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<b>Attenzione contiene possibili spoiler</b>

Questo anime è meraviglioso, spicca per la sua delicatezza e drammaticità, ti coinvolge nella storia senza grandi avvenimenti, ma solo con la pura e semplice descrizione dei fatti.
La seconda guerra mondiale è stata una strage, e spesso non ci si sofferma mai a sufficienza, quando la si studia, sulle migliaia e migliaia di vite perse in questo frangente; inoltre, quando si parla di Giappone e 1945 viene subito in mente (credo giustamente) la strage di Hiroshima e Nagasaki, ma questo anime vuole raccontare una storia diversa, forse quasi messa in secondo piano, ma comunque importante.
E' un opera quasi spietata, chi la guarda cerca di percepire ogni singolo momento felice e lo impreziosisce, ma purtroppo il lento scorrere degli eventi porta a conclusioni sempre più buie, lasciando quel senso di amarezza che le fiabe sono tanto brave e far scomparire.
La storia narra le vicende di queste due bambini, Seita il più grande e la piccola Setsuko, sopravvissuti ai bombardamenti di Kobe nel giugno del 1945; durante quel bombardamento perderanno la madre e da li sarà una continua lotta per la sopravvivenza. Inizialmente vengono ospitati da una lontana parente, che però non si dimostra generosa e affettuosa nei loro confronti, tanto da spingerli ad andare via di casa e rifugiarsi in una caverna.
La delicatezza e l'amore del fratello verso la piccola è commovente, a volte straziante dato che in fondo è piccolo anche lui e si fa carico di un fardello enorme rispetto alla sua età. I momenti felici trattati dal film anche se sono pallidi, in mezzo a quello scenario straziante, prendono la forma di tante piccole stelle in mezzo all'oscurità.
Passano i mesi, e la situazione si fa sempre più complicata: i due cercano di sopravvivere come possono ma il cibo scarseggia, e quello che c'è è difficile da recuperare per i due orfani. L'animo di Setsuko viene fuori nel suo apice quando sotterra le lucciole catturate la sera prima da Seita per illuminare la caverna: si chiede il perché le lucciole vivano così poco, e se anche la sua mamma sia stata sotterrata alla stessa maniera.
Il finale è tragico, è un pugno nello stomaco di chi si aspetta uno spiraglio di risoluzione della vicenda, e la fine della guerra (con la felicità di chi può finalmente tornare a casa) rende tutto ancora più pesante.
Gli aggettivi che uso possono far sembrare l'opera tutt'altro che interessante a qualcuno, invece sono convinto che materie come queste (quanto l'olocausto) vadano trattate proprio in questo modo, cercando in tutti i modi di impressionare lo spettatore per infondere una consapevolezza sopita dal tempo.
E' un anime che dovremmo guardare tutti, è commovente, ma con eleganza e compostezza, come il popolo giapponese ha imparato a farsi conoscere.
Chiunque dubiti del valore degli anime dovrebbe prendere visione di questo film, così che possa sicuramente cambiare opinione.