Sul sito dedicato al 10° anniversario di Mawaru Penguindrum è stata annunciata la produzione di Re:cycle of Penguindrum, un lungometraggio che farà da compilation movie e riassumerà tutti e 24 gli episodi della serie, con l'aggiunta di nuove sequenze animate.
Il progetto sarà diretto da Kunihiko Ikuhara, che rivela di essere felice del fatto che i fan parlino ancora della sua serie dopo tutto questo tempo; Lily Oshino si occuperà del design dei personaggi per il film, che sarà prodotto dagli studi Brain's Base e Lapin Track. Una campagna crowdfunding è stata inoltre lanciata per finanziare il progetto dell'anniversario.
Ricordiamo che la serie è edita in Italia da Dynit, che dopo la messa in onda in tv su Rai4 ha pubblicato la serie in home video, sia in Blu-ray che Dvd.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Il progetto sarà diretto da Kunihiko Ikuhara, che rivela di essere felice del fatto che i fan parlino ancora della sua serie dopo tutto questo tempo; Lily Oshino si occuperà del design dei personaggi per il film, che sarà prodotto dagli studi Brain's Base e Lapin Track. Una campagna crowdfunding è stata inoltre lanciata per finanziare il progetto dell'anniversario.
Ricordiamo che la serie è edita in Italia da Dynit, che dopo la messa in onda in tv su Rai4 ha pubblicato la serie in home video, sia in Blu-ray che Dvd.
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Anime News Network
Sono affezionatissimo al doppiaggio italiano di Penguindrum, penso che Massimo Lodolo in particolare abbia dato una delle migliori interpretazioni mai viste in un anime in italiano, lo preferisco (e non poco) alla controparte giapponese.
Mi chiedo se questo film riassuntivo sia il nuovo progetto di cui Ikuhara parlò a quel panel su Utena mesi fa, anche se francamente spero di no
Diciamo che quell'anno l'attenzione l'ha presa maggiormente Madoka Magica, e per certi versi sono serie abbastanza vicine, nonostante le enormi differenze tematiche e stilistiche
Il 'grande peccato' non veniale o se vogliamo uno dei motivi principali per cui Mawaru Penguindrum e di conseguenza del suo autore è stato di aver messo talmente tanta carne al fuoco che chi visiona l'opera si ritrova disorientato non poco alla fine.
Come hai detto la serie può avere diverse chiavi di lettura, a volte palesemente spiattellate in faccia, altre sotterrate in incomprensibili incipit che solamente chi ha visionato altre opere dell'autore, o quantomeno chi ha visionato parte delle opere di animazione a cui l'autore stesso si ispira, può cogliere.
Pertanto non è una produzione adatta a tutti, così come non è esente da difetti, in quanto più di una volta il plot si perde in sequenze quasi oniriche, che per quanto le abbia riguardato più di una volta, risultano essere inconcludenti e fine a sé stesse, e sono messe lì quasi a mero ornamento, solamente per far risaltare certe sequenze.
Altro discorso potrebbe essere fatto sul taglio registico, da prima cadenzato e che sviscera ogni anfratto della produzione, esaltando l'introspezione dei personaggi, che vengono anch'essi sviscerati mostrandoceli in tutti i loro pregi e le loro debolezze, tanto che volente o nolente ci si affeziona alle loro vicissitudini.
Poi 'succedono cose' che non solo in certi frangenti fanno saltare l'impianto narrativo ma mandano anche in vacca la caratterizzazione dei protagonisti che ci era stata mostrata.
Si vieni insomma immersi in un calderone con un numero significativo di tematiche affrontate che non collimano bene nella visione, facendo risultare il tutto abbastanza confusionario, come detto all'inizio del mio commento.
Ad ogni modo, sarei contento se la serie fosse rivista, e fosse dato un taglio registico diverso, di modo da renderlo visionabile da una fetta maggiore di pubblico, che non esca dalla visione domandosi cosa ha appena visionato.
Che sia la volta buona ? Detto ciò merita comunque la visione.
Idem, ho il secondo, terzo e quarto br, e mi chiedo se riuscirò a procurarmi il primo (quello col box) ad un prezzo umano. Era comparso nuovo a 25 euro in asta su ebay, inutile dire che me l'hanno fregato all'ultimo XD
*ride in Utena Apocalisse Adolescenziale*
Non sono una fan di questi riassuntoni cinematografici, ma di questa serie sì, che rivista di recente si conferma bella e significativa. Spero che questo progetto vada in porto e che faccia conoscere Ikuhara a più persone possibili, si meriterebbe un riconoscimento pari ai "grandi" Oshii, Anno e Yuasa, se non altro.
