Recensione
Mobile Suit Z Gundam
7.0/10
Attenzione: rischio spoiler!
<i>"Beh… Signora diciamo che suo figlio è di certo intelligente, ha delle buone qualità, è molto intuitivo anche creativo… però purtroppo devo dire che non si applica… non si impegna quanto dovrebbe, potrebbe dare 100 e da 50…”</i>
OK, ok, non sono impazzito (o almeno non per ora), ma quanti di voi a scuola si sono sentiti dire queste parole dalle professoresse (almeno quelli di voi intelligenti)? Generalmente il “non si applica” per uno intelligente dipende da due fattori: o il bambino non si impegna perché è svogliato, oppure ha semplicemente tante buone idee ma non riesce ad esprimerle come dovrebbe per tutta una serie di motivi.
Che c’entra tutto questo con Z Gundam? Il collegamento si fa abbastanza chiaro se si considera il secondo caso. Infatti la serie parte da un potenziale enorme; già il primo Gundam gli ha dato una spinta eccezionale, tuttavia Z Gundam non è riuscita, a mio parere, a mantenere alto il suo volo. Avrebbe potuto dare veramente tanto ma non è riuscita nel suo intento, poiché come molte volte avviene, se si hanno buoni spunti ma scarse capacità realizzative il risultato è mediocre.
Andiamo con ordine, la serie comincia sette anni dopo la fine della guerra di un anno, in questo intervallo molto è cambiamo: Zeon non esiste più, Amuro è stato allontanato dalla guerra, la federazione ha mostrato la sua vera faccia e tutti i protagonisti della base Bianca si sono trovati ad avere un ruolo marginale senza riconoscenza alcuna, basta vedere Bright quasi umiliato da Titani. Sono proprio questi ultimi il vero motore di Z Gundam, dato che dalle loro angherie parte tutta la vicenda. Sono infatti un corpo militare nato in seno alla federazione, ma che si dimostra fin da subito arrogante, violento (estremamente violento, non esita a gasare colonie e uccidere persone) e con delle mire di conquista molto chiare. A lato opposto nasce l’AEUG come movimento paramilitare per la difesa delle colonie e l’opposizione alla federazione. Proprio qui incontreremo Char, con un altro nome, e Camille il vero protagonista della serie. Lo scontro tra queste due fazioni sarà al centro della storia, ma sarà prevista l’entrata di Karaba, movimento indipendentista sulla terra, e dei reduci di Zeon dell’AXIS.
Sarebbe utile chiarirne gli obiettivi delle parti coinvolte, visto che non sempre sono molto chiari nella serie:
I Titani: puntano ad un controllo incondizionato della sfera terrestre e della terra, vogliono acquisire sempre più potere nella federazione sostituendosi ad essa.
L’AEUG: punta a sviluppare gli ideali di Zeon Zum Deikun inizialmente travisati dal principato di Zeon nella prima serie. Cerca di spingere la popolazione ad abbandonare la Terra per a questa una possibilità di rigenerarsi, e favorire in questo modo lo sviluppo dei new-type accelerando il processo evolutivo dell’uomo.
Karba: i suoi intenti non sono molto chiari. Si allea con l’AEUG ma non dovrebbe condividerne pienamente gli obiettivi visto che si tratta di un movimento più legato alla terra. Si allea senza dubbio per combattere il nemico comune ovvero i Titani, puntando a liberare la terra dalla loro oppressione.
L’AXIS: sostanzialmente essendo reduci del principato di Zeon ne condividono gli obiettivi, anche se in questo caso si tratta di intenti mascherati dalle ambizioni di Hamman.
Alla luce di tutto ciò la trama parte da basi molto belle, visto che questo scontro a quattro, anzi a tre visto che Karaba svolge un ruolo marginale, potrebbe garantire colpi di scena sensazionali. Cosi purtroppo non è, e per supportare le mie opinioni propongo i punti di debolezza che Z Gundam ha, e successivamente i punti di forza.
