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Ero indeciso se dare un 5 o un 6, ma alla fine mi sono sentito buono, anche perché so che la maggior parte delle recensioni a "Mila e Shiro - Il sogno continua" avrà esito negativo. Perché?

Be', iniziamo partendo dal presupposto che buona parte delle animazioni sono state realizzate in Cina, che, non per discriminare, ma è così, fa opere animate di qualità più bassa rispetto a quelle giapponesi. E questo in "Mila e Shiro - Il Sogno Continua" si vede troppo.
Nell'anime sono presenti un abuso di computer grafica per muovere la palla, occhi che o sono fissi e immobili o sbattono le palpebre ogni santissimo secondo, intere sequenze che vengono più e più volte usate per le azioni in partita: uno sfacelo.
C'è stato addirittura un episodio nel quale una sequenza di minuti - e non parlo di secondi, ma di minuti reali - è stata riproposta subito dopo quella originale. In pratica si è vista la stessa scena per due volte di seguito, commentata in modo diverso.

E' davvero un peccato, perché le animazioni penalizzano quest'anime, e lo rendono un prodotto di serie B mentre a mio avviso poteva divenire un capolavoro, poiché a livello di trama Il Sogno Continua non è niente male. La serie è ambientata nel 2008 in Cina e Mila torna sulle scene dopo 2 anni di assenza per un infortunio al Tendine d'Achille; sono in molti che rifiutano la sua presenza in squadra e lei si sente demoralizzata, sino a quando Ming Jang, ex campionessa di pallavolo che fa la direttrice sportiva, la vuole nelle Dragon Ladies, una squadra in decadenza che la donna cercherà di aiutare a tornare in vetta.

La peculiarità di queste serie è che la protagonista non è più solo Mila, ma l'intera squadra in cui gioca, quindi abbiamo l'esuberante Glin Wong, l'altezzosa Catherine Maurel, la decisa Xiu Lan Mo, la forte Maria Rodriguez e tanti altri personaggi ognuno con la propria, caratterizzata personalità (chi più, chi meno).
Della squadra fanno parte anche Nami e Kaori (le ricordate? Sì, proprio loro), che daranno una grande spinta alla storia con colpi di scena che le riguarderanno - ma non voglio spoilerare nulla.

Un personaggio che finalmente ha un ruolo più o meno rilevante nella serie è Shiro, che è l'allenatore delle Dragon Ladies. Per chi non lo sapesse, Shiro nella prima serie era un personaggio di passaggio, che sviluppava il suo ruolo in 6 episodi e andava via - in realtà Mila lo dimenticherà presto, è in Italia che hanno forzato la loro storia d'amore, pressoché assente nella versione originale. Adesso Shiro è presente e costante in tutte le puntate e sembra che provi ancora qualcosa per Mila, ma non si dichiara perché non vuole distrarla dalla pallavolo - tutto ruota attorno a essa, a quanto pare.

Visto che mi sto dilungando troppo, voglio chiudere la recensione consigliando la visione di quest'anime solo a coloro che non sono affezionati alla prima serie, poiché in questa tutto è diverso: Mila non è più l'incosciente ragazzina, ma è una tipa matura, essendo più che ventenne oramai.
Inoltre sia Mila sia Kaori e Nami sembrano non sapere come si giochi a pallavolo, e si fanno superare in bravura dalle novizie della squadra. Eppure le tre ragazze sono state campionesse, no?!

Quindi, ripeto che bisogna affrontare questa serie non come il sequel di "Mila e Shiro - Due Cuori nella Pallavolo", ma come un'altra cosa proprio, distaccata dalla prima serie se non per alcuni personaggi e per la colonna sonora, che è in gran parte la stessa di un tempo.
Se si pone il paragone fra la prima e la seconda serie si vedrà solo il male di "Mila e Shiro - Il Sogno Continua", mentre a mio avviso ci sono anche lati positivi, che rendono "godibile" la visione.

Do 6. Se l'anime avesse avuto delle animazioni decenti magari scuciva anche un 7.