Uno dei disegnatori del manga Pokémon - La Grande Avventura, Satoshi Yamamoto, si scusa pubblicamente su Twitter per aver politicizzato alcune tavole del manga. Scrive "Sono terribilmente dispiaciuto per aver utilizzato immagini e battute del manga al fine di esprimere opinioni, non usando le mie parole. Così facendo ho macchiato l'immagine che i lettori avevano del manga e dei suoi personaggi. Mi scuso inoltre per averlo lasciato pubblico fino a che non ho ricevuto segnalazioni in merito. So che non questo non cancellerà le mie azioni, ma ho eliminato il Tweet".
L'hashtag riguarda un emendamento discusso recentemente dalla Dieta che permetterebbe ai procuratori pubblici di ritardare la loro età pensionabile da 63 a 65 anni. Ciò è stato ampiamente dibattuto e criticato in quanto, secondo alcuni, sarebbe uno schiaffo alla democrazia. Stando ai dati forniti da Kyodo News, l'hashtag avrebbe causato più di 3,8 milioni di tweet la scorsa domenica, in cui molte personalità dello spettacolo e artisti giapponesi hanno esposto la propria contrarietà alla proposta di legge. Tra essi Kyary Pamyu Pamyu e gli attori Arata Iura e Kyoko Koizumi.
Yamamoto, anche dopo aver cancellato le immagini del manga, ha continuato ad esprimere la propria opinione, scrivendo "Ancora una volta, mi oppongo alla legge sui procuratori".
Fonte consultata:
Anime News Network
Le immagini che il mangaka aveva postato erano corredate dall'hashtag #検察庁法改正案に抗議します ("mi oppongo alla revisione della legge sui procuratori"). Nelle immagini, invece, comparivano frasi come "Ci sono persone che cercano di piegare il mondo al proprio volere" o "Non puoi rubarci qualcosa di così prezioso in modo così egoistico".自分の言葉を使わず作品のコマやセリフを隠れ蓑にして主義主張し、読者の作品やキャラクターに対する思いを汚し傷つけてしまったこと、ご指摘を受けるまで放置し繰り返していたこと、大変申し訳ありませんでした。取り返しのつかないことと思いますが、当該画像ツィートを削除します。
— 山本サトシ (@satoshi_swalot) May 9, 2020
L'hashtag riguarda un emendamento discusso recentemente dalla Dieta che permetterebbe ai procuratori pubblici di ritardare la loro età pensionabile da 63 a 65 anni. Ciò è stato ampiamente dibattuto e criticato in quanto, secondo alcuni, sarebbe uno schiaffo alla democrazia. Stando ai dati forniti da Kyodo News, l'hashtag avrebbe causato più di 3,8 milioni di tweet la scorsa domenica, in cui molte personalità dello spettacolo e artisti giapponesi hanno esposto la propria contrarietà alla proposta di legge. Tra essi Kyary Pamyu Pamyu e gli attori Arata Iura e Kyoko Koizumi.
Yamamoto, anche dopo aver cancellato le immagini del manga, ha continuato ad esprimere la propria opinione, scrivendo "Ancora una volta, mi oppongo alla legge sui procuratori".
Fonte consultata:
Anime News Network
Beh no, è un filino più complesso di così...
A primo impatto, per un paese molto sbilanciato con l'anzianità come il Giappone, alzare l'età pensionabile di alcuni dipendenti pubblici dovrebbe generare un dibattito di tipo economico (tipo quanto accaduto in Italia). Francamente non capisco la connessione con il pericolo democratico, anche considerando che hanno un sistema della pubblica accusa più simile a quello anglosassone che al nostro.
No, io trovo illogico questo ragionamento. Se l'opera è mia ci faccio quello che voglio, ho la libertà come ce l'hai tu cittadino di esporre ciò che penso.
Se il mio pensiero politico ti da fastidio nessuno ti obbliga a comprare i miei prodotti.
Poi è inevitabile dare una propria versione delle cose quando si racconta un fatto, si chiama punto di vista e fa parte di noi persone.
Anche perché alla fine è sempre così, i politici (tipicamente gelosi del pubblico degli artisti) possono mettere bocca su tutto, mentre gli artisti vengono o usati a suon di propaganda o relegati al ruolo di giullari/cantastorie che non possono aprire bocca se non per il proprio mestiere. Geniale direi.
