Da lunedì 5 settembre su Italia1 partirà la programmazione autunnale del contenitore mattutino che ci proporrà alcuni bei titoli di un filone molto amato anche da noi.
Tornando alla programmazione di "Latte e cartoni", essa ruoterà come segue:
06:35
Si parte presto con la prima Piccolo Lord, serie di 43 episodi prodotta dalla Nippon Animation nel 1988 come quattordicesimo capitolo della collana World Masterpiece Theater, ispirata al romanzo omonimo di Frances Hodgson Burnett.
La serie arrivò molto presto anche da noi, proprio su Italia1 nel 1989, ed è stato in seguito replicata, oltre che sulla stessa emittente, anche su Canale 5, su Boing e su Hiro.
07:10
A seguire un altro Meisaku molto amato in Italia, L'isola della piccola Flo. Diretto da un Yoshio Kuroda alla sua prima esperienza nel World Masterpiece Theater ma che si era già occupato di trasposizioni di romanzi occidentali con Gulliver no uchū ryokō e Seton Doubutsuki: Kuma no Ko Jacky e col Character Design di Shūichi Seki che già si era occupato di Peline monogatari e Tom Sawyer, la storia della piccola Flone, naufragata su un'isola sconosciuta con tutta la famiglia mentre dall'Europa stava emigrando in australia, regala al pubblico un meisaku esotico ed avventuroso come pochi altri.
07:40
Restiamo sulle trasposizioni di celebri romanzi per ragazzi anche qui!
Stiamo parlando della trasposizione animata del 1987 in 48 puntate del romanzo "Piccole Donne","Una per tutte,tutte per una", serie che riporta su schermo le vicende dei primi due romanzi della Alcott e che arrivò qui da noi l'anno dopo, sempre su Italia 1, con la sigla interpretata da Cristina D' Avena su musica di Carmelo Carucci e testo di Alessandra Valeri Manera
08:10
Si chiude con un grande classico del 1979, più volte replicato: Anna dai Capelli Rossi.
Celebre trasposizione del classico romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery e uno dei primissimi Meisaku della storia con una regia e sceneggiatura di altissima caratura: entrambe furono infatti lasciate a Isao Takahata. A curare il character design e la direzione dell'animazione venne invece scelto un giovane promettente che sarebbe successivamente diventato uno degli animatori più validi dello Studio Ghibli: Yoshifumi Kondo, prematuramente scomparso a soli 48 anni per eccesso di lavoro. In ruoli minori venero scelti anche Hayao Miyazaki e Yoshiyuki Tomino.
Un curiosità su questo anime tanto amato: fedele al proprio stile realistico e curato ed in linea anche con i dettami del meisaku dell'epoca, Takahata andò in Canada insieme ad alcuni suoi collaboratori per studiare l'ambiente, le abitazioni, le usanze, i vestiti, gli utensili e, più in generale, la “vità canadese”, così da poterla ricreare al meglio all'interno della serie televisiva (leggi anche il nostro articolo dedicato alla serie)
Fonte consultata:
simpleguidatv
Nato nel 1975 dopo l'enorme successo dell'Heidi di Isao Takahata e della Zuiyo Eizo, il filone di anime noto in Occidente come World Masterpiece Theater (世界名作劇場 Sekai meisaku gekijō) è stato non solo una delle punte di diamante dell'animazione giapponese per due decenni ma anche un fondamentale vettore di penetrazione della stessa nei mercati occidentali (italiano su tutti). Insieme anche ad un'ampia produzione collaterale non ufficialmente afferente al WMT, la rielaborazione giapponese di alcuni dei più grandi classici della letteratura occidentale ci ha regalato alcuni dei titoli più belli, importanti e iconici della storia dell'animazione giapponese.
Tornando alla programmazione di "Latte e cartoni", essa ruoterà come segue:
06:35
Si parte presto con la prima Piccolo Lord, serie di 43 episodi prodotta dalla Nippon Animation nel 1988 come quattordicesimo capitolo della collana World Masterpiece Theater, ispirata al romanzo omonimo di Frances Hodgson Burnett.
