Al giorno d'oggi, nonostante la produzione di anime continui ad essere molto fiorente, con l'ingresso sempre più massiccio di grossi player stranieri nelle produzioni, difficilmente vediamo il lancio di serie completamente originali staccate da qualsiasi brand che non possega già un minimo di fanbase come un manga, una novel o un videogioco. A-1 Pictures è una di quelle case ormai storiche di produzione che invece lo ha sempre proposto in modo periodico sia pure alternando buoni risultati (su tutti ricordiamo Anohana) ad altri più discutibili. E se c'è una serie anime che in questa estate ha fatto molto parlare di sé in Giappone e non solo, questa è certamente Lycoris Recoil serie originale affidata a Shingo Adachi, character designer e animatore di lungo corso (Pompo la cinefila, Sword Art Online) alla sua opera prima alla regia e distribuita sul mercato italiano da Crunchyroll.
La produzione è molto brava fino all'ultimo momento a nascondere l'anime come fosse una sorta di Gochumon wa Usagi Desuka, quando invece si rivela essere nel filone "girls with gun" con ambientazione decisamente distopica. Siamo però lontani dai toni cupi di un Gunslinger Girl; l'anime che per tanti versi più si avvicina e Lycoris Recoil è lo steampunk Princess Principal dove in una Londra di fantasia, ma chiaramente ispirata all'epoca vittoriana, delle ragazze fanno le spie vivendo sotto copertura e dimostrando di sapere affrontare ogni situazione di pericolo. Ecco, in Lycoris Recoil lo schema è inizialmente molto simile: Chisato e Takina lavorano in un bar, ma poi intervengono in missioni di riscatto o protezione e finiscono spesso in scontri a fuoco contro pericolosi criminali e terroristi.
Chisato e Takina ci vengono subito presentate come la più classica coppia di una serie poliziesca: da una parte il poliziotto calmo e lucido che sa sempre cosa fare e dall'altra quello impulsivo che si getta nell'azione senza pensarci due volte. Ma se Chisato appare inizialmente come una sorta di Mary Sue imbattibile e inarrivabile, la serie si diverte invece a ribaltare spesso i ruoli soprattutto quando dall'azione ci si sposta alla vita quotidiana. Ed è proprio questa la forza prorompente dell'anime e quella che ha portato questa serie all'enorme successo di pubblico: le due protagoniste.
Sono i momenti di vita quotidiana, il rapporto che si va a sviluppare e la lenta scoperta soprattutto del drammatico passato di Chisato a tenere incollato lo spettatore molto più che le scene di azione. Shingo Adachi è un character designer e si vede: incentra la sua serie tutta suoi suoi due personaggi principali e li fa entrare nel cuore e nell'anima dello spettatore. Lo fa con una cura maniacale del loro design, della colorazione vivace, di un character acting studiato all'estremo e supportato da una prestazione interpretativa delle doppiatrici (in particolare quella di Chika Anzai di Chisato) da segnare negli annali.
Non è un caso che le scene più belle dell'anime non siano quelle con l'azione al centro, ma quelle più toccanti emotivamente e quelle più riflessive: tra tutte si possono citare la scena conclusiva dell'episodio 9 tra Chisato e Takina e il confronto che hanno Mika e Chisato nell'episodio successivo.
Ed è questo il segreto del successo della serie: Adachi ama e ti fa amare i suoi personaggi ed empatizzando con loro si può essere maggiormente disposti a dimenticare qualche inciampo della trama generale.
Croce e delizia di tante produzioni la trama, intesa come svolgimento dei fatti, appare in effetti decisamente semplificata e con qualche ingenuità di stampo classico (come gli hacker in grado di controllare qualsiasi sistema e trasmettere a schermi unificati in stile Persona 5) che sicuramente possono far storcere il naso a chi sia in cerca di un intreccio narrativo più articolato.
Ma a ben vedere Majima non è un villain così malriuscito. Certo i suoi comportamenti, apparentemente anarchici, sono usati spesso per far muovere la trama in modo forzato, ma la tematica messa in gioco non è così banale. La sua ossessione per Chisato è soprattutto nella ricerca di una risposta per sé stesso di fronte ad un oppressivo controllo sociale lì dove la sua controparte sembra aver trovato una risposta diversa dalla sua. Ma nell'ultimo episodio dimostra (per ben due volte) come la sua sia una disperata ricerca di risposte piuttosto che un'esigenza distruttiva fine a sé stessa. Ci sono particolari che fanno pensare come Majima fosse pensato con un background preciso: probabilmente c'era la potenzialità di una sua maggiore introspezione e approfondimento che avrebbe sicuramente giovato alla serie, ma il focus rimane fortemente incentrato sulle due ragazze, lasciando a Majima un ruolo più marginale da espediente narrativo.
