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10.0/10
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"Lovely Complex" è un anime del 2007 realizzato dalla Toei, tratto dall'omonimo manga creato da Aya Nakahara.
Che dire? La serie è composta da 24 episodi spassosissimi che molte volte mi hanno fatto ridere fino alle lacrime e che, anche rivedendoli più e più volte, hanno sempre avuto lo stesso effetto irresistibilmente comico.
Quest'opera racconta in modo molto buffo e ironico la storia di due liceali, Koizumi e Otani, che sono angosciati dal complesso dell'altezza: lei è troppo alta, lui troppo basso per i soliti cliché. Per questo motivo entrambi, sul piano sentimentale, hanno avuto esperienze negative in precedenza, perché spesso ritenuti "inadatti". Accomunati da questo disagio, i due finiscono per diventare buoni amici e poi anche qualcosa di più, ma la strada sarà davvero lunga e incerta.

Non ci sono solo scenette demenziali e teatrini, anzi c'è di più. C'è un buon equilibrio tra il lato più introspettivo dei due protagonisti, dove in realtà il personaggio di Koizumi trova decisamente maggiore spazio, e quello comico. E' evidente che all'inizio è più facile indagare i sentimenti di Otani, tuttavia da un certo momento in poi, nel corso della serie, sembra che lui diventi un personaggio imperscrutabile, di cui non si riesce più a capire cosa pensi e quali saranno le sue decisioni in futuro rispetto agli eventi. Questa sorta di chiusura della prospettiva del personaggio di Otani è indovinatissima, perché suscita una certa attesa nello spettatore, che si pone delle domande sull'esito del rapporto tra i due ragazzi.
Buona è anche la struttura narrativa, ogni episodio è molto ben calibrato, a eccezione degli ultimi episodi, dove la narrazione improvvisamente accelera fino alla conclusione.

Credo che "Lovely Complex" sia uno dei migliori anime comico-demenziali degli ultimi tempi. Prende in giro in modo intelligente un altro luogo comune radicato nella società: quello della ragazza piccola, dolce e indifesa, opponendo a questo stereotipo Koizumi, una ragazza alta, forzuta e a tratti un po' grezza. Allo stesso modo, alla classica figura del fidanzato alto e virile, viene opposta quella di Otani, basso, sensibile e un po' insicuro. Perché due tipi così non possono amare, essere amati o addirittura amarsi?
Oltre a un ottimo sviluppo della storia, si aggiungono colonne sonore orecchiabili, un comparto grafico gradevolissimo e luminoso, seppur molto semplice, un ritmo narrativo vivace e brioso.
Non posso che consigliarlo vivamente a chi voglia trascorrere del tempo in totale leggerezza.