice sugoi fuori scala
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