Il sito ufficiale di A Playthrough of a Certain Dude 's VRMMO Life ha pubblicato un primo video promozionale ed una nuova visual per l'adattamento animato della light novel scritta da Howahowa Shiina e illustrata da Yamaada. Il video ha inoltre rivelato il cast e lo staff della serie, così come la sua data debutto, in onda a partire da ottobre.
Il cast dell'anime comprende:
Kaito Ishikawa - Earth
Daisuke Namikawa - Taichi Tanaka
Reina Ueda - Fairy Queen
Tasuku Hatanaka - Zwei
Miho Okasaki - Milly
Yuichi Nakazawa (direttore dell'animazione in Le bizzarre avventure di JoJo: Stardust Crusaders, Welcome to the NHK, Accel World) dirigerà l'anime presso Maho Film, Touko Machida (Lucky Star, Show By Rock!!! Stars!!, Wake Up, Girls!) si occuperà della sceneggiatura, mentre Yūko Watabe (Glass Fleet, Surgeon Elise) e Yūko Ōba (I'm the Villainess, So I'm Taming the Final Boss, My Unique Skill Makes Me OP even at Level 1) cureranno i design dei personaggi. Il gruppo musicale dei TECHNOBOYS PULCRAFT GREEN-FUND curerà invece la musica.
La serializzazione della novel è cominciata nel 2014 e conta al momento 26 volumi all'attivo; nello stesso anno è stato tratto da essa anche un manga ad opera di Shuya Rikudo.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Daichi Tanaka, 38 anni, single, è il classico impiegato che ama i videogiochi e si diletta in un nuovo tipo di VRMMO chiamato "One More Free Life Online" sotto il nickname "Earth". In questo mondo affina diverse abilità solitamente considerate inutili come creare pozioni, cibo gustoso o combattere contro i mostri con le assurde armi che lui stesso crea. Semplicemente vuol giocare e divertirsi.
Il cast dell'anime comprende:
Kaito Ishikawa - Earth
Daisuke Namikawa - Taichi Tanaka
Reina Ueda - Fairy Queen
Tasuku Hatanaka - Zwei
Miho Okasaki - Milly
Yuichi Nakazawa (direttore dell'animazione in Le bizzarre avventure di JoJo: Stardust Crusaders, Welcome to the NHK, Accel World) dirigerà l'anime presso Maho Film, Touko Machida (Lucky Star, Show By Rock!!! Stars!!, Wake Up, Girls!) si occuperà della sceneggiatura, mentre Yūko Watabe (Glass Fleet, Surgeon Elise) e Yūko Ōba (I'm the Villainess, So I'm Taming the Final Boss, My Unique Skill Makes Me OP even at Level 1) cureranno i design dei personaggi. Il gruppo musicale dei TECHNOBOYS PULCRAFT GREEN-FUND curerà invece la musica.
La serializzazione della novel è cominciata nel 2014 e conta al momento 26 volumi all'attivo; nello stesso anno è stato tratto da essa anche un manga ad opera di Shuya Rikudo.
Fonte Consultata:
Anime News Network
La serie proviene da una Novel, se ha 26 volumi all'attivo significa che comunque il prodotto in patria ha venduto.
Spero sia più a livello kuma/bofuri che campfire… che quelli di cucina dopo un po’ mi annoiano, comunque gli darò un’occhiata.
Fanno 500 anime muovi ogni anno… i manga saranno, boh, il triplo… secondo te tutti i non fantasy sono cose originali?
Che poi mi piacerebbe capire cosa guardate voi che avete i gusti così sopraffini…
Lo sarà al 99,9% Non conosco l'opera, ma per serie come queste mi basta anche solo leggere le premesse e vedere le locandine per sapere che direzione prenderà la trama e a che stereotipo corrispondono i vari personaggi, senza neanche bisogno di guardare i trailers. Le volte in cui ho sbagliato (perchè nessuno è infallibile, e l'abito fa spesso il monaco ma non sempre) si contano sulle dita di una mano, e anche in quei rari casi non era niente di imperdibile.
E' un game isekai, dove di solito il protagonista non muore. Non certo una novità, basta pensare anche solo al più famoso esponenente del genere, ovvero SAO (anche se il vero capostipite è stato .hack, che però era tutta un'altra cosa).
L'ennesimo. *sbadiglia*
Più che altro l'industria degli anime è satura del genere isekai e affini.... Ma a quanto pare il genere riscuote ancora successo e interesse. L'unica menzione onorevole e con una storia originale che ho visto di recente è Ojisan Isekai
Il protagonista è una normale persona che gioca in un gioco online, non muore nella vita reale e non viene trasportato più o meno magicamente in un altro mondo.
E' un "semplice" giocatore di un VRMM alla SAO / LOG ORIZON (ma non viene bloccato nel gioco, può fare log-out quando gli pare), come già accennato da altri.
Ok di roba originale ne esce relativamente poca, ma non è necessario sfogarsi se esce qualcosa che non vi va a genio.
Sword Art Online è un anime d'azione dove i personaggi devono costantemente combattere per sopravvivere. La premessa di questo è che il protagonista gioca per divertirsi e passa il tempo facendo cose che non c'entrano nulla con il potere o la battaglia.
Non sono comunque interessato ma non mi pare una copia di SAO.
no. è letteralmente lui che si diverte a giocare e l'unico personaggio interessato al protagonista è una PNG a cui, per ovvi motivi, andrà male.
Anche se SAO è comunque diverso.
Il problema non è il genere. Chiunque abbia degli occhi funzionanti può capire dal trailer che è una produzione scadente.
Abbiate un po’ di amor proprio. Il vostro tempo libero non merita di essere occupato guardando questa melma.
Non lo è, ma questo tipo di serie vengono comunque anche chiamate game isekai. Dopotutto un videogioco è "un altro mondo".
Perchè ti da fastidio? Finchè non si insulta nessuno, chiunque è libero di esprimere il proprio disappunto. Se invece di un anime potenzialmente interessante, di un sequel che vorrei venisse fatto o di una trasposizione che vorrei tanto, mi trovo per la ventordicesima volta davanti a "Fessacchiotto-kun (quasi sempre sosia di Kirito) finisce in un altro mondo/videogame, diventa iperforte e rimorchia tutte le 'dere' del circondario nonostante sia appunto un fesso" (oppure "Sono uno sfigato ma me le cucco tutte inclusa mia sorella") beh, credo che i miei cosiddetti abbiano tutto il diritto di girare.
Infatti. Ma...
...ognuno fa quello che vuole del proprio tempo libero.
Questa serie non è, per dirla all'anglosassone, la mia tazza di tè, ma ogni tanto anche io mi diverto con serie di qualità bassa o medio-bassa, purchè assecondino i miei gusti al minimo sindacale. E di amor proprio credo di averne fin troppo.
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