Un nuovo servizio online dedicato alla lettura di manga in digitale sta per arrivare nei prossimi giorni. Parliamo di Azuki, un nuovo sito "all you can read" dove gli utenti potranno sfogliare un catalogo composto da oltre un centinaio di manga Kodansha. Il suo lancio è previsto per il prossimo 28 giugno e sarà accessibile sia dal browser che dalle app presto disponibili su Android e iOS.
Azuki è un nuovo progetto che vede coinvolti, fra i suoi fondatori, tre ex-membri di Crunchyroll. Gli utenti potranno scegliere se pagare un abbonamento di 4,99$ al mese per avere accesso a tutti i contenuti pubblicati oppure leggere gratuitamente una manciata di capitoli selezionati con la pubblicità. Azuki sarà disponibile in tutto il mondo (escluso il Giappone), ma per il momento sarà possibile leggere solo manga in lingua inglese.
Grazie ad un accordo con Kodansha, il catalogo iniziale comprenderà circa 170 manga pubblicati dalla casa editrice giapponese. Al suo interno saranno presenti molte delle hit del momento, come L'Attacco dei Giganti e Tokyo Revengers, titoli osannati dalla critica, come Land of the Lustrous e Chihayafuru, e vecchi classici del calibro di Alita e Love Hina. Verranno anche pubblicate serie in simulpub, fra cui To Your Eternity, Edens Zero e Cardcaptor Sakura: Clear Card. Potete trovare QUI la lista completa dei manga che sono stati annunciati.
Fonte Consultata:
Crunchyroll
Azuki è un nuovo progetto che vede coinvolti, fra i suoi fondatori, tre ex-membri di Crunchyroll. Gli utenti potranno scegliere se pagare un abbonamento di 4,99$ al mese per avere accesso a tutti i contenuti pubblicati oppure leggere gratuitamente una manciata di capitoli selezionati con la pubblicità. Azuki sarà disponibile in tutto il mondo (escluso il Giappone), ma per il momento sarà possibile leggere solo manga in lingua inglese.
Grazie ad un accordo con Kodansha, il catalogo iniziale comprenderà circa 170 manga pubblicati dalla casa editrice giapponese. Al suo interno saranno presenti molte delle hit del momento, come L'Attacco dei Giganti e Tokyo Revengers, titoli osannati dalla critica, come Land of the Lustrous e Chihayafuru, e vecchi classici del calibro di Alita e Love Hina. Verranno anche pubblicate serie in simulpub, fra cui To Your Eternity, Edens Zero e Cardcaptor Sakura: Clear Card. Potete trovare QUI la lista completa dei manga che sono stati annunciati.
Fonte Consultata:
Crunchyroll
Sarà bello poter leggere, ad esempio, Hozuki’s Coolheadedness e Sayonara Zetsubo Sensei che hanno scarsa (se non nulla) possibilità di essere pubblicati qui.
Per il resto se questo servizio mi porta manga che ancora non sono editi in Italia sono ben contento.
MI fa piacere.
Ora mi domando, verranno ancora pubblicati i titoli sul sito/app di cruncy ?
Se fanno una cosa tipo manga plus sarà ottimo, capitoli a caso (oppure solo gli inizi) anche no
Qualcosa mi dice di no...
in Italia sta cosa non si potrebbe fare, perchè quei manga appartengono a casa editrici differenti italiane, e porre quindi gli stessi titoli a 4,99 in abbonamento, diventerebbe concorrenza sleale, non solo per le case editrici, ma anche verso le fumetterie che chiuderebbero.
quindi anche dire "al momento" sono solo in inglese come se in futuro ci potrebbe essere anche in italiano, è un informazione "non dico errata" perchè non sarebbe così (visto che non l'hanno precisato) ma nemmeno giusta, è che proprio in Italia sarebbe illegale farlo, l'antitrust la farebbe chiudere nel caso di titoli in italiano.
L'antitrust italiano non avrebbe alcun motivo di fare alcun che, se Kodansha si è tenuta nei contratti la possibilità di fare una cosa del genere anche in altre lingue al di fuori dell'inglese (e non è detta come cosa) i titoli possono essere anche di mille editori differente, ma non cambierebbe nulla.
" quei manga appartengono a casa editrici differenti italiane" è irrilevante come cosa.
