Si è discusso molto sul web riguardo la scelta dello studio Illumination di far doppiare Mario a Chris Pratt nel film animato in produzione Super Mario Bros. Il fondatore dello studio, Chris Meledandri, che sta producendo la pellicola insieme a Shigeru Miyamoto, il padre del famoso videogioco, ha rilasciato dei commenti sulla scelta di doppiaggio per il sito TooFab.
Meledandri ha iniziato il discorso affermando: “Tutto quello che posso dirvi è che la voce che Chris sta dando al personaggio di Mario è fenomenale, non vedo l’ora che possiate ascoltarla tutti”. Alle domande sulla cadenza italiana e l’iconica esclamazione “It's-a-me! Mario!”, ha voluto rispondere dicendo che “non sono elementi alla base dell’interpretazione del personaggio, ma che, comunque, saranno sicuramente accennati nel film”.
Il fondatore ha voluto far notare, poi, come lui stesso sia un Italo-Americano e che quindi capisce la questione riguardo l’etnia dei personaggi e ha spiegato come sia un concetto che ha avuto un peso per il casting, ed infatti Luigi viene interpretato da Charlie Day, che ha origini Italiane.
Nel resto del cast troviamo Anya Taylor-Joy nei panni della Principessa Peach, Jack Black come Bowser, Seth Rogen a dare la voce a Donkey Kong, Keegan-Michael Key nel ruolo di Toad, Fred Armisen come Cranky Kong, Kevin Michael Richardson per il personaggio di Kamek e Sebastian Maniscalco nel ruolo di Spike. Charles Martinet, che ha prestato la voce a Mario e a molti altri personaggi nei videogiochi Nintendo, potrebbe comparire in alcuni “cameo sorpresa” durante il film.
La pellicola uscirà nelle sale il 21 dicembre 2022, distribuita da Universal Pictures. Aaron Horvath e Michael Jelenic dirigono il film, seguendo la sceneggiatura di Matthew Fogel. Meleandri ha affermato in un'intervista passata che Miyamoto sarà “una figura cardine per la creazione del film”, facendo notare come spesso ad Hollywood si dia poco peso alle parole dei creatori delle opere originali.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Meledandri ha iniziato il discorso affermando: “Tutto quello che posso dirvi è che la voce che Chris sta dando al personaggio di Mario è fenomenale, non vedo l’ora che possiate ascoltarla tutti”. Alle domande sulla cadenza italiana e l’iconica esclamazione “It's-a-me! Mario!”, ha voluto rispondere dicendo che “non sono elementi alla base dell’interpretazione del personaggio, ma che, comunque, saranno sicuramente accennati nel film”.
Il fondatore ha voluto far notare, poi, come lui stesso sia un Italo-Americano e che quindi capisce la questione riguardo l’etnia dei personaggi e ha spiegato come sia un concetto che ha avuto un peso per il casting, ed infatti Luigi viene interpretato da Charlie Day, che ha origini Italiane.
Nel resto del cast troviamo Anya Taylor-Joy nei panni della Principessa Peach, Jack Black come Bowser, Seth Rogen a dare la voce a Donkey Kong, Keegan-Michael Key nel ruolo di Toad, Fred Armisen come Cranky Kong, Kevin Michael Richardson per il personaggio di Kamek e Sebastian Maniscalco nel ruolo di Spike. Charles Martinet, che ha prestato la voce a Mario e a molti altri personaggi nei videogiochi Nintendo, potrebbe comparire in alcuni “cameo sorpresa” durante il film.
La pellicola uscirà nelle sale il 21 dicembre 2022, distribuita da Universal Pictures. Aaron Horvath e Michael Jelenic dirigono il film, seguendo la sceneggiatura di Matthew Fogel. Meleandri ha affermato in un'intervista passata che Miyamoto sarà “una figura cardine per la creazione del film”, facendo notare come spesso ad Hollywood si dia poco peso alle parole dei creatori delle opere originali.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Questo discorso mi sembra quasi senza senso. Non è una questione di origini degl'attori ..... vabbè...
Diciamo che Pratt è un mediocre attore che non è capace di caratterizzare al meglio Mario e allora la buttano sul… PC
Mario è un personaggio positivo mi dovrei scandalizzare perché parla accento italiano? Siamo alla frutta
Boh, sono sicuro che tra gli italiani se ne freghino altamente dell'origine dell'attore che doppierà Luigi, ma a questo punto visto che a questi gli piace crearsi problemi inutili perché non sottolineare che non ha senso porsi il problema per Luigi e poi far doppiare Mario a un attore che di italiano non ha neanche il cane? Ah già, in realtà se ne fregano anche loro......
