Recensione
Tokyo Magnitude 8.0
9.0/10
Recensione di Filippo2192
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<i>Questa opera di fantasia, che tratta di un enorme terremoto a Tokyo, è basata su una grande quantità di ricerche e verifiche. Cercando di ottenere un certo senso di realismo, sono state svolte diverse simulazioni per la creazione di questa storia originale. Tuttavia, nella realtà le circostanze potrebbero essere diverse.</i>
Questo è il modo in cui i Bones introducono Tokyo Magnitude 8.0. La trama, molto semplice, parla di Mirai (che tra l'altro significa "futuro"), una ragazzina di prima media stufa della sua vita monotona e dei suoi genitori. In occasione dell'inizio delle vacanze estive, accompagna il fratello Yuki a vedere una mostra di robot all'isola artificiale di Odaiba e, durante la visita, Tokyo viene colpita da un terremoto di grado 8.0 sulla scala Richter (secondo uno studio, c'è almeno il 70% di possibilità che in futuro accada una cosa simile lì) e la città diventa così irriconoscibile, con molti dei suoi edifici-simbolo distrutti. Mirai e Yuki devono così cercare di tornare a casa dai loro genitori e vengono aiutati da Mari, una fattorina che vuole al contempo tornare dalla madre e dalla figlia.
Anche se la trama potrebbe evolversi in vari modi, la serie resta fedele alle premesse di partenza e non diventa nulla di spettacolare, ma più che il terremoto in sé mostra semplicemente in che modo i tre protagonisti vengono toccati dal disastro nel modo più realistico possibile, senza cadere nel buonismo, senza tralasciare tra l'altro il fattore della morte e cercando di mostrare come, in ogni situazione, la cosa migliore da fare è sempre guardare avanti con ottimismo. Lo spiccato realismo della storia e dei personaggi è il fattore che secondo me rende la serie tanto coinvolgente e toccante, e penso che vedendola sia impossibile restare impassibili.
La grafica e le animazioni sono davvero superbe ed anche il character design, nella sua semplicità, è azzeccato. Ottime opening ed ending, colonna sonora bella ed adeguata e un buon lavoro da parte di tutti i seiyuu, tra l'altro è interessante sapere che Christel Takigawa, una nota annunciatrice televisiva, in TM interpreta sé stessa.
In sostanza quindi una serie davvero pregiata e il voto che do è 9.
Questo è il modo in cui i Bones introducono Tokyo Magnitude 8.0. La trama, molto semplice, parla di Mirai (che tra l'altro significa "futuro"), una ragazzina di prima media stufa della sua vita monotona e dei suoi genitori. In occasione dell'inizio delle vacanze estive, accompagna il fratello Yuki a vedere una mostra di robot all'isola artificiale di Odaiba e, durante la visita, Tokyo viene colpita da un terremoto di grado 8.0 sulla scala Richter (secondo uno studio, c'è almeno il 70% di possibilità che in futuro accada una cosa simile lì) e la città diventa così irriconoscibile, con molti dei suoi edifici-simbolo distrutti. Mirai e Yuki devono così cercare di tornare a casa dai loro genitori e vengono aiutati da Mari, una fattorina che vuole al contempo tornare dalla madre e dalla figlia.
Anche se la trama potrebbe evolversi in vari modi, la serie resta fedele alle premesse di partenza e non diventa nulla di spettacolare, ma più che il terremoto in sé mostra semplicemente in che modo i tre protagonisti vengono toccati dal disastro nel modo più realistico possibile, senza cadere nel buonismo, senza tralasciare tra l'altro il fattore della morte e cercando di mostrare come, in ogni situazione, la cosa migliore da fare è sempre guardare avanti con ottimismo. Lo spiccato realismo della storia e dei personaggi è il fattore che secondo me rende la serie tanto coinvolgente e toccante, e penso che vedendola sia impossibile restare impassibili.
La grafica e le animazioni sono davvero superbe ed anche il character design, nella sua semplicità, è azzeccato. Ottime opening ed ending, colonna sonora bella ed adeguata e un buon lavoro da parte di tutti i seiyuu, tra l'altro è interessante sapere che Christel Takigawa, una nota annunciatrice televisiva, in TM interpreta sé stessa.
In sostanza quindi una serie davvero pregiata e il voto che do è 9.