PUNTI DI DEBOLEZZA
1."Finale un po' sconclusionato". Il finale è indubbiamente troppo aperto. A fronte di 50 episodi, lasciare finire la serie senza un vero finale mi sembra un errore di gestione. Succedono troppe cose negli ultimi due episodi ed in maniera troppo affrettata. Il fatto che muoiano tutti i piloti fino ad allora apparsi può anche essere plausibile in una guerra, ma mi sembra poco probabile che muoiano uno dopo l’altro in maniera cosi veloce quando per tutta la serie sono sopravvissuti miracolosamente in molti scontri. Sembra che alcuni personaggi tipo Jerid muoiano solo perché devono morire. Nell’ultimo episodio poi ci sono scena paradossali come quella del teatro, dove Scirocco, Hamman, Char e Camille si trovano in un teatro di Gryps 2 e si puntano per mezzora la pistola addosso senza sparare…ma perché!!! Capisco che la scena può avere un che di metaforico, ma risulta poco credibile a fronte del realismo che la serie vuole creare.
La stessa morte di Scirocco mi sembra forzata, alla fine Camille si accanisce contro di lui come fosse il principio di tutti i suoi mali, e a lui si aggiungeranno tutti gli altri newtype morti in un megacolpo finale. Ma dai! tutto ciò è poco realistico, non parlo degli spiriti newtype ma del fatto che Scirocco viene considerato il nemico mortale anche se di per se non ha fatto niente per meritarsi tanto odio. Agisce si nell’ombra ma non era ancora diventato la figura cosi di spicco come la si pone; diciamo che si fa un processo alle intenzioni.
Anche la guerra finale a tre risulta essere poco realistica dato che anche il più stupido dei comandanti sa che se ci sono tre forze opposte è sempre meglio aspettare che due si scontrino e poi approfittarne successivamente, non avrebbe senso lasciarsi in una scontro a capofitto a tre. In Z Gundam lo si fa proprio perché si voleva concludere in maniera epica, come nella prima serie, ma in questo caso la battaglia finale non è logica come quella del primo Gundam.
2."Ritmo narrativo altalenante". La storia parte senza dubbio bene, ma poi negli episodi centrali subisce un forte calo narrativo e ci si trova nelle ultime 10 puntate o giù di lì dove il racconto va avanti attraverso i riassunti iniziali,che aggiungono sempre elementi nuovi. Questa tecnica non mi piace perchè così passaggi fondamentali sembrano quasi saltati, o comunque visti di sfuggita. La storia poi accelera forsennatamente, come detto, negli episodi finali.
Altro elemento poco realistico è il ruolo dell’Arghama, infatti nella maggior parte degli episodi opera da sola e gli scontri si riducono a mere azioni di guerriglia contro poche navi dei Titani. Le altre navi dell’AEUG appaiono solo molto dopo.
3."Personaggi poco caratterizzati". Ok questo non è un problema che succede a tutti; personaggi come Camille e Reccoa sono caratterizzati ottimamente, ma sugli altri non si è fatto molto. Le newtype artificiali sono una la copia dell’altra, Four è l’unica ad essere caratterizzate bene, ma le altre ricalcano solo il suo personaggio creando ripetizioni inutili e forzose. Jerid risulta essere una figura quasi comica, ai fini della storia non serve a niente, il suo odio per Camille e il suo “oggi ti ucciderò” diventano un barzelletta considerando i risultati delle sue missioni; se si voleva creare un altro Char si è toppato.
Char dal canto suo ha un figura altalenante, dopo l’importante discorso di Dakar sarebbe potuto divenire la guida dell’AEUG e cosi sembra, ma questo aspetto doveva essere più approfondito. Scirocco invece aveva un potenziale stupendo ma lo si è sprecato tutto, agisce veramente poco.
La storia di Hamman non viene spiegata a dovere cosi come il suo passato, e non si capisce perché Char la odi cosi tanto. La figura di Fa è quasi odiosa perché raccontata con un maschilismo irritante; lei praticamente deve fare la mamma e gli altri combattere. Katz è la copia di Camille cosi è anche una ripetizione la sua relazione con Sara. I capi dei titani non vengono per nulla ritratti, Jamitov e Bask compaiono poco, e per una serie che vuole fare dell’ambiguità tra il bene e il male il suo punto di forza questo è un aspetto negativo.
PUNTI DI FORZA
Dopo di ciò si potrebbe pensare ad una serie inguardabile e basta, in realtà non è cosi perchè ci sono notevoli puniti positivi.
1."Il realismo". È una seri molto realistica ed il dramma della guerra, in generale, è tracciato molto bene. Anche gli scontri tra mobil suit sono più reali, e si perde quel concetto di supereroe più tipico di Amuro che non di Camille. Il dramma di Camille è molto vivo cosi come le sue emozioni durante gli scontri. Anche il comportamento dei Titani è molto reale se si pensa a cosa le SS hanno fatto a loro tempo, ed il paragone tra i due movimenti militari è chiaro e voluto.