Il finale meriterebbe un capitolo a parte, ma mantenendoci liberi da spoiler, si può dire che necessiti forse di una doppia visione: una da vivere emotivamente nell'apprensione delle sorti di Chisato e Takina e una per razionalizzare i diversi messaggi non banali nascosti in diverse scene del finale.
Pur non essendo il fulcro della produzione, il lato prettamente action dell'opera fa comunque il suo. Come detto, la storia da questo punto di vista non è particolarmente complessa (partiamo pur sempre dalla base di un "ragazzine che combattono il terrorismo") e manca del tutto l'approccio thriller alle scene d'azione.
Tuttavia, accettando le classiche situazioni condite da improbabili evoluzioni e cattivi che non riescono a mirare bene neanche per sbaglio, rimane molto valido sia coreograficamente che dal punto di vista delle animazioni, buone lungo tutto il corso della serie. Questo, unito all'ottimo color design di Azusa Sazaki (Zombieland Saga, Bungo Stray Dogs) e a una cura maniacale per il character acting e le espressioni facciali, colloca questo anime ad un livello molto alto da un punto di vista tecnico.
Anche il comparto musicale curato da Shuhei Mutsuki, compositore e chitarrista dei (K)NoW_NAME è molto buono così come sia la sigla iniziale "Alive" delle ClariS che la ending "Hana no Tou" interpretata da Sayuri.
Pregevoli e molto divertenti anche le anticipazioni degli episodi successivi che purtroppo però non sono disponibili insieme agli episodi, ma sono state rilasciate a parte sul canale Youtube ufficiale di Aniplex senza sottotitoli.
In una Tokyo di un futuro prossimo, col fine di prevenire crimini e atti terroristici, agisce in segreto un'organizzazione governativa militare chiamata DA (Direct Attack) i cui agenti sono giovani ragazze orfane dette "Lycoris" addestrate al combattimento armato. Dopo aver disobbedito ad un ordine del comando, Takina Inoue viene allontanata dall'organizzazione e mandata a lavorare in team con Chisato Nishikigi, considerata la miglior Lycoris in circolazione. Ma il lavoro si rivelerà ben diverso da quello che si aspettava e Takina si ritroverà così con la sua nuova compagna a fare lavoretti come consegnare caffè, animare feste per bambini, servire nella caffetteria LycoReco e preparare parfait. Nel frattempo però un'organizzazione terroristica, già causa del crollo della vecchia torre radio di Tokyo 10 anni prima, trama contro le Lycoris...
La produzione è molto brava fino all'ultimo momento a nascondere l'anime come fosse una sorta di Gochumon wa Usagi Desuka, quando invece si rivela essere nel filone "girls with gun" con ambientazione decisamente distopica. Siamo però lontani dai toni cupi di un Gunslinger Girl; l'anime che per tanti versi più si avvicina e Lycoris Recoil è lo steampunk Princess Principal dove in una Londra di fantasia, ma chiaramente ispirata all'epoca vittoriana, delle ragazze fanno le spie vivendo sotto copertura e dimostrando di sapere affrontare ogni situazione di pericolo. Ecco, in Lycoris Recoil lo schema è inizialmente molto simile: Chisato e Takina lavorano in un bar, ma poi intervengono in missioni di riscatto o protezione e finiscono spesso in scontri a fuoco contro pericolosi criminali e terroristi.
Chisato e Takina ci vengono subito presentate come la più classica coppia di una serie poliziesca: da una parte il poliziotto calmo e lucido che sa sempre cosa fare e dall'altra quello impulsivo che si getta nell'azione senza pensarci due volte. Ma se Chisato appare inizialmente come una sorta di Mary Sue imbattibile e inarrivabile, la serie si diverte invece a ribaltare spesso i ruoli soprattutto quando dall'azione ci si sposta alla vita quotidiana. Ed è proprio questa la forza prorompente dell'anime e quella che ha portato questa serie all'enorme successo di pubblico: le due protagoniste.
