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'Dragon Ball KAI', ovvero "quando un produttore capisce che in un anime ci sono diverse cose da sistemare".
La trama è quella di 'Dragon Ball Z' e la conosciamo tutti: sono passati cinque anni dal ventitreesimo Torneo di Arti Marziali e Goku torna sull'isola del maestro Muten dai suoi amici per presentare loro suo figlio Gohan. Compare quindi un losco individuo, un alieno Saiyan di nome Radish, che rivela di essere il fratello maggiore d Goku e che minaccia lui stesso e la Terra, rapendo poi il piccolo Gohan e spingendo il protagonista ad allearsi a Piccolo. Da qui cominciano le avventure e i combattimenti di quello che è forse lo shounen più famoso e che più ha contribuito a dettare le basi del genere: Goku cavalca l'onda di una costante evoluzione sia in forza sia in carattere, un'evoluzione che lo porterà a affrontare avversari del calibro di Vegeta, Freezer e Cell per difendere quella Terra che, pur non essendo il suo pianta d'origine, Goku considera casa sua.

Devo dire che inizialmente ero un po' reticente circa 'Dragon Ball KAI', forse perché lo consideravo un modo per rinnovare, per così dire, la popolarità della serie di 'Dragon Ball' - su cui ormai si sprecano movies, videogames, giochi di ruolo e quant'altro - facendo di questo anime un "tutto fumo e niente arrosto". Mi sbagliavo di grosso.
'Dragon Ball KAI' è tutto quello che 'Dragon Ball Z' non è, contiene tutto ciò che alla serie prima mancava e difetta dei particolari che toglievano tanta qualità alla versione originale. In poche parole, per quanto mi riguarda presenta solo (o quasi) miglioramenti, nonostante inspiegabilmente non possa in alcun modo assurgere alla fama di 'Dragon Ball Z'.
Ma andiamo a vedere quali, di fatto, sono le differenze tra DB KAI e DBZ. Innanzitutto, DB KAI presenta l'enorme, meraviglioso e strepitoso vantaggio di una totale pulizia dai quei filler - inutili ai fini della trama e illogici - che rendevano tanto lento DBZ, e si rivela molto più brillante, fresco e godibile soprattutto per chi, come me, ha letto il manga e prova un particolare astio per tutto ciò che contamina le vicende.
Una seconda differenza risiede nell'assenza - da me gradita a livelli esponenziali - dell'ultima saga della serie, quella relativa a Majin Bu: ho sempre pensato, così come molti altri appassionati, che la storia sarebbe stata nettamente migliore senza quest'ultimo forzato e a tratti incoerente filone. Filone che, però, sembra essere il più amato dalla maggioranza della gente che conosce 'Dragon Ball' e che quindi, con la sua mancanza, potrebbe fare esitare uno spettatore dal guardare DB KAI.

Il terzo grande motivo di distacco dalla versione originale riguarda, invece, il lato grafico. 'Dragon Ball Z' è un anime vecchio e come tale presenta una grafica non perfetta, anzi: i primi episodi (poi si verifica un continuo crescendo in positivo) vantano i più brutti disegni che abbia mai visto. Con 'Dragon Ball KAI' si è cercato di ovviare al problema, regalando alle puntate un character design molto più simile a quello dell'ignobile serie GT, che, a onor del vero, risulta più raffinato e armonioso. Tuttavia, sarà forse per abitudine o sarà per affetto, continuo a preferire enormemente i disegni imperfetti e disordinati di DBZ, in quanto più semplici e di gran lunga più adatti a un anime che si basa solo ed esclusivamente sul puro combattimento. Cionondimeno, i colori più accesi e l'HD sanno, invero, donare una marcia in più alla carica e all'adrenalina che caratterizzano questa seria.
Da un punto di vista musicale, devo dire che sono stata colpita molto positivamente dalla OST di 'Dragon Ball KAI', mi è piaciuta davvero, mentre avrei da ridire su opening ed ending, che, in qualche modo, non risultano omogenee con gli episodi.

In conclusione, reputo 'Dragon Ball KAI' nettamente superiore a 'Dragon Ball Z' e consiglio la visione del primo, piuttosto che del secondo, in quanto maggiormente capace di esprimere tutto ciò che la serie di 'Dragon Ball' presenta e in quanto più scorrevole e incalzante quanto a ritmo.
C'è chi considera inutile e superfluo questo lavoro, io non sono minimamente d'accordo. Vinti i pregiudizi iniziali ho potuto constatare l'innovazione che rappresenta: finalmente abbiamo avuto l'occasione di goderci le migliori parti di 'Dragon Ball' in animazione e senza filler/strafalcioni, cosa impossibile prima di 'Dragon Ball KAI'.