Ma i Pokèmon non sono "suoi", lui non ha e mai avrà il diritto di avere certe libertà professionali, è un'azienda che fattura miliardi di miliardi, un impero dell'intrattenimento nel quale lui rappresenta solo un ingranaggio e pure facilmente sostituibile.
Per me non è sbagliato veicolare messaggi, anche politici, ma ha totalmente sbagliato nel farlo, non può dare un colore politico ai Pokèmon, non gli appartengono
Se ti riferisci a me non ho minimamente citato i pokèmon perché non sono esperto di come sia gestita la cosa, ho criticato l'ideologia espressa nel commento che aveva una visione generalizzata verso "i permessi" che hanno gli artisti, cosa che succede spesso anche da noi, dove il rapporto tra creatore e opera è molto diretto.
Peccato che i Pokemon siano un marchio Nintendo e Yamamoto un mero esecutore.
Ma d'altronde , nessuno in JP usa personaggi dei manga per fare propaganda politica.
O meglio, ci sono manga dedicati alla politica, ma raramente li si usa per fra propaganda, quanto per mostrare un certo sistema e crearci storie di intrattenimento .
Poi la gente si farà un idea sua.
Ma tornando al manga mainstrem, non si sono mai visti, nè si vedranno mai, episodi di Dragon Ball e simili che trattino di politica odierna.
in Italia invece, se non ti schieri politicamente non sei nessuno : devi fare fumetti a sfondo politico ( come Zerocalcare, Recchioni e soci ) in modo che i giornali parlino di te e finire sotto l'ala protettrice di qualcuno che ha il tuo stesso credo politico .
Ho parlato dei Pokèmon?
Meh oddio, propaganda diretta no, in molte opere ci sono citazione politiche tra le righe. Poi ovvio che dipende da opera a opera.
è una visione un po' superficiale, non è che dobbiamo essere degli ignavi senza schierarci da nessuna parte, ognuno fa quel che vuole in base a quel che sente di denunciare della società, se sei di sinistra o di destra è palese che poi tu vada a genio a certe persone e ad altri no.
Un po' per come suonava la tua frase mi aspetto un "ste zecche rosse comuniste radical chic" a breve.
A parte il fatto che il caso in questione è diverso, c'è modo e modo di parlare di politica. Un conto è inserire le idee politiche in modo che siano coerenti col contesto, e soprattutto inserirle in modo elegante e non invasivo. Un altro conto è inserirle forzatamente anche quando non sono richieste dal contesto, e magari presentarle in modo sfacciato e poco raffinato. E' quest'ultimo caso che trovo squallido.
Insomma parlare di politica va bene, fare propaganda no.
Guarda caso poi la propaganda politica arriva sempre dalla stessa sponda...
Caso Pokemon a parte a cui non mi riferivo, perché dovrebbero essere inserite in modo elegante? Per non indurire troppo la pillola? ops.
Ehm, mi fermo per il bene dell'articolo. Ne riparleremo quando i manga si ripagheranno con le Lire, visti i possibili valori a cui aspiri e fai riferimento.
Perchè sono questioni delicate, o le si affrontano come si deve oppure danno la sensazione di essere opere di poco valore create col mero scopo di fare propaganda.
Io sono contro il pensiero unico. Se il sistema fa sempre propaganda dalla stessa parte (oppure vuoi negarlo?) è quasi automatico che io mi schieri dalla parte opposta.
Se penso che qui in Italia invece abbiamo parlamentari e funzionari pubblici che fanno di tutto per abbassare sempre più l’età pensionabile (intendo la LORO) per poi prendere pensioni extra-lusso………insomma mi fa un po’ ridere che in Giappone sia montata la protesta per un motivo quasi opposto (magari è comunque qualcosa di “grave” per il loro sistema politico/economico/sociale, ammetto di non saperlo, ma la cosa mi fa quantomeno sorridere).
Mi scuso per questa osservazione abbastanza “politica” ma, per l’appunto, sono anch’io un umano con le sue opinioni
Venendo più nello specifico all’argomento della news……..non posso che concordare con i commenti precedenti, cioè che se l’autore avesse veicolato un pensiero politico tramite un suo lavoro penso che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, ben altro paio di maniche il fatto che abbia “sfruttato” un brand enormemente famoso e importante come i Pokemon.
Probabilmente ha pubblicato quei tweet senza neanche pensarci, e quasi sicuramente poi li ha cancellati perché è stato redarguito dai superiori con una bella lavata di capo (mi auguro per lui senza particolari conseguenze).
