L'Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con Lucca Crea, ha di recente pubblicato i primi dati mai raccolti prima di adesso sulle vendite dei fumetti all'interno di negozi specializzati come le fumetterie. Questa prima indagine condotta sugli oltre 450 attività presenti sul suolo italiano ha rivelato che nel 2021 le vendite in questi esercizi ammontano a 55,4 milioni di euro, più di un terzo di quelle totali (155,7 milioni), in aumento del 44% rispetto all'anno precedente.
Inoltre, sono emerse da questa ricerca altre statistiche degne di nota:
Fonte Consultata:
AIE
Inoltre, sono emerse da questa ricerca altre statistiche degne di nota:
- Quasi una libreria di fumetti su due (46%) vende sia libri nuovi sia libri usati.
- Il 67% delle librerie di fumetti ha un sito web e l'81% di esse effettua vendite online (in modo diretto o appoggiandosi ad altre piattaforme).
- Il 73% di chi compra i fumetti preferisce le fumetterie per la possibilità di scambiare e chiedere consigli al libraio.
- Le Regioni italiane che contano il maggior numero di queste attività sono la Lombardia (67), l'Emilia-Romagna (51), il Piemonte e il Lazio (entrambe 48).
Fonte Consultata:
AIE
Il reso è un costo, soprattutto per serie che magari sono in perdita.
Con il rischio che le fumetterie te ne chiedono X copie e ne vendono X/2 e ti ritrovi un sacco di copie invendute di cui non te ne fai niente e occupano pure spazio nel magazzino.
A quel punto quanti editori si prenderebbero il rischio invece di droppare direttamente la serie?
Ogni scelta ha pro e contro, la situazione non si risolve con il proiettile d'argento all'italiana.
E comunque penso che anche con il reso tutte le piccole fumetterie di provincia continuerebbero a non tenere molti manga, giusto quelli appena usciti (alcune tengono solo i più popolari) e le caselle, con praticamente 0 arretrati. Non avrebbe senso per loro riempire scaffali di roba difficile da vendere e con poco margine (il problema a monte è che i margini veramente buoni li hanno i colossi, i piccoli distributori hanno margini risicati, ancora minori se si riforniscono da diversi distributori, che poi è l'unico modo per avere tutti i titoli il giorno dell'uscita).
Scusate se riprendo il mio post...
Francamente non capisco come non si approfitti del boom di vendite attuale per concedere finalmente questo benedetto reso anche alle fumetterie.
Tanto bene o male la roba che ti rientra, se hai calcolato bene la tiratura, la vendi comunque.
Risolverebbe davvero tantissimi problemi di distribuzione e promozione dei manga.
Non credo. Il problema potresti averlo praticamente solo sui primi numeri, perché poi bene o male ci si regola sul numero di vendite.
Al contrario, concedere il reso invece che proporre offerte assurde (tipo pretendere che una fumetteria di provincia ti compri 100 copie del primo numero di Mazinga Z per poterle rivendere a un euro l'una... a chi cacchio li vendi cento Mazinga Z a Lecco? Sembra una presa per il culo, ed è vero perché ne ho viste diverse così di persona) permetterebbe alla fumetteria di acquisire copie e spingere le vendite sul territorio.
Perdonami, ma il rischio d'impresa vale per tutti. Non lo puoi sempre scaricare sull'ultima ruota del carro che è pure quella che ti veicola il prodotto sul territorio. Tant'è che poi lo fai per le edicole e non per le librerie.
Se non sai regolarti sulle tirature, puoi comunque risolvere con le ristampe, come fa Panini per esempio.
Capisco se parlassimo di Goen o gente che fa oggettivamente fatica, ma che Star, Panini e J-Pop non ragionino sui resi lo trovo francamente fuori da ogni logica.
Bisognerebbe imporre dei limiti al numero di copie acquistate dalle fumisterie perchè anche se aggiusti la tiratura con i numeri successivi poi devi bloccare gli ordini insensati.
In più bisognerebbe incominciare a mettere in moto la filiera per riciclare i tankobon invenduti.
