Al giorno d'oggi non è affatto insolito che le scuole giapponesi abbiano delle regole specifiche che proibiscono agli studenti di avere una qualsiasi forma di vita romantica. Nello specifico, queste regole non si limitano solamente a bannare eventuali effusioni in aula o per i corridoi, bensì vietano categoricamente agli studenti di avere appuntamenti anche al di fuori della scuola. Secondo il pensiero comune, quindi, gli studenti dovrebbero concentrarsi sui compiti e sulle attività extracurriculari proposte dall'istituto.
Molto spesso capita che gli studenti riescano comunque a frequentarsi ed uscire in segreto, passando inosservati agli occhi dei professori. Ma a volte, come nel caso che andremo ad esaminare, queste coppie vengono scoperte e le severe sanzioni non tardano ad arrivare. Nell'autunno del 2019, un professore di una scuola privata di Tokyo (Horikoshi), dopo un interrogatorio, è venuto a conoscenza del fatto che due studenti del terzo anno si stavano frequentando. La scuola in questione vietava espressamente ogni forma di relazione amore tra gli studenti. Una volta trapelata la notizia, il direttore del liceo ha consigliato alla studentessa, e presumibilmente anche allo studente, di "ritirarsi volontariamente" dalla scuola.
La ragazza, nonostante mancassero pochi mesi al diploma (le superiori in Giappone durano tre anni), ha seguito il "consiglio" del direttore e si è ritirata: adesso però la ragazza ha accusato la scuola per abuso di potere. Al tempo dell'incidente la giovane ragazza aveva tra i 17 e i 18 anni, e, da quanto dichiarato, ha sofferto molto delle scelte prese dalla scuola; arrivando ad avere ripercussioni psicologiche non indifferenti. Come risarcimento ha quindi richiesto che l'istituto Horikoshi pagasse una somma pari a 3,7 milioni di yen (quasi 29,2 mila euro).
In queste settimane il tribunale di Tokyo ha quindi rilasciato le prime dichiarazioni; che vedono l'istituto intenzionato a combattere la causa. Il fulcro della causa non riguarda nella fattispecie la legge che vieta gli appuntamenti, bensì che la punizione che la ragazza ha dovuto subire era troppo severa.
Fonte Consultata:
Sora News 24
Molto spesso capita che gli studenti riescano comunque a frequentarsi ed uscire in segreto, passando inosservati agli occhi dei professori. Ma a volte, come nel caso che andremo ad esaminare, queste coppie vengono scoperte e le severe sanzioni non tardano ad arrivare. Nell'autunno del 2019, un professore di una scuola privata di Tokyo (Horikoshi), dopo un interrogatorio, è venuto a conoscenza del fatto che due studenti del terzo anno si stavano frequentando. La scuola in questione vietava espressamente ogni forma di relazione amore tra gli studenti. Una volta trapelata la notizia, il direttore del liceo ha consigliato alla studentessa, e presumibilmente anche allo studente, di "ritirarsi volontariamente" dalla scuola.
La ragazza, nonostante mancassero pochi mesi al diploma (le superiori in Giappone durano tre anni), ha seguito il "consiglio" del direttore e si è ritirata: adesso però la ragazza ha accusato la scuola per abuso di potere. Al tempo dell'incidente la giovane ragazza aveva tra i 17 e i 18 anni, e, da quanto dichiarato, ha sofferto molto delle scelte prese dalla scuola; arrivando ad avere ripercussioni psicologiche non indifferenti. Come risarcimento ha quindi richiesto che l'istituto Horikoshi pagasse una somma pari a 3,7 milioni di yen (quasi 29,2 mila euro).
In queste settimane il tribunale di Tokyo ha quindi rilasciato le prime dichiarazioni; che vedono l'istituto intenzionato a combattere la causa. Il fulcro della causa non riguarda nella fattispecie la legge che vieta gli appuntamenti, bensì che la punizione che la ragazza ha dovuto subire era troppo severa.
Fonte Consultata:
Sora News 24
Mi raccomando Giappone, poi non ti lamentare se ci sono sempre più single e di conseguenza meno coppie e, di conseguenza meno figli.
