Netflix ha accolto tempestivamente l'appello rivolto ieri da Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, ai gestori delle principali piattaforme di streaming, agli operatori telefonici e agli utenti finali: durante l'emergenza COVID-19 è richiesto un uso responsabile della rete per evitare un sovraccarico che potrebbe compromettere lo svolgimento di attività essenziali, come il telelavoro e i servizi sanitari.
La società guidata da Reed Hastings ha confermato che inizierà a ridurre i bit rate di tutti i contenuti trasmessi in streaming in Europa. La misura sarà operativa per i prossimi 30 giorni. Secondo le stime ufficiali, il provvedimento consentirà di ridurre del 25% il traffico dati di Netflix sulle reti europee, pur assicurando una qualità del servizio definita buona.
Misure tempestive sono richieste a tutti i soggetti che in questo periodo possono incidere sul funzionamento della Rete, compresi gli utenti finali ai quali Breton ieri ha chiesto di attivare la riproduzione dei video in streaming in SD quando la risoluzione HD non è necessaria. Rimanere in casa per contrastare la diffusione del virus determina un incremento del traffico di rete riconducibile (anche) allo streaming video: per avere un parametro di riferimento, si stima che nell'ultimo weekend l'aumento a livello mondiale è stato pari ad oltre il 20%
Fonte: www.hdblog.it
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Se non vi sta bene, come dicono molti, sospendete l'abbonamento, nessuno vi obbliga a restare abbonati ad un servizio che non vi soddisfa...
Potete sempre andare a fare volare aquiloni sul terrazzo o guardare Rai Storia come faccio io...
Sì, così ve ne stareste zitti almeno per un po' finalmente! Presto o tardi verrai punito per aver deriso pubblicamente chi ha meno di te, sappilo. Karma is a bitch, sweetie. C'è gente che ha bisogno di Internet più di voi, fatevene una ragione e stop.
Potete sempre andare a fare volare aquiloni sul terrazzo o guardare Rai Storia come faccio io... "
No, perché ormai è pagato, e qualunque modifica al piano avviene dal mese successivo (ma visto come le cose procedono non penso si tratterà solo di 30 giorni). Netflix è un colosso che fornisce un servizio a pagamento, se per qualunque motivo non è in grado di garantirlo, glielo chiedesse pure il papa, deve rimborsare il cliente. E non si tratta di 4 euro, si tratta di una questione di principio e di giustizia. Poi capisco che per chi non paga sia tutto grasso che cola…
Inoltre Netflix non ha ancora nemmeno fatto un annunncio ufficiale, può benissimo darsi che rilasci agevolazioni per chi ha pagato di più
Lasciali perdere. Su questo sito c'è il "Partito Anti-Netflix" a prescindere da tutto e tutti.
Troppo difficile da capire per i bambini capricciosi... U_U
Esiste un'estensione che permette di guardare video in modo più veloce e senza pubblicità e permette anche il download. Non funziona con tutti i player, ma è comunque ottima, ed è gratuita. Si può trovare tranquillamente sul Chrome Web Store e altrove, ma dato che di mezzo c'è la pirateria temo di non poter dare il nome... Ma se avete Chrome e cercate "streaming" sullo store, vi viene subito fuori.
Abbassare il traffico di dati superfluo serve soprattutto per quelle aziende medio-piccole o servizi essenziali di dimensioni medio-piccole (tipo i comuni) per poter ancora funzionare, almeno da remoto o in smart working, principalmente perché aziende grandi banche e ospedali DOVREBBERO (sottolineo il condizionale) avere appositi sistemi dedicati. Quindi sì, il "sacrificio" di Netflix, Youtube etc. serve per quei privati ed esercizi commerciali ancora aperti, per chi utilizza il telelavoro, per tutti quegli studenti che devono fare lezioni online (e si tratta di un aggiunta ENORME al traffico di dati), per garantire servizi essenziali quando non sono state applicate ulteriori misure e come sistema di emergenza.
Copio-incollo dal link che ho citato
E dal punto di vista dei consumatori, non si tratta solo di Netflix. Anche chi per esempio ha ha pagato un abbonamento annuale ai mezzi pubblici, alla palestra, a qualsiasi struttura al di fuori della propria abitazione, non può usufruirne.
Per chi invece si è trovato a sospendere la propria attività, inoltre, sono previsti fondi che verranno stanziati.
