Dovevano venire stasera in live con noi su Twitch, ma l’appuntamento è solo rimandato! Offrendoci in esclusiva il trailer italiano ufficiale di The Deer King - Il Re dei Cervi, solo il 27, 28 e 29 giugno al cinema, gli amici di Anime Factory Frida Romano (Film Marketing Director), Stefano Traversari (Home Entertainment Category Manager) e Marco Boschi (Product Manager Home Video Anime), hanno comunque voluto rispondere alle domande che avremmo fatto loro durante la diretta.
Come è nata Anime Factory?
Anime Factory nasce in Italia con l’obiettivo di creare un’etichetta editoriale specifica dedicata al mondo dell’animazione giapponese, e racchiude il meglio dell’offerta anime cinematografica e home video di Koch Media Srl, filiale italiana della multinazionale Koch Media GmbH, leader nella produzione e distribuzione di videogames e prodotti di intrattenimento.
L’estrema cura dei dettagli, la ricerca assidua e l’alta qualità dei contenuti, uniti alla grande varietà di generi in grado di soddisfare i diversi gusti dei consumatori, sono il nostro DNA aziendale nonché la nostra mission. La nostra regola è semplice: nelle nostre edizioni cerchiamo sempre di offrire ai fan quello che noi, da fan, vorremmo trovare.
L’idea di realizzare un’etichetta editoriale specifica per le nostre uscite anime è venuta dopo aver vissuto nel 2015 il successo del lancio dell’etichetta Midnight Factory, rivolta ad un pubblico esigente e amante del genere horror.
Prima di creare il brand Anime Factory, tra il 2014 e 2016 avevamo già distribuito sotto il cappello “Anime al Cinema”, in collaborazione con Yamato, Capitan Harlock - L’Arcadia della mia giovinezza, La tomba delle lucciole, Le Notti dei super Robot e il terzo capitolo di Berserk – L’Epoca d’Oro, oltre a un titolo acquistato e gestito in totale autonomia come One Piece GOLD - Il Film, grazie al quale abbiamo acquisito la consapevolezza di poter intercettare direttamente il pubblico.
Volendo però renderci sempre più identificabili come editori di anime all'interno del mercato italiano, e dopo 4 anni dal successo di Midnight Factory, è stato naturale trasformare Anime al Cinema in una vera e propria Factory, con una line-up sempre più ampia e articolata.
Nel 2018 nasce quindi ufficialmente l’etichetta Anime Factory, riportando al cinema un titolo cult come Ken il Guerriero – la Leggenda di Hokuto in occasione del trentacinquesimo anniversario della serie.
Come mai una etichetta dedicata agli anime, e cosa comporta nell'ambito della realtà Koch Media?
Come già accennato, abbiamo una spiccata predisposizione a presidiare le nicchie di mercato, e soddisfiamo le loro esigenze con un’attenta cura editoriale che si traduce in pubblicazioni di qualità. Dopo aver presidiato il mercato italiano dell’horror, non potevamo non coprire anche quello degli anime, il cui pubblico è altrettanto appassionato, molto competente e di conseguenza esigente ed attento ad ogni sfumatura che riguardi l’edizione di un titolo, dal doppiaggio alla grammatura della copertina. Abbiamo voluto cogliere questa sfida, trasformandola in opportunità per affermarci come nuovo player di questo mercato, mettendo a disposizione le nostre competenze e il nostro know-how di appassionati per gli appassionati, fino alla costruzione di una vera e propria community che, ad oggi, conta più di 81.000 followers sui canali social di Anime Factory .
Tutto questo per Koch Media significa tanto impegno di risorse e dedizione che inizia da una attenta ricerca e selezione dei progetti tra titoli classici e cult, grazie alle collaborazioni con realtà affermate come Yamato e con colossi giapponesi come Toei, TOHO e TMS, senza tralasciare prodotti completamente inediti e contemporanei che appartengono a realtà produttive più piccole ma altrettanto importanti.
La mission iniziale e quella attuale?
Portare in Italia il meglio dell’animazione giapponese, prestando la massima attenzione alla cura editoriale per diventare sempre di più un punto di riferimento e di affidabilità per gli animefan. La pandemia ha generato nuovi comportamenti e nuovi orientamenti di mercato e stiamo assistendo ad un’importante evoluzione nei consumatori, sempre più interessati ai prodotti e alla cultura giapponesi (dai manga agli anime) che vogliamo continuare a presidiare.
