Non è la prima volta che un manga giapponese vede la luce oltralpe in forma di trasposizione cinematografica; ricordiamo ad esempio il recente film live action che omaggia il City Hunter di Tsukasa Hojo, mentre ora è il momento di Le Sommet des Dieux, che adatta l'omonima opera del maestro Jiro Taniguchi da noi pubblicata con il titolo La Vetta degli Dei.
Il film non arriverà nelle sale dei cinema francesi prima del 2021 per Diaphana, ma già si è reso disponibile un primo trailer per questa coproduzione di Folivari, Julianne Films e Mélusine Productions, con la collaborazione di France 3 Cinéma e Rhône Alpes Cinéma.
La regia dell'opera sarà a cura di Patrick Imbert, affiancato da Magali Pouzol e da Jean-Charles Ostoréro alla sceneggiatura.
La sequenza animata è stata proiettata da poco nell'ambito della sezione Work in Progress dell'edizione online del Festival cinematografico di Annecy; il maestro Taniguchi purtroppo non potrà darne un proprio parere, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2017, ma lasciamo a voi nei commenti di segnalarci cosa ne pensate.
Sono stati necessari quattro anni per definire la sceneggiatura dell'opera e trovare il giusto metro di adattamento in rapporto al manga originale; nel video d'altronde già possiamo intuire la cura che è stata riservata ai dettagli, alla messa in scena, e al tipo di animazione realistica ad alto livello voluta per questo film. La produzione è stata avviata ben prima della chiusura delle animazioni, e ciò spiega anche perché al film serva ancora del tempo prima di essere fatto debuttare di fronte ad un pubblico.
Lo staff chiamato al lavoro per il lungometraggio conta nomi di talento: da Nils Robin e Félicien Colmet Daâge a capo delle animazioni, Christian Desmares al character design, Marietta Ren, Christelle Abgrall ed Etienne Mattera alle tavole, David Coquard-Dassault alla palette dei colori ed infine Mikael Robert e Bertrand Piocelle agli sfondi.
Il manga originale ha vinto l'Excellence Prize al Japan Media Arts Festival del 2001 e il Best Art Award al Festival di Angouleme del 2005; in Italia esso è stato pubblicato per la prima volta da Rizzoli, quindi riproposto anche in allegato a La Gazzetta dello Sport.
Fonti consultate:
Catsuka I, II
You Tube
Il film non arriverà nelle sale dei cinema francesi prima del 2021 per Diaphana, ma già si è reso disponibile un primo trailer per questa coproduzione di Folivari, Julianne Films e Mélusine Productions, con la collaborazione di France 3 Cinéma e Rhône Alpes Cinéma.
La regia dell'opera sarà a cura di Patrick Imbert, affiancato da Magali Pouzol e da Jean-Charles Ostoréro alla sceneggiatura.
Teaser Trailer
George Mallory è morto salendo o discendendo dalla cima dell'Everest, nell'ormai lontano 8 giugno 1924?
Quando, a distanza di 70 anni, il giovane fotoreporter nipponico Fukamachi acquista una vecchia Kodak in un bazar di Katmandu, e scopre che l'apparecchio è appartenuto proprio a Mallory, crede di poter dare infine una risposta alla scomparsa dell'uomo. E tuttavia, la Kodak gli viene soffiata da uno straniero prima di poter vedere che ne è della pellicola all'interno. L'incontro con quest'uomo, Habu, ovvero un misterioso alpinista scomparso dai radar nel 1985 dopo l'abbandono dato a una spedizione all'Everest, avvicinerà anche Fukamachi a poco a poco alla Vetta degli Dei.