Senza contare che al momento c'è il problema della carta che manca che è proprio la cosa che più di tutte potrebbe bloccarli dal fare una cosa del genere
Le edicole sono un business in fallimento in buona parte del territorio e anzi molti giornali non inviano neanche più le proprie copie in determinati territori perchè son diventati poco profittevoli.
Il parallelismo che si potrebbe fare con i quotidiani o le riviste è poco sensato perchè quest ultimi sono fatti con carta di pessima qualità e quindi si può benissimo accettare che il giornale di domani te lo stampo con la carta riciclata di ieri, con i tanlokon non puoi farlo
Questo è ovvio. Le copie devono arrivare a tutti e in quantità ragionevoli in base alle dimensioni. I distributori già fanno condizioni diverse in base alle dimensioni dei clienti, non vedo perché non possano fare lo stesso ragionamento con le copie.
Sai quanti magari cercano un volume che una fumetteria a Canicattì ha sul groppone in magazzino, ma che nessun distributore ha più in casa?
Ok che la fumetteria di Canicattì può venderlo on-line, ma se tornasse al mittente il canale di rivendita risulterebbe comunque più efficiente.
Oltre magari a evitarti di dover fare una ristampa quando in giro tra le varie fumetterie esiste ancora partecchio invenduto.
Se il mittente vede che c'è gente che vuole un volumetto allora più pensare di fare una ristampa, mi sembra un ragionamento un po' contorto per tentare di comprare il numero esaurito di una serie.
Poi come detto se a Canicattì hanno quel volumetto la risposta sarebbe di incominciare a realizzare che siamo negli anni 20 del ventunesimo secolo e bisognerebbe mettere su in sitoweb della "fumetteria di Canicattì" per vederti quel volumetto anche a te che ti ritrovi dall'altra parte dello stivale
Io per dire compro solo online da fumetterie, tipo ho popstore, mangayo o feltrinelli.
Il problema è che le fumetterie sono tutte lontane da casa mia, non c'è nulla di vicino o comodo.
Non è pensabile farlo per ogni fumetteria, anche se cerco un volume da una vita non è che posso spendere mesi per girare ogni sito di fumetterie a cercarlo.
Ha senso fare un portale nazionale, oppure ha senso che la copia torni al distributore e che il distributore la ricollochi.
Piuttosto... e mi rivolgo allo staff di Animeclick.
Avete mai pensato, visto che il vostro database manga è ben fornito, di provvedere voi a creare un portale rivolto alle fumetterie dove dar loro la possibilità di mettere in vendita l'invenduto?
Secondo me potrebbe portare un bel po' di visibilità al sito.
Questo è poco, ma sicuro. Ed anche poi andare a ritirare la roba nella propria casella con una certa frequenza, perché c'è ancora qualcuno che va una volta ogni 6 mesi...o qualcuno che si "dimentica" perfino di farlo a dicembre, con sommo gaudio dei fumettari ovviamente.
La faccenda dei consigli del libraio onestamente ne faccio a meno, visto che uno che lo fa di lavoro (e lo vuole fare bene) dovrebbe convincerti a comprare anche manga pessimi, in quanto tutti i prodotti devono essere valorizzati. Magari con i clienti più fedeli non lo fa, ma con quelli sconosciuti deve farlo se non vuole chiudere bottega.
Ho notato che comunque 3 fumetterie su 4 ormai fanno anche il servizio online, altrimenti non riescono a campare. Ne uso e ne ho usate alcune in passato e tranne alcuni casi mi sono trovato bene. Diffidate di quelli che vendono manga esauriti da anni e li danno come disponibili, in quanto copiano l'elenco di tutti i manga di un editore senza avere il prodotto in magazzino.
Mah, veramente la faccenda dei consigli di solito funziona così: se un cliente sta cercando ad esempio un buon manga/fumetto horror il fumettaro di turno gli consiglierà quello che pensa possa interessare al cliente, e poi gli dirà cosa ha già in negozio, ovviamente, perché gli interessa sicuramente vendere cosa ha li, per prima cosa. Se un fumettaro sa che un certo manga fa pena difficilmente lo consiglierà, anche perché poi il cliente se lo compra non torna più là. Certo, ci saranno anche quelli che tentano di venderti schifezze immonde invendute da decenni, ma finora non li ho mai incontrati.