In questi quattro anni abbiamo aumentato la nostra attività di scouting e di partecipazione ai mercati B2B di riferimento, con un numero sempre maggiore di partner. All'attuale e proficua collaborazione con Yamato, si sono aggiunti e si sono consolidati i rapporti con licensor internazionali che ci hanno permesso di ampliare e distribuire titoli di diversi generi, spesso non appartenenti a brand affermati e che grazie a noi sono arrivati in Italia.
Maquia è stato il nostro primo titolo slegato da franchise preesistenti interamente curato da noi. In seguito abbiamo distribuito film di spicco appartenenti alla new wave dell’animazione cinematografica giapponese come Anche se il mondo finisse domani - The Relative Worlds, A te che conosci l’azzurro del cielo - Her Blue Sky ed HELLO WORLD, proseguendo poi con altre produzioni recenti affiancate a recuperi di qualità come COLORFUL e Liz e l’uccellino azzurro.
Oltre ai lungometraggi, ricordiamo il successo di Akudama Drive, la prima serie originale che abbiamo curato interamente, dall'acquisizione alla pubblicazione. E non sarà di certo l’ultima serie di cui ci occuperemo! E continueremo a distribuire film in home video oltre che al cinema, convinti della forza del coinvolgimento emotivo e sensoriale che solo l’esperienza cinematografica può offrire, e gratificati dalla risposta positiva degli appassionati.
Come vengono scelti i titoli da portare in Italia e perchè alcuni vanno al cinema e altri no
I criteri di scelta sono diversi ma principalmente due:
- lo sfruttamento cinematografico di un titolo con le giuste potenzialità, che sia legato (es. Dragon Ball, One Piece, Lupin, Digimon) o meno (Hello World, Josée, la Tigre e i Pesci e The Deer King - Il Re dei Cervi) a franchise già affermati;
- la volontà di portare al pubblico di appassionati dei titoli che pur non reggendo la distribuzione cinematografica, riteniamo non possano mancare nel mercato italiano, perché realizzati da studi di produzione con staff prestigiosi, per la qualità artistica e tecnica che li contraddistingue o ancora perché premiati in patria o a festival di rilievo internazionale… indipendentemente dalla loro data di uscita in patria.
Il processo di localizzazione dalla licenza al box in home video
Abbiamo un team dedicato con una persona specializzata che cura ogni singola fase del processo: dalla selezione del titolo, all'intera fase di localizzazione fino alla pubblicazione del prodotto per i suoi diversi sfruttamenti, compresa la progettazione dell’edizione fisica home video.
Cogliamo l’occasione per far notare alcuni dettagli che impreziosiscono le nostre pubblicazioni, come la traduzione nei sottotitoli di tutti i brani musicali presenti e la traduzione integrale dell’intero staff roll di coda del film (in Akudama Drive li abbiamo riportati per episodio fino ai genga), così da mettere lo spettatore italiano il più possibile nella stessa condizione di fruizione dell’omologo giapponese, autorizzazioni del licensor permettendo!
Inoltre lavoriamo la maggior parte dei nostri film in uno studio di doppiaggio prestigioso, per offrire sempre dei cast vocali e una qualità artistica e tecnica di primo livello anche per i titoli non destinati a godere del passaggio al cinema. In fase di localizzazione c’è un’attenzione particolare nel distribuire doppiatori italiani con età e voci il più possibile vicine alle controparti giapponesi, oltre a non dimenticare le corrispondenze ricorrenti tra voci giapponesi e italiane, mentre in fase di adattamento dialoghi cerchiamo di rispettare il più possibile l’originale adattandolo per farlo funzionare in italiano.
I titoli di cui più andate fieri?
Tutti, davvero. È come chiedere a un genitore quale figlio preferisce. Sicuramente Dragon Ball Super: Broly - Il Film, che con il suo enorme successo cinematografico è stato fondamentale per dare lo slancio iniziale vincente a tutta Anime Factory. Ma siamo molto legati a Josée, la Tigre e i Pesci, un film che abbiamo fortemente voluto fin dal primo draft di soggetto e che ha ottenuto un ottimo successo come evento cinematografico nel difficile periodo pandemico. Non possiamo poi non menzionare COLORFUL, perché pubblicare con successo un capolavoro di tale livello - ingiustamente ignorato nel nostro mercato - non ha prezzo. Poi Liz e l’uccellino azzurro, un’opera meravigliosa divenuta suo malgrado il testamento artistico di una parte di Kyoto Animation, dal character designer e direttore delle animazioni Futoshi Nishiya al regista di sezioni Yasuhiro Takemoto a molti altri, tragicamente scomparsi nell’attacco incendiario del 2019. Ma non possiamo dimenticare la dolce Maquia, il film conclusivo di Violet Evergarden, la trilogia di Godzilla firmata da Gen Urobuchi e la trilogia di Lupin diretta da Takeshi Koike, o tutti i nuovi film di Doraemon come l’imperdibile Doraemon - Il film 2. Chiediamo scusa a tutti gli altri titoli che non possiamo nominare per ragioni di spazio ma siamo fieri di tutti loro!