Sono i momenti di vita quotidiana, il rapporto che si va a sviluppare e la lenta scoperta soprattutto del drammatico passato di Chisato a tenere incollato lo spettatore molto più che le scene di azione. Shingo Adachi è un character designer e si vede: incentra la sua serie tutta suoi suoi due personaggi principali e li fa entrare nel cuore e nell'anima dello spettatore. Lo fa con una cura maniacale del loro design, della colorazione vivace, di un character acting studiato all'estremo e supportato da una prestazione interpretativa delle doppiatrici (in particolare quella di Chika Anzai di Chisato) da segnare negli annali.
Non è un caso che le scene più belle dell'anime non siano quelle con l'azione al centro, ma quelle più toccanti emotivamente e quelle più riflessive: tra tutte si possono citare la scena conclusiva dell'episodio 9 tra Chisato e Takina e il confronto che hanno Mika e Chisato nell'episodio successivo.
Ed è questo il segreto del successo della serie: Adachi ama e ti fa amare i suoi personaggi ed empatizzando con loro si può essere maggiormente disposti a dimenticare qualche inciampo della trama generale.
Croce e delizia di tante produzioni la trama, intesa come svolgimento dei fatti, appare in effetti decisamente semplificata e con qualche ingenuità di stampo classico (come gli hacker in grado di controllare qualsiasi sistema e trasmettere a schermi unificati in stile Persona 5) che sicuramente possono far storcere il naso a chi sia in cerca di un intreccio narrativo più articolato.
Ma a ben vedere Majima non è un villain così malriuscito. Certo i suoi comportamenti, apparentemente anarchici, sono usati spesso per far muovere la trama in modo forzato, ma la tematica messa in gioco non è così banale. La sua ossessione per Chisato è soprattutto nella ricerca di una risposta per sé stesso di fronte ad un oppressivo controllo sociale lì dove la sua controparte sembra aver trovato una risposta diversa dalla sua. Ma nell'ultimo episodio dimostra (per ben due volte) come la sua sia una disperata ricerca di risposte piuttosto che un'esigenza distruttiva fine a sé stessa. Ci sono particolari che fanno pensare come Majima fosse pensato con un background preciso: probabilmente c'era la potenzialità di una sua maggiore introspezione e approfondimento che avrebbe sicuramente giovato alla serie, ma il focus rimane fortemente incentrato sulle due ragazze, lasciando a Majima un ruolo più marginale da espediente narrativo.
Il finale meriterebbe un capitolo a parte, ma mantenendoci liberi da spoiler, si può dire che necessiti forse di una doppia visione: una da vivere emotivamente nell'apprensione delle sorti di Chisato e Takina e una per razionalizzare i diversi messaggi non banali nascosti in diverse scene del finale.
Pur non essendo il fulcro della produzione, il lato prettamente action dell'opera fa comunque il suo. Come detto, la storia da questo punto di vista non è particolarmente complessa (partiamo pur sempre dalla base di un "ragazzine che combattono il terrorismo") e manca del tutto l'approccio thriller alle scene d'azione.
Tuttavia, accettando le classiche situazioni condite da improbabili evoluzioni e cattivi che non riescono a mirare bene neanche per sbaglio, rimane molto valido sia coreograficamente che dal punto di vista delle animazioni, buone lungo tutto il corso della serie. Questo, unito all'ottimo color design di Azusa Sazaki (Zombieland Saga, Bungo Stray Dogs) e a una cura maniacale per il character acting e le espressioni facciali, colloca questo anime ad un livello molto alto da un punto di vista tecnico.
Anche il comparto musicale curato da Shuhei Mutsuki, compositore e chitarrista dei (K)NoW_NAME è molto buono così come sia la sigla iniziale "Alive" delle ClariS che la ending "Hana no Tou" interpretata da Sayuri.
Pregevoli e molto divertenti anche le anticipazioni degli episodi successivi che purtroppo però non sono disponibili insieme agli episodi, ma sono state rilasciate a parte sul canale Youtube ufficiale di Aniplex senza sottotitoli.