Non mi sorprendo però. Ne ero a conoscenza... il Giappone è pieno di sorprese che la gente non può immaginare ... e torniamo sempre al solito discorso ...
Comunque non cambieranno mai ... sono talmente dentro che una possibile ribellione è utopia pura.
Punto. Non c'è altro da dire.
Detto questo, gironzolando qua e la in rete ho letto che il liceo sotto accusa è un privato, quindi queste regole (assurde) presumo essere, appunto, di natura privata che scindono dal restante sistema scolastico giapponese, in più dalla nostra cara wikipedia nella scheda dedicata si evince che si tratti di una scuola "sforna celebrità"...
... Questo per dire che, forse, (nessuno potrà mai darci la certezza matematica andandosi a girare tutte le scuole superiori del Sol Levante, d'altronde, non è la prima peculiarità che mettono nelle classifiche evidentemente, essendo la prima volta che leggo di queste strane regole), che questo sia solo un caso estremo di evidenti "fanatici dello studio"... Non so come altro chiamarli...
Questo non discute il fatto che la ragazza va risarcita... Senza dubbio!
Spero che la ragazza vinca la causa
Sempre una spanna sopra gli altri nei commenti. 😎
Ci sono già.
Comunque la ragazza non avrebbe dovuto seguire il consiglio e fargli causa subito.
Ad ogni modo, rabbrividisco nel leggere certe cose, così si creano soltanto complessati e gente con problemi relazionali
Ci mancava solo questo come regole scolastiche, non bastavano tutte le altre cavolate
...lo sono già da un pezzo...
PS: Ironie a parte, il problema è che comunque certe regole (che per fortuna si fermano a casi estremi come questa scuola privata) stanno nascendo ora, negli anni 90 (seppur sempre alla giapponese eh) senti che proteste avrebbero fatto quegli studenti, o comunque se ne sarebbero fregati.
A quanto pare non è un problema di regole passate, ma se ne vanno sempre a inventare altre, ormai molti hanno l idea che se non sei perfetto non vali nulla.
Inoltre con questo atteggiamento viene tolta l'importanza del momento scolastico; lo studio viene fatto in aula con l'insegnante, non a casa leggendo da soli.
Quando si esce da scuola se si desidera ripetere una lezione così sia, se così non è il ragazzo o la ragazza deve essere libero o libera di fare altro. Perché è a scuola che si fa scuola. E se il lavoro dell'insegnante ormai è diventato quello di dire le pagine da studiare (peraltro suggerite dall'indice del libro stesso) allora è un lavoro inutile che possono fare tutti.
Oltre questo, ripeto, la colpa maggiore è degli studenti. Loro accettano di farsi trattare in questo modo.
È un problema mondiale, non esclusivo del Giappone.
Dovrebbero istituire una giornata mondiale.
Ma io risponderei al preside e annessi "ma da quanto non scopate?" È sempre stata una frase fatta ma ho sempre creduto che questa sia tra le più vere, in relazione a comportamenti isterici e ultra irrazionali.
Accadde qu in Italia qualche tempo fa. Una signora chiese su un gruppo cittadino foto del figlio(17 anni circa, mi pare) in cui limonava in modo da metterlo, nel caso, in castigo.
Tutti fecero in risposta la "Giornata cittadina del limonamento"
Sono rimasti zitti?!
Ho il sospetto sotto sotto fossero d'accordo
@aliasor Supergiovane approva
Si intitola Lager School.
Faccio delle supposizioni.
Questa è una scuola preparatoria (o liceo se si preferisce) prestigiosa il cui unico obiettivo è far ottenere i migliori voti possibili agli esami nazionali ai propri studenti e farli entrare in università prestigiose.
La scuola in base a questi risultati ha una certa fama, può chiedere un certa retta per l'iscrizione, e probabilmente attinge anche a fondi statali che non verrebbero erogati se scendesse sotto un certo livello.
Dell'educazione e della reale preparazione alla vita se ne sbattono. Gli studenti devono prendere buoni voti e basta.
Se poi comunque quando cerchi lavoro le aziende ti assumono in base al prestigio dell'università che hai fatto ha anche un suo perché. È il sistema della società a creare certe situazioni.
Giappone fatti una domanda se le tue "norme" e il numero dei tuoi reclusi in casa siano magari correlati.
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