Non vogliamo ancora svelarvi le voci di The Deer King - Il Re dei Cervi, ma possiamo dirvi che il doppiaggio si è svolto in CDR come nostro solito, e che il cast è composto da giovani già affermati affiancati da veterani del leggio, nel rispetto delle età vocali degli attori giapponesi (ad esempio, la piccola Yuna è doppiata da una bambina come in originale).
Parliamo del film.
The Deer King - Il Re dei Cervi è un kolossal a livello produttivo come non se ne vedevano da tempo, soprattutto nei cinema italiani. Production I.G (già realizzatori del franchise animato di Ghost in the Shell e del recente successo seriale Haikyu! - L’asso del volley) si è superato ancora una volta, ricreando un mondo fantasy che trasporta lo spettatore in un’ambientazione remota ma nel contempo attuale (la guerra, l’epidemia, il conflitto uomo-natura), coerente con l’opera originale di Nahoko Uehashi, già Premio Taisho nonché affermata etnologa e antropologa, e realizzando un’opera imperdibile anche per quanti non conoscano il ciclo dei romanzi originali.
A guidare lo staff ci sono due nomi di prima fascia nel mondo dell’animazione: Masashi Ando (già direttore delle animazioni in Principessa Mononoke, Paprika - Sognando un sogno e Your Name.) e Masayuki Miyaji, già assistente alla regia nel film premio Oscar La città incantata di Hayao Miyazaki.
Per quanto il più immediato rimando visivo sia a Principessa Mononoke di Miyazaki (i cervi pyuika ricordano il cervo Yakkul di Ashitaka, che nello stesso film viene colpito da una maledizione che può richiamare l’epidemia del film), le analogie con Studio Ghibli sono forse limitate a questa pellicola, considerata come la più cruda e violenta tra quelle del maestro, con la quale The Deer King - Il re dei cervi ha in comune l’epicità e la maestosità. Masashi Ando, qui anche in veste di character designer e direttore delle animazioni, è uno dei veterani Ghibli che lasciarono lo studio per lavorare come libero professionista, e che ha saputo affermarsi partecipando ai capolavori del compianto genio dell’animazione Satoshi Kon (Paranoia Agent, Tokyo Godfathers e Paprika) perfezionando la sua tecnica nella realizzazione delle animazioni pur mantenendo il suo stile peculiare.
The Deer King - Il re dei cervi è un film che offre un’esperienza sensoriale ed emotiva unica, per la qualità della direzione artistica e delle animazioni, per la forza della sceneggiatura e per la cura nelle musiche, con il tocco speciale dato dal tema principale “One Reason” di Milet. Imperdibile al cinema!
Prospettive future?
Diventare il punto di riferimento del settore in termini di qualità: nella scelta dei titoli, nella cura delle edizioni fisiche, nell'offerta di bonus e contenuti extra, nel processo di localizzazione.
In Italia siamo degli underdog se confrontati alla concorrenza, ma abbiamo le idee chiare e crediamo di essere riusciti a dimostrare in questi pochi anni di avere le giuste competenze per riuscirci.
Ringraziamo per le risposte:
Come è nata Anime Factory?
Anime Factory nasce in Italia con l’obiettivo di creare un’etichetta editoriale specifica dedicata al mondo dell’animazione giapponese, e racchiude il meglio dell’offerta anime cinematografica e home video di Koch Media Srl, filiale italiana della multinazionale Koch Media GmbH, leader nella produzione e distribuzione di videogames e prodotti di intrattenimento.
L’estrema cura dei dettagli, la ricerca assidua e l’alta qualità dei contenuti, uniti alla grande varietà di generi in grado di soddisfare i diversi gusti dei consumatori, sono il nostro DNA aziendale nonché la nostra mission. La nostra regola è semplice: nelle nostre edizioni cerchiamo sempre di offrire ai fan quello che noi, da fan, vorremmo trovare.
