tákt op.Destiny: prime impressioni

Durante l’evento in streaming organizzato da MAPPA per festeggiare i 10 anni dello studio d’animazione, il Mappa Stage 2021, i fan di tutto il mondo hanno ricevuto moltissime novità ed informazioni in merito ad alcuni titoli attesissimi. L’Attacco dei Giganti e Chainsaw Man erano le star indiscusse seguite da Jujutsu Kaisen, le zombie idol di Zombie Land Saga R facevano ritorno sugli spalti, Idaten Dieties Know Only Peace, Yasuke e Re-Main erano tre dei titoli “a buio” che hanno visto la luce. Un altro titolo, infatti, altrettanto misterioso, è senza alcun dubbio Takt op.Destiny. Adattamento dall’omonimo videogioco in collaborazione con Bandai Namco Arts e DeNA, si è fatto notare nell’Occidente quasi unicamente per i favolosi trailer rilasciati nel corso del tempo. È stato proprio questo il motivo per cui un anime assolutamente sconosciuto con fonti altrettanto irreperibili al di fuori del Sol Levante sia riusicto a farsi strada tra gli anime stagionali autunnali, prendendosi una buona fetta del pubblico che ha assistito all’evento.

America, 2047. Mostri chiamati D2, caduti sulla Terra durante una pioggia di stelle cadenti, attaccano indiscriminatamente qualsiasi essere vivente, animale e vegetale. L’unica arma in grado di sconfiggerli non è altro che la musica, proibita al genere umano, che solamente in pochi sono in grado di sfruttare: le Musicart, le quali si trovano sotto la guida dei Direttori d’Orchestra. Destiny, una giovane Musicart, e Takt, altrettanto giovane direttore d’orchestra, hanno due desideri diversi accomunati da un’unico strumento: la musica. In questa serie si ritorna ai classici, tra Beethoven e Mozart, a colpi di armi fantascientifiche e trasformazioni che quasi ricordano i tipici mahou shoujo.

Un primo episodio molto introduttivo, che descrive con una panoramica complessiva l’intero contesto storico che ci ritroviamo ad assistere. Il protagonista Takt non sembra avere una qualche caratteristica personale di spicco, escludendo la sua enorme passione per la musica e il fervente desiderio di poterla riportare in mezzo alla gente. Ovviamente bisognerà continuare la visione per conoscere bene cosa lo ha spinto a diventare un Direttore d’Orchestra. Lo stesso vale anche per Cosette e Anna: la prima è la Musicart Destiny, e al momento non sappiamo molto sul ruolo che ricoprono queste ragazze portatrici di spartiti musicali, la seconda al momento appare come un personaggio secondario a sfondo comico, la quale ancora non ha mostrato i motivi per cui accompagna i due musicisti verso New York. Il filo è ancora intrecciato. 

Il lato tecnico, come già esposto poco prima, è di alto livello. Mappa, insieme a Madhouse, ha come sempre fatto un lavorone. Le scene di combattimento sono molto fluide e visivamente “enjoyable”, la CGI non ha (al momento) disturbato gli occhi, e gli effetti sonori che accompagnano ogni mossa sono solo la panna montata che compone questa enorme torta. Ovviamente il lato musicale, in un anime dove la musica è il tema principale, non può permettersi di fare dei passi falsi. In questo primo episodio ha mostrato il suo enorme potenziale, notabilissimo già dal suono pulito e dolce del pianoforte a inizio puntata.

Pongo enormi aspettative che spero non vengano deluse.