In definitiva Lycoris Recoil rimane un anime che, al netto di diverse semplificazioni funzionali al muoversi degli eventi, ha un'ottima resa come serie di azione, ma dà il meglio di sé nelle scene da slice of life e nell'approfondimento delle sue due protagoniste. Grazie anche a sapienti scelte registiche e all'ottima interpretazione delle doppiatrici, riesce a creare l'empatia con lo spettatore e a renderlo partecipe alle emozioni e ai dilemmi delle due protagoniste. Rimangono alcuni sottintesi che potevano essere esplicati meglio, ma, a patto di non aspettarsi il thriller che ti lascia con il fiato sospeso o il villain super inquietante, è una serie che merita di essere vista, merita il successo che ha avuto e che fa decisamente pendere la bilancia dalla parte dei suoi tanti pregi piuttosto che sui suoi difetti.
Pro
- Serie leggera, ma con diversi spunti interessanti.
- Chisato e Takina.
- La serie è molto valida tecnicamente e questo rende godibili sia le scene d'azione che quelle slice of life.
- Prestazione superba di Chika Anzai su Chisato.
Contro
- L'intreccio narrativo a volte è un po' semplicistico.
- Il villain della serie meritava una maggiore introspezione.
Mi preso totalmente e mi ha intrattenuto di episodio in episodio, non credevo potesse reggere fino alla fine e invece mi sono ricreduto.
Ho amato sia Chisato che Takina, idem per il Majima, anche se concordo sul fatto che avrebbero potuto approfondirlo meglio.
Mi auguro che l'evento annunciato per l'11 Febbraio 2023 porti qualche novità, magari un ultimo episodio speciale.
Da vedere assolutamente.
Spero lo doppino in italiano,
A me 'sto anime non è sembrato nulla di che.
Ragazze carine che fanno le assassine (?) in modo carino, ed anche la violenza che c'è è estremamente edulcorata, cosa che è assurda per un anime che parla di gente che...ammazza gente lol.
Gunslinger Girl utilizzava lo stesso concetto, ma in maniera più adulta e congeniale alla trama.
Capisco che il target era diverso, ma qui ci troviamo di fronte a qualcosa che se togli le ragazze carine, Chisato, e le situazioni slice-of-life, rimane quasi il nulla cosmico.
Anche tutta la cosìdetta crescita di Takina, la solita ragazza quadrata che sembra senza emozioni e che non sa come "godersi la vita" o affrontare con più serenità le giornate, è insapore, e sembra sia stata buttata lì come pretesto per contrapporla a Chisato.
Il villain era Spike Spiegel dai capelli broccolo, e le sue motivazioni sembravano la versione scema di quelle di Makishima di Psycho-pass.
Questo anime è stato salvato da Chisato e dal bel chara design, e dalla bella animazione che spesso annebbia la vista come il fumo durante un incendio.
Voto finale: 6 broccoli/10
P.S.: Chisato è doppiata bene, ma per me la migliore doppiatrice della stagione è Sawashiro Miyuki in Call of the Night, la sua modulazione della voce e la sua recitazione è orgasmica, un livello sopra a tutti gli altri.
Ora il sabato sarò triste senza la mia Tacchina
Come ho scritto non è un Gunslinger Girl, ma è simile a Princess Principal e sicuramente migliore di quest'ultimo. Su Majima l'ho messo sui punti negativi. In realtà qualcosa lascia intendere, ma forse doveva essere un po' più esplicito o forse se ne parlerà in una eventuale seconda stagione.
In definitiva c'è qualche difetto per me (sennò gli davo anche un voto più alto), ma sulla bilancia non pesa tantissimo, anche in virtu del fatto che ad una seconda visione si notano alcuni dettagli che dimostrano come la serie sia tanto curata, ma che ho per forza di cose ho dovuto tralasciare per tenermi più possibile libero da spoiler.
Riguardo a Chisato onestamente non voglio scomodare mostri sacri del doppiaggio (Okabe?), ma raramente ricordo un protagonista anime con una caratterizzazione così forte. E dire che la doppiatrice è la stessa della posatissima Reina Kosaka. Per me è stata davvero qualcosa di spettacolare.
Grazie a te, il confronto serve a questo, non per far per forza cambiare idea al prossimo, ma trovare spunti che magari uno non ha notato, soprattutto in qualcosa di estremamente soggettivo come un anime.