L’idea di realizzare un’etichetta editoriale specifica per le nostre uscite anime è venuta dopo aver vissuto nel 2015 il successo del lancio dell’etichetta Midnight Factory, rivolta ad un pubblico esigente e amante del genere horror.
Prima di creare il brand Anime Factory, tra il 2014 e 2016 avevamo già distribuito sotto il cappello “Anime al Cinema”, in collaborazione con Yamato, Capitan Harlock - L’Arcadia della mia giovinezza, La tomba delle lucciole, Le Notti dei super Robot e il terzo capitolo di Berserk – L’Epoca d’Oro, oltre a un titolo acquistato e gestito in totale autonomia come One Piece GOLD - Il Film, grazie al quale abbiamo acquisito la consapevolezza di poter intercettare direttamente il pubblico.
Volendo però renderci sempre più identificabili come editori di anime all'interno del mercato italiano, e dopo 4 anni dal successo di Midnight Factory, è stato naturale trasformare Anime al Cinema in una vera e propria Factory, con una line-up sempre più ampia e articolata.
Nel 2018 nasce quindi ufficialmente l’etichetta Anime Factory, riportando al cinema un titolo cult come Ken il Guerriero – la Leggenda di Hokuto in occasione del trentacinquesimo anniversario della serie.
Come mai una etichetta dedicata agli anime, e cosa comporta nell'ambito della realtà Koch Media?
Come già accennato, abbiamo una spiccata predisposizione a presidiare le nicchie di mercato, e soddisfiamo le loro esigenze con un’attenta cura editoriale che si traduce in pubblicazioni di qualità. Dopo aver presidiato il mercato italiano dell’horror, non potevamo non coprire anche quello degli anime, il cui pubblico è altrettanto appassionato, molto competente e di conseguenza esigente ed attento ad ogni sfumatura che riguardi l’edizione di un titolo, dal doppiaggio alla grammatura della copertina. Abbiamo voluto cogliere questa sfida, trasformandola in opportunità per affermarci come nuovo player di questo mercato, mettendo a disposizione le nostre competenze e il nostro know-how di appassionati per gli appassionati, fino alla costruzione di una vera e propria community che, ad oggi, conta più di 81.000 followers sui canali social di Anime Factory .
Tutto questo per Koch Media significa tanto impegno di risorse e dedizione che inizia da una attenta ricerca e selezione dei progetti tra titoli classici e cult, grazie alle collaborazioni con realtà affermate come Yamato e con colossi giapponesi come Toei, TOHO e TMS, senza tralasciare prodotti completamente inediti e contemporanei che appartengono a realtà produttive più piccole ma altrettanto importanti.
La mission iniziale e quella attuale?
Portare in Italia il meglio dell’animazione giapponese, prestando la massima attenzione alla cura editoriale per diventare sempre di più un punto di riferimento e di affidabilità per gli animefan. La pandemia ha generato nuovi comportamenti e nuovi orientamenti di mercato e stiamo assistendo ad un’importante evoluzione nei consumatori, sempre più interessati ai prodotti e alla cultura giapponesi (dai manga agli anime) che vogliamo continuare a presidiare.
Ne avete fatta di strada fino ad ora, dalla collaborazione con Yamato alla localizzazione targata prettamente AF.
In questi quattro anni abbiamo aumentato la nostra attività di scouting e di partecipazione ai mercati B2B di riferimento, con un numero sempre maggiore di partner. All'attuale e proficua collaborazione con Yamato, si sono aggiunti e si sono consolidati i rapporti con licensor internazionali che ci hanno permesso di ampliare e distribuire titoli di diversi generi, spesso non appartenenti a brand affermati e che grazie a noi sono arrivati in Italia.
Maquia è stato il nostro primo titolo slegato da franchise preesistenti interamente curato da noi. In seguito abbiamo distribuito film di spicco appartenenti alla new wave dell’animazione cinematografica giapponese come Anche se il mondo finisse domani - The Relative Worlds, A te che conosci l’azzurro del cielo - Her Blue Sky ed HELLO WORLD, proseguendo poi con altre produzioni recenti affiancate a recuperi di qualità come COLORFUL e Liz e l’uccellino azzurro.
Oltre ai lungometraggi, ricordiamo il successo di Akudama Drive, la prima serie originale che abbiamo curato interamente, dall'acquisizione alla pubblicazione. E non sarà di certo l’ultima serie di cui ci occuperemo! E continueremo a distribuire film in home video oltre che al cinema, convinti della forza del coinvolgimento emotivo e sensoriale che solo l’esperienza cinematografica può offrire, e gratificati dalla risposta positiva degli appassionati.
