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Anche la seconda serie di questo splendido capolavoro non ha deluso le mie aspettative, al contrario ha solo rafforzato l'amore che ho provato guardando la prima volta Natsume Yuujinchou.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, in questa serie si riesce a scavare nel profondo nell'animo di tutti loro che, tra l'altro, sono rappresentati con un tratto preciso, delicato, un disegno che regala allo spettatore una sensazione di benessere dovuto anche all'uso di colori tenui che riescono a far percepire la freschezza delle atmosfera dell'anime.

In Zoku Natsume Yuujinchou riusciamo ad approfondire di più il legame che inizia ad instaurasi tra i vari protagonisti e Takashi comincia a rendersi conto di non essere destinato come sua nonna a vivere nella solitudine. La cosa meravigliosa è che egli riesce a stabilire dei legami che risultano davvero profondi sia con gli Yokai che con gli esseri umani. Questa cosa fa riflettere molto, dopotutto non conta chi hai davanti, contano solo i sentimenti e i legami che riesci a stringere. Credo che questo sia un anime che ha davvero moltissimo da insegnarci.

Splendide la opening e la ending, come tutta la soundtrack che ricorda la musica tradizionale giapponese e che per questo è perfettamente in tema con tutta l'opera che si rifà alle antiche credenze popolari.
Beh, dal finale della prima serie, era ovvio che ci sarebbe stato un seguito; chi avrebbe rinunciato a "vivere" insieme a Takashi la sua nuova esistenza tra amici visibili e invisibili?