Come ormai la maggior parte di chi ci segue avrà già saputo, negli scorsi giorni è emerso fuori un triste fatto di cronaca riguardante Tatsuya Matsuki, scrittore del manga di Act-Age che è stato recentemente arrestato per aver commesso degli atti di molestia nei confronti di ragazze minorenni. La gravità di tale situazione ha portato la casa editrice Shueisha a interrompere definitivamente la pubblicazione della serie su Weekly Shonen Jump e cancellare l'uscita del suo tredicesimo volume. Nel frattempo J-POP Manga ha invece deciso di sospendere per il momento la pubblicazione del manga in Italia.
Il sito ufficiale di Shonen Jump ha fornito oggi maggiori informazioni riguardo le azioni intraprese sulle varie edizioni del manga, a cominciare dall'annuncio che il volume 13 e gli ipotetici successivi non saranno pubblicati e quelli precedenti non riceveranno per un tempo indeterminato ristampe (probabilmente per sempre). Non saranno disponibili da domani nemmeno su nessuna piattaforma digitale, comprese Shonen Jump Plus e Jump Book Store.
Cancellati di conseguenza anche il calendario ufficiale 2021 (previsto rimborso per chi lo ha prenotato) come cancellata l’uscita del 366 Day Stickers del Jump Shop, prevista per il 30 Agosto.
Per qualsiasi merce richiesta tramite la rivista Weekly Shonen Jump, gli ordini invece sono ancora validi e verranno evasi, poiché sono già in transito / in corso, ma i rimborsi sono disponibili per coloro che desiderano annullare.
Ricordiamo che Matsuki ha ammesso le sue azioni quando gli è stato presentato il filmato dalla polizia relativo ai due atti di molestie avvenute a Tokyo, ad un ora l'una dall'altra, che lo vedevano protagonista.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Il sito ufficiale di Shonen Jump ha fornito oggi maggiori informazioni riguardo le azioni intraprese sulle varie edizioni del manga, a cominciare dall'annuncio che il volume 13 e gli ipotetici successivi non saranno pubblicati e quelli precedenti non riceveranno per un tempo indeterminato ristampe (probabilmente per sempre). Non saranno disponibili da domani nemmeno su nessuna piattaforma digitale, comprese Shonen Jump Plus e Jump Book Store.
Cancellati di conseguenza anche il calendario ufficiale 2021 (previsto rimborso per chi lo ha prenotato) come cancellata l’uscita del 366 Day Stickers del Jump Shop, prevista per il 30 Agosto.
Per qualsiasi merce richiesta tramite la rivista Weekly Shonen Jump, gli ordini invece sono ancora validi e verranno evasi, poiché sono già in transito / in corso, ma i rimborsi sono disponibili per coloro che desiderano annullare.
『アクタージュ act-age』コミックスほか各種企画・関連商品に関するお知らせhttps://t.co/873jlDYfzW pic.twitter.com/ITgMUF9gBu
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) August 17, 2020
Ricordiamo che Matsuki ha ammesso le sue azioni quando gli è stato presentato il filmato dalla polizia relativo ai due atti di molestie avvenute a Tokyo, ad un ora l'una dall'altra, che lo vedevano protagonista.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Fosse in lui dopo aver pagato la multa (non credo che per una toccata a fuga arrivi alla prigione) farei passare un pò di tempo e cambierei nome d'arte, in Giappone i publishers danno sin troppa importanza all'immagine, a meno che non cambi proprio mestiere ma sarebbe uno spreco di talento visto che è l'unica cosa che non gli manca.
Trovo molto apprezzabile il fatto che pure J-Pop abbia deciso di attendere prima di pubblicare altri volumi.
Ma non sono state violentate, la violenza è ben altro, più grave e peggiore
Hanno subito molestie, azioni meno gravi anche anche se altrettanto deprecabili
Non usiamo le parole a caso le differenze tra le due sono ben chiare nella lingua italiana
E' da idioti, sia per la situazione inverosimile, sia per le ragazzine, ma anche per i collaboratori.
Vero, ma a questo punto prima si discosta da quel titolo così infangato meglio è, ora la cosa migliore per lei sarebbe lavorare ad altro, e non vedo l'ora di vedere altro disegnato da lei.