Come vengono scelti i titoli da portare in Italia e perchè alcuni vanno al cinema e altri no
I criteri di scelta sono diversi ma principalmente due:
- lo sfruttamento cinematografico di un titolo con le giuste potenzialità, che sia legato (es. Dragon Ball, One Piece, Lupin, Digimon) o meno (Hello World, Josée, la Tigre e i Pesci e The Deer King - Il Re dei Cervi) a franchise già affermati;
- la volontà di portare al pubblico di appassionati dei titoli che pur non reggendo la distribuzione cinematografica, riteniamo non possano mancare nel mercato italiano, perché realizzati da studi di produzione con staff prestigiosi, per la qualità artistica e tecnica che li contraddistingue o ancora perché premiati in patria o a festival di rilievo internazionale… indipendentemente dalla loro data di uscita in patria.
Il processo di localizzazione dalla licenza al box in home video
Abbiamo un team dedicato con una persona specializzata che cura ogni singola fase del processo: dalla selezione del titolo, all'intera fase di localizzazione fino alla pubblicazione del prodotto per i suoi diversi sfruttamenti, compresa la progettazione dell’edizione fisica home video.
Cogliamo l’occasione per far notare alcuni dettagli che impreziosiscono le nostre pubblicazioni, come la traduzione nei sottotitoli di tutti i brani musicali presenti e la traduzione integrale dell’intero staff roll di coda del film (in Akudama Drive li abbiamo riportati per episodio fino ai genga), così da mettere lo spettatore italiano il più possibile nella stessa condizione di fruizione dell’omologo giapponese, autorizzazioni del licensor permettendo!
Inoltre lavoriamo la maggior parte dei nostri film in uno studio di doppiaggio prestigioso, per offrire sempre dei cast vocali e una qualità artistica e tecnica di primo livello anche per i titoli non destinati a godere del passaggio al cinema. In fase di localizzazione c’è un’attenzione particolare nel distribuire doppiatori italiani con età e voci il più possibile vicine alle controparti giapponesi, oltre a non dimenticare le corrispondenze ricorrenti tra voci giapponesi e italiane, mentre in fase di adattamento dialoghi cerchiamo di rispettare il più possibile l’originale adattandolo per farlo funzionare in italiano.
I titoli di cui più andate fieri?
Tutti, davvero. È come chiedere a un genitore quale figlio preferisce. Sicuramente Dragon Ball Super: Broly - Il Film, che con il suo enorme successo cinematografico è stato fondamentale per dare lo slancio iniziale vincente a tutta Anime Factory. Ma siamo molto legati a Josée, la Tigre e i Pesci, un film che abbiamo fortemente voluto fin dal primo draft di soggetto e che ha ottenuto un ottimo successo come evento cinematografico nel difficile periodo pandemico. Non possiamo poi non menzionare COLORFUL, perché pubblicare con successo un capolavoro di tale livello - ingiustamente ignorato nel nostro mercato - non ha prezzo. Poi Liz e l’uccellino azzurro, un’opera meravigliosa divenuta suo malgrado il testamento artistico di una parte di Kyoto Animation, dal character designer e direttore delle animazioni Futoshi Nishiya al regista di sezioni Yasuhiro Takemoto a molti altri, tragicamente scomparsi nell’attacco incendiario del 2019. Ma non possiamo dimenticare la dolce Maquia, il film conclusivo di Violet Evergarden, la trilogia di Godzilla firmata da Gen Urobuchi e la trilogia di Lupin diretta da Takeshi Koike, o tutti i nuovi film di Doraemon come l’imperdibile Doraemon - Il film 2. Chiediamo scusa a tutti gli altri titoli che non possiamo nominare per ragioni di spazio ma siamo fieri di tutti loro!
Non vogliamo ancora svelarvi le voci di The Deer King - Il Re dei Cervi, ma possiamo dirvi che il doppiaggio si è svolto in CDR come nostro solito, e che il cast è composto da giovani già affermati affiancati da veterani del leggio, nel rispetto delle età vocali degli attori giapponesi (ad esempio, la piccola Yuna è doppiata da una bambina come in originale).
Parliamo del film.
