Notizie ufficiali confermano che il popolare mangaka cinquantatreenne Ken Akamatsu, conosciuto internazionalmente per i suoi Love Hina e Negima!, ha espresso la seria intenzione di candidarsi ufficialmente per un seggio all'interno della Camera dei consiglieri, ovvero la camera alta della dieta giapponese, come membro del partito liberale democratico.
Secondo la testimonianza del presidente elettorale Toshiaki Endo l'iscrizione di Akamatsu nella lista dei possibili candidati è avvenuta il 9 dicembre 2021 nella fase preparatoria precedente l'inizio della compagna elettorale legata al rinnovamento di metà dei membri della camera che avverrà la prossima estate come stabilito dalla costituzione. Secondo fonti non ancora confermate, l'annuncio dell'approvazione ufficiale del mangaka è previsto per prima della fine dell'anno corrente.
L'entrata in campo di Akamatsu non sembra aver sorpreso gli opinionisti: negli anni scorsi l'autore si è più volte attivato in prima persona per dimostrare il suo impegno politico nei confronti della difesa della libertà d'espressione attraverso articoli giornalistici e comparse sulla televisione nazionale nipponica.
Proprio nel 2020, durante un intervista sul canale Abema Times, si era fatto portavoce dei timori legati alle limitazioni artistiche pretesi dai nuovi movimenti sociali accresciuti negli USA, uno tra tutti il movimento dei Black Lives Matter, dicendo la sua in merito alla discussa modifica dei doppiatori nella famosa serie animata statunitense I Simpson, la quale produzione aveva deciso di smettere di usare interpreti bianchi per il doppiaggio di personaggi di colore per affrontare una volta per tutte, a detta loro, una questione di discriminazione storica.
L'autore ha esordito con: "Per noi giapponesi potrebbe sembrare una reazione eccessiva, ma i paesi stranieri hanno i loro problemi particolari, quindi mi asterrò da critiche semplicistiche e osserverò invece come si svilupperà la situazione. Tuttavia, dirò che la mossa di selezionare attori sulla loro razza piuttosto che sui loro talenti individuali sembra andare contro il percorso che l'umanità ha percorso nel corso della storia".
Quando gli è stato chiesto come avrebbe reagito riguardo possibili casting per doppiaggi stranieri della sue opere non si è detto turbato: "In Giappone, un doppiatore di un'opera d'animazione non cambierebbe a causa della sua razza, ma per quel che riguarda un doppiaggio in lingua straniera lascio queste questioni alla discrezione della società di doppiaggio".
Molto più serio riguardo la libertà di espressione e la salvaguardia delle vecchie opere: "Sono molto curioso dell'attuale movimento estero riguardo la cancellazione o rimozione delle opere passate. I manga di Osamu Tezuka avevano alcune espressioni discriminatorie, ma in Giappone è normale lasciare una nota esplicativa spiegando il contesto in qui è stata scritta preservando così l'opera come era in passato. Poiché questo tipo di prodotti sono sempre più soggetti a regolamentazioni, potrebbe diventare un giorno difficile o peggio impossibile reperirne sul mercato. Tuttavia, quando si tratta delle opere attuali e future, non vedo assolutamente alcun problema per gli autori come me che applicano individualmente a nostra discrezione e considerazione pur avendo la nostra libertà di espressione protetta. Spero che entrambe le parti possano mantenere un buon equilibrio".
Ha concluso trattando la questione dell'etnia nei personaggi all'interno dei manga giapponesi: "Gli autori giapponesi come me non visualizzano i personaggi come persone bianche quando li disegniamo. Prendete ad esempio la protagonista di Sailor Moon, Usagi Tsukino, può anche avere i capelli biondi ma è semplicemente un'espressione artistica da manga, nella sua vita precedente era una persona del mondo lunare, dopotutto. Potrebbe essere possibile che mondi fantastici come questo possano diventare oggetto di critiche. Anche gli elfi oscuri e altre razze fantasy potrebbero essere presi di mira. Prevedo che varie questioni verranno discusse in futuro".