Le darei volentieri un'occhiata, il problema è che la Dynit, invece di proporre serie come questa, che non sono disponibili legalmente su nessuna piattaforma, su Ka-Boom preferisce trasmettere soltanto i mecha di quarant'anni fa.
Personalmente non ho visto quest'anime ma io dico sempre: sono gusti. Senza offesa, ma io non ho sopportato le persone che dicono "Ma come fa a non piacerti?" oppure "Se non ti piace anime x non capisci niente" (quest'ultima affermazione è quella che sopporto meno), poiché secondo me non si dovrebbero criticare i gusti altrui, anche se poi vengono fuori cose come "Hai dei gusti di merda"(abbastanza vergognoso). Io ho a cuore molte opere, ma non ho mai detto niente quando qualcuno diceva "a me anime x non piace", perché ( oltre che onestamente non potrebbe fregarmene di meno)rispetto le opinioni altrui. Ovviamente non volevo riferirmi a qualcuno in particolare , ho preso questo commento solo come esempio e non è mia intenzione offendere nessuno.
In Mawaru Penguindrum come in altre opere dalla struttura non-narrativa, più che il legame logico tra causa-effetto, contano in realtà i significanti di cui è intrisa la messa in scena da cui estrapolare il significato (o vari significati) per creare un puzzle dai mille frammenti, ma estremamente affascinante nella composizione.
Ikuhara ha fatto d'altronde quel capolavoro immane di Utena e film annesso. di MP mi sono procurato tutta la serie in BD di recente, così posso finalmente re-visionarla quando e come voglio io.
Questo film riassuntivo seppur con alcune aggiunte non è che mi entusiasmi... o è un qualcosa alla Utena Apocalisse Adolescenziale, ma così... non mi dice nulla se dovesse essere un mero film riassuntivo con qualche frame in più.
Di Ikuhara dovrei vedere le sue opere post Mawaru, ne ha fatte altre se non erro.
Mawaru Penguindrum non sarebbe una produzione anche per otaku ?
Tralasciando i pinguini che sono un mero pretesto ornativo, le parti in stile majokko a chi sono indirizzate ?
E cito solo questa perché è la caratteristica più eclatante di ciò.
Tralascio poi le critiche qualunquiste che hai scritto, non meritano neanch risposta ohibò.
Mawaru non ha nulla per piacere agli otaku, quelle che citi sono vezzi che trovi in una miriade di serie e che comunque qui sono sfruttate con tutt'altra funzione scenica e simbolica.
Certo, in tutte le serie trovi le trasformazioni in majokko, che guarda caso sono tra le cose più otaku oriented che vi possano essere.
Ora non dico che la produzione sia anch'essa otaku oriented, ma dire che non ha nulla o che non vi sono elementi per otaku è francamente risibile.
Detto ciò però non riuscirò mai a comprendere come si possa negare le cose davanti l'evidenza più palese, ma poi dimentico che esistano i terrapiattisti, e tutto assume un senso.
P.S. Ad ogni modo mi scuso per averti dato dell'ignorante aggratis, non era un insulto ma per come era scritto poteva risultare come tale, pertanto l'ho editato.
P.S.S Sui pinguini mi correggo anche, oltre che mero pretesto ornativo, sono pretesto narrativo.
Vi lascio questo come risposta, spero vi basti. 👍
Per chi volesse approfondire: https://www.animebambu.it/diari-della-mezzaluna/ikuhara/
Mi sa che tu e l'altro utente state usando la parola otaku in due accezioni diverse, senza contare che né foto né articolo contengono informazioni contrastanti con quanto è stato detto.
è una cosa che ho visto già dire in molte recensioni e quando se ne parla, poi di fatto non viene mai detto che letture e significati vuole dare l'anime.. visto che sei sicuro di saperlo, che cosa vuole dire di così trascendentale e avveniristico?
Al di là del fatto che il tema di Mawaru Penguindrum non è propriamente quello, il punto della "maniera in cui il messaggio viene proposto" vale in qualsiasi forma d'arte e non è un fattore sminuente. Lo stesso soggetto dato in mano a Donatello e a Michelangelo dà due risultati totalmente diversi. Le tematiche trattate sono spesso ricorrenti e universali, è chi le tratta a fare la differenza
Certamente, dico solo che va elogiato qualcosa di preciso, perchè il tema di accettarsi non è così rilevante.