Comunque, a proposito di questa questione, adesso stavo riflettendo…………in effetti non mi sembra che in Giappone esistano poi molti anime/manga (o addirittura opere satiriche) che “appositamente” mirano a criticare l’operato di un politico giapponese (o del suo partito) nello specifico, al massimo solo qualche considerazione negativa riguardo le relazioni estere (con l’America soprattutto) o sulla classe politica giapponese in generale.
Di opere di questo tipo a me vengono in mente ad esempio Destroy & Revolution, Dedededestruction di Asano, alcuni manga di Hiroya Oku (l’autore di Gantz), in senso lato forse anche Golden Boy (ma va beh, lasciamo perdere questo ), 20th Century Boys di Urasawa e Soul Keeper di Tsutomu Takahashi……….forse un pochino pure Kuragehime, adesso che ci penso
Le idee sociali e politiche sono una cosa, criticare una precisa legge del governo è un altra.
Nei manga di Nagai ( e di qualsiasi altro mangaka ) non viene mai fatto alcun riferimento negativo a politici o leggi davvero esistenti .
Questo perché si farebbe della propaganda, ovvero cercare di "convertire" la gente alle idee di chi l'opera la realizza.
E poi parliamo di una nazione in cui è severamente vietato mostrare e fare satira sulla famiglia reale, e che negli anni 60 i mangaka che volevano criticare il governo, dovevano metaforizzare la cosa usando le storie di ninja e samurai per non essere troppo espliciti .
Hai travisato completamente il mio discorso.
Qui non c'entra il contenuto politico, ma il fatto che lo si dichiari apertamente in un opera, facendo nomi e cognomi di chi critichi o elogi, sia di destra che di sinistra .
E questo ti rende simpatico a qualcuno di potente, aprendoti porte altrimenti inaccessibili.
E la gente non ti legge per la tua bravura di fumettista, ma solo perché condivide le tue idee politche .
Come se io aprissi un canale in cui dico " forza Juve " e mi seguisse un milione di tifosi bianconeri.
Ma costoro mi seguirebbero perché fan della squadra, non di me.
Claro ?
Infatti non ci sono.
Ci sono manga che criticano il sistema politico giapponese in generale ( tipo Sanctuary di Bronson e Hikegami, o certi manga erotici di Haruka Inui),oppure vengono presi in giro politici esistenti , ma fuori da ogni contesto politico ( il manga sul ma-jong con Koizumi, ad esempio )
Dovresti essere contro alle cose che trovi sbagliate, non a qualcosa di indefinibile come "pensiero unico". Anche perchè tutti quelli che sento battersi contro il pensiero unico(senza mai definirlo per davvero), altro non vogliono che gli venga data ragione. Se tu preferisci essere un'automa senza pensiero(che reagisce in automatico senza pensare) fai pure
Ma ha inserito delle frasi per esprimere le sue opinioni politiche nei nuovi capitoli del manga o ha semplicemente postato degli estratti delle sue vecchie tavole per rafforzare il suo tweet?
No perchè c'è una bella differenza...
La seconda, sono semplicemente tavole del manga decontestualizzate
Spero che nessuno arrivi a insultare o che per i miei commenti molto scialli alla cosa XD
La mia opinione è riassumibile con questa parte del commento di Zero ^^ Non credo onestamente che ci fosse un intento particolarmente "malvagio" dietro il tweet, ma capisco benissimo che la cosa non sia andata bene a Nintendo e co. Sinceramente, se un mio scritto venisse utilizzato per fare propaganda di qualsiasi tipo mi arrabbierei moltissimo, anche solo perché sono allergica alla suddetta ed essendo miei i diritti dell'opera, non mi va assolutamente bene che qualcuno la utilizzi per veicolare in modo iper-diretto quel che pensa lui, con l'intento di "convertire" altri alla sua idea. Non entro nel merito della questione in esame perché onestamente non ne so abbastanza e parlerei senza la giusta consapevolezza.
Su questo sono d'accordo. Io evito in toto quei prodotti che invece di spingere a riflessioni su un determinato tema, cosa che trovo sacrosanta, fanno becera propaganda, ma tanto si capisce molto in fretta quando è questo il caso, basta evitarli XD E soprattutto quando si parla di opere destinate all'infanzia mi repelle nel profondo, sarà anche perché alle medie ho avuto a che fare con un'insegnante e che ha letteralmente tentato di fare il lavaggio del cervello ai ragazzini che aveva sotto la sua ala (fallendo miseramente) e ho provato in prima persona quanto sia triste questa cosa.