2."La forza di cambiare". Cambiare protagonista, con il vecchio eroe ancora vivo, è una scelta difficile ma coraggiosa e per questo voglio apprezzarla e premiarla. In un contesto realistico non è detto che l’eroe rimanga tale per sempre ed è proprio questo che è stato fatto in Z Gundam con Amuro relegato al ruolo di comparsa. Raccontare la storia da un punto di vista differente a mio avviso è una grossa qualità di questa serie.
3."Il messaggio finale". Il messaggio finale vuole proprio comunicare la durezza della guerra e la necessità di evitarla. Camille si sente sporco per tutte quelle uccisioni e per questo vuole sacrificarsi. In realtà Scirocco, nel suo ultimo attacco, con i suoi poteri lo rende di nuovo un bambino liberandolo dal peso della guerra. Camille alla fine regredisce ad uno stato apparentemente demenziale ma forse felice perché purificato e liberato dai mali della guerra.
4."La trama". Il presupposto di coinvolgere più eserciti con intenzioni diversi e punti di vista diversi incrementa la bellezza del racconto. La prima storia d'amore tra Camille e Four è molto commuovente e tocca l'anima, cosi come la storia di Reccoa e il suo non sentirsi accettata come donna.
A livello del doppiaggio italiano le voci risultano essere molto belle e azzeccate, il doppiaggio è fatto molto bene anche se all’inizio le interpretazioni sono davvero brutte, ma poi con il passare degli episodi i doppiatori acquisiscono più dimestichezza e il doppiaggio ne risente positivamente.
Alla luce di questa analisi, risulta nel complesso una bella serie anche se a mio avviso non cosi nettamente superiore alla prima. Certo la trama se sviluppata bene avrebbe potuto creare un piccolo capolavoro ed è per questo che mi dispiace questa recensione negativa. È una serie che a prescindere si merita un bel voto, ma il fatto di avere un potenziale e non riuscirlo a sfruttare ne abbassa di molto al votazione. D’altronde come dice la maestra al bambino:
"<i>Signora mi spiace, io a suo figlio le do un brutto voto perché so che può dare di più ma non l’ha fatto…</i>"
<i>"Beh… Signora diciamo che suo figlio è di certo intelligente, ha delle buone qualità, è molto intuitivo anche creativo… però purtroppo devo dire che non si applica… non si impegna quanto dovrebbe, potrebbe dare 100 e da 50…”</i>
OK, ok, non sono impazzito (o almeno non per ora), ma quanti di voi a scuola si sono sentiti dire queste parole dalle professoresse (almeno quelli di voi intelligenti)? Generalmente il “non si applica” per uno intelligente dipende da due fattori: o il bambino non si impegna perché è svogliato, oppure ha semplicemente tante buone idee ma non riesce ad esprimerle come dovrebbe per tutta una serie di motivi.
Che c’entra tutto questo con Z Gundam? Il collegamento si fa abbastanza chiaro se si considera il secondo caso. Infatti la serie parte da un potenziale enorme; già il primo Gundam gli ha dato una spinta eccezionale, tuttavia Z Gundam non è riuscita, a mio parere, a mantenere alto il suo volo. Avrebbe potuto dare veramente tanto ma non è riuscita nel suo intento, poiché come molte volte avviene, se si hanno buoni spunti ma scarse capacità realizzative il risultato è mediocre.
Andiamo con ordine, la serie comincia sette anni dopo la fine della guerra di un anno, in questo intervallo molto è cambiamo: Zeon non esiste più, Amuro è stato allontanato dalla guerra, la federazione ha mostrato la sua vera faccia e tutti i protagonisti della base Bianca si sono trovati ad avere un ruolo marginale senza riconoscenza alcuna, basta vedere Bright quasi umiliato da Titani. Sono proprio questi ultimi il vero motore di Z Gundam, dato che dalle loro angherie parte tutta la vicenda. Sono infatti un corpo militare nato in seno alla federazione, ma che si dimostra fin da subito arrogante, violento (estremamente violento, non esita a gasare colonie e uccidere persone) e con delle mire di conquista molto chiare. A lato opposto nasce l’AEUG come movimento paramilitare per la difesa delle colonie e l’opposizione alla federazione. Proprio qui incontreremo Char, con un altro nome, e Camille il vero protagonista della serie. Lo scontro tra queste due fazioni sarà al centro della storia, ma sarà prevista l’entrata di Karaba, movimento indipendentista sulla terra, e dei reduci di Zeon dell’AXIS.