Paragoniamo la vicenda con l'ambito video: possono essere acquisiti i diritti riguardo al solo mercato home video, alla trasmissione televisiva, e quello in streaming ( potrebbero essercene altri, ora non li ricordo ) . Usando qusto esempio, ci si dovrebbe prima chiedere quali diritti hanno le case italiane. Successivamente si dovrebbe verificare se non si stanno usando traduzioni senza permesso, ma questa sarebbe un'altra storia.
la kodansha ha licenziato in inglese, essendo quei titoli suoi già pubblicati negli stati uniti, quindi finché quei titoli sono in inglese, non incorre in nessuna problematica, ma la Kodansha stessa ha anche stipulato dei contratti di distribuzione in Italia con case editrici italiane, il che, come ripetevo prima, violerebbe degli accordi e farebbe una concorrenza sleale nel violare i diritti di distribuzione di quei prodotti in Italia-
ti prendo ad esempio un titolo come Tokyo revenge che in Italia è venduto dalla Jpop sia su cartaceo, che in digitale tramite Amazon, quindi ha due licenze. quindi secondo te, avrebbe senso, su suolo italiano permettere di leggere a 4,99 tutti i volumetti di Tokyo Revenge, quando in Italia costa 6,50 a volume e 3,99 nell'edizione digitale (sempre a volume), chi sarebbe lo scemo che si metterebbe a comprarti un volume, se a 4,99 li hai tutti?
Sei così sicuro che non sarebbe una violazione dei contratti in essere e come ho detto prima, una concorrenza sleale?
perchè invece di andare a percezione e sparare il tuo secondo te, perchè non ti informi prima...
anche perchè lo è eccome, e violerebbe anche un accordo tra case editrici.
da quale pulpito tu pensi che sia irrilevante?
volendo se proprio ci tieni, viola l'articolo 2598 del codice civile, quello di sottrazione della clientela. viola anche l’articolo 2125 del Codice Civile, ossia il patto di non concorrenza tra imprese siglato al momento della vendita della licenza, ma già dal fatto che l'azienda ha venduto la licenza ad un altra azienda, sarebbe abbastanza stupido da parte di kodansha violare degli accordi commerciali, non credi?
ma se sei così sicuro che sia irrilevante, mostrami le parti del codice civile dove pensi che la kodansha possa fare quello che gli pare con i titoli che vengono distribuiti in Italia dal altre aziende?
Credo che basterebbe fare..."da un certo punto in poi" come ha fatto netflix quando è venuta in Italia, anche loro hanno avuto problemi con i diritti per ciò che già era trasmesso da altri, (vedi house of cards) è bastato tenersi le produzioni nuove, che poi non è neanche vero perchè hanno stretto rapporti con emittenti per trasmettere loro produzioni originali.
si può fare solo con titoli della stessa casa editrice nello stesso paese licenziatario, poi è abbastanza difficile che altre case editrici concorrenti, tipo Shueisha, hakusensha, shogakugan ecc ecc di accorparsi in un unico corpus... è proprio utopico, senza contare che Shueisha ha il suo modo di divulgazione tramite app (manga plus) e non credo che acconsentirebbe mai a cose del genere con aziende rivali quando ha già il suo progetto, senza contare che per ogni azienda che entrerebbe nello stesso contratto che la lega anche le altre, bisognerebbe pagare le royalty singolarmente a ogni casa editrice che a sua volta paga gli autori, il che significa aumentare il prezzo di base (che già ora è molto basso, troppo basso se ci devi pagare anche le tasse, il che mi porta a chiedere se la sede legale dell'azienda sia davvero negli stati uniti? lascio questo dubbio fino a che non vedrò la sede fiscale di questa azienda.)
ed a proposito di Netflix la sua sopravvivenza nel tempo è dipesa fortemente dal fatto che non pagava le tasse in Europa per singolo stato. il che ha permesso a molte aziende americane su suolo europeo di portare dei contenuti pagando pochissimo ed avendo sede in Europa in posti come Irlanda o Lussemburgo dove pagavano quasi un prezzo simbolico di tasse, ossia il 3 % solo a quello stato.
cosa che molto probabilmente in futuro non sarà più così, visto l'accordo nell'ultimo g7 di far pagare il 15 percento di tasse per ogni stato (quindi non in un solo stato) dove è presente il servizio.
Aspettatevi quindi il triplicare dell'abbonamento di netflix nel prossimo futuro.
questo accordo del g7 naturalmente coinvolgerebbe anche quest'azienda nel caso di licenze per paesi europei (ancora non è entrata in vigore) ma appena parlamento europeo ratificherà l'accordo, avrà una ripercussione per tutte le aziende extra Ue che fanno affari all'interno dell'unione.