Bisogna avere un'attenzione continua se si vuole fare bene una cosa, e lo so è pesante da fare, ma è così in tutte le cose in cui si vuole veramente riuscire.
Se un fumettaro mi consiglia un manga di merda, alla seconda che lo fa si scorda che torno da lui. Il buon nome non ce lo si fa tirando inculate ai clienti.
Per favore, un punto ogni tanto metticelo.
Numeri precisi? Aprire col culo già coperto? Scherzi?!
Se si dovesse ogni volta fare una simile analisi di mercato, nessuno rischierebbe di aprire una fumetteria in Italia. Stiamo parlando di librerie, non di industrie multinazionali.
Quindi se io sono di Milano devo per forza aprire a Milano dove di fumetterie ce n'è uno sfacelo perché conosco gente a Milano??
Prenotazioni?? Ma se c'è gente che compra regolarmente eppure non ne vuole sapere di farsi la casella!
Una cosa simile a quella che dici c’è.
Si chiama manga comics market, l’ho trovato per caso qualche mese fa, sono riuscito a trovare un paio di volumi esauriti ovunque che mi servono per completare delle serie spediti da fumetterie che non hanno un loro online. Venduti al prezzo di copertina, non con l’aggiunta che puoi trovare su ebay.
Penso raccolga varie fumetterie che non hanno un loro sito, ovviamente roba grossa come POPstore qua non c’è.
Come già detto in fumetteria non ho mai messo piede, ma nelle librerie sì e ho avuto esperienze negative. Stavo guardando i libri e dopo 10 minuti hanno iniziato a guardarmi storto come se volessi rubare qualcosa mentre erano distratti.
Una volta ho comprato una serie in 4 volumi di cui 2 disponibili. Gli altri due li ho prenotati. Quando sono tornato i libri erano arrivati ma erano gli stessi che avevo già. L'ho fatto notare e chiedendo se potevano ordinarmi gli altri due, ma mi hanno detto che se gli avevano spedito quelli allora voleva dire che gli altri non erano più disponibili. Così mi sono ritrovato con una serie incompleta.
Io nel periodo in cui ho potuto frequentare una fumetteria fisica compravo molto più di ora, perché la fumetteria diventa anche un luogo di incontro, di confronto e ti dà la possibilità di valutare a mano il prodotto prima di comprarlo. Non c'è paragone con l'on-line, assolutamente.
Infatti, anche il poter sfogliare il volume è un altro vantaggio che online ovviamente non hai.
O magari trovare volumi che teoricamente sono esauriti.
Comunque due cose:
1) non sono un anti online, semplicemente non vedo nessun vantaggio sui fumetti/libri a comprare su Amazon rispetto che in fumetteria… ovviamente capisco chi non ne ha di comode vicino… io vivo a circa 15 km dal centro dove c’è la mia fumetteria, ma non è che vado la apposta, ma tipo se ho altri giri da fare, o se devo andare a un pranzo/cena esco un po’ prima e vado a ritirare la mia roba, tanto me la tengono da parte.
2) vedo dagli ultimi commenti che il discorso è virato sulle fumetterie in crisi, ma sia da che si legge dall’articolo, sia per quel che ho visto io, la situazione attuale mi sembra proprio il contrario… rispetto ad anni fa vanno molto meglio.
AH AH AH AH AH
Il mio riferimento in merito purtroppo ha chiuso il negozio fisico prima che ci fosse il boom e ora vende solo da casa a clienti fidati, per cui ovviamente il mio è un parere limitato a quanto conoscevo prima di questi due anni.
Attenzione però che i periodi di vacche grasse e di vacche magre si alternano sempre, e se non si approfitta del periodo di vacche grasse per sistemare le storture del mercato, poi tutti i nodi tornano al pettine.
Un'opinione un po' più articolata?
Per quanto possa essere comodo acquistare on line, non potrei mai smettere di andare in fumetteria: trovo sempre utile sfogliare i fumetti, sia se sono indecisa su un titolo, sia per scoprire qualcosa di nuovo, è utile se si è in cerca di un regalo ma si ha bisogno di ispirazione (avoja a girare lì), il titolare è una persona cordiale (valore aggiunto), sto a casa tutto il giorno appresso ai figli, ho BISOGNO di un posto in cui rifugiarmi ogni tanto e fantasticare su quali cose vorrei leggere (ma che non avrò mai il tempo per fare).