Sarebbe utile chiarirne gli obiettivi delle parti coinvolte, visto che non sempre sono molto chiari nella serie:
I Titani: puntano ad un controllo incondizionato della sfera terrestre e della terra, vogliono acquisire sempre più potere nella federazione sostituendosi ad essa.
L’AEUG: punta a sviluppare gli ideali di Zeon Zum Deikun inizialmente travisati dal principato di Zeon nella prima serie. Cerca di spingere la popolazione ad abbandonare la Terra per a questa una possibilità di rigenerarsi, e favorire in questo modo lo sviluppo dei new-type accelerando il processo evolutivo dell’uomo.
Karba: i suoi intenti non sono molto chiari. Si allea con l’AEUG ma non dovrebbe condividerne pienamente gli obiettivi visto che si tratta di un movimento più legato alla terra. Si allea senza dubbio per combattere il nemico comune ovvero i Titani, puntando a liberare la terra dalla loro oppressione.
L’AXIS: sostanzialmente essendo reduci del principato di Zeon ne condividono gli obiettivi, anche se in questo caso si tratta di intenti mascherati dalle ambizioni di Hamman.
Alla luce di tutto ciò la trama parte da basi molto belle, visto che questo scontro a quattro, anzi a tre visto che Karaba svolge un ruolo marginale, potrebbe garantire colpi di scena sensazionali. Cosi purtroppo non è, e per supportare le mie opinioni propongo i punti di debolezza che Z Gundam ha, e successivamente i punti di forza.
PUNTI DI DEBOLEZZA
1."Finale un po' sconclusionato". Il finale è indubbiamente troppo aperto. A fronte di 50 episodi, lasciare finire la serie senza un vero finale mi sembra un errore di gestione. Succedono troppe cose negli ultimi due episodi ed in maniera troppo affrettata. Il fatto che muoiano tutti i piloti fino ad allora apparsi può anche essere plausibile in una guerra, ma mi sembra poco probabile che muoiano uno dopo l’altro in maniera cosi veloce quando per tutta la serie sono sopravvissuti miracolosamente in molti scontri. Sembra che alcuni personaggi tipo Jerid muoiano solo perché devono morire. Nell’ultimo episodio poi ci sono scena paradossali come quella del teatro, dove Scirocco, Hamman, Char e Camille si trovano in un teatro di Gryps 2 e si puntano per mezzora la pistola addosso senza sparare…ma perché!!! Capisco che la scena può avere un che di metaforico, ma risulta poco credibile a fronte del realismo che la serie vuole creare.
La stessa morte di Scirocco mi sembra forzata, alla fine Camille si accanisce contro di lui come fosse il principio di tutti i suoi mali, e a lui si aggiungeranno tutti gli altri newtype morti in un megacolpo finale. Ma dai! tutto ciò è poco realistico, non parlo degli spiriti newtype ma del fatto che Scirocco viene considerato il nemico mortale anche se di per se non ha fatto niente per meritarsi tanto odio. Agisce si nell’ombra ma non era ancora diventato la figura cosi di spicco come la si pone; diciamo che si fa un processo alle intenzioni.
Anche la guerra finale a tre risulta essere poco realistica dato che anche il più stupido dei comandanti sa che se ci sono tre forze opposte è sempre meglio aspettare che due si scontrino e poi approfittarne successivamente, non avrebbe senso lasciarsi in una scontro a capofitto a tre. In Z Gundam lo si fa proprio perché si voleva concludere in maniera epica, come nella prima serie, ma in questo caso la battaglia finale non è logica come quella del primo Gundam.
2."Ritmo narrativo altalenante". La storia parte senza dubbio bene, ma poi negli episodi centrali subisce un forte calo narrativo e ci si trova nelle ultime 10 puntate o giù di lì dove il racconto va avanti attraverso i riassunti iniziali,che aggiungono sempre elementi nuovi. Questa tecnica non mi piace perchè così passaggi fondamentali sembrano quasi saltati, o comunque visti di sfuggita. La storia poi accelera forsennatamente, come detto, negli episodi finali.
Altro elemento poco realistico è il ruolo dell’Arghama, infatti nella maggior parte degli episodi opera da sola e gli scontri si riducono a mere azioni di guerriglia contro poche navi dei Titani. Le altre navi dell’AEUG appaiono solo molto dopo.
