Nei giorni scorsi, gli editori giapponesi Kadokawa, Shueisha e Shogakukan hanno intentato una causa contro l'ormai ex sito pirata Mangamura per 1,9 miliardi di yen (circa 14 milioni di euro).
La causa di risarcimento danni, depositata presso il tribunale distrettuale di Tokyo, riguarda il caricamento illegale di 17 titoli manga: One Piece, Kingdom, Yawara!, Dorohedoro, Overlord, Keroro, Kenja no Mago, The Rising of the Shield Hero, Trinity Seven, Hinamatsuri, Erased, Mushoku Tensei, Ogon no Rogh, Bugie d'amore, Karakuri Circus, Kengan Ashura e Tasogare Ryuuseigun.
Proprio a giugno dello scorso anno l'amministratore di Mangamura era stato condannato a tre anni di carcere e giudicato colpevole di violazione di copyright e occultamento di proventi criminali, oltre ad aver ricevuto una multa di 10 milioni di yen (circa 73.000 euro) e un'altra di 62 milioni di yen (circa 454.000 euro).
In seguito, nel dicembre 2021, il tribunale distrettuale di Tokyo aveva ordinato a due agenzie pubblicitarie, MM Lab e Global Net, di pagare 11 milioni di yen per aver fatto pubblicità su Mangamura, mentre il mangaka Ken Akamatsu (Love Hina, Negima!, UQ Holder!) aveva presentato una causa contro entrambe le agenzie, sostenendo che un suo manga era stato pubblicato illegalmente sul sito pirata. Il giudice Koichi Tanaka aveva stabilito che, poiché Mangamura violava i diritti d'autore attraverso la sua pirateria, anche le agenzie che pagavano la quota pubblicitaria all'operatore del sito web contribuivano alla violazione del copyright.
Il sito Mangamura è stato lanciato nel 2016 e dal 2018 era finito sotto osservazione da parte delle autorità giapponesi su denuncia di Kodansha e altri editori, con conseguente chiusura nell'aprile dello stesso anno.
Secondo la Japan's Content Overseas Distribution Association (CODA), tra settembre 2017 e febbraio 2018, gli utenti hanno effettuato l'accesso a Mangamura circa 620 milioni di volte, causando danni stimati per 319,2 miliardi di yen (circa 2,34 miliardi di euro al cambio attuale).
Fonte Consultata:
Anime News Network
La causa di risarcimento danni, depositata presso il tribunale distrettuale di Tokyo, riguarda il caricamento illegale di 17 titoli manga: One Piece, Kingdom, Yawara!, Dorohedoro, Overlord, Keroro, Kenja no Mago, The Rising of the Shield Hero, Trinity Seven, Hinamatsuri, Erased, Mushoku Tensei, Ogon no Rogh, Bugie d'amore, Karakuri Circus, Kengan Ashura e Tasogare Ryuuseigun.
Proprio a giugno dello scorso anno l'amministratore di Mangamura era stato condannato a tre anni di carcere e giudicato colpevole di violazione di copyright e occultamento di proventi criminali, oltre ad aver ricevuto una multa di 10 milioni di yen (circa 73.000 euro) e un'altra di 62 milioni di yen (circa 454.000 euro).
In seguito, nel dicembre 2021, il tribunale distrettuale di Tokyo aveva ordinato a due agenzie pubblicitarie, MM Lab e Global Net, di pagare 11 milioni di yen per aver fatto pubblicità su Mangamura, mentre il mangaka Ken Akamatsu (Love Hina, Negima!, UQ Holder!) aveva presentato una causa contro entrambe le agenzie, sostenendo che un suo manga era stato pubblicato illegalmente sul sito pirata. Il giudice Koichi Tanaka aveva stabilito che, poiché Mangamura violava i diritti d'autore attraverso la sua pirateria, anche le agenzie che pagavano la quota pubblicitaria all'operatore del sito web contribuivano alla violazione del copyright.
