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In seguito all'energia sprigionata da Re Jyaku durante l'ultimo attacco sferratogli dalle Pretty Cure, la Regina del Giardino della Luce ha perso parte dei suoi poteri. Per recuperare le forze ha bisogno di rinascere e separa il suo corpo in tre elementi: l'energia vitale, il cuore e le 12 aspirazioni, anche dette "cuori magici".
Per Nagisa e Honoka la vita scorre lieta come al solito. Giunte ormai all'ultimo anno di scuola media, si ritrovano con nuove responsabilità. Nagisa è diventata il nuovo capitano della squadra di lacrosse, mentre Honoka è stata nominata presidente del club di scienze. Ma la nuova missione per salvare il Giardino dell'Arcobaleno dalla rinascita di Re Jyaku incombe. Informate dal Guardiano delle Pietre Prismatiche e dal Vecchio Saggio sul compito di trovare i tre elementi che compongono la vita della Regina, conosceranno anche una nuova combattente. Hikari Kujou, alias Shiny Luminous, le aiuterà a compiere la delicata missione. Ma sin dall'inizio Mepple e Mipple sospettano che la dolce Hikari abbia in sé l'energia vitale della Regina. Sarà davvero così?

Lo ammetto, inizialmente ero un pochino scettica sull'inserimento di un nuovo personaggio nel collaudato duo delle Pretty Cure. Invece Hikari Kujou, dal viso dolce e gentile, una ragazzina di 12 anni sempre disponibile con tutti e dall'animo generoso, fa il suo ingresso in scena in punta di piedi fino a scavare un posto nel cuore degli spettatori. Hikari si presenta come la cugina della signorina Akane e l'aiuta ogni giorno nel suo chiosco di takoyaki. Il suo essere nuova al mondo, la rende curiosa ma allo stesso tempo timorosa. Nagisa e Honoka si ritrovano così a farle da guida, e la tenera Hikari apprende ogni giorno nuove cose e fortifica il rapporto con le due amiche. Diventa così una pedina fondamentale in battaglia, ma soprattutto un'amica preziosa e insostituibile.

La particolarità di questa serie è senza dubbio il forte contrasto tra il bene e il male, rappresentato dai due esseri della luce e dell'oscurità. Hikari e il bambino che custodiscono i guerrieri di Dotsuku sembrano tuttavia avere un forte legame. La metafora che rappresenta le due facce della stessa medaglia è costantemente presente in ogni episodio. La vicenda che si nasconde dietro questi due personaggi è molto interessante e fino all'ultimo episodio vi sono particolari da scoprire sul loro rapporto.
Nonostante queste vicende occupino gran parte della storia, Nagisa e Honoka rimangono ancora una volta le indiscusse protagoniste. Le loro avventure da combattenti, ma anche le vicende familiari e scolastiche, rimangono un elemento importante come nella prima stagione. Piano piano affrontano i piccoli problemi quotidiani, maturando sia come guerriere che come persone.

I personaggi malvagi che affollano il mondo delle Pretty Cure sono uno degli elementi che mi spingono ad amare profondamente questa serie. Anche in Max Heart abbiamo un'ottima caratterizzazione dei guerrieri di Dotsuku.
Circulus, il più serioso del quartetto è il vice-capo del gruppo. Il suo obiettivo è quello d'interrogare Shiny Luminous. Litiga spesso con Uraganus.
Biblis, è l'unica donna e ha un fare molto altezzoso. Non si direbbe, ma è golosa di dolci.
Uraganus si può tranquillamente considerare lo stupido del gruppo. La sua unica dote è una forza mostruosa. Parlare con lui è come parlare a un muro.
Valdes, il più temibile e il più forte tra i quattro. Contro di lui le Pretty Cure dovranno sudare in più di un'occasione.
Ultimi, ma non meno importanti, sono i due mostri ,che accudiscono il baby Re Jyaku. Sono talmente goffi e spassosi che trattenere le risate è praticamente impossibile.

Considero Pretty Cure Max Heart superiore alla prima stagione. Durante la visione degli episodi ho riso e ho pianto. Mi sono sentita impacciata anch'io quando Nagisa cercava goffamente di rivelare i suoi sentimenti a Fuji P. e mi sono rattristata insieme ad Hikari quando temeva per il suo futuro.
Per tutti questi motivi do un 8 e mezzo a questa bella serie e la consiglio a tutti gli amanti dei majokko.