Quando, a distanza di 70 anni, il giovane fotoreporter nipponico Fukamachi acquista una vecchia Kodak in un bazar di Katmandu, e scopre che l'apparecchio è appartenuto proprio a Mallory, crede di poter dare infine una risposta alla scomparsa dell'uomo. E tuttavia, la Kodak gli viene soffiata da uno straniero prima di poter vedere che ne è della pellicola all'interno. L'incontro con quest'uomo, Habu, ovvero un misterioso alpinista scomparso dai radar nel 1985 dopo l'abbandono dato a una spedizione all'Everest, avvicinerà anche Fukamachi a poco a poco alla Vetta degli Dei.
La sequenza animata è stata proiettata da poco nell'ambito della sezione Work in Progress dell'edizione online del Festival cinematografico di Annecy; il maestro Taniguchi purtroppo non potrà darne un proprio parere, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2017, ma lasciamo a voi nei commenti di segnalarci cosa ne pensate.
Sono stati necessari quattro anni per definire la sceneggiatura dell'opera e trovare il giusto metro di adattamento in rapporto al manga originale; nel video d'altronde già possiamo intuire la cura che è stata riservata ai dettagli, alla messa in scena, e al tipo di animazione realistica ad alto livello voluta per questo film. La produzione è stata avviata ben prima della chiusura delle animazioni, e ciò spiega anche perché al film serva ancora del tempo prima di essere fatto debuttare di fronte ad un pubblico.
Patrick Imbert racconta la realizzazione del film (in lingua francese)
Lo staff chiamato al lavoro per il lungometraggio conta nomi di talento: da Nils Robin e Félicien Colmet Daâge a capo delle animazioni, Christian Desmares al character design, Marietta Ren, Christelle Abgrall ed Etienne Mattera alle tavole, David Coquard-Dassault alla palette dei colori ed infine Mikael Robert e Bertrand Piocelle agli sfondi.
Il manga originale ha vinto l'Excellence Prize al Japan Media Arts Festival del 2001 e il Best Art Award al Festival di Angouleme del 2005; in Italia esso è stato pubblicato per la prima volta da Rizzoli, quindi riproposto anche in allegato a La Gazzetta dello Sport.
Fonti consultate:
Catsuka I, II
You Tube
L'avrà. L'avrà.Se i nostri distributori hanno un MINIMO di intelligenza!!! E' un progettone, però,che ha bisogno dei suoi tempi e spazi per mostrarsi. Mi chiedo come sarà accolto in Giappone.
Tecnicamente non mi ha impressionato, anzi tutt'altro, lo vedo un po' al di sotto delle altre produzioni uscite (anche non recentemente) nel campo dell'animazione.
Detto questo è un prodotto che terrò d'occhio per vedere come verrà fuori.
Con l'eccezione di Lupin, che per motivi di copyright erano costretti a rinominarlo in Edgar (o Edgár? cmq...)
Mi chiedo come avessero fatto, la colonna sonora storica di Lupin è centrata e progettata molto attorno al suo nome.
Cmq, torniamo sul tema.
Per ora, mi piacciono i disegni.
Sono esaltatissima, La Vetta degli Dei è una delle mie opere preferite di Taniguchi e Patrick Imbert è lo stesso regista di Ernest e Célestine e della trasposizione film di Corto Maltese - Conte Sconta detta Arcana, ho aspettative altissime *_*
I fondali sembrano bellissimi, non mi fanno impazzire i volti dei personaggi, così semplici rispetto a quelli particolareggiati di Taniguchi, ma staremo a vedere
Probabilmente non sono riusciti a semplificare il dettagliatissimo tratto di Taniguchi, quindi hanno preferito metterci Una pietra sopra
Certo il dettaglio è estremamente semplificato rispetto al disegno di Taniguchi, però il disegno così "disegnato" che non cerca di essere realistico a me piace e devo dire Patrick Imbert nell'intervista sembra presentare il suo lavoro seriamente e senza boria, mi sembra un fatto positivo.
Sono curiosa di vedere cosa ne uscirà.
(e credo che cercherò Le Grand Méchant Renard et autres contes: pare buffo)
E' sempre meglio cercare vie proprie, senza fare "imitazioni".SI giudichi il film per i suoi meriti.
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