Recensione
Eyeshield 21
7.0/10
<b>[Attenzione! Contiene spoiler!]</b>
Dare questo voto alla versione animata di "Eyeshield 21" non è stato facile. Nonostante sia stato un anime che mi ha fatto emozionare molto, ci sono dei cambiamenti rispetto alla versione cartacea che non ho apprezzato molto. Analizziamo però tutto per gradi: abbiamo una trama che ci presenta uno sport ancora poco conosciuto, in altre parole il football americano. In quest'ambiente siamo partecipi delle avventure di Sena Kobayakawa, ragazzo timido e impacciato del primo anno del liceo privato Deimon. L'intento del nostro giovane protagonista è di condurre una vita scolastica tranquilla, evitando di diventare lo schiavo di qualcuno, come spesso gli accadeva negli anni passati. Qualcosa è destinata a cambiare, quando, per uno strano scherzo del destino, si ritroverà nel club di football americano, capitanato dal diabolico Hiruma Youichi e dal gentile Kurita Ryokan, poiché lo stesso Hiruma nota la sua grande abilità nella corsa, reclutandolo in squadra con lo pseudonimo di Eyeshield 21.
Da un lato abbiamo quindi una storia che ci presenta com'è composto il gioco del football, dall'altro lato possiamo notare come tutta l'azione non si basa solo sul gioco in sé: le varie partite sono, infatti, un pretesto per permettere ai protagonisti di crescere sia fisicamente sia psicologicamente, trovando un obiettivo da raggiungere e quindi l'opportunità di potere cambiare. Soffermandoci proprio sui protagonisti, notiamo come loro cambino radicalmente nel corso delle varie puntate. Un grande cambiamento lo notiamo in Sena. Se all'inizio non voleva avere nulla a che fare con questo sport, pian piano comincerà ad appassionarsi seriamente, impegnandosi per un obiettivo comune: il Christmas Bowl. Vedremo personaggi con dubbi sulle proprie capacità recuperare velocemente la grinta grazie al sostegno dei compagni di squadra. Vedremo altri trovare nel football un modo per riscattarsi e fare vedere agli altri ciò che sono capaci di fare.
Si può quindi dire che l'anime fonda insieme vari valori, come l'amicizia, la fiducia nei compagni di squadra, la volontà di non arrendersi mai e di combattere fino alla fine, anche quando la speranza sembra ormai lontana. Unendo quindi tutti questi elementi insieme, esce un anime che si lascia guardare e che è in grado di emozionare, portandoti a fare il tifo per i protagonisti.
Altro elemento che mi è piaciuto è stato come l'attenzione si concentri anche sulle altre squadre, proprio per rendere l'idea di come tutti, nessuno escluso, s'impegna duramente per raggiungere lo stesso obiettivo finale. Tutto questo è condito da varie gag molto carine e divertenti, volte anche ad alleggerire la tensione e a rendere la serie quindi allegra e vivace.
Non posso comunque tralasciare qualche elemento negativo, che ha contribuito ad abbassare il voto, nonostante questi vari apprezzamenti. Anzitutto, la grafica nel manga è più curata e dettagliata, cosa che non troviamo nella versione animata, essendo la stessa a volte approssimativa. Altro elemento, l'uso della lingua comune e mi spiegherò meglio: nel corso delle vicende i Devil Bats si scontreranno prima con una squadra americana, i Nasa Aliens, poi nel corso di un torneo, sempre in America, con delle squadre europee. Il fatto che tutti parlassero la stessa lingua senza problemi, l'ho trovato alquanto surreale. Se, nel manga, solo un giocatore dei Nasa Aliens è in grado di esprimersi in giapponese, non vedo perché fare questo cambiamento, anche perché stiamo parlando di paesi completamenti diversi, il fatto che parlino la stessa lingua è illogico. Insomma, perché fare parlare nell'anime tutti gli americani in giapponese? Io l'ho trovato assurdo.
Ciò che non ho proprio accettato è stato il finale. Per ben 145 episodi non si fa altro che parlare del Christmas Bowl ma non vedremo mai i nostri eroi arrivarci. Insomma, dopo tutti questi episodi ti aspetteresti di vedere l'arrivo dei nostri al tanto acclamato torneo finale invece a cosa assistiamo? A un finale diverso, con gli ultimi episodi che si concentrano solamente sull'incontro tra Deimon e Ojo, senza andare oltre. Certamente è stato un momento emozionante, ma sentire continuamente "Vinceremo e andremo alla Christmas Bowl" ti fa credere che alla fine assisterai a questo momento, ma così non è stato e ne sono rimasta delusa. Per finire, "Eyeshield 21" è un anime che nonostante tutto si lascia guardare e se vi piace lo sport e volete sapere qualcosa in più sul football lo consiglio, anche giusto qualche puntata, in caso contrario, se quelli sportivi non vi attirano o altro, lasciate stare e passate oltre. Voto finale: 7.