Il sito Mangamura è stato lanciato nel 2016 e dal 2018 era finito sotto osservazione da parte delle autorità giapponesi su denuncia di Kodansha e altri editori, con conseguente chiusura nell'aprile dello stesso anno.
Secondo la Japan's Content Overseas Distribution Association (CODA), tra settembre 2017 e febbraio 2018, gli utenti hanno effettuato l'accesso a Mangamura circa 620 milioni di volte, causando danni stimati per 319,2 miliardi di yen (circa 2,34 miliardi di euro al cambio attuale).
Fonte Consultata:
Anime News Network
Solo con citazioni in giudizio non si bloccherà tanto facilmente la pirateria.
L'amministratore di Mangamura sarà già in mutande, seppure avevo letto che aveva provato a nascondere i proventi delle sue attività illecite in conti "offshore", quindi non sono sicuro se le autorità sono riuscite a sequestrare il tutto o meno.
In ogni caso le autorità sono riuscite ad arrestarlo solo perché lui era giapponese, non hanno speranza con le miriadi di siti simili gestiti da cinesi.
Non capisco perchè ogni qual volta che si parla vi sentite tirati in causa anche quando non centrate nulla.
Non comprerebbero comunque - senza contare che il 90% del materiale scaricato illegalmente non viene neppure visionato/ascoltato
I danni causati dalla pirateria sono sicuramente sovrastimati, tuttavia sappiamo per certo che dopo l'arrivo di Napster ed altre piattaforme di condivisione file il mercato musicale si è ridotto di circa 2/3 dal 1999 fino al 2014 (ed 1/3 prima della crisi economica del 2008), mentre ha recuperato notevolmente dal 2015 ad oggi (ma è ancora 1/3 in meno rispetto a 23 anni fa). Non ho dati per i manga, ma è plausibile pensare che ci sia stato un andamento simile, probabilmente meno esasperato. Di certo le vendite di riviste popolari di manga come Weekly Shōnen Jump sono calate notevolmente nel corso degli anni, sebbene alcune serie di questi magazine fruttino molto bene in termini di merchandising e vendite dirette di volumi, nonché in animazione.
Forse "mi sento tirato in causa" perché senza quei siti di scan illegali il reperimento della materia prima per la traduzione diventa incredibilmente più difficile? Se non fosse così allora ho interpretato male e me ne scuso ((ma credo di non sbagliarmi)
Dipende, alcuni gruppi comprano i volumi direttamente dal Giappone, altri si affidano sì a siti come Mangamura per avere le "scansioni grezze" su cui basare le proprie traduzioni, altri ancora comprano la versione digitale perché più economica dei volumi. Le alternative non mancano insomma, chiaramente trovare scan di buona qualità a costo zero è sempre una cosa buona.
Il problema semmai è che se chiudessero tutti i siti che ospitano le scansioni in giapponese si verrebbe a perdere la possibilità di conoscere diverse serie poco note all'estero, nonché poter avere delle anteprime dei nuovi capitoli, capitoli che non sempre vengono tradotti in tempo breve. Chiaro che non sto parlando di serie ultrafamose, ma di manga poco noti. Stavo cercando ad esempio le scansioni di un manga di nome Nightmare Maker, una volta si trovavano abbastanza facilmente, adesso negli ultimi tempi non le trovo più. Il brutto è che non le trovo neppure su siti di vendita ufficiali come bookwalker, e questa è una bella seccatura, visto che comprare i volumi cartacei dal Giappone è un bel salasso tra spedizione e dogana.
In pratica anche se sparissero tutti i siti come Mangamura non sarebbe un grossissimo problema per gli altri siti illegali, ma sarebbe comunque una piccola rogna!
concordo
Il problema era anche un altro: per citare Gabe Newell, proprietario di Valve, all'epoca era semplicemente più semplice piratare una canzone che andare a comprarla. Non è un problema solo di prezzo ma anche di servizio.