Di questa cosa si è discusso e ridiscusso.
Uno dei fattori preoccupanti è stata la reiterazione della cosa in un breve lasso di tempo, e anche il fatto che in zona si sono verificati episodi simili, non ufficialmente ricollegati a lui ma il dubbio "quante volte l'ha già fatto" è legittimo.
Un altro fattore preoccupante è che le ragazze in questione sono minorenni, studentesse delle medie.
In soldoni questo signore ha bisogno di cure e aiuto, e non credo sinceramente che basterà una sola multa a far sparire il fatto proprio in considerazione dell'età delle vittime. Non credo neanche si arriverà al carcere per anni e anni però mi aspetto quantomeno una via di mezzo.
Di sicuro non poteva continuare a lavorare per una rivista per ragazzi. E qualunque altro editore in futuro, dovesse pure lui cambiare nome e ripartire da zero (auguri ad avere due volte lo stesso culo bravura o no) dovrà mettere in conto di avere a che fare con un soggetto potenzialmente squilibrato che una sera prende una bici e decide di mandare in aria un brand milionario e anni di lavoro (oltre a provocare traumi e disagi a ragazzine innocenti).
Bravo è bravo, ma alle volte la sola bravura non basta.
Oltretutto in Giappone questa cosa è una piega sociale molto radicata.
Basti solo pensare ai treni con le carrozze solo per donne, nati apposta perché non si riuscivano a fermare le molestie contro delle povere tizie che volevano solo andare a scuola/lavorare
(e si, possiamo discutere sull'efficacia o la giustizia di tale provvedimento, ma è solo per dire che quello dei maniaci è un problema serio)
Ma lo sai che ad un certo punto, vista la surrealtà della situazione, la mia vena complottistica si è svegliata e mi ha fatto pensare che, visto che la situazione lavorativa fra lo scrittore e la disegnatrice non era delle migliori da tempo(magari c'ha provato pure con lei senza alcun risultato), l'abbia fatto apposta per mandare tutto a quel paese.... Tralasciando che le telecamere di sorveglianza giapponesi, forse, registreranno in full HD 4k, ma quante sono le probabilità di essere beccati visto che lui, molto probabilmente, indossava anche la mascherina che gli copriva il volto...? Poi ammettere la propria colpevolezza così, senza nessuna esitazione, non so voi ma io l'ho trovato un po' strano ad una certa...
Comunque, complottismo a parte, spero che Jpop non segua la stessa strada della Viz Media e che continui a pubblicare i volumi fino al dodicesimo... T-T
Si certo, mi riferivo all'articolo dove trovo ridicolo quel "presunte" con tutte le prove a carico (e come ricordi giustamente tu in seguito con la sua confessione), ora deve solo pagare per la sua idiozia e capire quanto abbia sbagliato.
Un frangente di follia è insito in ognuno di noi, siamo uomini, ma a parte questo, la vita privata dell'autore dovrebbe essere separata dal proprio lavoro, come dissi l'altra volta, la legge esiste per proteggere le persone e giudicare chi sbaglia, verrà giudicato, ciò che conta per noi lettori è l'opera in sè e la sua bontà, mi auspico che quando le acque si saranno calmate, magari potrà completare il suo lavoro anche sotto differente nome, o forse no, dipende da lui (e dal publisher).
Ahhahaha in Giappone è normale un po' come il suicidio quindi
Tu avresti il coraggio di fare finire un'opera e ad avere il nome sporco alla tua azienda?
Qualsiasi persona nel mondo non farebbe finire il suo lavoro che sia gioco ect
Visto che in Giappone ci sono tonnellate di manga e anime semi pedofili con bambine e scolarette in pose "particolari" (basta dare un'occhiata a quello che postano anche i lettori in rete), per non dire con situazioni ancora peggiori, mi sembra addirittura logico che sia così.
