Kimi wa Tsukiyo ni Hikari Kagayaku
Come può una storia alla fine molto usata riuscire sempre a commuovere?
Facendo leva su meccaniche non banali e stravolgendo la narrazione classica.
Questo è esattamente il caso di "Kimi wa Tsukiyo ni Hikarikagayaku" che a partire da ora chiamerò con la sua traduzione inglese "You Shine in the Moonlit Night".
La storia è alquanto semplice: Takumi Okada è un semplice liceale al 2° anno di liceo che fa visita alla compagna di classe Mamizu Watarase costretta in ospedale dalle medie perché affetta dalla malattia nota come "luminescenza" ovvero un morbo incurabile che fa brillare il corpo del malato quando illuminato dalla luce lunare. Più la luce è intensa meno resta da vivere al paziente.
Qui parte il viaggio di formazione dei personaggi che avendo a che fare con problemi insormontabili cercano in tutti i modi di trovare una risposta alle loro domande.
L'escamotage narrativo usato per compiere il percorso di consapevolezza e conoscenza reciproca è costituito dalla lista di cose che Mamizu vuole fare prima di morire ma, impossibilitata a muoversi dall'ospedale, compie Okada al posto di lei. Passiamo dalle cose più stupide alle più commoventi facendoci capire davvero la semplicità dell'animo umano che trova nelle cose più varie un appiglio nel mondo.
Tutto viene raccontato da Okada con un senso di malinconica tristezza anche nelle parti più divertenti e solari, facendoci capire l'indole del personaggio con le varie descrizioni del suo passato familiare.
Concludendo, "You Shine in the Moonlit Night" è un romanzo coerente a se stesso con una altissima e chiarissima descrittività narrativa e chiarezza sintattica. La storia colpisce il lettore più cinino grazie all'incredibile umanità e i personaggi che sentiamo vicini intravedendo in ognuno di loro un'esperienza personale vissuta.
Un 9/10 meritatissimo che non arriva al capolavoro solo per alcune leggerissime forzature narrative in alcuni episodi all'interno dell'ospedale che narrativamente sono perfetti ma poco credibili.
Resta uno dei lavori migliori usciti dell'ultimo periodo, assolutamente consigliato a tutti coloro che vogliono leggere una bella e sensibile storia.
Facendo leva su meccaniche non banali e stravolgendo la narrazione classica.
Questo è esattamente il caso di "Kimi wa Tsukiyo ni Hikarikagayaku" che a partire da ora chiamerò con la sua traduzione inglese "You Shine in the Moonlit Night".
La storia è alquanto semplice: Takumi Okada è un semplice liceale al 2° anno di liceo che fa visita alla compagna di classe Mamizu Watarase costretta in ospedale dalle medie perché affetta dalla malattia nota come "luminescenza" ovvero un morbo incurabile che fa brillare il corpo del malato quando illuminato dalla luce lunare. Più la luce è intensa meno resta da vivere al paziente.
Qui parte il viaggio di formazione dei personaggi che avendo a che fare con problemi insormontabili cercano in tutti i modi di trovare una risposta alle loro domande.
L'escamotage narrativo usato per compiere il percorso di consapevolezza e conoscenza reciproca è costituito dalla lista di cose che Mamizu vuole fare prima di morire ma, impossibilitata a muoversi dall'ospedale, compie Okada al posto di lei. Passiamo dalle cose più stupide alle più commoventi facendoci capire davvero la semplicità dell'animo umano che trova nelle cose più varie un appiglio nel mondo.
Tutto viene raccontato da Okada con un senso di malinconica tristezza anche nelle parti più divertenti e solari, facendoci capire l'indole del personaggio con le varie descrizioni del suo passato familiare.
Concludendo, "You Shine in the Moonlit Night" è un romanzo coerente a se stesso con una altissima e chiarissima descrittività narrativa e chiarezza sintattica. La storia colpisce il lettore più cinino grazie all'incredibile umanità e i personaggi che sentiamo vicini intravedendo in ognuno di loro un'esperienza personale vissuta.
Un 9/10 meritatissimo che non arriva al capolavoro solo per alcune leggerissime forzature narrative in alcuni episodi all'interno dell'ospedale che narrativamente sono perfetti ma poco credibili.
Resta uno dei lavori migliori usciti dell'ultimo periodo, assolutamente consigliato a tutti coloro che vogliono leggere una bella e sensibile storia.