The Deer King - Il Re dei Cervi è un kolossal a livello produttivo come non se ne vedevano da tempo, soprattutto nei cinema italiani. Production I.G (già realizzatori del franchise animato di Ghost in the Shell e del recente successo seriale Haikyu! - L’asso del volley) si è superato ancora una volta, ricreando un mondo fantasy che trasporta lo spettatore in un’ambientazione remota ma nel contempo attuale (la guerra, l’epidemia, il conflitto uomo-natura), coerente con l’opera originale di Nahoko Uehashi, già Premio Taisho nonché affermata etnologa e antropologa, e realizzando un’opera imperdibile anche per quanti non conoscano il ciclo dei romanzi originali.
A guidare lo staff ci sono due nomi di prima fascia nel mondo dell’animazione: Masashi Ando (già direttore delle animazioni in Principessa Mononoke, Paprika - Sognando un sogno e Your Name.) e Masayuki Miyaji, già assistente alla regia nel film premio Oscar La città incantata di Hayao Miyazaki.
Per quanto il più immediato rimando visivo sia a Principessa Mononoke di Miyazaki (i cervi pyuika ricordano il cervo Yakkul di Ashitaka, che nello stesso film viene colpito da una maledizione che può richiamare l’epidemia del film), le analogie con Studio Ghibli sono forse limitate a questa pellicola, considerata come la più cruda e violenta tra quelle del maestro, con la quale The Deer King - Il re dei cervi ha in comune l’epicità e la maestosità. Masashi Ando, qui anche in veste di character designer e direttore delle animazioni, è uno dei veterani Ghibli che lasciarono lo studio per lavorare come libero professionista, e che ha saputo affermarsi partecipando ai capolavori del compianto genio dell’animazione Satoshi Kon (Paranoia Agent, Tokyo Godfathers e Paprika) perfezionando la sua tecnica nella realizzazione delle animazioni pur mantenendo il suo stile peculiare.
The Deer King - Il re dei cervi è un film che offre un’esperienza sensoriale ed emotiva unica, per la qualità della direzione artistica e delle animazioni, per la forza della sceneggiatura e per la cura nelle musiche, con il tocco speciale dato dal tema principale “One Reason” di Milet. Imperdibile al cinema!
Prospettive future?
Diventare il punto di riferimento del settore in termini di qualità: nella scelta dei titoli, nella cura delle edizioni fisiche, nell'offerta di bonus e contenuti extra, nel processo di localizzazione.
In Italia siamo degli underdog se confrontati alla concorrenza, ma abbiamo le idee chiare e crediamo di essere riusciti a dimostrare in questi pochi anni di avere le giuste competenze per riuscirci.
Ringraziamo per le risposte:
- Frida Romano – Film Marketing Director
- Stefano Traversari – Home Entertainment Category Manager
- Marco Boschi – Product Manager Anime
Battuta a parte, riconosco che Anime Factory sta avendo un grande coraggio nel portare titoli conosciuti solo da una nicchia di appassionati, per cui spero che abbiano un buon riscontro e che arrivino sempre più cose.
Concordo
quoto!
quoto al quadrato!
Non vedo l'ora.
Io penso che il fatto che un titolo sia conosciuto incida solo fino ad un certo punto. Vedendo un po' cosa è stato portato al cinema (e non) anche in era pre AnimeFactory, bene o male l'affluenza è comparabile segno che forse è proprio la nicchia di appassionati a reggere queste iniziative. E quando c'è qualcosa da vedere, anche se sconosciuto, tra chi bazzica questo ambiente c'è sempre un numero di curiosi che prova qualcosa di nuovo.
Se si arriverà ad avere una certa costanza nell'offerta forse questo coraggio, che fa parte del mestiere, verrà anche ripagato da una nuova aspettativa del pubblico.
Questo The Deer King, anche se tra trailer e trama pare un po' troppo ispirato, spero proprio di riuscire a vederlo.
Gli è costato poco questo titolo XD
Sarebbe interessante chiedere se sono interessati a provare a portare gli ultimi 2 film di Naruto e in generale anche i film di Detective Conan
E intanto aspetto che arrivi la mia copia di "Liz to Aoi Tori".
Di per sé AF non è male, dai. Si nota comunque l'impegno e una buona competenza nelle lavorazioni. L'unico appunto che gli faccio è che Bambini (che ormai è il loro adattatore/direttore del doppiaggio) si sta progressivamente cannarsizzando. Finché è ancora a un livello "di guardia" è ok, ma spero non vada a peggiorare, anche perché a quel punto tanto vale prendere direttamente l'originale.