Forse un film riesce ad essere piu' focalizzato.
Gli daro' un'occhiata.
Non esiste un tema rilevante e uno che non lo è. In ogni caso il tema non è quello, la serie nella storia dei fratelli raccoglie delle riflessioni sul singolo nella società, sull'omologazione, sull'esclusione del diverso. I riferimenti all'attentato e a Miyazawa personalmente non saprei se considerarli un tutt'uno col tema (dipende dalla prospettiva con cui li si guarda) oppure no.
Non è una questione di età, io la serie l'ho guardata e adorata a 15 anni, anche non cogliendo i riferimenti al libro di Miyazawa che ho letto un paio d'anni dopo, penso che i suoi messaggi fondamentali li trasmetta in modo molto diretto, nonostante lo stile surreale di Ikuhara. Il problema semmai è che la narrazione di tipo lineare è sempre stata quella che va di più, anche a livello letterario il novecento è stato l'anno della forza soverchiante del romanzo di consumo che ha fatto prevalere l'intrattenimento e l'industria sull'arte. Anche se io sono dell'idea che l'intrattenimento possa essere arte e ci possa essere dell'intrattenimento d'autore, altrimenti non mi sarei mai potuto appassionare ad un mondo come quello degli anime
In effetti, credo che il mio "problema" con Ikuhara sia proprio questo. Trovo le sue opere molto interessanti a livello visivo ma, data la messa in scena estremamente particolare, a fine visione non capisco mai se mi è sfuggito qualcosa o se il messaggio finale era molto più banale rispetto a quanto suggerito.
Oppure si tratta di un problema culturale, magari quello che può risultare banale per noi non lo è per il pubblico giapponese.
Non è rilevante proprio perchè è ormai parte del sentire comune, nella realtà come dici. A questo punto il mito dei livelli e del prodotto anti-otaku possiamo metterlo da parte no?(essendo al massimo il contrario).. sarei curioso di sapere cosa ha di così importante il tema dell'accettazione per come lo presenta quest'anime o in altri prodotti.
p.s per rispondere a 4kobra, la storia della competizione giapponese l'ho sentita più volte, così tante che ormai mi è difficile pensare che tutti gli autori vogliano dire la stessa cosa e non sia più un volerla interpretare così (forse la superficialità non è la mia?), anche solo logicamente se questo è il problema più grosso del giappone mi sembra strano che sia ignorato al di fuori di queste nicchie, non è che a forza di ripeterlo si è ingrandito un aspetto/problema molto più complesso di così?
Sempre parlando logicamente sei sicuro che il tema dell'accettazione sia legato alla competizione e che ne sia la soluzione nel caso del giappone? a me non sembra ovvio.
Stai portando il discorso sul piano sbagliato. Se hai visto la serie dovresti sapere quali sono i temi principali, che non si possono ridurre alla sola accettazione di sé (tema comunque sempre rilevante, è centrale anche in Evangelion). Come ho già scritto la serie contiene sia allegoricamente che non discorsi su come la società tenda ad escludere chi non è omologato (che non avrà mai niente dalla vita), a buttare via chi non è ritenuto utile e via discorrendo, ma episodio per episodio si possono trovare tantissimi elementi di discussione attraverso dettagli più o meno inerenti a questo. E l'argomento viene trattato proprio attraverso il rapporto tra i personaggi, tutti degli esclusi. Che piaccia o no, che la si ritenga una serie piena di supercazzole o con del contenuto effettivo, non si può sviscerare così facilmente in una sezione commenti, anche perché presumo che tutti qui l'abbiamo vista non proprio l'altro ieri.
Senza tirare in ballo la società giapponese, la cui critica accomuna tantissimi autori, Mawaru Penguindrum tratta le sue tematiche in modo abbastanza universale e lo fa attraverso quella che per me è una bellissima composizione di personaggi. E aggiungo che un autore come Ikuhara andrebbe compreso anche nella totalità dei suoi lavori, che rende più chiara la ricorrenza di determinati temi e simbologie.
La serie l'ho vista molti anni fa, ricordo poco quindi probabilmente non ci vidi particolari letture. per cui mi fido se dici che l'accettazione non è il fine dell'anime. ho fatto molte domande per provocare qualche pensiero in più oltre alle parole che (come ho detto) vedo sempre molto ripetute quando se ne parla.
Prima o poi dovrò recuperare sarazanmai, se mi dice qualcosa dopo potrei ridare un'occhiata a mawaru
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