3."Personaggi poco caratterizzati". Ok questo non è un problema che succede a tutti; personaggi come Camille e Reccoa sono caratterizzati ottimamente, ma sugli altri non si è fatto molto. Le newtype artificiali sono una la copia dell’altra, Four è l’unica ad essere caratterizzate bene, ma le altre ricalcano solo il suo personaggio creando ripetizioni inutili e forzose. Jerid risulta essere una figura quasi comica, ai fini della storia non serve a niente, il suo odio per Camille e il suo “oggi ti ucciderò” diventano un barzelletta considerando i risultati delle sue missioni; se si voleva creare un altro Char si è toppato.
Char dal canto suo ha un figura altalenante, dopo l’importante discorso di Dakar sarebbe potuto divenire la guida dell’AEUG e cosi sembra, ma questo aspetto doveva essere più approfondito. Scirocco invece aveva un potenziale stupendo ma lo si è sprecato tutto, agisce veramente poco.
La storia di Hamman non viene spiegata a dovere cosi come il suo passato, e non si capisce perché Char la odi cosi tanto. La figura di Fa è quasi odiosa perché raccontata con un maschilismo irritante; lei praticamente deve fare la mamma e gli altri combattere. Katz è la copia di Camille cosi è anche una ripetizione la sua relazione con Sara. I capi dei titani non vengono per nulla ritratti, Jamitov e Bask compaiono poco, e per una serie che vuole fare dell’ambiguità tra il bene e il male il suo punto di forza questo è un aspetto negativo.
PUNTI DI FORZA
Dopo di ciò si potrebbe pensare ad una serie inguardabile e basta, in realtà non è cosi perchè ci sono notevoli puniti positivi.
1."Il realismo". È una seri molto realistica ed il dramma della guerra, in generale, è tracciato molto bene. Anche gli scontri tra mobil suit sono più reali, e si perde quel concetto di supereroe più tipico di Amuro che non di Camille. Il dramma di Camille è molto vivo cosi come le sue emozioni durante gli scontri. Anche il comportamento dei Titani è molto reale se si pensa a cosa le SS hanno fatto a loro tempo, ed il paragone tra i due movimenti militari è chiaro e voluto.
2."La forza di cambiare". Cambiare protagonista, con il vecchio eroe ancora vivo, è una scelta difficile ma coraggiosa e per questo voglio apprezzarla e premiarla. In un contesto realistico non è detto che l’eroe rimanga tale per sempre ed è proprio questo che è stato fatto in Z Gundam con Amuro relegato al ruolo di comparsa. Raccontare la storia da un punto di vista differente a mio avviso è una grossa qualità di questa serie.
3."Il messaggio finale". Il messaggio finale vuole proprio comunicare la durezza della guerra e la necessità di evitarla. Camille si sente sporco per tutte quelle uccisioni e per questo vuole sacrificarsi. In realtà Scirocco, nel suo ultimo attacco, con i suoi poteri lo rende di nuovo un bambino liberandolo dal peso della guerra. Camille alla fine regredisce ad uno stato apparentemente demenziale ma forse felice perché purificato e liberato dai mali della guerra.
4."La trama". Il presupposto di coinvolgere più eserciti con intenzioni diversi e punti di vista diversi incrementa la bellezza del racconto. La prima storia d'amore tra Camille e Four è molto commuovente e tocca l'anima, cosi come la storia di Reccoa e il suo non sentirsi accettata come donna.
A livello del doppiaggio italiano le voci risultano essere molto belle e azzeccate, il doppiaggio è fatto molto bene anche se all’inizio le interpretazioni sono davvero brutte, ma poi con il passare degli episodi i doppiatori acquisiscono più dimestichezza e il doppiaggio ne risente positivamente.
Alla luce di questa analisi, risulta nel complesso una bella serie anche se a mio avviso non cosi nettamente superiore alla prima. Certo la trama se sviluppata bene avrebbe potuto creare un piccolo capolavoro ed è per questo che mi dispiace questa recensione negativa. È una serie che a prescindere si merita un bel voto, ma il fatto di avere un potenziale e non riuscirlo a sfruttare ne abbassa di molto al votazione. D’altronde come dice la maestra al bambino:
"<i>Signora mi spiace, io a suo figlio le do un brutto voto perché so che può dare di più ma non l’ha fatto…</i>"