Non mi pare (non mi pare si parli di "shishigami" e neppure di "juushin" o di altri composti similari). In compenso i "lupi" anche qui non sono lupi, ma "cani selvatici" (yamainu). Il che è (sarebbe) perfettamente coerente soprattutto con l'ambientazione storica dell'opera.
Io me lo aspettavo, o almeno aveva senso: se non lo mandavano lì, quando?
Però è capitato a fagiolo, avevo poco prima detto ad un amico che era al cinema con me che a giugno c'era un altro film da vedere e con il trailer ho subito potuto mostrargli qual era XD
Interessante. Stampede non mi era piaciuto, ma un film di OP lo guardo volentieri. Spero ripetano l'esperimento della proiezione in lingua originale come per Stampede, oltre che con i nomi originali per chi lo vede doppiato.
Lo cito perché ho saputo che per The Deer King ci saranno delle sale che proporranno la proiezione vo (beh, almeno una anche se non so se in settimana avrò modo di raggiungerla).
Trailer con Gigi Rosa.
Trailer con Renato Novara.
A me la voce di Luffy piace poco in entrambi i casi (Nami ad esempio è sempre azzeccata). Mi preme di più che il doppiaggio usi i nomi corretti, è questa la cosa che trovo più rivoluzionaria.
C'è un solo cinema con proiezione in VO ed è il Beltrade di Milano, purtroppo ad orari un po' scomodi https://bandhi.it/bah/beltrade/production/the-deer-king-il-re-dei-cervi/
La programmazione a tre giorni era già stata decisa quando è stato fatto l'annuncio. Possiamo sperare in qualche proiezione extra in caso vada bene, ma non mi aspetto troppi cambiamenti.
Per gli orari al solito dovremo aspettare che i vari cinema aggiornino le proprie liste e al solito sugli eventi di tre giorni mi aspetto siano molto sotto data. Vediamo se magari mercoledì o giovedì esce qualcosa.
Purtroppo in tre giorni le proiezioni hanno pregi e difetti, se da un lato crea l'evento e concentra i fan in teoria provando a riempire le sale, dall'altro impedisce un po' di gestire la programmazione cinema per cinema: dubito salti fuori un sabato da qualche parte.
Comunque dopo tutta la discussione del VO su Jujutsu Kaisen, sono davvero curioso di vedere in quanti vanno a questa proiezione in VO (tra l'altro, e qui chiedo perché non lo so, la versione VO costa come la versione doppiata, giusto?)
Tutta la discussione del VO di JJK0 ha senso solo in una condizione identica, non su un titolo con diverso target e piazzamento. La discussione toccava proprio il punto di avere una programmazione ben distribuita, che qui sicuramente non c'è. Purtroppo quello scenario non lo potremo mai confrontare. E nemmeno uno minore ma su cinema più raggiungibili.
Per altro l'essere l'unico cinema in una zona scomoda e ad un orario ancora più scomodo a meno di non essere di Milano non credo aiuti. Ma è un caso particolare perché quel cinema proietta solo in VO a prezzo fisso (nel caso del biglietto intero è 7,50, non fanno proiezioni evento ma da quel che ho capito sono vincolati ai giorni dell'evento). So però che non è stato facile chiedere ed ottenere quel film in VO per il cinema, i dettagli chiaramente non li conosco.
Per il resto con TDK siamo tornati alla formula solita, non mi aspetterei tanta differenza. Casi come JJK0 sono rari e anche quelli non riempiono tutte le sale (cosa per altro che ritengo sia sbagliato aspettarsi).
Il busillis della questione è che se il VO lo si può fare solo su determinati titoli così come la programmazione non-evento (quindi di una settimana, weekend compreso), torniamo al punto di partenza, ovvero che è la forza del "titolo" a fare i soldi al botteghino e non la programmazione estesa + VO a determinarne il successo. L'esempio già ce l'avrebbe dato Belle. Difatti per questo anche io non mi aspetto faville, non per la programmazione, ma per il "quanto" ha fatto parlare di sé il titolo stesso.
Il discorso è che, come detto altrove, ci sono diversi fattori a determinare un successo. Non c'è la formula magica e non basta cambiare qualcosa per aver risultati.
Preso atto che ci sono titoli che per ragioni diverse hanno più potenziale di vendita, niente vieta di fare comunque incassi dignitosi anche per titoli meno mainstream, dipende anche da cosa di aspetti di incassare. Una situazione come JJK0, come insieme di eventi favorevoli, non l'abbiamo mai avuta.
Con TDK cambiano molti di questi parametri, non solo il target.