Non mancheremo di tenervi aggiornati riguardo la futura carriera politica di Ken Akamatsu, sperando possa essere eletto e divenire una delle principali e più autoriali voci del mondo artistico giapponese all'interno del parlamento.
Fonte consultata:
Anime News Network
Secondo la testimonianza del presidente elettorale Toshiaki Endo l'iscrizione di Akamatsu nella lista dei possibili candidati è avvenuta il 9 dicembre 2021 nella fase preparatoria precedente l'inizio della compagna elettorale legata al rinnovamento di metà dei membri della camera che avverrà la prossima estate come stabilito dalla costituzione. Secondo fonti non ancora confermate, l'annuncio dell'approvazione ufficiale del mangaka è previsto per prima della fine dell'anno corrente.
L'entrata in campo di Akamatsu non sembra aver sorpreso gli opinionisti: negli anni scorsi l'autore si è più volte attivato in prima persona per dimostrare il suo impegno politico nei confronti della difesa della libertà d'espressione attraverso articoli giornalistici e comparse sulla televisione nazionale nipponica.
Proprio nel 2020, durante un intervista sul canale Abema Times, si era fatto portavoce dei timori legati alle limitazioni artistiche pretesi dai nuovi movimenti sociali accresciuti negli USA, uno tra tutti il movimento dei Black Lives Matter, dicendo la sua in merito alla discussa modifica dei doppiatori nella famosa serie animata statunitense I Simpson, la quale produzione aveva deciso di smettere di usare interpreti bianchi per il doppiaggio di personaggi di colore per affrontare una volta per tutte, a detta loro, una questione di discriminazione storica.
L'autore ha esordito con: "Per noi giapponesi potrebbe sembrare una reazione eccessiva, ma i paesi stranieri hanno i loro problemi particolari, quindi mi asterrò da critiche semplicistiche e osserverò invece come si svilupperà la situazione. Tuttavia, dirò che la mossa di selezionare attori sulla loro razza piuttosto che sui loro talenti individuali sembra andare contro il percorso che l'umanità ha percorso nel corso della storia".
Quando gli è stato chiesto come avrebbe reagito riguardo possibili casting per doppiaggi stranieri della sue opere non si è detto turbato: "In Giappone, un doppiatore di un'opera d'animazione non cambierebbe a causa della sua razza, ma per quel che riguarda un doppiaggio in lingua straniera lascio queste questioni alla discrezione della società di doppiaggio".
Molto più serio riguardo la libertà di espressione e la salvaguardia delle vecchie opere: "Sono molto curioso dell'attuale movimento estero riguardo la cancellazione o rimozione delle opere passate. I manga di Osamu Tezuka avevano alcune espressioni discriminatorie, ma in Giappone è normale lasciare una nota esplicativa spiegando il contesto in qui è stata scritta preservando così l'opera come era in passato. Poiché questo tipo di prodotti sono sempre più soggetti a regolamentazioni, potrebbe diventare un giorno difficile o peggio impossibile reperirne sul mercato. Tuttavia, quando si tratta delle opere attuali e future, non vedo assolutamente alcun problema per gli autori come me che applicano individualmente a nostra discrezione e considerazione pur avendo la nostra libertà di espressione protetta. Spero che entrambe le parti possano mantenere un buon equilibrio".
Ha concluso trattando la questione dell'etnia nei personaggi all'interno dei manga giapponesi: "Gli autori giapponesi come me non visualizzano i personaggi come persone bianche quando li disegniamo. Prendete ad esempio la protagonista di Sailor Moon, Usagi Tsukino, può anche avere i capelli biondi ma è semplicemente un'espressione artistica da manga, nella sua vita precedente era una persona del mondo lunare, dopotutto. Potrebbe essere possibile che mondi fantastici come questo possano diventare oggetto di critiche. Anche gli elfi oscuri e altre razze fantasy potrebbero essere presi di mira. Prevedo che varie questioni verranno discusse in futuro".