Mi riallaccio a quello che hai detto sul finale che sembra presagire un possibile seguito (il che credo sia scontato visto il successo), ed è una cosa che mi ha un po' pesato anche per il fatto che alla fine non vengono chiuse diverse parentesi
Comunque sia, sempre un piacere discutere con chi ha una visione differente in modo pacifico
La parte Slice of Life e la coppia in sè per i primi 8 episodi è da 10 e lode per il genere Slice of Life appunto.
Poi il resto degli episodi cozzano completamente e il cambio di finale all'ultimo ha mandato completamente in vacca l'unica parte di trama e fanculo tutto: potevano fare di meglio ALMENO l'ultimo episodio.
Per il resto per me è quasi un 7 in totale contando che il finale PER COME E' STATO RISCRITTO E FATTO è proprio da 4 perchè manda completamente in vacca porzioni intere di quella poca trama che c'era e ha rovinato certi momenti e certe scelte rendendole prima sentimentalmente coinvolgenti e poi trasformandole in barzelletta.
comunque non poteva mancare un mio modello 3d su chisato
arriverà anche takina già in lavorazione
Come molti qui ho adorato il doppiaggio e anche lo slice of life non mi è dispiaciuto. Il world building e il cattivo lasciavano però molto a desiderare, tanto che forse era meglio se non c'erano proprio... di base la serie si reggeva benissimo anche senza tutta la roba che hanno messo (anzi gli episodi slice of life, molto divertenti, sono forse i migliori).
In generale se si lascia aperto qualcosa per i una futura stagione non dispiace mai (sempre se non si parla di robe enormi).
La prima cosa che hai citato non la vedo come una parentesi aperta, potrebbero farci uno spin off sopra? Beh si certo, ma non è una cosa che lascia in sospeso qualcosa su cui la serie ha messo enfasi.
Per me è stata la serie della stagione insieme a Edgerunner ( partendo dal presupposto che mi sto ancora recuperando certe cose).
Mi è sembrata troppo palese come cosa per farla sviluppare solo come spin-off, però chissà
Comunque in una stagione con Summer Time Rendering, Edgerunner, Call of the Night e Made in Abyss, per me Lycoris ne esce con le ossa rotte, ma come si dice ad ognuno il suo, se avessimo tutti le stesse preferenze sarebbe un mondo alquanto noioso e standardizzato
Ieri un cliente mi ha già mandato le foto della versione stampata e pitturata :O
Summer time rendering non l’ho minimamente guardato aspetto Disney+, call of the night drappato dopo il terzo episodio (dal punto di vista tecnico mi piaceva assai, ma per il resto non lo sopportato), Made in Abyss moooooolto bello ed Edgerunner ne ho già parlato.
Lycoris però rimane il mio preferito nonostante tutto, son gusti alla fine.
Sawashiro Miyuki vince sempre e comunque.
Per me è stata la sorpresa stagionale come paripi koumei la stagione precedente.
Io adoro questa serie, ma siamo onesti, nno ci sono inciampi, il fatto e che la trama non esiste proprio.Mi spiace ma voto troppo alto, massimo 7,5 per me
Non mi ha convinto il personaggio, il suo "buonismo" lo trovavo quasi sempre fuori contesto, più adatto a un altro genere di anime. Era come inserire un personaggio di un anime di genere slice of lice in uno dai toni più cupi, stile gunslinger girl. Probabilmente è proprio questo l'intento della serie, la sinergia venutasi a creare tra le due protagoniste lo evidenzia e fa piacere leggerne i riscontri positivi.
Chisato è l'anima che manda avanti la serie, pero devo dire la verità la mia preferita è nettamente Takina <3 .
Anche la mia a dire il vero.
Pensa che questi eyecatches nello specifico verranno sostituiti nel DVD/BD perché le ragazze "fumano"...:
https://somoskudasai.com/noticias/anime/lycoris-recoil-elimina-una-escena-problematica/
Cosa totalmente insensata, a mio avviso.
Verranno tolte non perché fumano (cosa glie ne potrebbe fregare se nei BD ci sono delle ragazze che fumano?, non è la TV pubblicano lo streaming), ma perché fumano lycoris radiata che sono piante molto importanti per la serie, ma che nella realtà sono velenose e secernono licorina. L’obiettivo è non vedersi gente in ospedale perché si vuole fare il cosplay di Chisato.
C’è anche scritto nell’articolo in spagnolo che hai citato “La ilustración muestra a un personaje que sostiene una flor lycoris radiata en la boca para representar el mundo de la obra, pero como la flor en cuestión es una planta tóxica, se ruega no imitar la escena de ninguna manera.”