Se la pirateria offre un servizio migliore e/o più semplice ed immediato dei canali ufficiali la pirateria avrà sempre una fetta importante di utenza non per il prezzo ma per la comodità.
Vero, infatti con lo streaming si sta vedendo un progressivo riavvicinamento del mercato musicale ai livelli pre-Napster, così come Steam ha aiutato molto il mercato PC in affanno per la pirateria.
Ma non si può fare finta di ignorare il problema alla radice: la pirateria, o meglio chi pirata tutto il piratabile senza sborsare un cent causa senz'altro un danno all'industria dell'intrattenimento, e questo è innegabile, lapalissiano, lampante.
Certo poi che le case discografiche avrebbero preferito continuare a vendere CD a 20€ (o raccolte musicali a 10€) per il resto dell'eternità, ed il fatto di non aver anticipato la rivoluzione digitale gli è costata cara per molto tempo, tuttavia io credo che gli utenti dovrebbero essere un po' più consapevoli delle loro azioni.
Che la pirateria sia un problema è ovvio, non ho mai affermato il contrario.
Il problema è che va combattuta offrendo servizi, non chiudendo siti.
Steam, Spotify e Netflix lo hanno dimostrato.
Nel mondo dei manga e anime in particolare è il delirio. Siamo ancora fermi a dover cercare le serie fatte da fansub per avere traduzioni decenti e per sopperire a serie non licenziate (è sempre pirateria).
Nel mondo dei videogiochi piratare è a volte l'unico metodo per "possedere" e un gioco perché i drm rendono gli acquisti dei noleggi.
Nel mondo del cinema molte serie TV non sono acquistabili nemmeno in blu Ray. E i blu Ray sono protetti da drm che impediscono la loro lettura sui PC.
E non parliamo del fatto che non esistano negozi che vendano film in formato digitale.
Insomma la pirateria è una conseguenza, non la causa.
Il problema va combattuto con entrambi i mezzi, quello che non passa è che chiudere i siti serve eccome se i servizi esistono di già.
Crunchyroll ce lo abbiamo da una vita ormai, idem per Nerflix e Prime video, siamo ben oltre alla fase "non ci sono i servizi e quindi pirato".
Prima mi citi steam paladino dei servizi, poi sta storiella dei giochi che se non li pirati allora non li possiedi.
Steam è nato come DRM se non lo sapessi, Valve aveva bisogno di un sistema che le permettesse di distribuire i propri giochi online senza che la gente li piratasse.
Il problema di tutto sto ragionamento è che il mondo reale, non quello in cui vorrebbero vivere i pirati che usano scuse tipo DRM o i servizi che non esistono, non funziona così.
Il mondo reale è quello in cui nell'industria della musica esistono mille servizi che per 10 euro al mese ti permettono di avere decine di milioni di canzoni alla massima qualità disponibile, dove puoi andanti a comprare un CD senza alcun DRM e dove puoi persino ascoltarti praticamente tutte le canzoni gratuitamente su youtube, ma lo stesso ti ritrovi i morti di fame che craccano Spotify o piratano gli MP3 da condividere da qualche parte.
Il mondo reale cerca scuse su scuse per giustificare quello che viene fatto e anche quando queste scuse non possono sussistere si continua a piratare perchè è una questione fisiologica.
Ma basta anche farsi un giro sui social e vedere cosa la gente consiglia quando esce un anime disponibile su crunchyroll.
Mi citi prime che con re:creators il personaggio pilota di mecha cambiava sesso ad ogni episodio? Spero le altre traduzioni di prime siano fatte meglio perchè quella era ai livelli dei peggiori gruppi fansub.
CR solo ora che è stato comprato da sony inizia ad avere davvero tanti titoli, senza contare che è l'unica app di streaming senza una app per smart TV LG e Samsung.
Per inciso, AoT non mi pare proprio sia andato male a livello di vendite in nessun ambito.
Infatti quando posso compro da GoG che mi permette di scaricare l'installer se lo desidero.