Contando che nel mondo dello streaming funziona così da anni non so perchè ti stai scandalizzando oppure pensi che quando la gente si guarda una serie su Netflix pensi al fatto che può andarsi a comprare i BD da millemila euro alla Feltrinelli?
Se l'editore giapponese si è riservata il diritto di creare una sua piattaforma in futuro con una determinata lingua all'interno dei contratti no, non è una violazione di quest'ultimo.
Mi mancava il "vatti ad informare".
Stai facendo un bel po' di confusione il patto di concorrenza viene siglato tra il datore di lavoro e un lavoratore dopo la cessazione del rapporto di lavoro come estensione di un vincolo di non concorrenza.
Il codice civile non prevede in nessuna sua parte che un'azienda che abbia ceduto una licenza ad un'azienda terza in caso di clausole preesistenti nel contratto non possa riutilizzare quel medesimo materiale per un proprio servizio.
Se citi il codice civile fallo bene e non prendere articoli alla cavolo che fai soltanto una pessima figura.
Anche due
a parte come dicevo primo il mondo dello streaming funziona così da anni, ma è anche vero che il mondo dello streaming sta cambiando (anche per l'accordo siglato il 5 giugno a livello internazionale) ma ti dirò che alcune lobby non ne sono nemmeno del tutto contente e stanno già facendo pressioni per innalzare la tassazione del 15 percento per stato, troppo bassa per accontentare tutti.
comunque l’articolo 2125 del Codice Civile viene anche siglato tra aziende, non mi sono confuso.
e comunque so quel che dico quando si parla di diritto commerciale, nemmeno la casa madre come la Kodansha può scavalcare un accordo pregresso con un azienda, la dove la stessa azienda (in questo caso un azienda italiana) ha in mano le licenze di quei prodotti e ne esercita tutti i diritti e i benefici a suo favore.
Infatti non scavalcherebbe nulla se all'epoca quando hanno firmato i contratti hanno previsto uno scenario simile possono usare quelle clausole per fare quello che vogliono fare (terza volta che te lo dico).
Il licenziatario può esercitare i diritti sul prodotto nei limiti previsti dal contratto, le serie non sono magicamente diventate sue.
Certo che può essere siglato dalle aziende, ma deve essere presente nei contratti che si firma non è un diritto divino che incorre in aiuto degli editori italiani e anzi i patti di non concorrenza la maggior parte delle cose viene siglato al termine di un rapporto lavorativo.
Altro esempio che mi è venuto in mente negli USA la Sony ha dato in concessione i suoi contenuti a Netflix per un accordo multimilionario, la Stessa Sony ha dato i medesimi contenuti anche a Disney (perchè evidentemente il contratto con Netflix lo prevedeva) con un certo temporale. Poi Sony ha aperto negli scorsi mesi per i propri televisori anche un servizio in streaming tutto suo con i medesimi contenuti, che in parte da noi sono su Sky, ma anche in molte altre piattaforme.
Altra questione è fare una piattaforma unica dove le varie case editrici pubblicano le loro serie, e poi si dividono i proventi in base alle visualizzazioni.
Sarebbe la cosa logica e intelligente da fare, invece di dividersi in cento rivoli che messi assieme farebbero 1/10 dei profitti.
Ma ho poca fiducia nell'intelligenza dei detentori di copyright.
Una cosa che agli editori nostrani devono ancora comprendere...
Bè non è mica così semplice rientrare dei costi di licenza di un manga. Devi pensare che alla Star Comics, alla Planet o Jpop nessuno regala niente...
Le case editrici italiane devono comprarle le licenze perchè non sono la kodansha che quelle licenze le detiene di base, quindi dovete sempre pensare che per ogni titolo preso in Italia, bisogna rientrare dei costi di licenza, che sono sempre a slot "tipo 10 mila pezzi" e per "tot anni, e quindi non sono nemmeno per sempre (anche se si possono rinnovare,) e i costi possono arrivare anche sulle 100 mila euro, in più per ogni volume venduto ha anche le royalty da dare al licensor giapponese (se non erro ho letto su reddit che sono tipo del 7 percento del prezzo di copertina,) quindi non è così semplice rientrare di quei costi. Questa cosa poi va fatta a titolo x titolo naturalmente... in più le case editrici italiane devono pagare le tasse in Italia che notoriamente sono molto alte.