Grazie del chiarimento, non avevo letto quella parte e credevo attribuissero la cosa al fumo in se.
Nelle ultime puntata capitano troppe ma troppe cavolate che sinceramente non riesco a digerire.
La fuga insensata di chisato a fine anime e il teatrino ancora più insensato con il tizio che va solo per chisato al furgoncino...
Riguardo al finale...
A me è piaciuto.
Chisato fugge perché non voleva che Yoshi morisse per salvare lei e quanto meno doveva mettere ordine nei suoi pensieri.
Mika la raggiunge perché di fatto è pur sempre il padre, non un estraneo.
Le hawaii sono scelte per un motivo preciso... è il paese più vicino in cui i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono consentiti e i braccialetti combinati delle scene finali sono più che un inizio.
Il fatto che Mika nasconda l'ultimo biglietto di Yoshi è un messaggio molto bello. Chisato deve vivere la vita che desidera e non seguire i desideri di qualcun altro (sia pure un genitore).
Insomma non mi pare giusto basare il giudizio solo sul fatto che le scene d'azione siano poco realistiche, ma la serie va valutata in toto.
Posso concordare che la parte slice of life sia perfetta, animazioni pure e tanto altro, ma come detto non posso sorvolare sulla caduta drastica che fa l'anime specialmente nei episodi finali, ci sono troppe ma troppe parti nelle ultime puntata dove ti viene da dire ma davvero sta succedendo questo ? ma come è possibile ? ecc
Non mi aspetto che lycoris sia un gunslinger ma nemmeno uno anime dal e vissero tutti felici e contenti.
ps:ho comprato subito il cd della opening delle claris
Concordo con te, ma sinceramente parliamo di un anime dove le ragazzine sono dei sicari e la protagonista ha pure l'ultra istinto di goku!! Voglio dire se chiudi un occhio su questo riesci a chiuderne un altro anche sulle incoerenze varie. Sul voto delle recensioni sinceramente non mi esprimo perché per me non è mai il risultato di un analisi analitica quindi non può essere oggettivo. Sicuramente l'anime al netto dei difetti risulta godibile e divertente
Sarei curiosa di conoscere più dettagli sull'idea iniziale, però chissà, magari avrebbe funzionato meno, visto che i momenti slice o comunque più leggeri tra le protagoniste sono risultati tra i punti forti per l'appeal sul pubblico.
Personalmente non concordo con questa visione... nel senso, un conto è la sospensione dell'incredulità sull'idea di base, che regge il tutto, un conto è invece l'incoerenza interna che, a mio parere, è decisamente più fastidiosa.
Che ci siano delle ragazzine che sono reclutati per combattere il crimine in maniera brutale o che Chisato abbia una sorta di superpotere che la rende capace di schivare i colpi in maniera sovrumana sono elementi che considero la base di Lycoris Recoil. Che in generale le lycoris abbiano capacità e riflessi al limite dell'umano (anche solo rimanendo a Takina, nel primo episodio spara con un mitragliatore senza alcun problema di rinculo etc, nel penultimo sfonda a calci o pugni una serranda in acciaio,...) mi porta già al limite ma passi anche... Il problema sono i nonsense di quel mondo, come l'hacker che in 30 secondi risolve la situazione, il fatto che tutti credano da subito che si è trattata di una trovata pubblicitaria e così via...
Secondo me sono proprio due punti diversi, non è che accettando le premesse iniziali allora devo anche accettare qualunque deviazione dalla logica (e Lycoris Recoil ha più buchi nella trama e nella logica di un gruviera).
Detto questo l'ho seguito e anche gradito, pur non essendo il mio anime preferito della stagione, però certe cose non si può fare a meno di notarle.
Su questo invece concordo... mi sembra che di questi tempi ci sia una forte deriva buonista, si parte dal principio che ogni prodotto culturale debba ispirare ed educare e quindi da un lato si censura (inteso sia come censura successiva, sia come censura preventiva) e dall'altro soprattutto i protagonisti tendono ad essere sempre più buoni. Ovviamente questo non vale per tutti gli anime (e, in generale, per tutte le storie) però è una cosa che sto notando a più riprese (e che, francamente, mi infastidisce molto...).
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.