La polizia della Prefettura di Ishikawa ha reso pubblico l'arresto di un uomo, sulla cinquantina, accusato di aver venduto una copia falsificata dell'uscita numero 51 del 1984 di Weekly Shonen Jump, rivista di Shueisha. Si tratta dello storico volume contenente il primo capitolo di Dragon Ball, l'iconico manga di Akira Toriyama.
Il sospettato, residente a Sumida, uno dei ventitré quartieri speciale di Tokyo, ha dichiarato, dopo l'arresto, di aver venduto quella copia "credendo fosse autentica".
L'uomo è accusato di aver prodotto e venduto la copia falsificata nei primi di aprile, commettendo una violazione della legge giapponese sui diritti d'autore. Il volume in questione è ritenuto di grande valore per la sua rarità e circola sulla rete a prezzi elevati, in buona parte per via della presenza del primo capitolo di Dragon Ball.
Il falso è stato venduto a 180.000 yen (circa 1.250 euro) ad un uomo sulla trentina della Prefettura di Ishikawa. La sfortuna del falsario è stata, però, aver trovato un acquirente che avesse già in possesso una vera copia della rivista. Infatti, l'uomo ha notato della colla per la rilegatura, che sarebbe dovuta essere assente, e una differente qualità della carta. La vittima ha deciso, così, di contattare subito le autorità.
Il sito ufficiale di Weekly Shonen Jump ha deciso, così, tramite un post (riportato qui sopra), di mettere in guardia i lettori dall'acquistare copie pirata o falsificate delle vecchie uscite. Infatti, ha mostrato come le riviste, prima della decima uscita del 21 febbraio 1994, erano rilegate con punto metallico e non con colla.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Il sospettato, residente a Sumida, uno dei ventitré quartieri speciale di Tokyo, ha dichiarato, dopo l'arresto, di aver venduto quella copia "credendo fosse autentica".
L'uomo è accusato di aver prodotto e venduto la copia falsificata nei primi di aprile, commettendo una violazione della legge giapponese sui diritti d'autore. Il volume in questione è ritenuto di grande valore per la sua rarità e circola sulla rete a prezzi elevati, in buona parte per via della presenza del primo capitolo di Dragon Ball.
Il falso è stato venduto a 180.000 yen (circa 1.250 euro) ad un uomo sulla trentina della Prefettura di Ishikawa. La sfortuna del falsario è stata, però, aver trovato un acquirente che avesse già in possesso una vera copia della rivista. Infatti, l'uomo ha notato della colla per la rilegatura, che sarebbe dovuta essere assente, e una differente qualità della carta. La vittima ha deciso, così, di contattare subito le autorità.
Il sito ufficiale di Weekly Shonen Jump ha deciso, così, tramite un post (riportato qui sopra), di mettere in guardia i lettori dall'acquistare copie pirata o falsificate delle vecchie uscite. Infatti, ha mostrato come le riviste, prima della decima uscita del 21 febbraio 1994, erano rilegate con punto metallico e non con colla.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ok, così ne avrebbe avute due, ma a che pro...
Ci sono due possibilità, la copia che ha è in condizioni peggiori oppure per rivenderla successivamente per un guadagno.
Più facile la seconda mi sa.
Mi sono sempre chiesto se lucrare sui prezzi sia qualcosa che potrebbe veramente fare un vero appassionato.
Di recente però è arrivata la risposta. Se quanto guadagnato serve a finanziare la propria passione uno se ne esce con la coscienza pulita.
Un collezionista compra anche più copie della stessa cosa e non per forza per rivenderle
ma per puro gusto di farlo o senso di appagamento personale.
Poi puoi decidere di incorniciarle, murarle o conservarle in diversa maniera.
Una magari al sicuro e lontana da pericoli e l'altra magari esposta incorniciata e in bella vista.
Chiaro che uno può anche cercare di sostituire la propria che magari ha più segni di usura, e rivenderla
in presenza di materiale migliore (come già detto da qualcuno).
Si, e sai perche? perchè è così che gira il mondo. Purtoppo.
La maggior parte delle persone pensa a fare soldi e non ci pensa due volte a calpestare chiunque.
Una quindicina di anni fa ho iniziato a collezionare figure. In questo periodo ho visto solo speculazione ta privati e dalle grandi case produttrici tanto che adesso è quasi proibitivo entrarvici.
Cmq, lo so, qui si parla anche di una qualità di carta diversa, però l'accento sembra essere sulla colla.
Mi chiedo se Jump o altre riviste abbiano mai pubblicato copie anastatiche dei loro numeri più ricercati, proprio per accontentare i collezionisti: del primo numero di "Topolino" del 1949 per esempio ne sono state fatte diverse.
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