Non siamo in una situazione normale. Adesso bisogna dare priorità ai servizi essenziali. Lo streaming non lo è. Inoltre non sono ancora state decise le modalità per questa riduzione del traffico, è altamente probabile che una volta stabilizzata la situazione Netflix fornisca sconti, bonus o persino risarcimenti.
Attaccarsi a una questione di principio e di giustizia così effimera in un momento simile, la dice lunga sui problemi che NON state vivendo e non percepite minimamente quelli che GLI ALTRI stanno subendo.
Io mi vergognerei a pensare a queste stupidaggini, dovreste impiegare il vostro tempo in cause più meritevoli e degne del periodo storico che stiamo vivendo.
Amazon prime la notte é guardabile e ho tanti film e serie da parte... Per colpa del virus sono in ferie forzate e in qualche modo dovrò pure passarmi il tempo.
E provate a guardare una qualità bassa in uno schermo grande, o contate i pixel oppure vedete la scia durante le scene d'azione o quando scorre l'immagine.
Ora però pensate che state a lagnarvi per 5 euro o perché vi tolgono HD quando ci sono 600 bare da portar via ogni sera. E vergognatevi.
Ma come che c'entra? Hai capito perché lo stanno facendo? Su che pianeta vivi? Ti stai rendendo ridicolo.
Lo dico? Si, lo dico: sei solo un povero bimbominkia!
T'hanno tolto il giocattolo poverino??? Oh ma guarda che cattivoni questi di Netflix e dell'UE! Non si fa! Non si fa!
Tra l'altro, ci stiamo fossilizzando su un fatto che non é avvenuto (e probabilmente non avverrà), ossia l'abbassamento in SD di tutti i pacchetti.
Per ora solo il pacchetto 4K ha avuto un abbassamento del bitrate, seppur non eccessivo, mentre quello HD è rimasto invariato, così come quello SD.
Se il risparmio che si stima sarà quello che hanno calcolato, le cose dovrebbero rimanere così.
Intanto anche YouTube e Amazon Prime Video hanno seguito il sentiero di Netflix.
Non dargli più importanza, davvero, non ne vale la pena.
Sai, non credo davvero che venire su AC a fare il moralista sia tra queste.
Probabilmente dovremmo tutti vergognarci?
Potrebbe essere eh.
Un po' come "ospitali a casa tua gli immigrati se ti piacciono tanto".
Guarda un po', non mi servono i soldi di Netflix per fare, ogni fine dell'anno insieme alla mia famiglia, un centinaio di € di donazioni all'UNICEF, e onestamente mi trovo in imbarazzo a leggere commenti moralisti e livorosi che mettono in mezzo questioni che assolutamente non c'entrano niente.
Io sono contentissimo di Netflix, intendiamoci (oddio, potrebbero lavorare molto meglio come traduzione e adattamento, ma non me ne faccio un grande problema), già solo l'interfaccia utente e la ricerca ti fanno capire l'investimento che c'è dietro, la professionalità di chi lo ha sviluppato e se si prende l'intero pacchetto non c'è un solo concorrente che gli si avvicini come qualità.
Sono anche convintissimo che in un periodo di scarsità di risorse gli utilizzi superflui debbano essere i primi ad essere limitati, plaudo al rapido accoglimento di Netflix delle direttive dell'UE.
Poi c'è un'altra questione, cioè che Netflix mi fornisce un servizio con X caratteristiche e per Y giorni me lo fornirà con X-Z caratteristiche.
E ritengo che questa modifica del servizio, per quanto dettata da una situazione di necessità, sarebbe bello e credo giusto venga affiancata da una diminuzione del costo dell'abbonamento, anche simbolica (per dire, 1 massimo 2€, alla fine l'unica differenza è la riduzione della banda).
E faccio fatica a capire come il mio pagare 14€ o 15€ invece di 16€ vada ad impattare chi in questo momento si trova in una situazione economica difficile.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare
Difendere i diritti del consumatore a giorni alterni per me non è serio, o li si fa sempre o è meglio non farlo proprio, se si inizia a farne una questione del "ma sono solo una manciata di euro" poi non se ne esce più.
Sì, la citazione è un po' esagerata, ma era per rendere l'idea che ci sarà sempre un "se" o un "ma" da mettere.