E comunque, mi sembra davvero un'idiozia questo comportamento da damnatio memoriae di Act-Age, sia in Giappone che in Italia. Un manga che non c'entra nulla con le porcate che può aver fatto lo sceneggiatore viene non solo interrotto, ma cancellato dall'esistenza come se non fosse mai esistito. Invece di prendersi una pausa e chiamare un nuovo sceneggiatore, facendo così continuare la serie - e sarebbe stata la scelta migliore - si sceglie la soluzione peggiore: l'annullamento totale. In questo modo, si provocano enormi danni, economici, di immagine e anche psicologici, alle persone. I lettori vengono derubati di una storia che amavano. La disegnatrice è sotto shock. Tutti i soldi spesi per la produzione dei libri, del merchandising, della preparazione dell'anime, dello spettacolo teatrale, finiscono dilapidati provocando problemi economici (con probabili licenziamenti) e di immagine. J-Pop cancella tutto all'istante, in cinque minuti, senza neanche riflettere, e tutti i fumetti già pubblicati di Act-Age vengono buttati al macero con grave danno economico per l'azienda, che non aveva bisogno - di questi tempi, poi - di subire questo salasso. L'autore ha fatto una cretinata, OK, ma anche tutti gli altri ne stanno facendo. Meno gravi di quello di palpare le studentesse, d'accordo, ma di certo non innocue e non meno dannose. Fanno una toppa che è peggiore del buco. Trattano Act Age e tutto ciò che è connesso cercando di annullarne l'esistenza in modo ossessionante, manco fosse un manga portatore di lebbra. E' un comportamento molto ipocrita, da perbenista da due soldi.
Quindi la colpa è attribuita ai manga se uno tocca un'adolescente? Ma dove sono finito su mamme pancine?
Ma almeno la cultura sul Giappone la sapete o fate i finti conoscitori.
E quindi Shonen Jump e in primis l' editore Shuesha che da anni viene accusato di pensare solo ai soldi e al business in questo caso avrebbe buttato all' aria soldi sicuri senza che pensarci su...presi dalla furia iconoclasta del momento?
Secondo te non hanno fatto le loro valutazioni? Riunioni? Sondaggi? Sentito i diretti interessati, in primis la disegnatrice (che ne sappiamo noi di di cosa pensa, abbiamo solo potuto vedere che ha cancellato ogni riferimento a questo manga da ogni suo social)?
Qui non parliamo dell' azienda gamiliare parliamo del principale editore manga a livello mondiale....se hsnno attuato questa scelta sicuro sarà stata attentamente ponderata
Su questo sono d'accordo, resta il fatto che l'ipocrisia di fondo c'è. Ma ormai le cose vanno così. Un tempo sarebbe bastato cambiare sceneggiatore e basta. Oggi la gente va addosso a furia di twitter e metoo, costringendo le aziende a correre ai ripari anche a costo di perdere soldi e licenziare persone. Ecco perchè è un'ipocrisia.
Se si vuole continuare a fare il manga - con tutte le cose ad esso connesse (merchandising, opere teatrali, anime, tankobon), compreso il posto di lavoro per diverse persone e i soldi spesi per questo - non c'era altra soluzione che prendere un nuovo sceneggiatore.
Una novità? Non è un motivo per non provarci.
Riguardo alla proprietà intellettuale, appartenga pure a chi l'ha inventato, ma non si può buttare via il bambino con l'acqua sporca. Ma ormai è più conveniente fare così. In questo modo, però, non c'è più sicurezza in nessun lavoro. Infatti, ora basta che un idiota faccia qualcosa per cui viene arrestato e, per una serie di collegamenti, uno che lavora in quel campo, anche se non c'entra niente, viene licenziato o perde soldi. Cancellando Act-Age si è cancellata la sicurezza del posto di lavoro e del guadagno per tante persone. Infatti chi si può dire al sicuro adesso?
I diritti gli ha chi ti dà il pane. Quindi se io decido che non voglio che il mio manga venga attribuito al pezzo di emme che ha toccato un adolescente io lo posso fare.
Non cambio sceneggiatore perché chi ha fatto questo deve capire che non siamo molto permissivi.
Ah ma sei il tipo che dice che il Giappone viene influenzato da quello che scrive...
#MANGAVUOLDIREPORNO.
E dobbiamo essere serio con uno come te?