Alt. Un conto è fregarsene di tutto, un altro è essere schierati al punto da considerare giusto tutto ciò che dice "la tua squadra" e cacca ciò che dice l'altra, ovvero quello che succede quasi (sottolineo il "quasi") sempre in Italia, purtroppo. Ragazzi, io rispetto chi è "votato" a questa o quella parte politica, finché non cade nell'estremismo, ma sarebbe bello se diventasse chiaro che con tutto il mondo si divide in "pro x" e "pro y". In mezzo siamo in tanti ad avere opinioni variegate e non ritrovarci nei manicheismi.
EDIT: Ho tolto una parte di commento perché avrebbe causato flame e non è il caso.
Pretendere che tutti dicano "viva x, abbasso y" sennò sei "ignavo" anche no, ecco, vorrei solo ribadire questo XD
Basta pensare a un personaggio com Orwell, che pur definendosi "socialista a modo suo" è stato trattato come spazzatura da gran parte di quelli che in teoria condividevano le sue opinioni perché a sua volta criticava tutti i loro comportamenti che trovava sbagliati (per esempio il fatto di giusitificare gli omicidi dei comunisti russi e di condannare tutti i totalitarismi in generale, vedi La fattoria per l'appunto, non solo quelli della parte avversa). E guardiamoci negli occhi, se vivesse oggi in Italia (ma non solo) verrebbe trattato allo stesso modo e probabilmente in molti lo considererebbero proprio "ignavo". Ci tengo a precisare che faccio questo esempio perché conosco la questione e apprezzo moltissimo Orwell, che mi sembrava anche un buon esempio in questo contesto, non per andare pro o contro una fazione specifica.
Tra l'altro personalmente trovo repellente la disonestà intellettuale che porta a rifiutare di considerare le capacità di un autore in base al suo credo politico.
Esattamente. Anche perché basta essere un poco sgamati per rendersene conto. Poi se piace questo genere benissimo, fatti propri, ma dover fingere di apprezzare anche no XD
Da persona che NON segue l'idea di Sam dell'essere contro "il pensiero unico" a prescindere, ma appunto le proprie idee personali, ci tengo a dire una cosa: abbi pazienza, ma questo vale per TUTTI quelli che parlano più o meno ossessivamente delle proprie idee politiche su Internet XD In vita mia ho avuto a che fare soprattutto con gente tifosa di una determinata fazione (non dirò quale) e posso dirti che definirli "poco propensi al dialogo" è poco X'D Fondamentalmente per loro (ma penso in realtà chiunque parli a lungo di politica sul web e non) qualsiasi opinione diversa è il male assoluto e va sterminata (in alcuni casi ho visto augurare le peggio cose a chi faceva parte "dell'altro gruppo"), punto. Purtroppo non è un atteggiamento che riguarda solo "una fazione", magari lo fosse :/
Ah ecco.
Il solito polverone per nulla, insomma.
Un'opera di fantasia è un'opera artistica scritta da un artista. Il quale ha le proprie idee e i propri ideali che, ovviamente, vengono riversati nelle sue opere. La politica fa parte della propria visione del mondo. Per me un'opera in cui un autore non può esprimere le proprie idea, siano anche quelle politiche, è un'opera che non vale niente, poiché non ha anima.
Non dimentichiamoci opere come "I promessi sposi", che nasce come opera di critica politica dissimulata.
Gald, io farei un GROSSO distinguo tra propaganda ed "esprimere le proprie idee". Nel secondo caso fai cosa buona e giusta e possono uscirne opere meravigliose, sia che si apprezzi l'idea di chi parla che in caso contrario, nel primo cerchi di fare proseliti per la causa che ti sta a cuore o del quale sei fanatico anche alterando i fatti o tacendo su aspetti controversi di ciò di cui parli.
Non è assolutamente la stessa cosa ^^'' E lo dica da persona amante dell'arte da quando ha memoria e che non si fa problemi a riconoscere la bellezza anche di opere che esprimono idee contrarie ai miei valori : ) Questo vale anche per gente che non è propriamente la prima venuta come il già citato Orwell (non esattamente uno scrittore apolitico XD) - che faceva notare a chiare lettere come chi vive di propaganda consideri positive e ben scritte solo le opere favorevoli al proprio credo politico - o il vivo e vegeto Neil Gaiman (vedi i suoi scritti sul proprio amore per l'opera di Kipling).