Non mancheremo di tenervi aggiornati riguardo la futura carriera politica di Ken Akamatsu, sperando possa essere eletto e divenire una delle principali e più autoriali voci del mondo artistico giapponese all'interno del parlamento.
Fonte consultata:
Anime News Network
Ok, è vero che al momento sono solo parole (e se diventerà un politico a tutti gli effetti vedremo quali saranno le sue azioni), ma se con queste premesse intende candidarsi a membro della Dieta direi che le sue intenzioni sono più che ottime, un difensore in più della libertà d'espressione non guasta mai......peccato solo che non sono giapponese, sennò lo voterei
(E dovrei anche leggere il manga di Love Hina tra le altre cose, ce l'ho da anni ma ancora non mi è venuta l'ispirazione di cominciarlo )
Espressione artistica nei manga -> "tribunale bianco assolve chi uccide un nero"
E anche oggi la logica la usiamo domani.
è stato il signor mangaka a citare alla "belin di cane" black lives matter e il doppiaggio dei Simpson. In Giappone, dove un problema come quello degli USA al momento non esiste, nessuno ha mai chiesto che i doppiatori siamo di provenienze etniche diverse e nessuno ha fatto polemiche sulle razze degli elfi nei fantasy. Mi sembra che le censure dei manga e anime abbiano a che fare sempre con politica (in alcuni paesi) o con questioni sessuali. Se avesse citato le censure dei manga in Cina, per esempio, avrebbe dato una immagine un po' meno di reazionario e avrebbe parlato di un problema più serio.
Classici discorsi da generalista / buonista.
La deriva che c'è in Italia in tal senso ultimamente mi preoccupa non poco, di 'sto passo a breve arriveremo a pulirci il sedere con le conchigliette come in Demolition Man.
Credo che nessun politico giapponese sano di mente oserebbe inimicarsi la Cina.....
Cosa ti fa esserne così sicuro? In Italia lo hanno fatto:
https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/cinema/i_doppiatori_neri_doppiati_solo_da_neri_troppe_pressioni_dalle_major_il_politicamente_corretto_cosi_e_un_incubo-5947157.html
Akamatsu si stava riferendo alle pressioni che subiscono gli editori e gli autori in Giappone, se poi un manga viene censurato in altri paesi è un problema diverso.
In Cina alzano la voce solo per determinate questioni, come quando accusarono l'autore di MHA di stare glorificando il passato imperialista del Giappone (e anche in quel caso ci furono migliaia di boccaloni americani a gettare benzina sul fuoco).
Infatti, quando partono polemiche riguardo l'etnia dei personaggi negli anime/manga e i perbenisti cominciano con "i giapponesi dovrebbero disegnare in questo o quel modo"... Ma va? E chi sei tu a dire ad un artista cosa dovrebbe e non dovrebbe fare soltanto per soddisfare la tua mente stereotipata?
Ammenoché la storia non sia esplicitamente situata in Europa, o in un ambiente culturale misto, quei personaggi sono in maggior parte giapponesi e hanno pure l'aspetto giapponese, se chiedete a me.
Per quanto riguarda l'esempio di Sailor Moon, ditemi da dove proviene un'etnia con capelli naturalmente blu, come Sailor Mercury, o rosa, come quelli di Chibiusa.
Mi piace tanto Love Hina, pensavo che le opinioni dell'autore fossero così per la sua poca conoscenza della società occidentale, ma se si candida per avere una posizione in un partito conservatore direi che è proprio in malafede
https://www.repubblica.it/esteri/2021/12/21/news/giappone_prime_esecuzioni_dal_2019_tre_giustiziati_per_impiccagione-331075607/
Deriva? In Italia? Stai parlando del paese in cui al cinema per natale esce il film di Pio e Amedeo o arrivi da un'altra dimensione?
Ahia! Non lo sapevo.... u.u
E' il partito che governa in Giappone da più di 60 anni. Persino su ANN qualcuno ha avuto la decenza di far notare che è composto di diverse correnti, non tutte populiste o nazionaliste, ed è semplicistico fare paragoni con partiti occidentali.