poi un ultima cosa, tu pensi che basti mettere tutto a 5 euro per rientrare dei costi di licenza? e questo davvero fermerebbe gli warez? in Italia?
nonostante netflix e altre aziende in streaming, noi siamo sempre la nazione al primo posto per pirateria in Europa (metto la notizia nel link qua sotto,) e di conseguenza, tra le prime al mondo. quindi fare sta cosa eviterebbe davvero gli warez? secondo me no. tu fai il sito e il giorno dopo quei volumi circolerebbero su telegram e wa liberamente per tutti.
https://www.milanofinanza.it/news/italia-prima-in-europa-per-pirateria-dei-film-in-rete-202106081624118568
Comunque dimentichi che in forma digitale le case editrici non hanno il costo più grosso che è la stampa e rilegatura dei volumi.
Ci guadagnerebbero lo stesso se volessero e probabilmente anche di più ma in Italia siamo troppo arretrati mentalmente in certi campi.
Poi nulla vieterebbe a Kodansha o altri di portare direttamente qui in Italia il prodotto scavalcando gli intermediari visto che quest'ultimi sul fronte digitale stanno dormendo alla grande!
Ma non è vero, semplicemente nei manga da noi la maggior parte delle persone preferisce comprarli cartacei (compreso me). Si è anche visto chiaramente dal sondaggio qui su Animeclick che chi preferisce il digitale è una minoranza. Personalmente non acquisterei manga in digitale se non a livelli ultraconvenienti come 5/7 euro al mese con un catalogo vasto e aggiornato stile netflix. Questo conviene agli editori? probabilmente no, quindi non si fa, stop. Basta con questa storia che siamo arretrati se una cosa non esce in digitale. Oggi 2021 il cartaceo in Italia ancora domina, quindi niente da fare, non è il momento, se ne parla tra qualche anno se la situazione si è modificata
Ti sfugge che quando traducono e mandano il materiale in stampa, hanno già il formato digitale.
E' proprio da scemi non sfruttare questa cosa poi ovviamente bisogna vedere anche la storia dei diritti com'è strutturata, sinceramente non lo so e non mi sono informato.
Comunque non valuti che il digitale vende meno del cartaceo proprio perchè non c'è il digitale.
Non tutti hanno la disponibilità di spazio ed economica per seguire tantissime serie e qui in Italia, lo ripeto , siamo arretrati mentalmente perchè proprio non pensiamo anche solo a questo enorme problema che hanno la maggior parte delle persone.
p.s. tra l'altro non è vera la cosa del sondaggio che dicevi...
https://www.animeclick.it/news/85098-il-sondaggione-votiamo-le-migliori-serie-anime-dellinverno-2020
in realtà non è così semplice per kodansha vendere direttamente in europa. 1) non potrebbe interrompere dei contratti vigenti con i suoi partner distributori, con nel caso, anche pagarne le penali
2) dovrebbe aprire una posizione fiscale all'interno dell'unione europea, ricordiamo che in futuro ogni azienda che intenderà fare questa cosa, dovrà pagare il 15 percento di tasse del capitale per ogni stato dove intende commerciare quel prodotto stesso. Quindi in unione europea che siamo 27 stati, dovrebbe pagare il 15% per ogni stato.
lo so bene che non è molto, ma è così che andrà in futuro.
3) senza contare alle ripercussioni politiche del monopolio del prodotto che difficilmente sarà ben tollerato dalle aziende fisiche come le fumetterie che vedrebbero nell'atteggiamento della casa madre, un idea di monopolio e sottrazione della clientela degli stessi prodotti che loro vendono in cartaceo con una discrepanza troppo netta tra i due prodotti, che potrebbe alla lunga portarli a non essere più competitivi sul mercato.
diventerebbe abbastanza evidente quindi far pressione per questi ultimi per una regolamentazione del mercato, cosa che negli ultimi anni ha portato più volte lo stato a regolamentare le cose e accadrebbe ancora.
quindi io capisco che voi avete queste posizioni utopiche in testa, vi fate proprio i fantasy sugli accordi commerciali tra aziende. ma la realtà è molto differente da quella che voi credete.
Non mettermi in bocca parole che non ho detto, semplicemente penso che un campione di circa 800 persone (i votanti) appassionate di manga sia ben rappresentativo e che il risultato sia abbastanza indicativo.