Dare questo voto alla versione animata di "Eyeshield 21" non è stato facile. Nonostante sia stato un anime che mi ha fatto emozionare molto, ci sono dei cambiamenti rispetto alla versione cartacea che non ho apprezzato molto. Analizziamo però tutto per gradi: abbiamo una trama che ci presenta uno sport ancora poco conosciuto, in altre parole il football americano. In quest'ambiente siamo partecipi delle avventure di Sena Kobayakawa, ragazzo timido e impacciato del primo anno del liceo privato Deimon. L'intento del nostro giovane protagonista è di condurre una vita scolastica tranquilla, evitando di diventare lo schiavo di qualcuno, come spesso gli accadeva negli anni passati. Qualcosa è destinata a cambiare, quando, per uno strano scherzo del destino, si ritroverà nel club di football americano, capitanato dal diabolico Hiruma Youichi e dal gentile Kurita Ryokan, poiché lo stesso Hiruma nota la sua grande abilità nella corsa, reclutandolo in squadra con lo pseudonimo di Eyeshield 21.
Da un lato abbiamo quindi una storia che ci presenta com'è composto il gioco del football, dall'altro lato possiamo notare come tutta l'azione non si basa solo sul gioco in sé: le varie partite sono, infatti, un pretesto per permettere ai protagonisti di crescere sia fisicamente sia psicologicamente, trovando un obiettivo da raggiungere e quindi l'opportunità di potere cambiare. Soffermandoci proprio sui protagonisti, notiamo come loro cambino radicalmente nel corso delle varie puntate. Un grande cambiamento lo notiamo in Sena. Se all'inizio non voleva avere nulla a che fare con questo sport, pian piano comincerà ad appassionarsi seriamente, impegnandosi per un obiettivo comune: il Christmas Bowl. Vedremo personaggi con dubbi sulle proprie capacità recuperare velocemente la grinta grazie al sostegno dei compagni di squadra. Vedremo altri trovare nel football un modo per riscattarsi e fare vedere agli altri ciò che sono capaci di fare.
Si può quindi dire che l'anime fonda insieme vari valori, come l'amicizia, la fiducia nei compagni di squadra, la volontà di non arrendersi mai e di combattere fino alla fine, anche quando la speranza sembra ormai lontana. Unendo quindi tutti questi elementi insieme, esce un anime che si lascia guardare e che è in grado di emozionare, portandoti a fare il tifo per i protagonisti.
Altro elemento che mi è piaciuto è stato come l'attenzione si concentri anche sulle altre squadre, proprio per rendere l'idea di come tutti, nessuno escluso, s'impegna duramente per raggiungere lo stesso obiettivo finale. Tutto questo è condito da varie gag molto carine e divertenti, volte anche ad alleggerire la tensione e a rendere la serie quindi allegra e vivace.
Non posso comunque tralasciare qualche elemento negativo, che ha contribuito ad abbassare il voto, nonostante questi vari apprezzamenti. Anzitutto, la grafica nel manga è più curata e dettagliata, cosa che non troviamo nella versione animata, essendo la stessa a volte approssimativa. Altro elemento, l'uso della lingua comune e mi spiegherò meglio: nel corso delle vicende i Devil Bats si scontreranno prima con una squadra americana, i Nasa Aliens, poi nel corso di un torneo, sempre in America, con delle squadre europee. Il fatto che tutti parlassero la stessa lingua senza problemi, l'ho trovato alquanto surreale. Se, nel manga, solo un giocatore dei Nasa Aliens è in grado di esprimersi in giapponese, non vedo perché fare questo cambiamento, anche perché stiamo parlando di paesi completamenti diversi, il fatto che parlino la stessa lingua è illogico. Insomma, perché fare parlare nell'anime tutti gli americani in giapponese? Io l'ho trovato assurdo.
Ciò che non ho proprio accettato è stato il finale. Per ben 145 episodi non si fa altro che parlare del Christmas Bowl ma non vedremo mai i nostri eroi arrivarci. Insomma, dopo tutti questi episodi ti aspetteresti di vedere l'arrivo dei nostri al tanto acclamato torneo finale invece a cosa assistiamo? A un finale diverso, con gli ultimi episodi che si concentrano solamente sull'incontro tra Deimon e Ojo, senza andare oltre. Certamente è stato un momento emozionante, ma sentire continuamente "Vinceremo e andremo alla Christmas Bowl" ti fa credere che alla fine assisterai a questo momento, ma così non è stato e ne sono rimasta delusa. Per finire, "Eyeshield 21" è un anime che nonostante tutto si lascia guardare e se vi piace lo sport e volete sapere qualcosa in più sul football lo consiglio, anche giusto qualche puntata, in caso contrario, se quelli sportivi non vi attirano o altro, lasciate stare e passate oltre. Voto finale: 7.