Recensione
Tokyo Magnitude 8.0
10.0/10
Tokyo Magnitude 8.0 è un anime ambiento ai giorni nostri che mostra realisticamente cosa avverrebbe se un forte terremoto devastasse l'arcipelago del Giappone. La grafica è molto buona, soprattutto gli scenari, che sono molto ben curati e ricchi di particolari; l'opening e l'ending sono molto belle e le colonne sonore particolarmente azzeccate. È un anime davvero commovente e che mi ha davvero colpita, soprattutto per come riesce a mettere a nudo ogni sentimento ed emozione dei personaggi.
L'anime si incentra su due bambini, Yuki e Mirai, l'uno un che frequenta ancora le elementari e l'altra che invece va alle medie. I due, che sono fratello e sorella, hanno una situazione familiare alquanto particolare, infatti, poiché entrambi i genitori lavorano molto, passano parecchio tempo da soli. Proprio per questo Mirai li detesta e tende ad arrabbiarsi col fratello minore, che invece è sempre positivo. Così una mattina Yuki cerca di convincere la madre ad andare tutti insieme ad Odaiba (luogo in cui da piccoli fecero una vacanza con i genitori) per vedere una mostra di Robot. Ma questa, che anche quel giorno doveva lavorare, li lascia andare alla mostra da soli. Qui i due, mentre sceglievano un regalo per la madre, che a breve avrebbe compiuto gli anni, fanno anche conoscenza con Mari Kusakabe, una donna che lavora come fattorina per consegne veloci con la moto. Dopo essersi separati, un forte terremoto di forza 8.0 della scala Richter colpisce tutto l'arcipelago del Giappone. Ma grazie a Mari i due riusciranno a ritrovarsi e con lei inizieranno un lungo e duro viaggio per il loro ritorno a casa.
L'anime si incentra su due bambini, Yuki e Mirai, l'uno un che frequenta ancora le elementari e l'altra che invece va alle medie. I due, che sono fratello e sorella, hanno una situazione familiare alquanto particolare, infatti, poiché entrambi i genitori lavorano molto, passano parecchio tempo da soli. Proprio per questo Mirai li detesta e tende ad arrabbiarsi col fratello minore, che invece è sempre positivo. Così una mattina Yuki cerca di convincere la madre ad andare tutti insieme ad Odaiba (luogo in cui da piccoli fecero una vacanza con i genitori) per vedere una mostra di Robot. Ma questa, che anche quel giorno doveva lavorare, li lascia andare alla mostra da soli. Qui i due, mentre sceglievano un regalo per la madre, che a breve avrebbe compiuto gli anni, fanno anche conoscenza con Mari Kusakabe, una donna che lavora come fattorina per consegne veloci con la moto. Dopo essersi separati, un forte terremoto di forza 8.0 della scala Richter colpisce tutto l'arcipelago del Giappone. Ma grazie a Mari i due riusciranno a ritrovarsi e con lei inizieranno un lungo e duro viaggio per il loro ritorno a casa.