La serie arrivò molto presto anche da noi, proprio su Italia1 nel 1989, ed è stato in seguito replicata, oltre che sulla stessa emittente, anche su Canale 5, su Boing e su Hiro.
07:10
A seguire un altro Meisaku molto amato in Italia, L'isola della piccola Flo. Diretto da un Yoshio Kuroda alla sua prima esperienza nel World Masterpiece Theater ma che si era già occupato di trasposizioni di romanzi occidentali con Gulliver no uchū ryokō e Seton Doubutsuki: Kuma no Ko Jacky e col Character Design di Shūichi Seki che già si era occupato di Peline monogatari e Tom Sawyer, la storia della piccola Flone, naufragata su un'isola sconosciuta con tutta la famiglia mentre dall'Europa stava emigrando in australia, regala al pubblico un meisaku esotico ed avventuroso come pochi altri.
07:40
Restiamo sulle trasposizioni di celebri romanzi per ragazzi anche qui!
Stiamo parlando della trasposizione animata del 1987 in 48 puntate del romanzo "Piccole Donne","Una per tutte,tutte per una", serie che riporta su schermo le vicende dei primi due romanzi della Alcott e che arrivò qui da noi l'anno dopo, sempre su Italia 1, con la sigla interpretata da Cristina D' Avena su musica di Carmelo Carucci e testo di Alessandra Valeri Manera
08:10
Si chiude con un grande classico del 1979, più volte replicato: Anna dai Capelli Rossi.
Celebre trasposizione del classico romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery e uno dei primissimi Meisaku della storia con una regia e sceneggiatura di altissima caratura: entrambe furono infatti lasciate a Isao Takahata. A curare il character design e la direzione dell'animazione venne invece scelto un giovane promettente che sarebbe successivamente diventato uno degli animatori più validi dello Studio Ghibli: Yoshifumi Kondo, prematuramente scomparso a soli 48 anni per eccesso di lavoro. In ruoli minori venero scelti anche Hayao Miyazaki e Yoshiyuki Tomino.
Un curiosità su questo anime tanto amato: fedele al proprio stile realistico e curato ed in linea anche con i dettami del meisaku dell'epoca, Takahata andò in Canada insieme ad alcuni suoi collaboratori per studiare l'ambiente, le abitazioni, le usanze, i vestiti, gli utensili e, più in generale, la “vità canadese”, così da poterla ricreare al meglio all'interno della serie televisiva (leggi anche il nostro articolo dedicato alla serie)
Fonte consultata:
simpleguidatv
Prima definizione che trovi online: Concernente l'arte o gli artisti, spec. sul piano operativo o tecnico. Esteticamente apprezzabile, eseguito con notevole buon gusto e abilità.
Il re leone ci rientra pienamente.
Sono lavori incredibili, mandati avanti con passione da tantissima gente che durano anni e che alla fine a dato i suoi frutti nelle sale. Ah e i documentari sui dinosauri tipo Il pianeta preistorico sono arrivati ad essere dei gioiellini da tantissimi punti di vista.
Incredibile dal punto di vista tecnico non vuol dire incredibile dal punto di vista artistico...
Sia il re leone sia il mondo preistorico sono incredibili da tantissimi punti di vista, sei te che continui a tirare fuori il punto di vista tecnico.
Forse perché è l'unica cosa che mi pare impressionante di quei prodotti?
Non trasmettono emozioni, in confronto ai film di animazione Disney sono freddi, senz'anima.
No degli anime giapponesi ma anche di cartoons occidentali nati 2d ed ora per renderli digeribii ai bambini spesso li rifanno in 3D/CGI.
Per quanto riguarda i Disney il fatto che li rifacciano in live action sembra quasi che ci si vergogni dei vecchi prodotti animati in 2d, perchè invece non si inventano storie nuove? E' segno di scarsa inventiva e di voler depredare il passato per avere il massimo guadagno col minimo sforzo.
