Recensione
Persona 4 The Animation
7.0/10
Recensione di Ironchain87
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Premetto di sapere bene come non sia del tutto corretto scrivere una recensione senza aver visto tutta la serie, ma ritengo di non poter astenermi, dopo 20 episodi subbati, dal descrivere ciò che penso di questa serie.
Prologo: Prima di dire qualsiasi cosa, vorrei far notare come questa serie derivi da un videogioco, per l'appunto "Persona 4", cosa di per sé interessante e rischiosa (poi spiegherò perché), e che è per questo che me ne sono interessato.
Grafica: come già detto altrove, non sono un esperto di disegno purtroppo, però posso dirvi che secondo me questo anime merita. I volti, i corpi, le proporzioni e i caratteri speciali (cicatrici, lentiggini, ecc.) sono ben assortiti, alcuni più seri, altri più divertenti. I colori variano in base all'atmosfera dell'episodio, secondo me azzeccati e mai eccessivi; il tratto è pulito.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: a questo punto mi urge dover precisare una cosa. Secondo me infatti, di storie, in quest'anime se ne possono trovare ben tre principali (se non di più). Una prima storia, quella centrale diciamo, è quella che lega tutti i personaggi a una serie di omicidi misteriosi, legati anche a un altro mondo, fatto di nebbia, persona (una specie di "digimon" o "carte di yu-gi-oh", evocate contro gli Shadows, i nemici), mistero e lati repressi del carattere delle persone, del loro vero "io". Iniziata nel migliore dei modi, la storia trova una fine poco condivisa tra i protagonisti, che vorranno (forse) continuare a indagare anche dopo l'arresto del presunto assassino, e attualmente non ha ancora una fine certa. La seconda storia riguarda il protagonista Yu Narukami: infatti non si sa quasi nulla, se non che si è dovuto trasferire in provincia per via dell'assenza dei genitori per lavoro, e che ha uno zio da cui soggiorna con la cuginetta; altra cosa che si nota subito è uno strano legame con un personaggio misterioso con orecchie e naso lungo, molto "poco" umano, e con una donna bionda, personaggi che sembrano conoscere bene i Persona e il mondo delle ombre (mi si passi il termine...), ma che, stranamente, non appartengono alla storia principale (vengono menzionati solo una volta, nella puntata 19, ma non si vedranno, mentre si sentirà solo la voce della donna, subito troncata). Essi sembrano infatti interessati solo al protagonista; aprono sempre le puntate, proprio come se fosse un classico videogioco giapponese. La terza storia è invece quella dello zio del protagonista, un poliziotto vedovo con una figlia piccola, la cui moglie è stata uccisa da un pirata della strada; invero questa storia non è molto chiara, anche se verso le ultime puntate viste si acuisce e trova qualche particolare - un investitore che si rifà vivo, il ruolo mancante della madre, un padre assente per lavoro, ecc. -, pur, per mio pensiero, non essendo molto interessante.
Dopo queste tre principali storie, si possono trovare mille sotto-capitoli relativi ai diversi personaggi (l'hotel di una, i rapporti amorosi di un altro, i problemi con la sessualità di un terzo, ecc.), che a volte risultano piacevoli, a volte pesanti. Infatti, a chi mi chiedesse come descrivere in toto la storia di quest'anime, non potrei che dire "altalenante": infatti mentre arriva a toccare punte di suspense nella ricerca dell'assassino, riesce a scivolare nella noia più totale durante episodi in cui non succede nulla e vengono mostrate solo scene di vita quotidiana (la gita all'hotel con le terme, il festival della scuola, ecc.), divertenti, per carità, ma decisamente fuori luogo sparsi in così poche puntate. Passando poi per i momenti abbastanza comuni dei combattimenti, già visti, ma pur sempre pienamente godibili.
Personaggi: i personaggi presentano lati molto positivi, come una buona varietà, sia nell'aspetto sia nel carattere, storie completamente diverse, alcuni risultano anche teneri/divertenti (vedere Kuma). Unica nota negativa è un personaggio solo, ovvero Nanako Dojima, la cuginetta. Infatti risulta purtroppo un personaggio inverosimile: da un lato abbiamo una bambina "cresciutella" che non sa nemmeno leggere e non conosce il significato di varie parole (diciamo tra i quattro e i sei anni), dall'altro lato però abbiamo una piccola donna che riesce a sostenere un discorso che non mi aspetterei nemmeno da un'adolescente, usando peraltro una proprietà di linguaggio superiore a certi over venti, a badare alla casa e a stare tranquillamente con gente di almeno dieci anni più grande. Va bene crescere in fretta, ma mi sembra decisamente esagerata, teniamo presente che in Giappone c'è la moda delle "bambine cresciute", venti/trentenni nel corpo di bambine.
Giudizio finale: "Persona 4 The Animation" è un buon anime, che mi ha colpito e mi ha tenuto incollato al monitor, almeno fino alla scoperta del primo presunto colpevole... Purtroppo dopo quel punto (e anche poco prima) mi cala in episodi che rasentano "le situazioni di lui e lei", divertenti forse, ma poi decisamente poco significative, scenette ripetitive, allusive, pensanti da vedere in successione. Nonostante questo, le tematiche sessuali, scolastiche, relazionali e al tempo stesso quelle horror, fantastiche e misteriose riescono a salvare capre e cavoli: di sicuro meriterà un voto più alto se e quando avrà una storia molto più lunga, per giustificare i vari filler (che forse proprio filler non sono) o deciderà di puntare più sui misteri che sul quotidiano. Consigliato di certo!