Sinceramente a me sembra più sensato avere un minimo di certezze, che aprire solo con il pensiero proviamo ... mhm ok se si ha il coraggio, ognuno scommette il proprio come vuole.
Secondo me si dovrebbe guardare concretamente la propria realtà e vedere con onesta cosa fare e comunque il mio esempio non vuole limitare nessuno nelle proprie scelte, poi oh! non c'è dato più solido della prenotazione, una vota avuta una base parti.
Si parte piano piano e se si ha fortuna e costanza e metodo si diventa grandi. Pace e bene.
P.S. Non avevo tempo di rileggere il commento e anche adesso sono impegnato, ciao. ^^
E chi vieta alle fumetterie di ordinare almeno 5 numeri di tutto anche se dei primi volumi avevano venduto 3 copie?
Che poi quanti volumi resi puoi rivendere come nuovi? Già se il distributore spedisce male e arrivano albi rovinati questi sono da buttare, 2 spedizioni + tempo di esposizione e direi che un numero non così trascurabile di volumi diventano invendibili.
Stai aggiungendo costi che vanno benissimo su serie di successo che vendi come il pane ma malissimo su serie più di nicchia.
Il risultato è che l'editore scaricherà questi costi aggiuntivi aumentando il costo dei volumi, come è ovvio che sia (è un po' come pensare di ricavare soldi tassando le banche, ignorando il fatto che semplicemente le banche aumenteranno il costo dei servizi così da recuperare la tassazione extra, aka translazione delle imposte)
La questione è che senza reso le edicole terrebbero... vediamo... 0 manga perché ci perderebbero solo soldi. Fatti raccontare da Marco il grande privilegio di gestire un'edicola. Senza reso sarebbe semplicemente impensabile tenere qualcosa. D'altronde mica tutti i manga vanno in edicola, se l'editore non pensa che il gioco valga la candela mica ce lo manda il volume, e in ogni caso non manderebbe volumi lussuosi che sarebbe facile rovinare e ritrovarsi con resi invendibili.
Il rischio d'impresa ce l'hanno gli editori come ce lo hanno le fumetterie in ogni caso. Se tu dai per buono che a piazzare i volumi debba essere l'editore mentre le fumetterie devono essere una vetrina sul territorio e basta semplicemente l'editore aumenterà i prezzi per mettersi al sicuro, e alla fine a prenderlo nel sedere saranno sempre i lettori.
Come scritto sopra il proiettile d'argento non esiste, se togli un costo alle fumetterie questo non si riverserà mai e poi mai sugli editori, perché lo scaricheranno o sul prezzo d'acquisto o droppando le serie che non gli conviene continuare.
Per altro mi sa che tu non compri molta roba Panini perché le ristampe non risolvono quasi mai niente visto che in tantissime loro serie c'è sempre qualche volumetto esaurito.
Il che fa perdere loro un sacco di vendite perché le fumetterie non possono vendere in blocco la serie perché mancano volumi.
Stampare poco per poi ristampare è oggettivamente una soluzione di merda che non vedo come benefici i lettori di fumetti.
sfortunatamente moltissimi (stranboidi?) vanno in fumetteria per cercare titoli che poi acquistano da amazon ecc... pensando di risparmiare, idiozie. la fumetteria è un posto sacro con persone vere all'interno che sanno di cosa parlano. senza le fumetterie, non ci sarebbe il mercato dei manga così espanso in Italia. in parole povere sostenete le vostre fumetterie di quartiere
Non c'è molto da commentare. Prendere Panini come modello per le ristampe è la cosa più divertente che leggo da mesi, LOL
Sono molto contenta che ci sia questo incremento!
Allo stesso modo potrei dirti di farti raccontare da un fumettaro il grande privilegio di gestire una piccola fumetteria.
Certo, ma c'è fumetteria e fumetteria. Se gli editori e le grosse fumetterie possono permettersi un rischio di impresa maggiore, quelle piccole no. Chiudono e restano sguarniti poi interi territori, perdi la capillarità di distribuzione.
No, fermo, hai saltato un passaggio.
