Recensione
Black★Rock Shooter
8.0/10
Black Rock Shooter è un OVA di 50 minuti rilasciato il 24 luglio 2010. E' disponibile anche in streaming gratuito e sottotitolato in 7 lingue diverse, tra cui l'italiano.
L'idea nasce da Huke, un artista grafico che, ispirandosi alla famosa vocaloid Miku Hatsune, ne crea un alter ego dark, e grazie alla collaborazione della nascente Ordet Studio oggi siamo qua a parlare di questo prequel.
Eh già, perché la sensazione è quella di vedere un'opera all'inizio, in fase di sperimentazione. Una sorta di assaggio di come la storia sarà (o potrà essere).
Tutti gli elementi sono messi "à random", in una specie di collage nel quale vediamo tutto e capiamo ben poco.
Abbiamo combattimenti apocalittici, momenti di vita scolastica, magia e qualche paradosso. In un'ora scarsa Black Rock Shooter non dice assolutamente nulla, ma fa sperare per qualcosa in futuro (se mai ci sarà).
Questo OVA dagli utenti del web era molto atteso, molti, attirati dal chara decisamente accattivante e da un paio di trailer mozzafiato, ricchi di azione e scontri epici, sono rimasti delusi nel costatare la pochezza dell'anime, incentrato più sulla vita, o meglio, sulla relazione di due ragazzine delle medie.
Mato e Yomi si incontrano per la prima volta in prima media e fanno amicizia, vanno molto d'accordo fino a che Yomi non diventa scostante.
Da qui la Ordet Studio ha il compito di proseguire la storia.
Personalmente ho visto l'anime per caso, non ne sapevo niente, avevo zero aspettative e invece l'ho trovato gradevole, come in K-ON e Lucky Star molto gongolamento e "slice-of-life". Molti anche i punti oscuri, ad esempio i flash che abbiamo di un mondo parallelo, infernale dove due creature si danno ad una eterna battaglia. Sono Black Rock Shooter e Dead Master che possono essere considerate come le controparti di Mato e Yomi, e dove la battaglia può essere vista come la trasposizione del loro conflitto.
Il finale è inspiegabile, inatteso, ma l'ho trovato geniale nella sua pazzia.
Subito dopo la sigla di chiusura (un tipico brano J-Rock ), in quei 10 secondi si può davvero odiare BRS se non ne faranno un seguito.
A livello di produzione è buono, il disegno è semplice, un character desing moe, colori chiari e luminosi per la vita reale, mentre il mondo parallelo si fa più gothic con colori leggermente sgranati. Molto piacevole, anche se non il top che forse molti si aspettavano vedendo i trailer.
Buone le animazioni e spettacolari i combattimenti.
Musicalmente mi è rimasta solo la versione piano di Miku, non tantissimo sul piano della colonna sonora.
In definitiva Black Rock Shooter è un'opera da considerare in fase di sviluppo e godersela così com'è, senza voler pretendere di capire chissà cosa, io ho le mie teorie e interpretazioni* su cosa metaforicamente possano significare quegli scontri e quel finale... Vedremo.
*La solitudine di Yomi, Mato che si sente colpevole per aver ferito l'amica, vengono proiettate nelle battaglie, battaglie che non accadono ma sono ciò che le ragazze provano. Il finale è la visione di un passato probabile (aka quello che sarebbe potuto essere) oppure il futuro, la risoluzione della battaglia... forse sto fantasticando troppo...
L'idea nasce da Huke, un artista grafico che, ispirandosi alla famosa vocaloid Miku Hatsune, ne crea un alter ego dark, e grazie alla collaborazione della nascente Ordet Studio oggi siamo qua a parlare di questo prequel.
Eh già, perché la sensazione è quella di vedere un'opera all'inizio, in fase di sperimentazione. Una sorta di assaggio di come la storia sarà (o potrà essere).
Tutti gli elementi sono messi "à random", in una specie di collage nel quale vediamo tutto e capiamo ben poco.
Abbiamo combattimenti apocalittici, momenti di vita scolastica, magia e qualche paradosso. In un'ora scarsa Black Rock Shooter non dice assolutamente nulla, ma fa sperare per qualcosa in futuro (se mai ci sarà).
Questo OVA dagli utenti del web era molto atteso, molti, attirati dal chara decisamente accattivante e da un paio di trailer mozzafiato, ricchi di azione e scontri epici, sono rimasti delusi nel costatare la pochezza dell'anime, incentrato più sulla vita, o meglio, sulla relazione di due ragazzine delle medie.
Mato e Yomi si incontrano per la prima volta in prima media e fanno amicizia, vanno molto d'accordo fino a che Yomi non diventa scostante.
Da qui la Ordet Studio ha il compito di proseguire la storia.
Personalmente ho visto l'anime per caso, non ne sapevo niente, avevo zero aspettative e invece l'ho trovato gradevole, come in K-ON e Lucky Star molto gongolamento e "slice-of-life". Molti anche i punti oscuri, ad esempio i flash che abbiamo di un mondo parallelo, infernale dove due creature si danno ad una eterna battaglia. Sono Black Rock Shooter e Dead Master che possono essere considerate come le controparti di Mato e Yomi, e dove la battaglia può essere vista come la trasposizione del loro conflitto.
Il finale è inspiegabile, inatteso, ma l'ho trovato geniale nella sua pazzia.
Subito dopo la sigla di chiusura (un tipico brano J-Rock ), in quei 10 secondi si può davvero odiare BRS se non ne faranno un seguito.
A livello di produzione è buono, il disegno è semplice, un character desing moe, colori chiari e luminosi per la vita reale, mentre il mondo parallelo si fa più gothic con colori leggermente sgranati. Molto piacevole, anche se non il top che forse molti si aspettavano vedendo i trailer.
Buone le animazioni e spettacolari i combattimenti.
Musicalmente mi è rimasta solo la versione piano di Miku, non tantissimo sul piano della colonna sonora.
In definitiva Black Rock Shooter è un'opera da considerare in fase di sviluppo e godersela così com'è, senza voler pretendere di capire chissà cosa, io ho le mie teorie e interpretazioni* su cosa metaforicamente possano significare quegli scontri e quel finale... Vedremo.
*La solitudine di Yomi, Mato che si sente colpevole per aver ferito l'amica, vengono proiettate nelle battaglie, battaglie che non accadono ma sono ciò che le ragazze provano. Il finale è la visione di un passato probabile (aka quello che sarebbe potuto essere) oppure il futuro, la risoluzione della battaglia... forse sto fantasticando troppo...