Queste due cose non c'entrano assolutamente niente, è un modo per cambiare discorso su una questione che a te e forse anche agli altri non interessa. Che è una cosa irrispettosa e che avvelena inutilmente la discussione. Se vuoi fare un discorso serio e da persona adulta e ti interessa la questione fallo senza tirare in ballo i morti.
Perché è davvero disgustoso che su un argomento di poco conto come questao sie debbano tirare in ballo i morti di questo periodo per darsi ragione, veramente disgustoso.
E non penso di voler dire altro su questa questione.
Chiamami moralista se ti fa sentire meglio, la cosa non mi tange minimamente. Il mio intento era semmai quello di invitare a una riflessione, cosa a quanto pare ignorata.
Come giustifichi piuttosto chi non si sta lamentando in questo momento della notizia pur essendo un cliente Netflix? Gente che non si batte per i propri diritti di consumatore? Gente forse stupida che si fa raggirare? Evidentemente c'è chi non percepisce questi diritti come lesi, date le circostanze. O che magari neppure ci pensa al fatto che Netflix incasserà lo stesso i propri introiti... perché magari la testa è presa da altro. Portare l'attenzione su una cosa simile, io continuo a ritenerlo un atteggiamento irrispettoso. C'è un tempo per ogni cosa, questo non è quello per preoccuparsi dei 2 € di Netflix.
Poi se proprio ci tieni apri una raccolta firme.
Sviare l'attenzione è un'arte.
Dal punto di vista legale questo è un inadempimento contrattuale da parte di Netflix e il consumatore può chiedere il risarcimento del danno (art. 1453 codice civile). Però il codice civile ci dice che se l'inadempimento dipende da cause imprevedibile di forza maggiore nessun risarcimento è dovuto (art 1218 codice civile).
Il cavillo potrebbe quindi essere:
L'Europa ha posto un obbligo o un semplice invito?
Nel primo caso Netflix non poteva fare nient'altro che adeguarsi e la situazione non dipende da lui, se fosse il secondo caso consiglierei a Netflix di risarcire immediatamente i clienti. Eviterebbe delle grane e una possibile perdita d'immagine.
Netflix non ha effetuato alcun inadempimento contrattuale perchè i pacchetti vengono venduti in base alla risoluzione e non in base al bitrate.
Da nessuna parte troverai che al pacchetto x corrisponde il bitrate y, ma troverai che al pacchetto x corrisponde alla risoluzione x con un numero di shermi z.
Il primo pensiero è che stiamo pagando l'inadeguatezza delle infrastrutture sia locali che internazionali. Anche senza la riduzione dello streaming molti avranno notato un calo di performance della rete di connettività italiana per via dell'utilizzo intensivo, questo perché tutti gli abbonamenti internet sovrappongono più utenze sulla stessa rete ma non sono fatti per garantirne il funzionamento se tutti la utilizzano. Per risparmiare. A seconda della zona c'è chi sarà più colpito di altri, ma eviterei di dare all'eccezionalità della situazione attuale tutta la colpa dato che era prevedibile un problema del genere.
Per si fa passare con leggerezza slogan asteriscati che citano "illimitati" o "per sempre".
Sulla limitazione dei bitrate per lo streaming, ha senso vista l'emergenza del momento, però come molti sottolineano va tenuto in conto anche il consumatore. Ci vuole trasparenza nel comunicare quando non si sta ottenendo il massimo del servizio pagato e perché. Inoltre, data l'eccezionalità, si dovrebbe dare la scelta se interrompere l'abbonamento (istantaneamente, senza attendere il mese), ottenere sconti oppure accontentarsi. Così ogni utente avrà la propria scelta. In fondo è una limitazione che si abbatte solo sul cliente finale, per Netflix o YouTube l'impatto economico penso sia inesistente.
Inoltre, le pubblicità su YouTube vengono mandate in ogni caso? E su VVVVID? Si potrebbe fare un po' per uno, da una parte si riduce la qualità, ma tagliare anche le cose non essenziali come le pubblicità penso rientri nello stesso ragionamento. O tutti o nessuno.
Non credo che si sia preso in considerazione l'impatto su chi fa dello streaming un mezzo di rendita. Oggi per alcuni è un lavoro anche se non è ancora accettato o riconosciuto globalmente. Vero che si riduce solo la qualità dello streming e non c'è il blocco totale, ma siamo sicuri che non ricevano danno da tale misura?
