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7.0/10
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Serie molto strana "Hyouka", inizialmente va subito a noia: del resto si presenta con l'ormai solito character design moe-oriented che ha fatto la fortuna della Kyoto Animation (lo studio di produzione dell'anime), un soggetto originale preso da una light novel, un club che si forma quasi per caso, lo studio dei misteri, un protagonista scazzato... Qualcuno ha un déjà-vu? Il pattern che ha così ben funzionato su "la Malinconia di Haruhi Suzumiya" sembra riproporsi.
In "Hyouka" gli episodi scorrono con lentezza e anche i modi di risoluzione dei vari enigmi messi in opera dal protagonista Hotaro, sotto la costante pressione della nuova eroina moe Eru Chitanda, non catturano quanto dovrebbero.

Allora cosa fa proseguire la visione, l'ennesimo, ma sempre funzionante setting scolastico, un realizzazione tecnica come sempre ottima quando c'è di mezzo la Kyo Ani. e un taglio slice of life. Con il passare delle puntate si apprezza la regia molto intelligente durante le scene di "deduzione", delle buonissime musiche (che pescano sul repertorio di musica classica), ma sopratutto i rapporti tra i protagonisti che, oltre ai sopracitati Hotaro e Chitanda, vedono anche Mayaka e Ibuki vecchi amici dai tempi delle media del protagonista.
Queste interazioni tra di essi e il loro progredire sono ben narrate con i dovuti tempi, senza accelerazioni o forzature. La caratterizzazione dei personaggi non rimane statica, bensì sotto una reciproca influenza evolve facendo smussare gli angoli di ciascuno di essi.
E' presente anche una "sotto-trama" sentimentale che inizia a svilupparsi negli ultimi episodi, che sono i migliori della serie, in realtà Mayaka si dichiara sin dal primo episodio innamorata di Satoshi, ma la cosa viene ignorata per quasi tutta la storia. Chi ha un po' di fiuto e un po' di esperienza di anime sentimentali capisce subito come si svilupperà, ma questo non inficia il fatto che il modo con cui si affronta questo lato della storia è ben narrato e non scade nel solito.

Per quanto riguarda gli enigmi e i misteri che si vanno via via affrontando si passa da situazioni assolutamente inutili e snervanti a qualcosa di più interessante, ma da questo punto di vista siamo innanzi a una criticità di questa serie. In realtà a me è sembrato che la risoluzione dei misteri fosse più un pretesto per lo sviluppo delle interazioni di cui ho parlato sopra.
Insomma ci troviamo di fronte a una buona serie, nel solco di un modo di fare animazione ormai ben collaudato, ma che all'interno di esso si difende bene con i suoi buoni e peculiari elementi, parte molto male per poi migliorare moltissimo. Insomma nulla di epocale, ma non merita neanche delle pesanti stroncature. Avrei messo 6,5 se fosse stato possibile.