Se l'arte fosso solo propaganda sarebbe veramente triste, ma fortunatamente non è così.
Tornando nel seminato, do per scontato che tu intenda "usare l'arte" nel senso di "creare arte", non prendere quella altrui per veicolare i messaggi che ti pare e magari non sono minimamente in linea con chi li ha disegnati/scritti/animati.
Ohiohi, non prenderei proprio gli americani come buon esempio di politica e arte, considerando quanto spesso invocano la censura, sia da un lato che dall'altro XD La tavola comunque è molto interessante
Se mi possono intromettere, non sono d'accordo con questo pensiero. E spiego subito il perché.
Io ritengo che un'opera d'arte sia il frutto di un processo creativo da parte di un artista, il quale ci espone il suo mondo, almeno una parte, attraverso l'opera in sè.
Quello che noi chiamiamo "propaganda" non è altro che l'esposizione di un pensiero di qualcuno. Pertanto che essa sia inserita in un'opera di qualsiasi genere non solo è normale, ma è persino comune se ci riflettiamo con più attenzione.
Infatti potremmo definire propaganda politica anche quel cartone animato che "plagia" il modo di pensare dei più piccoli coltivando in loro l'idea di un mondo in cui bisogna essere tutti amici. Anche i Vangeli o il Corano potrebbero essere visti come propaganda politica, poiché la politica altro non è se non il come "ci vogliamo gestire il mondo". Anche nelle più esigue piccolezze, come l'eta pensionabile di qualche deputato o simili.
Ovviamente altro discorso sarebbe se l'artista in questione fosse stato costretto alla propaganda, allora in quel caso non ci sarebbe la libertà di pensiero e la propaganda si trasforma in obbligazione e manipolazione.
Mi spiace, temo proprio non sia così :/ Il problema è la mafede insita nella propaganda. Tu dici che è un suo pensiero, ma lui o lei ti dirà che no, sono FATTI, e loro scrivono per farli conoscere a tutti. E non parlo per sentito dire, ma per esperienza, anche solo leggendo le interviste a normalissimi fumettisti italiani che fanno fumetti politici ti diranno che loro descrivono realtà drammatiche in modo onesto, quando spesso non è così o evitano di parlare di determinate problematiche legate a quelle questioni, o addirittura giustificano azioni violente dicendo che lo fanno per una giusta causa (no raga, non farò nomi perché questo porterebbe a un flame che costringerebbe i mod a cancellare gli interventi, se non mi credete perché non metto link lo accetto, posso solo dire che ho visto con i miei occhi interviste di questo tipo).
Finché chi parla ammette che quella è la SUA visione e non Pura Realtà & Giustizia posso essere parzialmente d'accordo anche in caso di fumetti veramente estremi dal punto di vista del sottolineare solo un lato delle questioni e insabbiare l'altro - a meno che non inciti veramente alla violenza contro quelli che consideri i tuoi nemici nelle opere - ma tutte le volte che scrivono opere estremiste e dove la loro ideologia sembra senza nei, insistendo sul fatto che hanno mostrato la realtà per com'è e ignorando tutti gli aspetti "grigi" delle situazioni di cui vanno a parlare, allora non esiste proprio.
Faccio un esempio pratico random e dai nomi stupidi, proprio per non entrare nel reale/politico: su Verduronia, il popolo Cavoletti invade quello dei Carotini e un gruppo di prodi carotiani combatte contro i Cavoletti, facendo nel mentre a pezzi anche tutti i carotiani che gli stanno antipatici.
L'anno seguente un gruppo di Carotini che amano disegnare e allo stesso tempo sono grandissimi fan duri e puri degli indipendentisti carotini fanno un fumetto e nascondono il fatto che i loro eroi abbiano ammazzato altri carotiani per puro piacere. Come se non bastasse, quando gli chiedono come mai hanno censurato quella parte rispondono "Non è affatto vero che hanno ammazzato i carotiani, sono tutte menzogne di chi voleva vivere sotto il giogo dei Cavolettiani!" anche se ci sono prove del fatto che quegli omicidi siano avvenuti.
Questa è propaganda politica, e menzogna. Non certo "esprimere liberamente le proprie idee". O meglio, è anche quello, ma non solo. Anzi.