Ma hai dato un'occhiata a quello che la Disney ha fatto uscire negli ultimi non so 2/3 anni? L'ultimo film remake in live action che hanno fatto se non erro è stato 2 anni fa con Crudelia (e non era neanche un remake) e adesso ne uscirà a breve un altro con Pinocchio a Settembre.
Mi vuoi dire che negli ultimi anni la Disney non ha sfornato nuove storie?
non vedo questo processo in corso, sia in occidente che in oriente, non è che i bambini prima andavano di cartoni in 2D e adesso gli schifano.
Questa è tecnica:
È questa è una non risposta che non vuol dire nulla ma ti fa sembrare intelligente (o almeno questo è quello che tu pensi).
Comunque direi di finirla, qua bisogna parlare di Italia 1 e i suoi anime che trasmette al mattino
Ti ho messo di fronte all'evidenza, e la continui a negare...😅
Non hanno più quasi nessuna velleità artistica, realizzano solo prodotti che devono fare una barca di soldi al box office, non importa cosa, l'importante è che sbanchino ai botteghini.
Se si volesse provare secondo me un prodotto animato francese tipo Ran o (mi sembra fosse francese) La pietra dei sogni avrebbero successo anche oggi! Certo se mi proponi i Kangoroo a degli adolescenti ho a bambini con un po' di cervello floppi.
A questo punto ritorniamo al contenitore Latte e Cartoni, questo contenitore e per nostalgici, più donne che uomini, spesso casalinghe... quali anime/cartoon sono adatti a sostituire le serie storie che stanno guardando come un loop da almeno trent'anni?
Ma il target prevalentemente "rosa" non è una prerogativa del contenitore (che trasmette esclusivamente repliche) ma della ex dirigente Fininvest che per tutta la durata del mandato ha volutamente escluso dai palinsesti delle tre reti ammiraglie qualsiasi serie dai contenuti eccessivamente violenti; poi che se ne faccia un discorso di genere è opinabile: certo, generalmente gli anime d'azione o di combattimento hanno un target prevalentemente maschile, ma non è che tutti gli altri generi rimanenti siano roba per femminucce.
La domanda coretta è: quali serie potrebbero RI-trasmettere di tanto in tanto al posto di Anna dai capelli rossi e Heidi?
È impossibile non paragonare una versione live action alla versione animata originale. Così come è impossible non paragonare un remake al film originale. Non per nulla in molti casi chi non ha visto l'originale finirà per apprezzare di più il remake/reboot/quello che è.
Vale anche per i libri e le versioni animate/filmiche? No, perché sono 2 esperienze molto diverse.
E dov'è il problema?
Nessuno (per loro), ma in genere il reboot/remake è di gran lunga inferiore o peggiore dell'originale. Loro insomma sono contenti, chi ha visto l'opera originale invece la rimpiange, perché appunto non all'altezza. Può succedere anche con gli anime a volte: l'altra sera guardavo Captain Tsubasa, e rimpiangevo una cosa dell'originale: la colonna sonora, di gran lunga più incisiva.
Potrei anche essere d'accordo, ma rimane sempre un TUO parere basato sui tuoi gusti.
Chi invece guarderà per la prima volta Captain Tsubasa remake si affezionerà a questa versione.
Quando è uscito il tuo amato Re Leone si gridava al plagio perché già conoscevamo "Kimba il leone bianco"... e ora che mi dici?
Quando è uscito il Re Leone negli anni '90 non avevo nemmeno idea che Kimba il leone bianco esistesse. E comunque la storia del manga era parecchio diversa. L'anime non so, non l' ho mai visto, a parte un paio di film. Che fosse plagio o meno non c'entra con il discorso che si faceva sul paragonare il live action/remake con l'opera originale.
Ma cos'è successo esattamente per arrivare a questo punto?
Ma con la Yamato collaborano no? Lamù, I Cavalieri dello Zodiaco…
Ah, così hanno entrambe dei soldi, e stanno ancora perdendo soldi solo perché entrambe volevano il 100% della torta (o giù di lì)?