Steam ha molti giochi senza DRM, ed in generale ha come pregio di offrire un servizio nettamente superiore a tutto il resto della concorrenza.
Il mondo reale sono io che compro il blu ray di fate stay night e scopro che per leggerlo devo comprare powerDVD perchè i DRM impediscono di aprirlo normalmente.
Il mondo reale è intel che rimuove il supporto ai DRM dei blu-ray 4k che quindi non potranno in nessun modo essere letti da un pc Intel.
Il mondo reale sono io che non posso installare Borderlands 1 perchè ho la versione del lancio senza codice Steam e che non posso installare per via del DRM non compatibile con windows 10.
Il mondo reale sono io che ho comprato un Kobo dopo il Kindle e teoricamente dovrei perdere tutti i libri a causa dei DRM Amazon (ma anche Kobo se volessi fare il passaggio inverso).
Questo per me è il mondo reale, quello dove io utente PAGANTE e che seguo le regole lo prendo in quel posto, quando se avessi piratato e risparmiato soldi avrei avuto ben meno problemi.
Ma guarda, secondo me la percentuale dei "non pago per principio" che poi andrebbe davvero a pagare non è così enorme. Ovvio che esistono anche quei soggetti, ma soprattutto in questo periodo di recessione economica bisogna stare attenti che per andare a colpire chi pagherebbe ma non lo fa non si vada a colpire ben più duramente chi paga quel che può ma non può pagare tutto.
Però è anche vero che, nonostante tutto, ci sia molta gente che compra giochi su PC, nonostante in molti casi sia abbastanza facile trovarlo crakkati sulla rete. Vale lo stesso con altri media ovviamente, anime, manga, film, serie TV...Ci sono centinaia di milioni di abbonati a Netflix, eppure le sure serie sono ancora tra le più scaricate illegalmente, lo stesso succede anche per la Disney e tutti gli altri.
Se sparissero tutti i servizi illegali ci sarebbe una migrazione di massa verso quelli legali? Probabile, anche se forse non assisteremmo agli incrementi eccezionali che tutti vorrebbero. Tanto più adesso, in un periodo in cui lo spettro della recessione incombe.
Non dimentichiamo inoltre che nel corso del biennio 2020/2021 c'è stato un aumento delle vendite di manga notevole, ma anche un grosso aumento della pirateria, dimostrando che i 2 fenomeni non sono mutualmente esclusivi.
Comunque per quanto riguarda la pirateria abbiamo un cosí ampio assortimento di manga che non è molto giustificato il ricorrere a scan per poter usufruire di un opera che meriterebbe un sacco ma da noi non c'è.
Veramente quello è praticamente il principale motivo per cui si può giustificare la pirateria, ovvero il poter avere accesso ad opere che non sono state né saranno pubblicate, e questo vale anche per le opere fuori catalogo o difficilmente reperibili (se non sborsando un sacco di soldi, come ho dovuto fare con un manga piuttosto raro non pubblicato qui da noi alcuni anni fa), questo a prescindere dalla quantità di materiale già disponibile.
Sì, ma stai certo che se ti portano in tribunale chi gestisce un sito, poi quelli che ne gestiscono un altro i nuovi ci penseranno due volte prima di farlo. In America i grossi studi hanno la meglio sui piccoki studi legali con questa modalità, per una volta servirebbe a debellare un male e la miseria umana che gli va dietro.
Ah ah ah, sì, come no. Come ho detto già la maggior parte dei siti che ospitano scan illegali sono gestiti spesso da cinesi, impossibili da citare in giudizio. I server non sono necessariamente in Cina, ma tanto non importa. Il gestore di Mangamura è di nazionalità giapponese, per quello è stato beccato facilmente, anche se era fuggito (o viveva non so) nelle Filippine. In sostanza l'unica cosa che potrebbero fare sarebbe bloccare i siti a livello di DNS come hanno fatto in Italia per un noto sito di scan, ma anche questo è facilmente aggirabile tramite vari metodi.
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