Il discorso VO è a parte. Ad oggi non sappiamo l'impatto che avrebbe il VO per il semplice fatto che non abbiamo un buon numero di casi di studio e i pochi casi non sono paragonabili all'offerta delle altre modalità. Penso che quello che sia andato meglio sia il VO di One Piece e sinceramente non ricordo quante sale e proiezioni ci furono per quel film.
Nulla lo vieta ma secondo me anche gli editori stessi non sanno come fare. Prendo ad es. Nikuko, che non è nulla di che e verrà dimenticato molto in fretta. Lì *forse* potevi ottenere qualcosa di più con pubblicità mirata o non so che altro... ma il rischio di spendere tanto in promozione e floppare comunque (come poi è stato) era altissimo e quindi Dynit non ha voluto rischiare di farsi del male da sola. In realtà non rischia nemmeno per i titoli più forti (JJK0). Tanto a livello promozionale i soldi "disponibili" sono sempre molto pochi. Pubblicità su Facebook, Nexo, siti web collegati e poco altro. Una volta c'erano pure delle collaborazioni con Radio Deejay... adesso mi sembra che pure quella non ci sia più.
Sovrapponendosi alla rassegna dei film Ghibli capitano cose simpatiche tipo il venerdì e il lunedì potersi vedere di fila The Deer King e La città incantata in lingua originale.
https://bandhi.it/bah/beltrade/production/the-deer-king-il-re-dei-cervi/
Per ora sembra l'unico caso di programmazione estesa.
The Deer King - Il Re Dei Cervi (Edizione Limitata Blu-ray) https://www.amazon.it/Deer-King-Edizione-Limitata-Blu-ray/dp/B0B5B1XD2C/ref=mp_s_a_1_1?crid=14XAZD7EG8OCQ&keywords=deer+king&qid=1656513501&s=dvd&sprefix=deer+king%2Caps%2C125&sr=1-1
Non perdono certo tempo.
Un successone, insomma...
Incassi totali: € 34.354
Spettatori totali: 4.184
Insomma, un disastro. Onestamente mi aspettavo non avrebbe fatto chissà quanto, ma così poco no, almeno i 100k€ pensavo li raggiungesse...
A me il film è piaciuto e mi sono portato dietro anche due amici, più di così...
Peccato, con la pubblicità che ha avuto praticamente nemmeno i cinema sembravano sapere di averlo in programmazione XD
Ho notato che in genere i film che mi piacciono sono quelli che non vendono ;O
Io devo ancora vederlo, quindi è presto per esprimere un giudizio. Dovrei riuscire ad andare domenica.
Il film era in programmazione solo per tre giorni, se non sei stato a vederlo direi dovrai aspettare l'home video o lo streaming (a meno che qualche cinema decida di tenerlo, ma dubito).
C'è un cinema che lo ha in proiezione fino al 6 Luglio.
In sala eravamo una decina, non male per una proiezione il sabato mattina. C'erano due mamme giapponesi con rispettive figlie, buona combinazione visti gli argomenti del film.
Non mi capacito di come possano andare così poco film come questo.
Perché in tante città il film è stato in proiezione solo per tre giorni e a un solo orario (18:30) piuttosto scomodo, specialmente per l'estate infrasettimanale. E perché questi film non sono pubblicizzati per niente (niente trailer prima degli altri film, niente spot in TV etc) per cui se non segui qualche community anime su internet non hai modo di sapere che stanno uscendo..
Hai ragione anche tu, non mi sono spiegato io. Mi domandavo proprio perché non ci si creda a livello di investimento sulle cosa che citi: in fondo si è visto che un po' di differenza queste cosa la fatto.
Concordo con te. Anche perché, sempre parlando dello Space, l'altra sera ci sono andato per vedere la Città Incantata. Alle 22 vi era in sala un film chiamato Gold, un thriller australiano di serie D che ha fatto due lire a livello internazionale, un film che, insomma, sono pronto a scommettere non si vedrà nessuno. Non era meglio quindi lasciare quello spazio a Deer King, così che chi volesse potesse andare a vederlo a un orario più comodo?
Infatti quello che dici è anche una considerazione che faccio spesso: mi vien da pensare che per i film di animazione ci siano anche dei ragionamenti diversi fatti a monte che noi non conosciamo, perché se il discorso fosse che "non vendono" ci sarebbero molti altri film nella stessa condizione a cui comunque lo spazio non manca mai.
Idem per La Citta Incantata prorogato di una settimana sia doppiato che vo.
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