Il Dipartimento di Polizia Metropolitana di Mukaishima ha accusato una donna per aver violato la legge sul copyright vendendo torte non autorizzate basate sul franchise di Demon Slayer. La donna, infatti, ha venduto delle torte per 13.000 a 15.000 yen (circa 99-114 euro) ciascuna su Instagram, guadagnando circa 6,5 milioni di yen (circa 50 mila euro) da luglio 2019.
La donna ha ammesso la sua colpevolezza, dicendo che credeva che le torte avrebbero venduto bene con personaggi di anime popolari, e che era consapevole della criminalità delle sue azioni. I clienti, ordinate le torte, hanno pubblicato le immagini su Instagram e una casa di produzione, notandole nel mese di febbraio, ha consultato la polizia.
Koyoharu Gotouge ha lanciato il manga nella rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha nel febbraio 2016 e si è concluso nel maggio 2020. In Italia, il manga è edito da Star Comics, assieme alla prima light novel e alla raccolta di Koyoharu Gotouge Short Stories.
L'anime invece è reperibile in varie piattaforme: la prima stagione è disponibile su VVVVID, Amazon Prime Video e Netflix, il lungometraggio Il Treno Mugen su Amazon Prime Video e Crunchyroll, e la seconda stagione in uscita in contemporanea dal Giappone su Crunchyroll.
Fonte Consultata:
AnimeNewsNetwork
La donna ha ammesso la sua colpevolezza, dicendo che credeva che le torte avrebbero venduto bene con personaggi di anime popolari, e che era consapevole della criminalità delle sue azioni. I clienti, ordinate le torte, hanno pubblicato le immagini su Instagram e una casa di produzione, notandole nel mese di febbraio, ha consultato la polizia.
Koyoharu Gotouge ha lanciato il manga nella rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha nel febbraio 2016 e si è concluso nel maggio 2020. In Italia, il manga è edito da Star Comics, assieme alla prima light novel e alla raccolta di Koyoharu Gotouge Short Stories.
L'anime invece è reperibile in varie piattaforme: la prima stagione è disponibile su VVVVID, Amazon Prime Video e Netflix, il lungometraggio Il Treno Mugen su Amazon Prime Video e Crunchyroll, e la seconda stagione in uscita in contemporanea dal Giappone su Crunchyroll.
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AnimeNewsNetwork
La povera donna si è dovuta sottomettere autoaccusandosi, nel tipico costume nipponico della colpevolezza anche in presenza di prova contraria, di una violazione di copyright contro un colosso editoriale.
Non stava distribuendo copie abusive della storia, ma reinterpretando con le proprie capacità ed i propri mezzi una moda del momento. Se poi i clienti abbondavano ed accettavano i prezzi eccessivamente pompati che questa applicava, affari loro.
Di sicuro quell'obbrobrio di torta non vale € 100 ed una denuncia.
Però pensando ai guadagni e vedendo la torta ... Quasi quasi mi apro Instagram anch'io 😂
Da autore se qualcuno lucrasse sui miei contenuti farei lo stesso e vorrei lo stop di un abuso.
Anche perché si può BENISSIMO usare un marchio, basta chiedere la licenza. La signora lucrava gratis mentre chi produce gadget di altro tipo pagava la licenza. Quindi era ingiusto nei confronti di altre imprese.
(Benvenuti bambini nel mondo di "come si fanno i soldi con gli anime": licenze sui prodotti)
I’ll mio pasticcere sotto casa sicuramente non si metteva a vendere torte a 100 euro per un totale di 50 mila euro di incasso perché sopra c’erano i personaggi della Disney.
Sono comunque 500 torte nel giro di poco tempo, cavalcando poi la moda del momento.
Farò inorridire i benpensanti di AC ma questa vicenda non fa che confermare i miei sentimenti: purtroppo, molto spesso, tra i pirati e le lobby dell'entertainment, mi stanno meno antipatici i primi...
