Recensione
Bubblegum Crisis
8.0/10
Recensione di Linus Van Pelt
-
Plot: 6,5.
Gli 8 episodi di "Bubblegum Crisis", di diversa durata tra loro (dai 38 ai 50 minuti), hanno un filo conduttore che lega le vicende delle Knight Sabers alla Genom Corporations, ma possono essere visti tranquillamente a se stanti. Fanno eccezioni il 5 e il 6, che hanno un legame narrativo più forte tra loro.
Non ci sono né una grande filosofia né una grande dimensione investigativa, o trovate divertenti che si facciano notare. Ogni tanto c'è un tentativo di patos, ma niente di eccezionale.
L'azione la fa da padrone. Il ritmo è piuttosto veloce, non ci sono filler e la visione scorre senza annoiare quasi mai.
Characters: 7.
Sono simpatici, alcuni più approfonditi di altri, che sono lì un po' a caso o solo abbozzati (Mackie, il collega di Leon e alcuni dirigenti Genom). Il character design è poco realistico ma molto gradevole e dà colore ad alcuni dei protagonisti.
Animazioni: 9,5.
Il lavoro è eccezionale. Sebbene l'anime sia disegnato a mano, le scene d'azione sono fluidissime e ogni inquadratura ricca di dettagli, comprese quelle in movimento. I fondali sono sempre belli e alcuni hanno una certa creatività. Belli anche i colori, con toni cupi nelle scene notturne (dominanti) e vivaci di giorno e negli interni. Difficile trovare altro realizzato talmente bene in quegli anni e oltre (paragoni a livello tecnico potrebbero essere "Akira" e "Venus Wars").
Atmosfera: 9.
Essa immerge totalmente in una società di un futuro prossimo, piena di grandi contraddizioni, ma anche di sogni e speranze. C'è molto cyberpunk, ma nonostante la violenza suona meno opprimenti di quello di un "Cyber City OEDO 808". La Mega-Tokyo di "Bubblegum Crisis" è quasi satura di tecnologia, inquinamento, sovrapopolazione e onnipresenti multinazionali hi-tech. Ma a ciò si contrappone anche una dimensione intima, quella delle strade secondarie, con locali come quello dove suona Priss (Hot Legs) o dove Sylvia si incontra con il suo informatore. Grandi contraddizioni e grandi estremi, come nella tradizione 80s, che purtroppo non è quasi mai stata recuperata a dovere.
Sono belle alcune architetture, come la Genom Tower, che ricorda la Tyrell Corp. di "Blade Runner" e domina tutta Mega-Tokyo, o il centro di ricerca Genom.
Musiche: 9.
Una magnifica colonna sonora accompagna tutta la serie:
un rock giapponese fine anni '80, ricco di sintetizzatori. Questo è stato uno dei primi anime a costruire intere sequenze d'azione sulle canzoni, come videoclip all'interno degli episodi, e ne viene fuori quasi sempre un buon risultato.
Bellissima è l'apertura del 1° episodio con "Kon'ya wa Hurricane" e "Burning highway" nel 4°. "Wasurenaide", "Say yes" e "Chase the Dream" sono tra le altre che si fanno particolarmente notare.
Overall: 8.
"Bubblegum Crisis" è una gran bella serie che non stanca mai, adatta a chi apprezza scene d'azione ben costruite, un buon ritmo e buona ambientazione.
Un appuntamento che non può mancare per gli amanti del cyberpunk. La serie meritava più episodi e un maggiore approfondimento di trama e personaggi.
Episodio Preferito: 5 - "Moonlight Rambler".
Sequel: AD Police (1990), si svolge prima di BBG, non è all'altezza ma si lascia vedere.
Gli 8 episodi di "Bubblegum Crisis", di diversa durata tra loro (dai 38 ai 50 minuti), hanno un filo conduttore che lega le vicende delle Knight Sabers alla Genom Corporations, ma possono essere visti tranquillamente a se stanti. Fanno eccezioni il 5 e il 6, che hanno un legame narrativo più forte tra loro.
Non ci sono né una grande filosofia né una grande dimensione investigativa, o trovate divertenti che si facciano notare. Ogni tanto c'è un tentativo di patos, ma niente di eccezionale.
L'azione la fa da padrone. Il ritmo è piuttosto veloce, non ci sono filler e la visione scorre senza annoiare quasi mai.
Characters: 7.
Sono simpatici, alcuni più approfonditi di altri, che sono lì un po' a caso o solo abbozzati (Mackie, il collega di Leon e alcuni dirigenti Genom). Il character design è poco realistico ma molto gradevole e dà colore ad alcuni dei protagonisti.
Animazioni: 9,5.
Il lavoro è eccezionale. Sebbene l'anime sia disegnato a mano, le scene d'azione sono fluidissime e ogni inquadratura ricca di dettagli, comprese quelle in movimento. I fondali sono sempre belli e alcuni hanno una certa creatività. Belli anche i colori, con toni cupi nelle scene notturne (dominanti) e vivaci di giorno e negli interni. Difficile trovare altro realizzato talmente bene in quegli anni e oltre (paragoni a livello tecnico potrebbero essere "Akira" e "Venus Wars").
Atmosfera: 9.
Essa immerge totalmente in una società di un futuro prossimo, piena di grandi contraddizioni, ma anche di sogni e speranze. C'è molto cyberpunk, ma nonostante la violenza suona meno opprimenti di quello di un "Cyber City OEDO 808". La Mega-Tokyo di "Bubblegum Crisis" è quasi satura di tecnologia, inquinamento, sovrapopolazione e onnipresenti multinazionali hi-tech. Ma a ciò si contrappone anche una dimensione intima, quella delle strade secondarie, con locali come quello dove suona Priss (Hot Legs) o dove Sylvia si incontra con il suo informatore. Grandi contraddizioni e grandi estremi, come nella tradizione 80s, che purtroppo non è quasi mai stata recuperata a dovere.
Sono belle alcune architetture, come la Genom Tower, che ricorda la Tyrell Corp. di "Blade Runner" e domina tutta Mega-Tokyo, o il centro di ricerca Genom.
Musiche: 9.
Una magnifica colonna sonora accompagna tutta la serie:
un rock giapponese fine anni '80, ricco di sintetizzatori. Questo è stato uno dei primi anime a costruire intere sequenze d'azione sulle canzoni, come videoclip all'interno degli episodi, e ne viene fuori quasi sempre un buon risultato.
Bellissima è l'apertura del 1° episodio con "Kon'ya wa Hurricane" e "Burning highway" nel 4°. "Wasurenaide", "Say yes" e "Chase the Dream" sono tra le altre che si fanno particolarmente notare.
Overall: 8.
"Bubblegum Crisis" è una gran bella serie che non stanca mai, adatta a chi apprezza scene d'azione ben costruite, un buon ritmo e buona ambientazione.
Un appuntamento che non può mancare per gli amanti del cyberpunk. La serie meritava più episodi e un maggiore approfondimento di trama e personaggi.
Episodio Preferito: 5 - "Moonlight Rambler".
Sequel: AD Police (1990), si svolge prima di BBG, non è all'altezza ma si lascia vedere.