Altra richiesta di chiarezza secondo me andrebbe fatta riguardo a quali servizi questo intervento dovrebbe andare a tutelare. Si parla genericamente di attività essenziali quali telelavoro e servizi sanitari. Passino i servizi sanitari anche se non so quanto impatti su di loro l'uso della rete. Ma generalizzare come essenziale ogni tipo di telelavoro mi sembra un po' un'ingenuità: quante delle attività svolte in telelavoro sono essenziali? Si tratta di lavori che hanno il privilegio di potere essere svolti da remoto senza o quasi impattare sul rendimento, ma questo non dice nulla sulla loro importanza. È pieno di attività che hanno subito una riduzione o un totale arresto per impossibilità di garantire la distanza sociale imposta dalle norme, ma non per questo si possono raggruppare tutti come servizi meno importanti. Quindi mi chiedo se abbia senso tutelare tutto lo smart working senza distinzioni a discapito di altri servizi.
In ultimo una riflessione. Per anni ci hanno spinto a delegare servizi ed intrattenimento in maniera remota perdendo sempre più controllo sull'accesso a questo o quel bene. Siamo sicuri che non ci sia qualche responsabilità da prendere da quelle realtà che hanno spinto in questa direzione ora che emergono le criticità di tale approccio?
In realtà credo (dovrei verificare, ma vado a logica) che nei termini e condizioni di Netflix non si faccia riferimento allo specifico bitrate, ma solamente al numero di dispositivi collegati e risoluzioni, anche perché per sua natura Netflix sfrutta bitrate dinamici proprio per far fronte alle diverse velocità presenti sulla rete internet.
Quel che farà Netflix non sarà ridurre né la risoluzione né il numero di dispositivi collegati (quindi i termini e condizioni verranno garantiti). Abbasserà "solamente" il bitrate del 25% mantenendo inalterata la risoluzione. Riduzione che, probabilmente, era già in essere su vari utenti che magari non riuscivano a sostenere la banda intera.
Molti infatti hanno dovuto diminuire i video o cambiare orari perché mandare Live tipo alle 21 era diventato improponibile, con crolli continui della banda.
Certo in questa situazione tra lo streamer di Twitch e il fioraio costretto a bruciare 3 mesi di fiori invenduti per assenza di matrimoni e funerali, direi che il primo sta messo meglio.
Ciao, mi spiace per la tua perdita. Non erano necessarie le scuse, anche perché sono un terrapiattista convinto (scherzo, eh! ), ma il fatto che tu le abbia poste a mente più fredda mi fa pensare che tu sia una bella persona. Io ho solo espresso il mio punto di vista, ma è chiaro che al di là del settore dell'intrattenimento ci sarà sempre, ogni giorno, qualcosa di più urgente e importante delle nostre piccole "passioni". Ciao
Probabile (boh, chi lo sa). Il mio punto era che dall'altra parte c'è il calderone dei servizi essenziali in cui è stato buttato dentro lo smart working senza distinguo. Tra il fioraio, il content creator e l'ufficio, non è detto che quest'ultimo sia per forza quello che più deve essere tutelato.
Cof Cof.....che tirata interessante. Però è sbagliata. E' giusto domandarsi, in ogni circostanza, che fine fanno i nostri diritti. Non dobbiamo accettare coercizioni semplicemente in nnome della "necessità comune". Possiamo ( e dobbiamo accettare alcune regole, ma ad occhi aperti.)
Non si tratta solo della !qualità di Netflix".
Se guardi più a fondo ci sono principi di valore che, qualunque siano le circostanze DEVONO essere rispettati, in una società democratica, basata sullo Stato di Diritto.
Pensiamo solo al controllo via APP delle persone.
Il puro e semplice dititto alla privacy ( molto protetto in Europa) che fine fà in questi giorni ?
Netflix -tornando a bomba- ha interrotto il servizio HD, e dovrebbe fare un rimborso - anche simbolico - per quanti hanno già pagato ( senza trincerarsi dietro le cause di Forza Maggiore che sono previste in qualunque contratto .. il vulnus c'è. Aggiungo forse è meglio evitare di trincerarsi dietro frasi ad effetto.
Ognuno di noi stà affrontando nelle proprie case momenti molto duri perchè questi giorni portano alla luce ogni nostra personale e familiare fragilità.
Alla fine è un corto sconclusionato di 3 minuti e 15 secondi che ha anche delle brutte animazioni, in certi punti sembrava fatto con flash.
E pensare che hanno lavorato per 2 anni a sta cosa.
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