Nelle produzione estere sia giapponesi che americani gli italiani sono raffigurati sempre con i soliti 3 stereotipi che sanno di anacronistico, o il mafioso, o il tizio sole e mare, o il modello Super Mario... E chi crede davvero che gli italiani sono così.
Che per una volta che evitano sta cosa non viene accettata.
Cioè Carlo Giorno.
Wait...
Comunque qualcuno forse non ha capito che il mio commento di prima "mamma mia" era una citazione del personaggio, e non un commento alla cosa. 😅
Concordo anche io che forse un film parlato tutto così sarebbe straniante, ma non so nemmeno se sentirlo parlare normale possa piacermi, andrà sentito il risultato.
Mi fa un po' tristezza che nel rispondere si sia dovuto specificare l'attenzione al casting e alla casella spuntata nel scegliere per Luigi un attore di origini italiane, come se sia sufficiente che almeno un attore rappresenti un etnia/cultura diversa invece che essere coerenti. Ormai la situazione impone questi salti mortali ideologici per evitare ripercussioni. Eppure dubito che qualcuno gli farebbe storie, l'importante è che sia doppiato bene. Nemmeno chi presta la voce al personaggio da sempre è italiano e va bene così.
Sono d'accordo, meglio così che magari troppo "falsata"... poi risulterebbe anche brutta da sentire nei dialoghi.
Pratt un attore mediocre?! Sono gusti, ma non direi proprio...
Non si tratta di stereotipi, ma di fedeltà ad un personaggio che lo dice da 25 anni
In genere, le voci americane non sonoper nulla fedeli alle originali, ma sono molto interpretate, con una preferenza per voci molto mascoline e cavernose anche quando ad esser doppiati son personaggi in età infantile (es. Gohan) o personaggi paciocchi (tipo Mario). In Italia si tende, seppur non sempre, a cercare doppiatori con voci che ricordano vagamente quelle originali (che siano esse americane, giapponesi o ostrogote).
https://www.youtube.com/watch?v=VnU-tOV_uzE
Questo video YT è doppiato in modo sterotipato alla Mario (protagonisti proprio Mario e Luigi), e non è propriamente corto. A me non sembra fastidioso.
Per le voci Italiane temo che chiameranno dei talent, spero almeno non scelgano il primo che capita per il suo attuale momento di popolarità.
Ho cercato di spiegare più volte agli yankee (italoamericani e non) che non esiste alcuna etnia italiana e che se il tuo bis bis nonno era un contadino analfabeta siciliano emigrato ad inizio secolo, non rende te italiano o portatore di qualsivoglia italianità.
Ovviamente è stato come parlare con un muro, e come risposta ho ricevuto blateramenti sconclusionati sul diritto di sangue e l'eredità genetica calcolata in percentuali.
Sti americani se non si autoclassificano in razze non sono contenti.
Non sono contenti perchè fino a ieri gli unici che potevano fregiarsi del titolo di " americano vero " erano i wasp. Dunque tutti gli altri ora ci tengono molto a vedere riconosciuta la propria origine.
Per vedere Super Mario come uno stereotipo razzista bisogna essere completamente in malafede o vivere in una società fortemente polarizzata come quella statiunitense. Ma parliamo degli stessi che brucerebbero pure Il Padrino se potessero.
In Italia per essere italiano non ti basta essere nato ed aver vissuto la tua vita qui. Devi almeno avere un avo altrimenti devi far tutta la trafila burocratica.
Quindi per quanto siano campati in aria, hanno una base.
La cosa dell'etnia in % la usano nelle cause in tribunale alludendo a casi di discriminazione . Meglio se quella percentuale è di un nativo americano XD
Se gli yankee non ti hanno dato retta è perché hai torto: l'etnia è un qualcosa di reale, sicuramente soggetto a leggeri mutamenti nella definizione nel corso degli anni, ma sicuramente reale. Mi sembra che tu non sappia molto di questo argomento, perché alla fine del messaggio sembra che hai usato "razza" come sinonimo di "etnia", cosa ovviamente sbagliatissima. Poi non capisco perché sminuire i suoi ipotetici antenati come analfabeti o di umili origini, come se questo influisse con la appartenenza o meno con una ipotetica "etnia italica".
Ma perché poi stare lì a volere lo stereotipo macchiettistico a tutti i costi? Il gioco ha decenni alle spalle e ok, non si cambia perché iconico, ma in un film ci sta provare qualcosa di un pelo diverso.
Che poi Pratt sarà un Mario tutto suo, ed è giusto che siano solo accennate alcune cose... io più che commentare sull'etnia(parte triste dell'intervista, ma quale cazzo di etnia?!) commenterei sul fatto che 'sto Pratt è un assoluto prezzemolo, a momenti diventa il nuovo Nicolas Cage.