Io do per buono il fatto che, metti, per esempio, di editori ne abbiamo 10, di distributori ne abbiamo 5 e di fumetterie 500. Ora, secondo te, se 500 volumi invenduti li spartisci su 10 editori, o su 5 distributori, o su 500 fumetterie, quanto più facilmente verranno trovati da chi li cerca? Su 5 siti diversi, su 10 siti diversi o su 500 siti diversi?
E va bene, ma possibile che non si riesca a raggiungere un compromesso per avere almeno una quota di reso in percentuale sugli acquisti e spartirselo almeno un po' questo rischio d'impresa? Tipo, se in un anno acquisti 500 puoi rendere 10?
Nel frattempo un volume che qualcuno cerca potrebbe stare a marcire in una vecchia libreria di una fumetteria chiusa.
No, semplicemente io la serie la compro subito, la prenoto in casella e quindi mi arriva appena esce, non ho mai avuto bisogno di comprare una ristampa, se non in caso di recupero di una serie già iniziata (vedi SpyxFamily, Panini guarda caso, di cui ho comunque trovato tutto nel giro di due settimane ristampe comprese).
Mi baso su quanto appare su Anteprima, dove mi pare che di ristampe Panini ne escano parecchie tutti i mesi, mentre se un volume p.e. Goen o Flashbook non lo pigli subito poi ti scordi di rivederlo per mesi e mesi finché non rientra per sbaglio qualcosa al distributore.
Quindi magari Panini sì, avrà dei problemi di tempo, ma prima o poi la ristampa esce.
Una fumetteria non ha tante altre cose da vendere oltre a fumetti, DVD, bluray, merchandising vario etc etc. Ci sono fumetterie che vanno avanti da oltre 25 anni vendendo solo quello che ho citato. Non è impossibile sopravvivere vendendo quello, nonostante i margini siano ridotti.
Il problema è che per quanto ci si sforzi, più di tanto non ci si può "rinnovare". Non ci sono molti servizi accessori "premium" possibili.
A meno che non inviti autori famosi come fanno alcune grandi librerie e fumetterie, per attirare clienti. Ma è roba effimera, costosa, non dura nel tempo.
Figure e gadget a parte, che sono prodotti di importazione, i margini di ciò che hai citato sono tutti risicati. Ma le vendite di figure e gadget sono limitate, c'è un sacco di falso anche ben fatto che costa meno, i costi di importazione sono aumentati e c'è molta concorrenza da parte di chi vende on-line (il che non conta poco, una fumetteria l'affitto lo deve pagare, a chi vende online basta avere spazio in garage).
L'unica cosa che può rendere al momento è trasformare la fumetteria in un club di gioco e ospitare gente, ma ci vuole un locale adatto (affitto, riscaldamento, servizi, ecc.), un buon giro di giocatori, tanto impegno aprendo anche nel week-end e la sera (quindi più dipendenti).
Per l'appunto il giro di opzioni si sta sempre più riducendo.
Una volta andava Warhammer, ora i pochi che giocano ancora a Warhammer comprano solo on-line. Ci provano ancora a farti vendere Warhammer nelle fumetterie, ma se accetti ti prendi una sonora inculata e ora che rientri dalle spese ci vogliono anni.
Anche il giro dei giochi di carte collezionabili è in riduzione, così come quello di Gunpla, Mini4WD e tutta la roba su cui puoi farci dei tornei (e per cui serve molto spazio).
Per avere gli autori devi passare dagli editori, che spesso snobbano le piccole realtà (soprattutto gli autori Panini che vengono mandati quasi esclusivamente nei Panini Store e nelle grosse librerie, oppure gente come Zerocalcare).
Quando si parla di prezzo fisso, si parla di prezzo fissato dal produttore. Ovvero il produttore decide il prezzo al consumatore dell'articolo, il che limita anche i margini di guadagno.
Un'opinione un po' più articolata?[/quote]
"Happy" e "Yawara" bastano come esempio di come Panini gestisce le ristampe?
Su Ebay "Happy" è in vendita da 339 euro, "Yawara" da 470.
