Recensione
Planetes
10.0/10
Recensione di Naruto-Kun
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La storia di Plantes si svolge nel XXI secolo inoltrato, quando i viaggi spaziali sia turistici che non, sono praticamente la norma. L'umanità ha sostituito il petrolio con una nuova fonte enrgetica, l'elio3, ricavato inizialmente dai giacimenti lunari.
In questo contesto è essenziale mantenere lo spazio attorno alla Terra pulito da eventuali detriti di satelliti e astronavi distrutte che vanno a minare la sicurezza dei viaggi spaziali. I protagonisti dell'anime sono per l'appunto un gruppo di umili "raccogli detriti", astronauti dediti alla raccolta di tali detriti per conto di una multinazionale di esplorazioni spaziali, la Technora Corporation.
Da qui inizia la storia che vede come protagonista Ai Tanabe, una giovane recluta della "sezione detriti". Il personaggio di Ai non è l'unico protagonista, ma a esso si affiancherà quello del suo collega di lavoro Hachimaki.
Il punti forti dell'anime sono: la splendida realizzazione dei personaggi, ai quali l'autore rende piena giustizia nei loro ruoli, non relegandone quasi nessuno a semplice comparsa. Lo spinto realismo al livelli di "fantascienza hard", sia in termini di storia, ovvero senza la presenza di viaggi interstellari incredibili ma più realistiche esplorazioni spaziali in zone limitrofe tra Terra e Luna, e sia a livello di dettagli: come l'assenza di suono nel vuoto spaziale o sul suolo lunare privo di atmosfera. La trama: quest'ultima divisibile in due parti, una prima incentrata maggiormente al lavoro svolto dalla "sezione detriti" ed alla delineazione dei vari personaggi, e la seconda che può essere definita la vera trama dove i vari personaggi, ciascuno con un suo ruolo, saranno all'interno di una aspra vicenda di complotti politici e terrorismo legati all'espansione dell'esplorazione spaziale da parte dell'uomo.
La divisione della trama in queste parti permette così che lo spettatore possa godere al meglio le vicende più calde della narrazione, grazie alla prima parte infatti si viene a contatto in maniera diretta con i personaggi, capendone la splicologia ed affezionandocisi o disprezzandoli. Questo rende "Planetes" una opera vera sotto tutti i punti di vista. I personaggi non sono eroi o antagonisti, ma persone vere descritte con le loro debolezze e le loro qualità interiori.
A tutto ciò si affianca la vicenda dei due veri protagonisti, Hachimaki ed Ai, entrambi innamorati, uniti ed al tempo stesso divisi. Ai personaggio stabile, rappresenta l'ingenuità, la sicurezza e la tenacia. Hachimaki personaggio fragile, rappresenta il dubbio, la spavalderia e l'ossessione. E' appunto il modo come gli autori hanno fatto evolvere la storia di loro due, affiancandola a quella dell'umanità intera che mi ha colpito. Fino all'ultimo episodio è stato per me un crescendo di emozioni, non quelle che derivano dall'azione o dalle belle immagini, ma le emozioni vere, quelle che si provano in storie di amore o di amicizia.
Verdetto finale: bellissimo. Consigliato a tutti, ed in particolare se amate le trame sentimentali (fatte bene, non sdolcinate) e la fantascienza hard.
In questo contesto è essenziale mantenere lo spazio attorno alla Terra pulito da eventuali detriti di satelliti e astronavi distrutte che vanno a minare la sicurezza dei viaggi spaziali. I protagonisti dell'anime sono per l'appunto un gruppo di umili "raccogli detriti", astronauti dediti alla raccolta di tali detriti per conto di una multinazionale di esplorazioni spaziali, la Technora Corporation.
Da qui inizia la storia che vede come protagonista Ai Tanabe, una giovane recluta della "sezione detriti". Il personaggio di Ai non è l'unico protagonista, ma a esso si affiancherà quello del suo collega di lavoro Hachimaki.
Il punti forti dell'anime sono: la splendida realizzazione dei personaggi, ai quali l'autore rende piena giustizia nei loro ruoli, non relegandone quasi nessuno a semplice comparsa. Lo spinto realismo al livelli di "fantascienza hard", sia in termini di storia, ovvero senza la presenza di viaggi interstellari incredibili ma più realistiche esplorazioni spaziali in zone limitrofe tra Terra e Luna, e sia a livello di dettagli: come l'assenza di suono nel vuoto spaziale o sul suolo lunare privo di atmosfera. La trama: quest'ultima divisibile in due parti, una prima incentrata maggiormente al lavoro svolto dalla "sezione detriti" ed alla delineazione dei vari personaggi, e la seconda che può essere definita la vera trama dove i vari personaggi, ciascuno con un suo ruolo, saranno all'interno di una aspra vicenda di complotti politici e terrorismo legati all'espansione dell'esplorazione spaziale da parte dell'uomo.
La divisione della trama in queste parti permette così che lo spettatore possa godere al meglio le vicende più calde della narrazione, grazie alla prima parte infatti si viene a contatto in maniera diretta con i personaggi, capendone la splicologia ed affezionandocisi o disprezzandoli. Questo rende "Planetes" una opera vera sotto tutti i punti di vista. I personaggi non sono eroi o antagonisti, ma persone vere descritte con le loro debolezze e le loro qualità interiori.
A tutto ciò si affianca la vicenda dei due veri protagonisti, Hachimaki ed Ai, entrambi innamorati, uniti ed al tempo stesso divisi. Ai personaggio stabile, rappresenta l'ingenuità, la sicurezza e la tenacia. Hachimaki personaggio fragile, rappresenta il dubbio, la spavalderia e l'ossessione. E' appunto il modo come gli autori hanno fatto evolvere la storia di loro due, affiancandola a quella dell'umanità intera che mi ha colpito. Fino all'ultimo episodio è stato per me un crescendo di emozioni, non quelle che derivano dall'azione o dalle belle immagini, ma le emozioni vere, quelle che si provano in storie di amore o di amicizia.
Verdetto finale: bellissimo. Consigliato a tutti, ed in particolare se amate le trame sentimentali (fatte bene, non sdolcinate) e la fantascienza hard.