Sorry ci avevo visto ironia…
Si sì figuriamoci è mio gusto personale: per articolare meglio il mio pensiero… È un attore da film Action no dubbi, ma ecco quando c’è da “dar voce e non menar le mani”… mi lascia sempre un po’ così. Poi se come da notizia per Luigi la scelta ricade su uno che avrà meno problemi di parlata, ecco perché la notizia mi ha lasciato stupita per non dire altro, figuriamoci se voglio imporre il mio pensiero come verità assoluta
Temo anch'io. Oppure la butteranno sul semidialettale.
Negli USA invece ormai ragionano così. Nei simpson venne licenziato il doppiatore di Apu... perchè era caucasico. Ormai si sta consolidando il concetto che un personaggio di un'etnia deve essere doppiato da un doppiatore della stessa etnia.
Ovviamente i sani di mente hanno chiesto come faranno a doppiare alieni, mostri, o gli antichi babilonesi.
Veramente no, la usano sempre. Tanto che ad esempio gli americani di origine portoricana si identificano spesso anche come afro-americani per via dell'origine africana di alcuni loro antenati pur essendo di fatto caraibici.
Ed è proprio questo il senso, americano di ORIGINE italiana. Ma sempre americano. Cosa che ripeto fino a ieri non era considerata.
Ancora con 'sta balla?
Chissà come mai non è mai stato un problema quando i personaggi italiani sono SEMPRE stati interpretati da attori di origine italiana. Mentre le etnie " minori " bastava prendere qualcuno che rassomigliava quella etnia e chissene. Pakistani che fanno indiani, egiziani che fanno sauditi, tanto tutti uguali.
Per me non è un problema. Diventa un problema quando si esagera e si vuole fare solo in quel modo. Se hai capito l'opposto mi spiace.
quanto sulla balla:
https://www.repubblica.it/serietv/2021/04/13/news/i_simpsons_il_doppiatore_di_apu_chiede_scusa_vorrei_poter_incontrare_personalmente_ogni_indiano_in_america_-296270641/
https://www.esquire.com/it/cultura/tv/a36117838/doppiatore-apu-scuse-hank-azaria/
https://www.ilpost.it/2020/08/02/personaggi-animazione-doppiaggio/
Se hai altre fonti, sarò lieto di leggerle per vedere le cose in modo più obiettivo.
Allora, nel nostro caso abbiamo un film con un personaggio finto italiano, progettato dalle menti giapponesi per un pubblico in primis americano, per poi passare al resto del mondo.
Io, per pura curiosità riguardo il risultato, senza alcuna pretesa e senza aspettative sia negative che positive, completamente neutralmente, giusto per osservazione e il divertimento che si prova ottenendo conoscenza, vorrei vedere il seguente progetto.
Per un tale film, prendiamo i doppiatori italiani, quelli più esperti, i più bravi, più conosciuti e più amati dal pubblico italiano e dei fans nei paesi influenzati dalla cultura italiana, e diamo loro il compito di doppiare questo film in lingua inglese, ognuno con il proprio accento genuino.
Ecco, vorrei vedere cosa ne uscirebbe fuori e come reagirebbe il pubblico, sia italiano, che americano, che quello di vari paesi del mondo.
So che non accadrà mai per ovvi motivi, ma sarebbe stato interessante.
Non avevo idea che studiare antropologia potesse portare così tanti dislike
Non vorrei dire una cretinata, ma mi sembra che Mario nacque come personaggio chiamato Jump man su Donkey kong dove non si parlava di nessuna origine italiana, poi quando fu adattato in America il personaggio fu rinominato Mario per la somiglianza con uno Zio di uno degli adattatori, la supposta origine italiana nacque molto dopo la creazione del personaggio
Inizialmente si chiamava Jump man, poi venne chiamato Mario perchè il proprietario dei magazzini della sede americana di Nintendo era un tale Mario Segale di origini italiane ovviamente.
Quindi alla fin fine anche questa supposta origine italiana è posticcia
Guarda che quello è un pugno, non una mano a pigna.
Ci credo, l'italiano è sempre stato rappresentato da italo-americani. Tra l'altro spesso anche con registi italo-americani.