Nel paese dei balocchi un editore che ha i diritti per stampare un manga cartaceo può usare il file digitale come meglio crede, esistono contratti appositamente fatti per edizioni cartacee a determinate condizioni, digitali a determinate condizioni o entrambe a determinate condizioni. Ogni cosa che esce, come hanno sempre fatto capire dalle interviste, deve avere il benestare dell'editore giapponese
Ma nemmeno io riesco a seguire tantissime serie perchè costano, ho un budget di 30 circa euro al mese per i manga (equivalente di 2 pizze). Ma non per questo pretendo che un editore metta 100 manga a 5 euro perchè non posso spendere di più. Ragionando solo da lettore potrei anche insultare ogni giorno le case editrici perchè i manga non costano più 3,90, ma è inutile, anche loro devono guadagnarci e non posso chiedere cose fuori dal mondo.
In base alle richieste si adatta al mercato. Ci sono poi già tante serie in digitale anche famose, se evidentemente non c'è il boom del digitale ma quello della carta evidentemente la gente attualmente richiede altro. E soprattutto: preferire il cartaceo non coincide con "mentalmente arretrato"
Già perchè un sondaggio di animeclick rappresenta tutti i lettori di fumetti in Italia... Non mi riferisco solo ai manga ma a tutti i fumetti nel mondo.
Ti sfugge che quando traducono e mandano il materiale in stampa, hanno già il formato digitale.
E' proprio da scemi non sfruttare questa cosa poi ovviamente bisogna vedere anche la storia dei diritti com'è strutturata, sinceramente non lo so e non mi sono informato.
Comunque non valuti che il digitale vende meno del cartaceo proprio perchè non c'è il digitale.
Non tutti hanno la disponibilità di spazio ed economica per seguire tantissime serie e qui in Italia, lo ripeto , siamo arretrati mentalmente perchè proprio non pensiamo anche solo a questo enorme problema che hanno la maggior parte delle persone.
p.s. tra l'altro non è vera la cosa del sondaggio che dicevi...
https://www.animeclick.it/news/85098-il-sondaggione-votiamo-le-migliori-serie-anime-dellinverno-2020
....ho scritto "Si è anche visto chiaramente dal sondaggio qui su Animeclick che chi preferisce il digitale è una minoranza"
Letteralmente il sondaggio: Certamente, preferisco il digitale e poi... risparmio! - 5.48% (42 voti)
Cosa non era vero? Siamo a livello di meme qua. Forse prima di parlare di digitale o cartaceo sarebbe meglio parlare di capire cosa si legge perché vedo che mancano proprio le basi, comunque vero, chiudiamola qua che è inutile parlare da soli, noi arretrati che preferiamo il cartaceo non ci arriviamo a certi discorsi
Vero, manco le basi...
Con la visione degli anime ho poi scoperto i relativi manga - 53% (618 voti)
Ho comprato il primo manga per curiosità in edicola/fumetteria/negozio - 17.15% (200 voti)
Leggevo già i fumetti occidentali e ho voluto provare - 9.43% (110 voti)
Su consiglio dei miei amici - 8.92% (104 voti)
Ho iniziato in altro modo (racconta come) - 5.83% (68 voti)
Questo sondaggio non mi interessa, ma un manga yaoi con Ironic, Ziro e Demi98 lo comprerei subito! - 2.57% (30 voti)
Seguendo i consigli di vari influencer - 1.72% (20 voti)
Non leggo manga - 1.37% (16 voti)
Il primo non è "preferisco solo la carta"
Il terzo a 124 dice che è indifferente contro i 133 della sola carta...
Quelli che leggono e vogliono solo la carta sono 133 contro i 478 che vogliono anche il digitale... trai te le considerazioni e impara a ragionare prima di dare dello stupido ad un altro facendo la figura del cioccolatino invece. Saluti
Stai usando a sproposito un'accezione del significato di MONOPOLIO. Non stanno acquisendo l'intero mercato del manga. Forniscono servizi riguardo i LORO prodotti originali. Non vendono volumetti digitali, e non è nemmeno paragonabile alle key dei videogiochi su steam. L'utente non possiede alcun'opera, ha solo l'accesso al catalogo.
io non ho problemi.
Per tutti i manga c'è un capitolo free e il resto a pagamento sotto l'abbonamento da 5 dollari al mese, non male
Dice "tutti gl'ultimi capitoli", ma ho notato che glephnir e slime sono ben lungi dall'essere in pari.
Se il progetto andrà bene probabilmente metteranno altre lingue. Dubito fortemente l'italiano possa essere tra le prime, magari mi sbaglio ed una gran numero dei loro abbonati provengono dall'Italia.
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