Il polemico regista Yutaka Yamamoto (Yamakan), famoso anche per le sue critiche al mondo dell'animazione giapponese, ha annunciato (di nuovo) su Twitter il suo ritiro a tempo indeterminato per riprendersi in seguito a "troppe irragionevoli congiunture accumulatesi" che lo hanno fatto ammalare. Egli fa sapere di continuare a controllare la casella di posta online e i messaggi sul proprio telefono, ma che si asterrà da ogni altra attività.
Yamamoto fonda nel 2008 lo studio Ordet dopo il licenziamento, l'anno precedente, dalla Kyoto Animation. Col suo neonato studio collabora in qualità di regista con A-1 Pictures a Kannagi: Crazy Shine Maidens, e nel 2010 supervisiona l'OVA di Black Rock Shooter. Nel 2011 dirige Fractale, anime in 11 episodi realizzato attraverso una nuova collaborazione con A-1 Pictures, ma lo scarso successo della serie coideata con il ricercatore e docente presso l'istituto di Tecnologia di Tokyo, Hiroki Azuma, e sceneggiata da Mari Okada, lo spinge già allora ad annunciare un momentaneo ritiro dall'animazione. Torna dopo circa due anni dirigendo e supervisionando la serie anime e i film di Wake Up, Girls!, breve commedia/slice of life a tema idol.
In Kyoto Animation i suoi ruoli più importanti sono stati quello di direttore di produzione della prima stagione di La malinconia di Haruhi Suzumiya (è stato lui a ideare la coreografia del famoso balletto della sigla finale), di assistente alla direzione dell'OAV Munto 2: Beyond the Walls of Time, e di regista e autore degli storyboard di alcuni episodi di Air, Full Metal Panic! The Second Raid, e Kanon. Il suo ultimo lavoro prima di uscire dalla compagnia è stato la direzione dei primi quattro episodi di Lucky Star.
Kiyoshi Tane, autore di numerosi libri sugli anime, i manga e i videogiochi, si è chiesto su Twitter se questo non fosse, fondamentalmente, l'annuncio del pensionamento di Yamamoto, descrivendo il regista come "qualcuno col talento di intrattenere e incompatibile con l'intrattenimento stesso". La risposta di Yamamoto su Twitter non si è fatta attendere: "L'incompetente critica del critico incompetente è ricominciata (LOL)".
Fonti consultate: Anime News Network, GoBoiano.
Yamamoto fonda nel 2008 lo studio Ordet dopo il licenziamento, l'anno precedente, dalla Kyoto Animation. Col suo neonato studio collabora in qualità di regista con A-1 Pictures a Kannagi: Crazy Shine Maidens, e nel 2010 supervisiona l'OVA di Black Rock Shooter. Nel 2011 dirige Fractale, anime in 11 episodi realizzato attraverso una nuova collaborazione con A-1 Pictures, ma lo scarso successo della serie coideata con il ricercatore e docente presso l'istituto di Tecnologia di Tokyo, Hiroki Azuma, e sceneggiata da Mari Okada, lo spinge già allora ad annunciare un momentaneo ritiro dall'animazione. Torna dopo circa due anni dirigendo e supervisionando la serie anime e i film di Wake Up, Girls!, breve commedia/slice of life a tema idol.
In Kyoto Animation i suoi ruoli più importanti sono stati quello di direttore di produzione della prima stagione di La malinconia di Haruhi Suzumiya (è stato lui a ideare la coreografia del famoso balletto della sigla finale), di assistente alla direzione dell'OAV Munto 2: Beyond the Walls of Time, e di regista e autore degli storyboard di alcuni episodi di Air, Full Metal Panic! The Second Raid, e Kanon. Il suo ultimo lavoro prima di uscire dalla compagnia è stato la direzione dei primi quattro episodi di Lucky Star.
Kiyoshi Tane, autore di numerosi libri sugli anime, i manga e i videogiochi, si è chiesto su Twitter se questo non fosse, fondamentalmente, l'annuncio del pensionamento di Yamamoto, descrivendo il regista come "qualcuno col talento di intrattenere e incompatibile con l'intrattenimento stesso". La risposta di Yamamoto su Twitter non si è fatta attendere: "L'incompetente critica del critico incompetente è ricominciata (LOL)".
Fonti consultate: Anime News Network, GoBoiano.
Non ha partorito chissà quali capolavori da permettersi di fare tanto il prezioso, ergo non ho mai digerito il suo atteggiamento altezzoso di genio incompreso.
Caro Yamakan, non sentirò la tua mancanza...ci sono studi che stanno investendo in talenti nuovi e con voglia di fare, come lo studio White Fox, che per animare Re:Zero sta impiegando ragazzi a cui nel contempo fa formazione.
Un regista e produttore visionario che ha regalato al mondo capolavori rivoluzionari come Fractale e Wake Up, Girls, innovando e ridefinendo i canoni narrativi dell'animazione giapponese tutta in un periodo di forte crisi e bisogno di rinnovamento.
Lo ricorderemo tutti così, nel suo eroico tentativo di salvare l'animazione
... ma anche no! Staremo tutti meglio senza questo buffone arrogante.
Yamakan, goditi la pensione; e mi raccomando, non tornare mai più.
Ma tu gli credi? Tra qualche tempo annuncerà di nuovo il suo ritorno con qualcosa di rivoluzionario.
Intanto, ad ogni stagione qualche serie meritevole esce sempre, anche senza di lui, povero genio incompreso.
Chi non ha l'umiltà di accettare le critiche non può migliorarsi.
C'è qualcosa nell'atteggiamento di quest'uomo che mi ricorda un certo signore, altrettanto polemico quanto lui, delle nostrane parti...X)
Ad ogni modo, le scuse addotte per i precedenti, come per l'attuale ritiro momentaneo, mi paiono irragionevoli...
Se ciò è dovuto alla critica, non è certo in tal modo che essa si affronta...
Bisogna affrontarla con sicurezza in ciò in cui si crede ma anche umiltà per non rischiare diventare "sordi e ciechi", non certo ritirarsi appena essa diventa troppo feroce o il tuo lavoro non è seguito come vorresti che sia...
Bisogna insistere, insistere e ancora insistere... e sopratutto saper accettare il confronto con le idee altrui...
La ritirata in questi casi non è mai la scelta giusta...
....
Beh, contento lui, però non mi sembra che il suo curriculum sia tanto sfavillante da spiegare un commiato in simile pompa magna, puzza di arroganza da lontano mezzo pianeta. Mi sembra il classico "ritiro" che, ignorato da tutti, si trasforma in un "ritorno" carico di auto-celebrazione!
Mi sa che ci sarebbe da divertirsi...XD
Di tutto per i soldi. Polemica delle polemiche. Peggio dei "nostri" opinionisti che vanno in tv a blaterare.
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