Comunque ribadisco, l'articolo in questione riguarda principalmente l'utilizzo di opere altrui per sponsorizzare le proprie modeste e personali opinioni politiche.
Su questo siamo d'accordo.
Ho visto ora questo commento. Credo tua faccia, forse in buona fede, molta confusione tra propaganda ed esposizione delle idee. Se menti, mistifichi e lasci lacune parlando di questioni politiche non stai solo esprimendo il tuo punto di vista, ripeto, stai cercando di ingannare chi hai davanti e convertirlo alla tua personalissima ideologia ingannandolo. Altra cosa è far capire i tuoi valori e le tue personali opinioni attraverso l'arte.
Torniamo a parlare di fumetti in tutt'altro senso e bon.
Non so perché ma questo post ha un non so che di tenero.
Ma prima vorrei replicare per chiudere definitivamente il discorso.
Adesso scrivo per mia esperienza personale. Non ho mai incontrato sulla faccia della Terra un essere umano pronto ad affermare qualcosa in cui crede e poi puntualizzare che potrebbe non essere la verità.
Ognuno difende il proprio "credo" a spada tratta, senza se e senza ma.
Chiunque tenterà di convincere l'altro delle sue opinioni e, bisogna anche chiarirlo, il mondo si evolve e si sviluppa soprattutto così, non certo stando ognuno a casa proprio rimuginando e dicendo a se stesso "È solo quello in cui credo io, può non essere la verità tranquillamente e non mi dispiace credere in una possibile menzogna".
Pertanto, sì, la propaganda per me è una esposizione di idee. Se vuoi seguire tale idea, se vuoi lasciarti "ingannare", questa è una tua decisione.
Ma i pokemon non sono arte, sono commercio.
Servono a vendere videogiochi e carte ai bimbini ( e non solo) e fare tanti bei soldoni.
E se ci metti dentro la politica ( o la religione, o il sesso, o qualsiasi altra cosa che possa indispettire qualcuno) , la gente smette di comprarli e ci perdi miliardi .
Perché diavolo credete che la serie sia ambientata in un Mondo parallelo senza religioni, nazioni, differenze culturali ed etniche del nostro ?
Per renderla simpatica a più gente possibile sparsa per il globo, no ?
Non so perché mi è arrivata comunque la notifica del messaggio anche se avevo tolto la campanellina XD Comunque visto che la risposta è educata e non uno sclero come capita spesso sul web rispondo tranquillamente ^^ Il problema è che chi fa propaganda inganna proprio senza virgolette, molto spesso, espone cioè fatti diversi dal reale o omette dettagli necessari a una piena comprensione dell'argomento di cui parla. E visto che vuole convincere gli altri a pensarla come lui/lei è una cosa veramente grave.
Concordo che ognuno nel suo piccolo sia convinto di ciò che dice, ma un conto è esserlo in modo sano e lucido, riconoscendo che non è per forza tutta cacca ciò che esce dalla bocca del resto del mondo e che essendo gli umani fallibili anche chi è della tua adorata "fazione" a volte può sbagliare o commettere ingiustizie, un altro mentire e modificare informazioni per convincere tutti che hai ragione tu e il tuo credo è sacro, giusto e chi non lo segue è un mostro.
Comunque sì direi di chiudere la cosa perché non credo cambieremo idea.
Più che altro sono io sciocca quando "cedo" alla voglia di parlare di argomenti interessanti pur sapendo che sul web è estremamente difficile non trovare estremismi e fanatismi. Per fortuna a questo giro non è successo niente di esagerato,
Era carino il fatto che volessi riappacificare un po' le cose.
Comunque non è colpa tua, in realtà sarebbe mia, ma va beh, è bello discutere (quando è possibile).
Il problema come dicevo, motivo per cui poi ho lasciato la polemica, è che sembriamo forse un po' troppo casinisti rispetto a chi vuole occuparsi solamente dell'articolo ahah.
Stavo anche per risponderti ore fa quando hai commentato la mia risposta, ma ho rinunciato perché ormai ognuno faceva riferimento a un suo discorso, con tizio che intendeva una cosa e caio che ne intendeva un'altra.
Un discorso civile con me è sempre d'obbligo in ogni caso, quindi non preoccuparti. Comunque concordo, è inutile continuare. Abbiamo già esposto il nostro pensiero.
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