(che tradotto per chi ha la tendenza facile a gridare "allo scandalo", non significa che giustifico la pirateria, ma che condanno il modus operandi di chi muove i vari mercati dell'entertainment.)
E nemmeno addurre la scusante "ma tanto lo fanno anche altri". Se è un reato, reato rimane.
Chi campa di beni immateriali è giusto che vada tutelato, con buona pace della pasticciera, che, oltretutto, aveva la mano piuttosto pesante coi prezzi, e non pagava licenze che altri, invece, onestamente pagano.
Cavolo, allora è davvero brava... vedendole perfette, dalla foto, ho dato per scontato che non fossero le classiche figurine fatte di zucchero...
Sarei curioso di sapere, allora, quanto richiederebbe il proprietario dei diritti per regolarizzare la posizione di un pasticcere che voglia produrre legalmente torte ornate con i loro personaggi...
Credo che in questi casi sia importante anche vedere dove si debba mettere il paletto del "da adesso in poi non è più legale sfruttare quella proprietà intellettuale".
Qua si parla di una signora che ha fatto 50 mila euro grazie alle torte con sopra Demon Slayer, se invece di una signora fosse stata un'azienda strutturata andava lo stesso bene? Se invece che torte da 100 euro fossero state magliette contraffatte sarebbe andata bene? E se qualcuno avesse comprato veramente i diritti per fare delle torte (e sapendo cosa si fa in Giappone è anche probabile) e quindi aver fatto un'investimento perchè dovrebbe concorrere con la signora?
Anche io da piccolo ho avuto una torta dal pasticcere di fiducia con sopra qualche personaggio dei cartoni e sicuramente l'ho apprezzata tantissimo, ma da qui a venderne a 100 euro ce ne passa.
Questo sarebbe molto interessante e aggiungo se uno volesse fare una torta a tema e pagare per comprare i diritti ha davvero la possibilità di farlo? Detto in altre parole "io" piccolo pasticcere posso andare dalla grande azienda e chiedere di comprare i diritti?
Più che dire "che ingiustizia!!1!!! Povera signora!!!111!" mi chiedo se la licenza del prodotto sia effettivamente comprabile e quindi se la cosa poteva essere legalizzata
Quoto. Non possiamo scandalizzarci perché se la sono presa con una “povera signora” siccome aveva di fatto creato un business fatto e finito. Ciò detto la cosa più importante è capire se poteva chiedere licenza o no. Nel primo caso beh è giusto così, se invece non esisteva la possibilità di ottenere la licenza… potevano andarci con la mano meno pesante
Scherzi a parte.
Va bene proteggere il patrimonio intellettuale ma qui ci stiamo andando un po' fuori mano. Penso che bisognerebbe, a questo punto, porre limitazioni anche alle accuse.
Ti supplico, dimmi che non parli sul serio.
Se fossimo intransigenti come i giapponesi, metà delle pasticcerie sarebbero chiuse;tra l'altro,quella sotto casa mia fa dei Topolino artigianali che sembrano opere d'arte, non stampini.
Yum!
;)
Si possono anche stampare. Una stampante alimentare costa 235 euro.
La maggior parte delle figure del "pasticcere sotto casa" che citate, ammetterete che non sono identiche, molto simili, ma non uguali "salvandosi" dal copyright, inoltre non sono vendute on line andando quindi su un mercato molto vasto e non ultra localizzato.
E' come la musica: alla festa in casa posso mettere su quella che voglio, se vado in piazza in 3 minuti mi trovo la SIAE a multarmi
Che piaccia o no la legge c'è ed è uguale per tutti. Se si inizia a fare un eccezione poi devi farlo a tutti. Al limite può variare la pena (infatti c'è sempre un minimo e un massimo)
Inoltre se esistono (e immagino di sì) torte con figure per le quali è stata pagata la licenza, al signora faceva anche concorrenza sleale nona vendo un costo che altri avevano.
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