Prologo: Prima di dire qualsiasi cosa, vorrei far notare come questa serie derivi da un videogioco, per l'appunto "Persona 4", cosa di per sé interessante e rischiosa (poi spiegherò perché), e che è per questo che me ne sono interessato.
Grafica: come già detto altrove, non sono un esperto di disegno purtroppo, però posso dirvi che secondo me questo anime merita. I volti, i corpi, le proporzioni e i caratteri speciali (cicatrici, lentiggini, ecc.) sono ben assortiti, alcuni più seri, altri più divertenti. I colori variano in base all'atmosfera dell'episodio, secondo me azzeccati e mai eccessivi; il tratto è pulito.
Storia <b>[Attenzione, spoiler!]</b>: a questo punto mi urge dover precisare una cosa. Secondo me infatti, di storie, in quest'anime se ne possono trovare ben tre principali (se non di più). Una prima storia, quella centrale diciamo, è quella che lega tutti i personaggi a una serie di omicidi misteriosi, legati anche a un altro mondo, fatto di nebbia, persona (una specie di "digimon" o "carte di yu-gi-oh", evocate contro gli Shadows, i nemici), mistero e lati repressi del carattere delle persone, del loro vero "io". Iniziata nel migliore dei modi, la storia trova una fine poco condivisa tra i protagonisti, che vorranno (forse) continuare a indagare anche dopo l'arresto del presunto assassino, e attualmente non ha ancora una fine certa. La seconda storia riguarda il protagonista Yu Narukami: infatti non si sa quasi nulla, se non che si è dovuto trasferire in provincia per via dell'assenza dei genitori per lavoro, e che ha uno zio da cui soggiorna con la cuginetta; altra cosa che si nota subito è uno strano legame con un personaggio misterioso con orecchie e naso lungo, molto "poco" umano, e con una donna bionda, personaggi che sembrano conoscere bene i Persona e il mondo delle ombre (mi si passi il termine...), ma che, stranamente, non appartengono alla storia principale (vengono menzionati solo una volta, nella puntata 19, ma non si vedranno, mentre si sentirà solo la voce della donna, subito troncata). Essi sembrano infatti interessati solo al protagonista; aprono sempre le puntate, proprio come se fosse un classico videogioco giapponese. La terza storia è invece quella dello zio del protagonista, un poliziotto vedovo con una figlia piccola, la cui moglie è stata uccisa da un pirata della strada; invero questa storia non è molto chiara, anche se verso le ultime puntate viste si acuisce e trova qualche particolare - un investitore che si rifà vivo, il ruolo mancante della madre, un padre assente per lavoro, ecc. -, pur, per mio pensiero, non essendo molto interessante.
Dopo queste tre principali storie, si possono trovare mille sotto-capitoli relativi ai diversi personaggi (l'hotel di una, i rapporti amorosi di un altro, i problemi con la sessualità di un terzo, ecc.), che a volte risultano piacevoli, a volte pesanti. Infatti, a chi mi chiedesse come descrivere in toto la storia di quest'anime, non potrei che dire "altalenante": infatti mentre arriva a toccare punte di suspense nella ricerca dell'assassino, riesce a scivolare nella noia più totale durante episodi in cui non succede nulla e vengono mostrate solo scene di vita quotidiana (la gita all'hotel con le terme, il festival della scuola, ecc.), divertenti, per carità, ma decisamente fuori luogo sparsi in così poche puntate. Passando poi per i momenti abbastanza comuni dei combattimenti, già visti, ma pur sempre pienamente godibili.
Personaggi: i personaggi presentano lati molto positivi, come una buona varietà, sia nell'aspetto sia nel carattere, storie completamente diverse, alcuni risultano anche teneri/divertenti (vedere Kuma). Unica nota negativa è un personaggio solo, ovvero Nanako Dojima, la cuginetta. Infatti risulta purtroppo un personaggio inverosimile: da un lato abbiamo una bambina "cresciutella" che non sa nemmeno leggere e non conosce il significato di varie parole (diciamo tra i quattro e i sei anni), dall'altro lato però abbiamo una piccola donna che riesce a sostenere un discorso che non mi aspetterei nemmeno da un'adolescente, usando peraltro una proprietà di linguaggio superiore a certi over venti, a badare alla casa e a stare tranquillamente con gente di almeno dieci anni più grande. Va bene crescere in fretta, ma mi sembra decisamente esagerata, teniamo presente che in Giappone c'è la moda delle "bambine cresciute", venti/trentenni nel corpo di bambine.
Giudizio finale: "Persona 4 The Animation" è un buon anime, che mi ha colpito e mi ha tenuto incollato al monitor, almeno fino alla scoperta del primo presunto colpevole... Purtroppo dopo quel punto (e anche poco prima) mi cala in episodi che rasentano "le situazioni di lui e lei", divertenti forse, ma poi decisamente poco significative, scenette ripetitive, allusive, pensanti da vedere in successione. Nonostante questo, le tematiche sessuali, scolastiche, relazionali e al tempo stesso quelle horror, fantastiche e misteriose riescono a salvare capre e cavoli: di sicuro meriterà un voto più alto se e quando avrà una storia molto più lunga, per giustificare i vari filler (che forse proprio filler non sono) o deciderà di puntare più sui misteri che sul quotidiano. Consigliato di certo!