Dei geni...
Ma le nuove versioni HD dei vecchi anime con doppiaggio Mediaset chi le ha realizzate? Yamato?
Sì che collaborano: Yamato pesca spesso dal catalogo di anime doppiati da Mediaset e viceversa Mediaset acquista spesso titoli Yamato (o si affida a Yamato per le rimasterizzazioni). Anche Fire Force è il frutto di una collaborazione tra Mediaset e Yamato (e senza taglia e cuci)
Quindi Mediaset potrebbe attingere dal catalogo Yamato su quei titoli dei quali possiede anche i diritti sul doppiaggio. Resta il dubbio per tutte quelle serie scadute (ma già doppiate) che si sono perse per strada: perché ogni tot. anni questi rinnovano sempre Heidi, Anna dai capelli rossi e Lady Oscar? Non potrebbero fare a rotazione e allungare (almeno ogni 4/5 anni) i cicli di repliche? Ci sono serie che vengono ritrasmesse ogni anno.
È ormai chiaro che "portano ascolti sicuri" è una balla per non ammettere che hanno poca iniziativa e paura di sbagliare. "Lovely Sara" non si vedeva in TV dall'anno del cucco, quest'inverno ha raggiunto picchi di 300 mila contatti e loro anziché cercare di tenere alta l'attenzione cosa propongono dopo? Un titolo mediocre (e già passato di recente) come "Papà Gambalunga".
Qua non si tratta di non avere il budget, ma di non saperlo gestire al meglio per fidelizzarsi il pubblico.
Nì. È possibile che neanche loro si aspettassero il boom di Lovely Sara e sono rimasti spiazzati non avendo pronte altre serie che mancavano da tanto per sostituirlo.
Dopo sono arrivate "Terry e Maggie" e "Un Oceano di Avventure", ma hanno fatto registrare entrambe ascolti bassissimi, è non è la prima volta: è già successo in passato con "Mew Mew - Amiche Vincenti" e "Il Mistero della Pietra Azzurra".
Comunque Papà Gambalunga il suo l'ha fatto, mantenendosi sopra il 3.5% di share di media, ottimo per quella fascia.
A conti fatti, il successo di Lovely Sara è quasi un'anomalia!
Certo, ma in ottica aziendale che loro non si aspettino il successo di una serie non è una giustificazione accettabile.
Posto che il successo di una serie a puntate lo monitori giorno per giorno quindi hai tutto il tempo per attrezzarti, correre ai ripari e non trovarti impreparato, visto il successo di "Lovely Sara" e considerando che dal web puoi carpire il sentiment generato dalla tua programmazione, potevi correre ai ripari: hai queste serie riproposte per la prima volta in HD? Bene, allora valorizza: un logo, un restyling grafico, un qualcosa di nuovo per infiocchettare il tutto e proporlo come una riscoperta dei classici in alta qualità... insomma con un pò di promozione vanteresti un contenitore di finte-novità a costo zero e noi felici come una pasqua.
Siamo noi il target da conquistare, i bimbi si fanno andar bene tutto perché per loro è tutto nuovo.
Seguendo la logica del rinnovo dei diritti a rotazione (nuovo metodo inventato da me adesso), dopo Sara ci stava che una meraviglia una Milly un giorno dopo l'altro, per esempio: la chiedono tutti a gran voce, avrebbero continuato a viaggiare sui 300 mila, sicuro.
Mah, se avevano bisogno di un tappabuchi potevano usare serie episodiche come Scooby-Doo, i Looney Tunes o Siamo Fatti Così. Certe volte le scelte di Mediaset sono inspiegabili...
Di “Piccolo Lord” sulla guida é indicato il 36 ma hanno caricato la prima… Di Flo no comment
Wow, non ho parole!
Mi verrebbe quasi voglia di recuperare i DVD, ma visto che sono fuori catalogo te li sparano a 400-500€!! 😅
Già, dovrebbero, come lo sono i film dello studio Ghibli. Un vero peccato.
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