Alzi la mano? Quanti di noi hanno sottoscritto un abbonamento Netflix ma lo condividono con amici e parenti così da dividersi equamente la spesa? Opzione, tra l'altro, ammessa dalla stessa Netflix, come da altre importanti piattaforme (Amazon Prime Video, Disney Plus)
Il colosso americano però sembra proprio che voglia ora limitare questa pratica diffusa, visto che riguarda il 10% delle persone che fanno uso dell’applicazione;: si parla in pratica di circa 10 milioni di abbonamenti non sottoscritti. La multinazionale dello streaming non se la passa comunque male visto che è riuscita a mettere comunque in bilancio ben 7,43 miliardi di dollari, con ben 1,54 milioni di nuovi utenti. Numeri incoraggianti specialmente se si guarda alla concorrenza che è in continua crescita.
Detto questo, nel mese di marzo 2021, Netflix ha avviato una prima tranche di controlli per tutti coloro che condividono il proprio abbonamento alla piattaforma di streaming video. Infatti il colosso ha iniziato ad inviare un codice ricevuto via email o SMS per verificare gli account. Inoltre a ricevere tale codice sarà solamente l’intestatario dell’account principale e quindi difficilmente sarà trasmissibile agli altri utenti che usufruiscono del medesimo abbonamento.
Per controllare che non ci siano furbetti, il colosso è in grado di accedere all’IP dei propri utenti, verificando così se i due account risiedano nella stessa casa o meno. In caso in cui l’utente provi a raggirare più volte le regole si rischia addirittura la disattivazione del servizio. Per quindi usufruire in coppia del servizio non sarà indispensabile essere parenti, ma basterà abitare nella stessa casa. La stretta è sempre più vicina, con Netflix che così prova ad aumentare il numero di abbonamenti sottoscritti nel terzo trimestre dell’anno.
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Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
ma anche localizzazione non ha senso visto che un componente della famiglia può essere in vacanza e collegarsi e nello stesso tempo un altro che è rimasto acasa, e un altro componente in giro per la città.
Non c'è scritto da nessuna parte che devi usufruire del servizio dove abiti.
Quindi la cosa non può funzionare.
Poi se uno ha un abbonamento da quattro disposti e si collega eventualmente un quinto per visione contemporanea, al quinto dispositivo arriva l'avviso di scollegare uno degli altri dispositivi se vuole usufruire del servizio.
Finché uno è abbonato deve poter usare il servizio da dove vuole, e a loro non deve interessare, non possono mettersi a rintracciare le persone.
Non può funzionare.
Ma quali giochetti finanziari, chiunque abbia mai visto un bilancio aziendale (ma basta un freelance con partita IVA in realtà) sa che l'ammortamento delle spese in più anni è semplicemente la norma.
Il fatto che Netflix abbia preferito indebitarsi piuttosto che autofinanziarsi non vuol dire che stia lavorando in perdita, è una scelta e se si pensa che spendendo di più si possano generare ricavi maggiori negli anni successivi ha assolutamente senso (e infatti 5 anni di cash flow negativo non hanno intaccato un singolo bilancio, anzi).
Detto questo l'indebitamento era una strategia non a lungo termine (anche perché la crescita degli abbonati ad un certo punto rallenta per forza) e infatti nel 2020, anche complice la pandemia e la riduzione delle spese di marketing si è fermato.
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/NFLX/netflix/free-cash-flow
https://www.cnbc.com/2021/01/19/netflix-says-cash-flow-positive-after-2021-no-more-external-financing.html
Non credo sia violazione se gli dai il consenso. Scambio di dati c'è sicuramente.
