KADOKAWA (una tra le maggiori aziende del Giappone nella produzione di anime e nell'editoria di manga e light novel, presente sul mercato dal 1954) ha reso pubblico il resoconto finanziario dell’anno appena trascorso, con dati risalenti fino al 31 marzo 2021. I dati mostrano come l’azienda giapponese non abbia risentito economicamente della pandemia di Covid-19, mostrando addirittura un incremento delle vendite del 2,6% rispetto al 2019. Le vendite, infatti, di quest’anno ammontano a 209,947 miliardi di yen (1,60 miliardi di euro), ottenendo un profitto di 13,625 miliardi di yen (100 milioni di euro), superiore a quello dell’anno precedente del 68,5%. Questi sono risultati record per l’azienda che ha voluto spiegare l’andamento delle vendite per i vari settori.
Molto proficuo è stato il reparto editoriale, dove manga e light novel hanno portato ad un aumento del 10,5% delle vendite e ad un incredibile incremento di profitto del 105,5%. Il notevole profitto è dovuto alle vendite di e-book che durante i vari lock down hanno superato quelle cartacee. Interessante è sapere che tra i generi più venduti in Giappone vi siano gli isekai per pubblico femminile e che le vendite di KADOKAWA oltre oceano siano aumentate del 22% grazie a Bookwalker Global. L’azienda ha intenzione, infatti, di aumentare le collaborazioni con aziende straniere per facilitare la vendita di light novel e di acquistare 100 nuove case editrici per portare il numero di serie possedute da 5.000 a 6.000.
Per quanto riguarda il reparto video abbiamo un calo dell'8,2% delle vendite ma un aumento del profitto del 7,1%. La sezione film, infatti, ha risentito della chiusura dei cinema, andando in calo di 8 miliardi di yen (61 milioni di euro) ma serie come Re:Zero e KonoSuba hanno portato notevoli profitti, non tanto per le licenze di trasmissione, bensì per i videogiochi e le varie iniziative ad esse collegate.
L'azienda oltre all’aumento di light novel acquisite ha affermato di voler aumentare il numero di anime prodotti da 33 a 40 l'anno, risultato già ottenuto nel 2020 con 31 serie televisive, 5 film e 4 OVA. Per poter continuare a produrre tale numero di anime KADOKAWA ha preso in considerazione l’idea di realizzare uno “studio d’animazione 3D di prim’ordine con i migliori artisti al mondo”. Tra gli obiettivi vi è anche di stringere sempre di più i rapporti con CyberAgent e Sony per garantire maggior profitto dalle licenze dei giochi legati alle loro serie.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
Anime News Network
Molto proficuo è stato il reparto editoriale, dove manga e light novel hanno portato ad un aumento del 10,5% delle vendite e ad un incredibile incremento di profitto del 105,5%. Il notevole profitto è dovuto alle vendite di e-book che durante i vari lock down hanno superato quelle cartacee. Interessante è sapere che tra i generi più venduti in Giappone vi siano gli isekai per pubblico femminile e che le vendite di KADOKAWA oltre oceano siano aumentate del 22% grazie a Bookwalker Global. L’azienda ha intenzione, infatti, di aumentare le collaborazioni con aziende straniere per facilitare la vendita di light novel e di acquistare 100 nuove case editrici per portare il numero di serie possedute da 5.000 a 6.000.
Per quanto riguarda il reparto video abbiamo un calo dell'8,2% delle vendite ma un aumento del profitto del 7,1%. La sezione film, infatti, ha risentito della chiusura dei cinema, andando in calo di 8 miliardi di yen (61 milioni di euro) ma serie come Re:Zero e KonoSuba hanno portato notevoli profitti, non tanto per le licenze di trasmissione, bensì per i videogiochi e le varie iniziative ad esse collegate.
L'azienda oltre all’aumento di light novel acquisite ha affermato di voler aumentare il numero di anime prodotti da 33 a 40 l'anno, risultato già ottenuto nel 2020 con 31 serie televisive, 5 film e 4 OVA. Per poter continuare a produrre tale numero di anime KADOKAWA ha preso in considerazione l’idea di realizzare uno “studio d’animazione 3D di prim’ordine con i migliori artisti al mondo”. Tra gli obiettivi vi è anche di stringere sempre di più i rapporti con CyberAgent e Sony per garantire maggior profitto dalle licenze dei giochi legati alle loro serie.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
Anime News Network
Sono curioso
Parole forti
Mi auguro però che tutto questo porti anche ad un miglioramento delle condizioni di vita e lavoro di animatori e lavoratori, visti i loro stipendi da fame e gli orari di lavoro pazzeschi...