L'alternativa sarebbe stata candidarsi con qualche partito minore, quasi certamente non venire eletto e poi poter solo dire "Vabbé ragazzi, ci ho provato!".
AHAHAHAHAHAH
Con questa logica nessuno negli USA dovrebbe parlare di libertà e censura, visto che hanno un rateo di esecuzioni decisamente più alto di quello giapponese. Negli USA solo 11 stati non hanno la pena di morte.
fonte Amnesty international
C'è anche Taiwan, quindi come osano questi fanatici a chiedere l'indipendenza!!!11!!
Ah.. prima di dire negli USA c'era Trump, quest'anno (Biden) ne sono state fatte almeno 3
E dove ho scritto che gli americani sono meglio dei Giapponesi? Se neanche i Democratici riescono ad abolirla negli stati in cui governano allora sono complici
Riesci quasi a rovinarmi la giornata con queste idiozie secondo cui il mondo è sempre o bianco o nero (prendi l'espressione come un gioco di parole).
Grazie =)
Che c'entra la pena di morte con parlare di libertà e censura? Poi benissimo sostenere entrambe le posizioni senza apparire in contraddizione.
Poi i tre condannati vengono giustiziati per aver ucciso multiple persone; in un paese serio quelli si beccherebbero comunque l'ergastolo.
una sua candidatura con una motivazione del genere avrebbe avuto più senso nel Partito Socialdemocratico o in un altro simile, piuttosto che col Partito Liberal Democratico.
poi posso anche sbagliarmi, non conosco i programmi elettorali di questi partiti in Giappone, ma vista la loro tendenza a destra o a sinistra si possono immaginare.
Spero che tu sia un troll
Mah, pare che tiri fuori questioni che non centrano nulla con libertà d'espressione o censura.
Destra e sinistra sono molto diversi da paese a paese.
Per dirla tutta, negli USA l'uomo più di sinistra per noi sarebbe l'equivalente di uno di Forza nuova.
Ignorare ciò che è stato o peggio far finta che non sia esistito è il male che sta prendendo piede, alla faccia del “pensiero unico”.
Quindi gli dico: bravo
Io sinceramente non so di che partito sia, quale sia la sua storia e bla bla bla, mi baso semplicemente su quello riportato in questa notizia, e mi sembrano tutte cose condivisibili.
Unica precisazione, non so se si può definire propriamente una censura di elfi, ma in un episodio di una serie satirica, "Community" (bellissima oltretutto) giocano a d&d, e uno dei personaggi interpreta un drow (elfo oscuro), con la faccia quindi truccata di nero (nero proprio, non da persona di colore) ed è stato censurato come episodio da Netflix e Hulu.
Fine.
Mi sa che voi parlate del Giappone senza conoscerlo: Le scuole giapponesi nascondono sotto il tappeto gli orrori che hanno commesso durante il colonialismo e la seconda guerra mondiale, sono i primi a censurare il passato(non insegnandolo), non stanno assolutamente difendendo la "libertà di espressione", semmai difendono il loro continuare a brontolare del nuovo che avanza (e di cui verranno travolti)
Anni di cancel culture hanno decisamente cambiato le cose. Adesso il vizietto di provare a censurare le cose che non piacciono possiamo dire sia diventato bipartisan.
Partiti che difficilmente andrebbero al governo. Qui almeno ha più chance di farsi eleggere e portare avanti la sua battaglia.
Conosco benissimo quello che tu stai dicendo ma io mi stavo riferendo alla parte in cui si parlavale opere Tezuka. la libertà di espressione qui era riferita alle opere di fantasia quali anime e manga, light novel e film...
Ampliare il discorso ad altri ambiti non mi è sembrato necessario. Se poi attraverso una maggiore libertà nelle opere di fantasia si riesce ad ottenere più libertà anche nella "vita reale" ben venga, la cultura apre le menti. sempre.
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