4.6. Accetti di non conservare, riprodurre, distribuire, modificare, mostrare, pubblicare, concedere in licenza, creare opere derivate da, offrire in vendita o utilizzare (fatto salvo ove espressamente autorizzato nelle presenti Condizioni di utilizzo) contenuti e informazioni sul servizio Netflix o ottenuti da o tramite il servizio Netflix. Accetti inoltre di non: aggirare, rimuovere, alterare, disattivare, degradare o bloccare le protezioni dei contenuti nel servizio Netflix; utilizzare robot, spider, scraper o altri strumenti automatici per accedere al servizio Netflix; decompilare, sottoporre a reverse engineering o disassemblare qualsiasi software o altro prodotto o processo accessibile tramite il servizio Netflix; inserire qualsiasi codice o prodotto o manipolare il contenuto del servizio Netflix in qualsiasi modo; o utilizzare qualsiasi metodo di data mining o di raccolta o estrazione di dati. Accetti inoltre di non caricare, postare, inviare tramite posta elettronica o altrimenti inviare o trasmettere qualsiasi materiale progettato per interrompere, distruggere o limitare le funzionalità di qualsiasi software per computer o hardware o terminale di telecomunicazione associato al servizio Netflix, compresi virus e qualsiasi altro codice, file o programma per computer. Avremo la facoltà di limitare o interrompere l'utilizzo del nostro servizio da parte tua qualora tu violassi le presenti Condizioni di utilizzo o utilizzassi il nostro servizio in maniera illecita o fraudolenta.
4.7. La qualità della visualizzazione dei contenuti Netflix potrebbe variare a seconda del dispositivo e potrebbe essere influenzata da una serie di fattori, quali la tua posizione geografica, la larghezza di banda disponibile o la velocità della tua connessione Internet.
Poi ti rimanda al piano degli Abbonamenti.
E li è Riportato..
Solo chi vive con te può usare il tuo account.
Qui c'è la definizione di famigliare.
Chi non vive sotto lo stesso tetto non è considerato come tale.
Esistono, però, basi giuridiche che permettono il trattamento di dati senza necessità di consenso. I casi in cui il trattamento dei dati della comunicazione da parte dei fornitori di reti e servizi di comunicazione elettronica è ammesso, sono:
(a) se necessario per realizzare la trasmissione della comunicazione, per la durata necessaria a tal fine, oppure
(b) se necessario per mantenere o ripristinare la sicurezza delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica o rilevare problemi e/o errori tecnici nella trasmissione di comunicazioni elettroniche, per la durata necessaria a tal fine.
È ovvio che l’esenzione deve essere intesa con riferimento alla specifica finalità, per cui il trattamento di dati a fini di sicurezza non può mai sfociare in un trattamento di dati ulteriori rispetto a quelli strettamente necessarie per la tutela del servizio.
Come anche per il GDPR, il consenso deve essere liberamente fornito. Questo significa che non è valido un consenso estorto col ricatto di non fornire il servizio se non si consente al trattamento di dati ulteriori rispetto al servizio stesso. È, invece, permesso lo scambio tra dati (invece che un pagamento in denaro) e fornitura di servizi.
Il Regolamento distingue esplicitamente tra dati, metadati (es. ora della chiamata e localizzazione) e contenuto delle comunicazioni con specifiche e precise definizioni. Consente alle aziende l’elaborazione di metadati (termine che sostituisce la precedente definizione di “dati di traffico”) se necessario per soddisfare i requisiti di qualità obbligatori a norma delle direttive europee, oppure per esigenze di fatturazione, per il rilevamento di uso fraudolento o abusivo dei servizi, o se l’utente finale ha prestato il suo consenso al trattamento dei metadati delle sue comunicazioni per uno o più fini specificati, compresa l’erogazione di servizi di traffico a tali utenti finali, purché i fini in questione non possano essere realizzati mediante un trattamento anonimizzato delle informazioni.
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Quindi viene da pensare che possano bloccarti dispositivi per precauzione aspettando che sia tu poi a dover provare il contrario.
Resta il fatto che la somma dei cash flow fa una decina di miliardi in negativo, è ovvio che Sperano di guadagnarci in futuro ma per ora hanno speso milairid in più di quanto abbiano incassato
Ma non è così che funziona, semplicemente per espandersi maggiormente si sono indebitati nella certezza che il ROI fosse comunque ampiamente positivo.
Una volta raggiunti gli obiettivi stanno abbassando la leva.