Guarda fatti un po' di cultura va,guardati Yuriko Tiger e Moccia per vedere quanto i giapponesi siano sessualmente repressi
Sì, ma un conto è che lo faccia un personaggio di finzione in un opera di finzione, un conto è che lo faccia un famoso mangaka di una rivista per ragazzi; per esempio, se Toriyama fosse stato colto in flagrante mentre picchiava altre persone e poi, di conseguenza, avessero deciso di cancellare Dragon Ball, non ha senso dire "Però anche nel manga c'erano personaggi che si picchiavano tra di loro fino ad uccidersi e nessuno si è mai lamentato".
Non possono cambiare sceneggiatore. L'opera è di proprietà intellettuale di Matsuki e quindi se cambiano sceneggiatore è come se gliela rubassero, è una situazione diversa da uno Spiderman o un Dylan dog dove la proprietà è di principio della casa editrice e quindi possono cambiare sceneggiatori e disegnatori a piacimento.
Quindi se lo sceneggiatore è in galera per molestie l'opera viene interrotta, funziona così.
e per rompere una situazione lavorativa va a commettere un reato ? mi sembra un tantino una stronzata totale
La serie inizierà piano piano a scomparire fino a cadere nel più totale anonimato.
Avevo sentito dire che in Giappone funzionasse così, e con questo post tu me l'hai confermato. Ti ringrazio per la precisazione, ma le conseguenze di questo modo di fare sono allucinanti: infatti, se l'autore fa un'idiozia (chiamiamola così) a pagare sono TUTTI, produttori, colleghi, persone connesse all'opera col merchandising, anime e simili. Diventa una cosa pazzesca, simile al gioco del domino dove, facendo cadere un pezzo, automaticamente cadono tutti gli altri l'uno dopo l'altro. Quindi con la colpa di uno paga un mare di gente che non c'entra nulla. Se invece ci fosse stata la possibilità di cambiare sceneggiatore tutta l'impalcatura sarebbe rimasta in piedi e diverse persone avrebbero continuato il loro lavoro. Pensa se succedesse qualcosa del genere a Oda, per dirne una. Mi sembra un sistema pericoloso e potenzialmente fragile. Comunque sono solo considerazioni mie: in Giappone si fa così, e amen.
Tu hai detto che quello che fanno i giapponesi sono influenzati dalle opere che leggono.
Io che gioco ai giochi di guerra dovrei uccidere tutti.
In effetti, probabilmente lo sia, ma rimane sempre un briciolo di dubbio considerando che stiamo parlando di un paese in cui alcune persone possono arrivare a distruggere i propri manga/novel/DVD/CD solo perché si sentono "traditi" dai loro creatori oppure ci sono delle ragazze che per il semplice fatto di aver una normale storia amorosa si devono radere la testa come segno di scusa verso i fan per aver tradito la loro "fiducia"....
sicuramente il Giappone è un paese malato, nella vita tutto può essere
Questo di Act-Age è un caso limite purtroppo, ma in realtà è più giusto che i diritti rimangano a chi ha creato veramente l'opera, perché è giusto che sia l'autore ad arricchirsi e a vedersi tutelata la propria creazione. In fondo in occidente funziona così anche per i libri. Una saga del trono di spade o di Montalbano non può essere rubata a chi l'ha ideata. E' più triste la situazione del fumetto occidentale dove ad esempio Superman fu rubato agli autori originali per un contratto capestro e furono riconosciuti paternità e diritti solo molto più avanti negli anni. Comunque sia questa modalità non toglie neanche il fatto che se dovesse succedere qualcosa all'autore gli eredi non possano affidare l'opera di successo a qualcun altro.
Le situazioni che descrivi sono il lato opposto di quello che è successo ad Act-Age, ed entrambe sono deprecabili. Infatti, se da una parte non va bene che il comportamento di un autore mandi in rovina l'opera e metta in difficoltà un mare di persone, provocando perdite di soldi e probabili licenziamenti, dall'altra parte non va nemmeno bene che gli autori vengano defraudati dei loro diritti, come nel caso di Superman e di molti altri. L'ideale sarebbe un contratto che dia sia i diritti all'autore che la possibilità che l'opera e le persone che ci lavorano (l'azienda, in sostanza, che ci mette i soldi) non vengano danneggiate da un possibile comportamento scriteriato dell'autore.
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