Basterebbe leggere ciò che posti. Sia lui che il doppiatore del Dr. Hibbert si sono trovati concordi nel lasciare il proprio posto a persone di colore. Ed anche qui, non vedi la necessità di avere persone della stessa etnia nel doppiaggio? Perchè non è un tuo problema, tu hai avuto SEMPRE personaggi affini alla tua persona. Qualunque bianco non ha MAI avuto problemi ( al di là delle questioni di clan ad esempio in Italia ) ad intraprendere la carriera di doppiatore. I neri? I neri potevano solo doppiare neri. Il che vuol dire che in un'industria in cui appena vent'anni fa i ruoli dei neri si contavano sulle dita di una mano i neri non avevano numericamente abbastanza spazio. Il che vuol dire che i ruoli dei neri venivano affidati ai bianchi perchè i neri non potevano sostentarsi con il ruolo di doppiatore creando di fatto un gap che è presente tutt'ora.
A me interessa eccome invece, e credo di non essere l'unica... non è che in Italia esistono solo persone interessate al doppiaggio, a me non può fregare di meno ad esempio
Quando ti ritrovi a ricevere pressioni e accuse a riguardo, possiamo davvero chiamarla scelta libera?
Sinceramente no. Conta che tipo di voce sanno produrre e quanto sanno adattarla al personaggio che devono doppiare, questo è il mestiere del doppiatore. Sono attori con la voce, e gli attori interpretano anche personaggi che non somigliano a come sono nella realtà, perché appunto si interpreta e si recita. Poi che in alcuni casi ci siano delle caratteristiche fisiche che aiutano è un discorso diverso, ma non siamo in questo caso.
Potresti spiegare cosa intendi? Perché scritta così mi sembra un assunto senza fondamento e soprattutto senza interpellare l'interessato.
Questo è un discorso occupazionale ed è completamente diverso da quello di rappresentazione.
Aggiungo comunque che oggi una persona di colore può doppiarne una non di colore senza ripercussioni, non mi sembra coerente per quanto non mi cambia la vita se il lavoro è fatto bene.
Si chiama Mario, ha un leggero accento italiano e abita in uno stracazzo di mondo dei funghi con nuvole parlanti, uno scimmione senziente, tartarughe mannare e teletrasporti nei tubi del cesso.
Il suo pet è un dinosauro grullo, si veste come uno dei Village People e da fermo può saltare tre volte la sua altezza.
Non è italiano. Non è nemmeno più un idraulico.
Ve state a fa delle menate TUTTI. E chi scrive e chi risponde.
Non sappiamo nemmeno se sia un italoamericano, un sinolombardo o un portoricano eterodosso. Potrebbe essere perfino un giapponese perché si, alcuni giapponesi si chiamano Mario (ma ve lo ricordate Antonio Hinoki?!?!?).
TUTTE FREGNACCE. Rilassatevi e fatela finita con questi discorsi da etnia e razza, non esiste alcuna etnia italiana, siamo stati invasi da cinesi, arabi, africani, francesi, tedeschi, perfino Gengis Khan è passato di qua, e vuoi che non abbia dato due colpi a una bella veneta? A una procace piemontese? A una ligure insomma insomma ma che ci stava facile?
Lasciate perdere queste boiate. Essere italiani è una questione culturale, non etnica. E spesso nemmeno linguistica. Se no dovrei portare al confino chiunque ripeta quell'abomenvole 'BRO'.
Come no, ha avuto l'illuminazione sulla via di Damasco e poi ha deciso di abbandonare il personaggio di sua spontaneissima volontà, sicuramente senza ricevere pressioni di alcun tipo. Mi ricorda tanto i giapponesi quando firmano la lettera di dimissioni.
Intendi come Super Mario stesso che è doppiato da 25 anni da Charles Martinet, di origini francesi?
Per il resto permettimi, ma di doppiaggio mi sembri capirne molto poco: non c'entra un bel niente di che etnia è il doppiatore, conta solo la bravura e la resa della sua voce. E' per questo concetto se oggi ci sono donne che doppiano uomini o Garbolino a 50 anni dà ancora la voce a ragazzini.
P.S.: Ma poi quando si tratta di animali o creature di fantasia il criterio di assegnazione quale sarebbe? Sono curioso.
Donkey Kong si potrebbe provare a farlo doppiare da un vero gorilla.
Sì, hai ragione. Però qui stiamo parlando precisamente di questo film. Era cmq un leggero pensiero casuale. Niente da prendere troppo seriamente, dato che sappiamo tutti che, purtroppo, non accadrà mai.
Sento un forte rumore di arrampicamento sugli specchi...
Cioè, se uno ha origini italiane magari per un trisabolo dovrebbe importare a qualcuno? Ma che razza di discorsi...
In Irlanda(dove risiedo), gli “irlandesi” americani vengono presi in giro, per la pretesa di essere irlandesi solo perché il 4 volte bis nonno veniva da un villaggio disperso nella campagna irish.
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