Quando leggo "numero di attività Lombardia (67), Emilia-Romagna (51), Piemonte e Lazio (entrambe 48)" faccio in fretta a calcolare la media di 1 fumetteria ogni 100.000 abitanti. Nella fascia di età 15-40 anni sono 1 fumetteria ogni 40.000 persone.
Chi ha tenuto botta durante l'avvento del online, se non ha aperto in qualche grande città (dove ci sono competitors anche grossi), ma se ha aperto in una zona cmq ricca ma un poco più periferica (tipo Reggio-Emilia, Parma, Mantova o Treviso) offrendo oltre al fumetto anche gadget e uno spazio game, magari anche esport, fallire diventa solo questione di essere "antipatici" e "ladri".
Se fosse così facile...O meglio, se non ci fosse la concorrenza di Amazon e delle librerie, ti darei pure ragione.
Pfff, i "collezionisti" comprano online da una vita.
A Reggio Emilia le fumetterie storiche sono sempre le stesse, il Baka neko si era spostato a Rubiera anni fa e di fumetti oramai non fa più nulla.
Per il controllo autenticità non saprei ma di certo lato resi amazon è il top dei top.
Concordo, resi e assistenza Amazon è il top.
Qualche serie vecchia l’ho trovata su Amazon, è un paio di volte mi sono capitati dei volumi fallati, sostituiti senza problema, addirittura una volta non hanno nemmeno voluto gli mandassi indietro quello difettoso.
Ti avviso che gli editori sono società, non enti benefici.
Se le richieste per un numero esaurito sono sufficienti, ristampano, altrimenti no, soprattutto considerando che devi sempre stamparne almeno un tot.
Concordo. Il modo in cui ci si procura il manga non influisce sul collezionismo. Poi online non vuol dire solo Amazon, ma ci sono moltissime fumetterie che fanno il servizio online. Se tu vai nella fumetteria X e compri fisicamente il manga sei un collezionista, se io lo ordino nella stessa fumetteria X ma online non lo sono. Non mi è chiara sta cosa.
Se non ci fossero le vendite online, moltissime persone non riuscirebbero nemmeno a completare le serie a cui gli mancano alcuni volumi.
Poi cosa si intende esattamente per "collezionisti"?
Io penso di essere collezionista perchè ho parecchi manga. Di sicuro sono un accumulatore visto che compro manga che a volte non leggo subito (per evitare che quando li voglio leggere alcuni volumi siano esauriti). La vera certezza è che sono un LETTORE, che penso sia la cosa fondamentale di chi ama i manga.
E le richieste dove le fai, su change.org?
Per la Planet le richieste le devi ormai fare a Lourdes.
Per la ristampa di Aku no Hana avevano fatto una petizione (non ricordo se su change.org) e poi effettivamente Panini l'aveva fatta.
Che poi non si trovavano solo il 2 e il 3. Beh, sì, si trovavano e vendendo un rene si potevano comprare!
Seriamente però, gli converrebbe mettere un form sul loro sito in cui la gente fa richiesta degli arretrati da ristampare, sarebbe comodo per loro e comodo per i lettori!
Perché non Kickstarter allora? XD
Ed è appunto qui che entra in gioco il circuito di vendita fisico.
Cosa che è quasi impossibile da fare invece tramite l'on-line.
E perché sarebbe "quasi impossibile"? 🤔
Quanti siti conosci prendono prenotazioni per articoli esauriti?
Se per quello basterebbe che la Planet facesse un form sul loro sito per richiedere articoli esauriti... 😉
Ma non lo fanno, troppo sbattimento.
Invece si affidano solo al circuito retail.
Per esempio dalle mie parti le librerie chiudono e falliscono, quindi buone vendite di libri e manga non c'è n'è sono, figuriamoci un boom, anzi credo che i manga non s'è li fila nessuno dalle mie parti.
Quindi l'articolo va contestualmento, dipende dalle zone.
Si beh, dipende dalle zone chiaramente. Dalle mie parti alcune fumetterie hanno chiuso negli ulti 15 anni, ma il resto sono rimaste aperte per ora, credo anche con gli stessi gestori (non sono sicuro al 100% però). Tuttavia non mi pare che ci sia spazio per altre fumetterie. Anzi, credo che quando andranno in pensione alcuni gestori non ne subentreranno altri.
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