Cartoni intesi sempre più come numeri e quantità a dispetto di qualità, creatività e condizioni di chi lavora. Chiunque abbia una mezza idea dell'attuale stato dell'animazione seriale giapponese, sa che operazioni come questa non presagiscono niente di buono (né per i cartoni, né per chi li crea, né per chi li guarda, ma solo per chi vi si riempirà le tasche) a meno che non ci vada bene un futuro popolato da produzioni sempre più carenti che sopravvivono a stento a suon di appalti e CGI.
Che bello vedere Shiro da No Game No Life e noi fan di questo anime siamo ancora in attesa anche di un solo leak anche minuscolo di una seconda stagione :3
Per quanto riguarda la cgi, parlando in generale, mi ha già rovinato diverse serie che attendevo (Berserk fra tutte) poche sono quelle riuscite (es. Land of the Lustrous, ma li usarono qualcosa di speciale), quindi rimango scettico al riguardo.
Prima impariamo a rispettare i lavoratori, per favore... sarei più contenta di leggere che hanno intenzione di diminuire le produzioni.
Ogni stagione (a parte quelle colpite in pieno dalla pandemia) è già satura di anime, spesso di bassa qualità, da cui ne emergono circa 5 più decenti degli altri, mentre il resto rimane nel dimenticatoio, compresi alcuni gioiellini meno appariscenti che hanno avuto la sfortuna di capitare in una stagione in cui c'erano altri titoli troppo famosi.
Se qui parliamo di aumentare questo numero, il mio timore è semplicemente che le serie mediocri aumentino, andando ad aggiungersi al caos dell' "oddio, ora che mi guardo?!".
Qui poi non parliamo solo delle nuove stagioni di anime famosi sopra citati, ma di adattamenti di novel minori... boh, qualcuno si ricorda di TUEEE? Ci servono davvero altri 25 TUEEE all'anno? (non per svilire il titolo eh, che era anche carino, ma è stata una veloce meteora come tante altre...)
Ma vi ricordate quando era fattibile seguire quasi tutta la stagione anime?
Assolutamente questo.
Al solito per queste corporazioni esiste solo l'espansioni fino al collasso, come se non si fosse già in una situazione critica. I numeri dei profitti non bastano a indicare quanto sia sano un settore o un'azienda.
PS: datemi la terza stagione di Konosuba
Per il resto, sono tanti i seguiti delle serie marchiate Kadokawa che vorrei, forse troppe XD
Completamente d'accordo con te, di Berserk poi dovrebbero rifare tutto da zero secondo me, un anime fedele al manga con un'animazione classica 2d, la CGI stona soprattutto se usata in maniera così maldestra in una serie di questo spessore.
Come ho detto in altri lidi il problema non è la CGI ma la CGI brutta, un anime che fosse fatto come le cutscene dei videogiochi sarebbe godibilissimo, o con la qualità di CGI dei film Diseny/Pixar
Non avrei saputo esprimermi meglio.
Tutto questo ottimismo come te, dopo questa notizia, non lo condivido proprio per niente.
saranno 40 anime pubblicità adattati alla meno peggio per aumentare le vendita della novel come hanno sempre fatto
se questo è terribile per Berserk o Ex-Arm ci vuole un nuovo termine
Un progetto davvero ambizioso.
A parte che D4DJ nasce come progetto multimediale, quindi vedere l'anime è come vedere le scene del gioco, magari meno pompate rispetto al gioco o a video musicali realizzati ad hoc, ma non direi che è un triste esempio di anime in CGI, onestamente.
Cit. Otaku del 2040
p.s. fate tutto quello che volete, ma qualcuno mi animi in modo degno e completo Proteggi la mia terra pls sono 20 anni che aspetto
Motivo la mia affermazione.
un esempio triste perchè
1 la velocità dei fotogrammi è troppo lenta rispetto ai colori. Sembra vedere - a me - un paint che si muove.
2 non per forza la cgi è il male - love live ha le song in cgi ma secondo me sono abbastanza incastrate con tutto il contesto - ma è un esempio di anime poco approfondito per far velocemente un prodotto da vendere. Tra l'altro ne avrebbe anche avuto di materiale di inserirci, ma hanno scelto la strada facile e fine.
Sarebbe un sogno!
Vogliono allestire un reparto di Rene Ferretti per produrre quanta più merd@ possibile.
me lo fa desiderare di vederlo in CGI solo per ripicca verso chi ancora bolla la CGI a prescindere
La cosa peggiore quella, almeno si abbia la coerenza di utilizzare una tecnica d'animazione lineare dall'inizio alla fine.
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