Il cash flow è una metrica che ha senso se analizzata su un termine temporale piuttosto lungo e comunque è subordinata alla redditività dell'azienda, un cash flow negativo a fronte di utili sempre maggiori non è mai un problema (che poi era il punto dell'articolo di Forbes, che metteva in dubbio la sostenibilità sul lungo periodo di una strategia di indebitamento nel caso di un eventuale rallentamento delle iscrizioni alla piattaforma).
Per altro sappiamo che le iscrizioni non sono diminuite (anzi, la pandemia ha fatto miracoli) ma le spese sono diminuite e ora l'indebitamento netto di Netflix non è certo preoccupante, dopo quest'ultimo anno è bene o male pari al capitale proprio
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/NFLX/netflix/debt-equity-ratio
E per intenderci è sotto a quello di altre aziende come Apple
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/AAPL/apple/debt-equity-ratio
Non si possono applicare alle aziende gli stessi ragionamenti che faresti su un bilancio di una famiglia che se spende troppo poi si ritrova con le rate dei finanziamenti da pagare.
Ma non c'entra nulla quello che hai riportato. perché li non c'è scritto che devi usufruire del servizio esclusivamente a casa.
Ti rifaccio esempio quattro persone che abitano nella stessa casa decidono di vedere netflix stesso momento, solo che uno è in giro per la città, il secondo se lo sta guardando in ufficio in altra città durante la pausa di lavoro, il terzo se lo sta guardando in vacanza mentre è all' estero e e il quarto se sta guardando in casa.
Per la regola che hai riportato non si sta violando il regolamento.
Ma si capisce anche che ip è il luogo della persona dove sta che sempre generico per capire se lo sto sta usando in maniera fraudolenta serve a poco e a nulla. Se poi le persone per collegarsi usano una vpn la localizzazione tramite IP ha ancora meno senso.
Nella certezza che tanto certezza non è, non ho mai detto che il loro modello sia fallimentare ma solo che per ora spendono più di quello che guadagnano, ben conscio del fatto lo facciano per recuperare in futuro.
(e il cash flow lo ho analizzato su 10 anni, più lungo di così non è possibile con Netflix).
E se le iscrizioni non sono diminuite nel mondo lo sono in USA che è il mercato di riferimento avendo il valore maggiore di soldi spesi per utente
https://www.hollywoodreporter.com/business/digital/netflix-q2-2021-earnings-1234985080/
Tra l'altro in altri articoli si fa notare come l'accelerazione delle nuove iscrizioni sia molto minore del previsto (penso addirittura negativa) https://www.theguardian.com/media/2021/apr/20/netflix-records-dramatic-slowdown-in-subscribers-as-pandemic-boom-wears-off
quindi non so quanto la loro scommessa si stia rivelando vincente
Mi sembra di avere ampiamente linkato articoli su come nel 2020 sia stato positivo e nel 2021 sia previsto in pari. Non mi sembra il caso di ripetere i dubbi di un articolo vecchio di più di un anno che analizzava una strategia che ne è durata 5 ed è servita a Netflix per aumentare in numero considerevole il numero dei suoi original e a promuoversi in diversi nuovi mercati, riuscendo così a tenere costante il ritmo delle sottoscrizioni.
Quindi insomma, se nel 2015-2019 Netflix si è indebitata ha sbagliato perché nel 2021, dopo un anno record in cui l'indebitamento si è ridotto e a fronte di poche nuove serie causa pandemia, gli iscritti non stanno aumentando come al solito.
Mi sembra un'analisi abbastanza opinabile, soprattutto se davvero vuoi trarre conclusioni di trend a lungo termine dopo 18 mesi di Covid.
Quindi mi vuoi dire che 18 mesi dove ci sono state limitazioni sull'intrattenimento fuori casa non sono un buon momento per valutare il numero di nuove iscrizioni insoddisfacenti di un servizio streaming?
Questa non pensavo la avrei mai sentita
Si parla di aumento di inscritti non di perdita...
Il media lo definisce insoddisfacente perchè non è incrementale come quello dell'anno prima.
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Ma francamente poco interessa se ci perdono.
Io vedo solo un'impresa che sistema il suo fondo di accumulo sfruttando
l'indice positivo di alcuni anni. Strategia per livellare il terreno e perderci meno in seguito? Chi può dirlo...semplicemente investono.
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